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PDL 1426

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1426



PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato VOLONTÈ

Incentivi per l'adozione di un abbigliamento scolastico uniforme

Presentata il 2 luglio 2008


      

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Onorevoli Colleghi! - Il dibattito sull'adozione di uniformi scolastiche nelle scuole di ogni ordine e grado ha sempre visto, da una parte, coloro che vedono nella divisa obbligatoria un rimedio contro l'emarginazione degli studenti meno abbienti e, dall'altra parte, coloro che parlano invece di omologazione e di costrizione degli studenti in canoni prestabiliti che minano la libera espressione personale e la creatività.
      Nelle scuole inglesi, in effetti, l'obbligo dello stesso vestiario individuale intende evitare di evidenziare l'appartenenza degli studenti stessi a classi sociali diverse, in modo da evitare tensioni e divisioni.
      Inoltre, una recente esperienza compiuta in Svizzera, in alcune scuole private ticinesi e nelle scuole pubbliche di Basilea, non ha evidenziato problemi di omologazione, di frustrazione o quant'altro, dato che ai ragazzi è rimasta sempre la possibilità di vestirsi come volevano durante il tempo libero, dando pieno sfogo al bisogno di esprimere la loro personalità attraverso l'abbigliamento.
      Occorre inoltre segnalare che l'introduzione dell'uniforme scolastica sarebbe accolta dalle famiglie italiane favorevolmente, visti i continui oneri cui devono sottoporsi a causa dei prezzi elevati imposti dalla moda per l'abbigliamento degli adolescenti, che vanno ad aggiungersi alle spese necessarie per la didattica, per i trasporti e per la mensa. In questo senso la scuola, specie quella dell'obbligo, svolgerebbe un ulteriore ruolo educativo importante, di sostanziale contrasto al consumismo.
      Se la scuola deve tendere alla creazione di un senso di appartenenza comune alla medesima realtà, senza differenziazioni basate sulle capacità economiche, con l'ulteriore risultato positivo della contestuale creazione di un ambiente scolastico il più possibile sobrio e ordinato, credo sia opportuno creare le condizioni per favorire l'adozione da parte delle scuole dell'obbligo di un abbigliamento uniforme, rendendo, al tempo stesso, meno gravoso dal punto di vista economico l'impegno educativo per le famiglie.
      Con la presente proposta di legge si intende dunque, nel pieno rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia scolastiche, prevedere incentivi economici per le scuole dell'obbligo in cui i consigli di istituto abbiano deciso, in piena autonomia, di introdurre l'obbligo dell'utilizzo del grembiule o della divisa scolastica.


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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Nel pieno rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia scolastiche, considerate l'utilità sociale e la funzione educativa di un abbigliamento scolastico improntato alla praticità, al decoro, alla sobrietà e all'uniformità di immagine, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti, d'intesa con le regioni, i criteri e le condizioni per l'erogazione di incentivi alle istituzioni scolastiche i cui consigli di istituto abbiano previsto l'adozione di un abbigliamento uniforme, secondo modelli predisposti da ogni singola istituzione, per gli alunni e gli studenti frequentanti la scuola dell'obbligo.

Art. 2.

      1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in 15 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2008, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2008, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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