TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 323 di Martedì 18 maggio 2010


INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

A) Interrogazione

ANNA TERESA FORMISANO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
secondo alcune notizie risulterebbe che, nell'ambito del processo di ristrutturazione e snellimento dell'organizzazione militare e, in particolare, del riassetto organizzativo degli enti addestrativi, entro il 2011 chiuderà la caserma 80o Rav «Roma»;
si tratta di una struttura di alte tradizioni militari, efficiente e con personale altamente qualificato, soprattutto per la formazione dei sottufficiali;
le ricadute sul territorio cassinate sarebbero, inoltre, drammatiche per la perdita di posti di lavoro tra il personale civile; si determinerebbero, altresì, disagi per il personale militare soggetto a trasferimento e conseguenze negative dal punto di vista economico -:
se tali notizie corrispondano al vero e se non ritenga, in caso affermativo, di assumere iniziative finalizzate a sospendere tale decisione che sta destando forte preoccupazione tra la popolazione locale per le ricadute occupazionali ed economiche, oltre a determinare la perdita del lustro di cui oggi gode la struttura citata.
(3-00899)
(8 febbraio 2010)

B) Interpellanza

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:
da notizie, apparse recentemente sulla stampa locale, l'Istituto di studi pirandelliani non avrebbe fondi sufficienti per continuare a garantirne l'apertura al pubblico della casa museo di Luigi Pirandello di via Antonio Bosio a Roma;
nella casa sono visitabili, soltanto dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 14,00, il soggiorno, che fungeva da studio con la preziosissima biblioteca del premio Nobel per la letteratura, e la camera da letto, dove Pirandello morì;
sarebbero numerosi gli studiosi e gli appassionati di teatro che visitano la casa di Luigi Pirandello nella quale è possibile visionare i manoscritti, le foto, le lettere di Marta Abba, i disegni e i quadretti, la divisa che lo scrittore indossò quando divenne accademico d'Italia nel 1929 ed oltre duemila volumi;
questo prezioso materiale si starebbe danneggiando e l'Istituto non avrebbe fondi sufficienti per restaurarlo, né per digitalizzarlo, al fine di consentirne la conservazione e la divulgazione;
tale situazione, che rischia di compromettere questo importante patrimonio storico e culturale, sarebbe stata prodotta dal rigetto di una richiesta di finanziamento presentata dall'istituto -:
se tale situazione corrisponda al vero;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di tutelare e valorizzare la casa museo di Luigi Pirandello di via Antonio Bosio a Roma;
se non ritenga di dover promuovere l'utilizzo di risorse straordinarie al fine di consentire la digitalizzazione e, ove necessario, il restauro, al fine di garantire la conservazione e la divulgazione del prezioso materiale contenuto nella casa museo di Luigi Pirandello.
(2-00609)
«Capodicasa, Berretta, Causi, Antonino Russo, Siragusa».
(4 febbraio 2010)

C) Interrogazione

STRIZZOLO, GOTTARDO, DI CENTA e COMPAGNON. - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
appare grave lo stato di precarietà in cui versano i lavoratori del gruppo Safilo occupati negli stabilimenti di Martignacco e Procenicco, in provincia di Udine;
il 14 marzo 2009 la guardia di finanza di Trieste, a conclusione di un sopralluogo effettuato nello stabilimento di Precenicco, ha apposto i sigilli al magazzino che contiene i materiali lavorati;
secondo indiscrezioni di stampa, alla base di tale operazione vi sarebbe un carico di occhiali con marchio contraffatto sequestrato al Sud e destinato ai rivenditori del napoletano;
detta operazione getta un'ulteriore e inquietante ombra sulla già precaria situazione dei lavoratori del gruppo Safilo presso lo stabilimento di Precenicco;
in detta situazione si moltiplica una ridda di voci relative ad un paventato rischio di chiusura dello stabilimento;
alcuni lavoratori del citato stabilimento di Precenicco hanno dato vita ad un sit-in spontaneo all'esterno dei cancelli della fabbrica per chiedere alla dirigenza di manifestare gli intendimenti relativi alla strategia aziendale -:
se siano a conoscenza di tutto quanto sopra esposto e, del caso, se e in quali modi intendano intervenire al fine di dare piena attuazione alle normative vigenti in tema di difesa del made in Italy, tutelando, in tal modo, sia i prodotti certificati italiani, sia il reddito di tutti quei lavoratori che tali prodotti concorrono a fabbricare, in special modo quelli degli stabilimenti Safilo di Precenicco e Martignacco;
se e in quali modi intendano adoperarsi al fine di evitare che il sequestro citato in premessa possa compromettere la già delicata situazione industriale del gruppo Safilo, allo stato in fase di ricapitalizzazione finanziaria, necessaria per il prosieguo dell'attività lavorativa;
se e in quali modi intendano intervenire al fine di assicurare, preso atto del particolare momento di crisi, il mantenimento delle fabbriche Safilo in Friuli e, in parallelo, anche la tutela e il rilancio dell'intero comparto industriale friulano.
(3-00450)
(23 marzo 2009)

D) Interrogazione

LULLI e VICO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
lunedì 28 settembre 2009 sul quotidiano Il Corriere della Sera è stato pubblicato un articolo che, commentando il rapporto sulla spesa delle amministrazioni centrali dello Stato 2009, riportava dati allarmanti circa la consistenza dei residui presenti nel bilancio dello Stato che ammonterebbero alla stratosferica cifra di 90 miliardi di euro (residui accertati alla data del 31 dicembre 2008);
si tratta evidentemente di soldi stanziati dal Governo nel bilancio pubblico e che i ministeri non sono riusciti a spendere;
in particolare, i dati pubblicati nel rapporto sulla spesa relativo al ministero dello sviluppo economico parlano di 10 miliardi di euro di residui accertati nel bilancio dello stesso ministero, di cui ben 2,8 miliardi di euro di parte capitale, che, secondo la Ragioneria generale dello Stato, rischiano di andare in perenzione amministrativa e di essere quindi cancellati dal bilancio;
da un'analisi dinamica condotta sugli stock di residui in conto capitale il citato rapporto ha enucleato 38 capitoli sugli 80 capitoli del bilancio del suddetto ministero che presentano residui provenienti dall'esercizio finanziario 2006 e che, in base alla vigente normativa contabile, sono oggi suscettibili di andare in perenzione; in particolare, la quota suscettibile di andare in perenzione è particolarmente elevata per il fondo per la competitività e lo sviluppo (capitolo 7342), pari a 1,9 miliardi di euro;
per quanto riguarda i capitoli che si distinguono per una percentuale di pagamento molto bassa rispetto alle somme impegnate, il rapporto segnala, altresì, il capitolo 7329 «Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese», su cui sono allocati i fondi trasferiti alla società Invitalia (già Sviluppo Italia), che presenta uno stock di residui rilevante, pari a 345 milioni di euro, e un livello di pagamenti molto basso, nonché il capitolo 7450 (Fondo per la finanza d'impresa), che dispone per il 2009 di uno stanziamento pari a 100 milioni e presenta residui accertati per 59 milioni di euro. Nessun impegno e nessun pagamento sono stati effettuati a valere su queste somme dall'istituzione del citato fondo. Sempre lo stesso rapporto suggerisce una migliore riallocazione di tali somme verso altri capitoli di bilancio che dovessero risultare in sofferenza -:
se i dati riportati corrispondano al vero e quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, in una congiuntura economica drammatica in cui fra l'altro occorre garantire maggiore liquidità alle imprese, al fine di migliorare la capacità di spesa del ministero e di rallentare in modo soddisfacente la formazione di residui propri e di stanziamento, ovvero prevedere una migliore allocazione delle risorse disponibili. (3-00727)
(22 ottobre 2009)

E) Interrogazione

CICCIOLI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'11 dicembre 2008 si è svolta a Tirana la gara promossa dal Governo della Repubblica di Albania, con fondi messi a disposizione dal Governo italiano ed avente ad oggetto il «miglioramento dell'acquedotto di Tirana» (Improvement of Tirana water supply. Procurement tender No: Comp III-Sub2-/02/08);
a detta gara hanno partecipato otto società italiane, fra cui la Tecnital spa e la Iride acqua gas spa;
in base alle risultanze della gara di evidenza pubblica, l'apposita commissione del ministero dei lavori pubblici, trasporti e telecomunicazioni albanese, riunitasi l'11 dicembre 2008, ha dichiarato aggiudicataria provvisoria la Tecnital spa secondo il criterio dell'offerta più bassa;
la Iride acqua gas spa è stata esclusa per carenza dei documenti prescritti dal bando;
la documentazione relativa alla gara è stata trasmessa, tramite l'unità tecnica locale alla direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (dcgs) per le verifiche di sua competenza, essendo la stazione appaltante tenuta a richiedere al ministero degli affari esteri italiano, quale ente finanziatore, il parere in ordine all'adeguatezza della procedura di gara;
secondo quanto risulta all'interrogante, il 21 aprile 2009 la Tecnital spa ha richiesto al capo dell'ufficio III della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo informazioni sui tempi previsti per il completamento delle verifiche. Questi, durante un incontro tenutosi presso il suo ufficio il 25 maggio 2009, ha dichiarato di aver richiesto all'autorità albanese, tramite l'unità tecnica locale di Tirana, documentazione integrativa per il controllo della procedura di gara;
il 14 maggio 2009 la Tecnital spa ha modificato la propria ragione sociale in Angelo Russello spa;
il 4 giugno 2009 l'Angelo Russello spa ha richiesto al capo dell'ufficio III della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, senza ottenere alcun riscontro, di conoscere quale ulteriore documentazione fosse stata richiesta a Tirana per verificare la regolarità formale della procedura di gara, atteso che l'ente appaltante, interpellato al riguardo, ha riferito di non aver ricevuto alcuna richiesta di documentazione integrativa dall'Italia;
il 15 giugno 2009 il direttore generale - ministro plenipotenziario, alla presenza del capo dell'ufficio giuridico, ha ricevuto nel suo ufficio il legale della Angelo Russello spa. In quell'occasione il capo dell'ufficio giuridico ha comunicato che il 28 maggio 2009 era stato emesso un parere negativo. Ha pertanto suggerito di richiedere ulteriori informazioni all'ente appaltante per consentire al ministero un più approfondito esame della questione;
il 16 dicembre 2009 la Angelo Russello spa ha notificato alla direzione generale per la cooperazione allo sviluppo una richiesta di accesso agli atti per verificare l'attività successiva alla gara e per estrarre copia dei documenti. A detta richiesta non è seguito alcun riscontro;
dal verbale di gara risulta espressamente che la Iride acqua gas spa è stata esclusa non avendo presentato le garanzie ed i bilanci degli ultimi tre anni, come richiesti dal bando di gara (lack of credit facilities and financial statements), avendo, invece, presentato garanzie e bilanci della propria controllante, la Iride spa;
la giurisprudenza ha più volte statuito che il principio della sanabilità delle irregolarità formali, di derivazione comunitaria e rilevante anche nel nostro ordinamento interno, consente di attenuare il rilievo di prescrizioni formali che non incidono sull'assetto sostanziale degli interessi coinvolti nella procedura di gara e non può riguardare elementi essenziali della domanda, rispetto ai quali deve essere rispettata la par condicio tra i concorrenti e l'osservanza dei tempi procedurali (Consiglio di Stato, sezione V, n. 364 del 2004; tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma, sezione III, 9 giugno 2009, n. 5481);
occorre pertanto rilevare: l'esclusione della Iride acqua gas spa per documentazione erronea; il ritardo con cui la direzione generale per la cooperazione allo sviluppo ha emesso il proprio parere negativo, in quanto la gara si è svolta l'11 dicembre 2008, ma il parere è stato emesso il 28 maggio 2009, ossia a pochi giorni dal termine di sei mesi (16 giugno 2009) entro cui il parere doveva essere reso; l'apparente scarsa collaborazione dei dirigenti e funzionari interpellati presso la direzione generale per la cooperazione allo sviluppo; il parere negativo espresso dalla direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, che appare all'interrogante ingiustificato; l'intenzione dell'aggiudicatario provvisorio di chiedere il risarcimento dell'ingente danno subito a causa dell'annullamento della predetta gara -:
quali iniziative intenda adottare per verificare la fondatezza delle contestazioni mosse dalla società Angelo Russello spa in merito all'operato della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo e per accertare se sussistano responsabilità per colpa grave dei dirigenti e funzionari della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo coinvolti nell'annullamento della gara e come si intenda procedere perché si possa assicurare al più presto la realizzazione di un'opera pubblica essenziale, così corrispondendo all'aspettativa del Governo albanese e ripristinando l'immagine del nostro Paese e della sua pubblica amministrazione. (3-01056)
(6 maggio 2010)

F) Interrogazione

CICCIOLI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la sclerosi multipla è una malattia neurologica largamente diffusa e gravemente invalidante. Essa è conseguenza di eventi infiammatori che portano alla distruzione della guaina mielinica che isola i prolungamenti delle cellule cerebrali, lungo i quali viaggiano gli impulsi nervosi su cui si basa il funzionamento del cervello. La distruzione della mielina isolante impedisce che la comunicazione tra cellule nervose avvenga in modo appropriato determinando l'instaurarsi di danni anatomici e tissutali permanenti, che sono la causa prima dell'accumularsi dei gravi handicap psicofisici che caratterizzano la malattia ed il suo progredire con il passare degli anni;
i dati emersi da differenti tipi di ricerche indicano la sclerosi multipla come il risultato di un'interazione complessa, di tipo multifattoriale, tra una predisposizione genetica e fattori ambientali non ben definiti. I tentativi volti ad attribuire un peso quali-quantitativo alle diverse variabili, alcune relative al soggetto (ad esempio, etnia, sesso), altre all'ambiente fisico (ad esempio latitudine, altitudine, clima, agenti chimici e fisici), altre legate all'ambiente biologico (agenti infettivi), altre ancora correlate al contesto sociale (ad esempio scolarità, classe sociale, occupazione, migrazioni) sono stati, però, deludenti: nessuna di queste variabili è risultata associata alla sclerosi multipla in modo convincente;
ad oggi, i pazienti affetti da sclerosi multipla in Italia sono circa 57.000 ed ogni anno si registrano circa 1.800 nuovi casi. La malattia, che colpisce prevalentemente i giovani e che si stima abbia un costo sociale elevatissimo (circa 20.000-30.000 euro per paziente all'anno), rappresenta un'emergenza clinica e sociale;
questi pazienti sono curati per via sintomatica con cortisone, immunodepressori, interferoni, anticorpi monoclonali (rituximab), impiegati nella terapia contro il cancro, e psicofarmaci;
il professor Domenico Fiore, medico, studioso, ricercatore, da diversi anni ha definito l'eziopatologia che provoca una serie di malattie autoimmuni, dimostrando che la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica, la sindrome da affaticamento cronico, la fibromialgia e il parkinson sono malattie tossi-infettive con una causa batterica ben precisa, la bordetella pertussis, e un fattore predisponente individuale ben identificato, un difetto della barriera mucociliare nasale che consente alle tossine batteriche di entrare nel circolo sistemico e attivare la cascata di eventi responsabili del quadro clinico della malattia;
la presenza di questa tossi-infezione è stata rilevata su oltre 1500 casi portatori delle diverse patologie citate attraverso un semplice test di laboratorio che va a ricercare gli anticorpi contro le tossine prodotte dal batterio;
le ricerche di immunologi di fama internazionale, in collaborazione anche con le nostre università, documentano come il batterio, bordetella pertussis deprima e soverchi il sistema immunitario, in particolare impedisce la formazione delle cellule Th1;
dal settembre 1997 autorevoli riviste medico-scientifiche (Journal of the neurological sciences, American journal of therapeutics e altre) hanno pubblicato estratti dello studio del dottor Fiore, nel quale si enuncia che la sclerosi multipla è una malattia tossi-infettiva: il fattore ambientale è un batterio - la bordetella pertussis, il fattore individuale è un difetto di barriera mucociliare ed astrociti (un tipo di cellule cerebrali) produttori di antigeni HLA di seconda classe. La terapia consiste in un trattamento con eritrocina;
anche l'Istituto Pasteur di Parigi ha esaminato lo studio del dottor Fiore per poter produrre un vaccino nuovo ed efficace;
secondo il ricercatore, in base agli studi effettuati, il trattamento più idoneo sarebbe la somministrazione protratta di eritromicina, antibiotico di norma ben tollerato, che non farà regredire le lesioni già consolidate, ma arresterà l'evoluzione della malattia e sarà tanto più efficace quanto più precocemente verrà instaurato -:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno approfondire, attraverso i propri organismi di consulenza scientifica, lo studio del dottor Fiore al fine di verificare la validità delle sue conclusioni in merito alla presenza del batterio, bordetella pertussis, concausa dell'insorgere delle malattie auto-immuni, che potrebbe essere foriero di positivi sviluppi per la cura e la prevenzione delle malattie autoimmuni, nonché di significativa riduzione della spesa sanitaria nel settore. (3-01064)
(12 maggio 2010)