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PDL 1648

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1648



PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

d'iniziativa dei deputati
MOSELLA, LOLLI, ARACU, BARBA, BINETTI, BOBBA, BOSI, BURTONE, CALGARO, MARCO CARRA, CASTAGNETTI, CIRIELLO, DUILIO, FADDA, FARINONE, FAVIA, FEDI, FERRARI, GINOBLE, GRASSI, LAGANÀ FORTUGNO, LARATTA, LUCÀ, LUSETTI, MAZZARELLA, MOTTA, NARDUCCI, OLIVERIO, PEDOTO, PICCOLO, RAISI, RIA, LUCIANO ROSSI, SAMPERI, SARDELLI, SCALERA, SERVODIO, TANONI, TIDEI, TORRISI, TOUADI, ZACCHERA

Modifica all'articolo 33 della Costituzione in materia di riconoscimento e promozione dello sport

Presentata il 15 settembre 2008


      

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Onorevoli Colleghi! - «Lo sport è un fenomeno sociale ed economico d'importanza crescente che contribuisce in modo significativo agli obiettivi strategici di solidarietà e prosperità perseguiti dall'Unione europea. Esso è anche fonte di valori importanti come lo spirito di gruppo, la solidarietà, la tolleranza e la correttezza e contribuisce così allo sviluppo e alla realizzazione personali. Lo sport inoltre promuove il contributo attivo dei cittadini dell'Unione europea alla società, aiutando in tal modo a rafforzare la cittadinanza attiva. La Commissione riconosce il ruolo essenziale dello sport nella società europea».
      È questo il passo di apertura del «Libro bianco sullo sport» presentato l'11 luglio 2007 dalla Commissione europea. Il ruolo importante dello sport nella società europea e la sua natura peculiare erano già stati riconosciuti nel dicembre 2000 dalla dichiarazione del Consiglio europeo sulle caratteristiche specifiche dello sport e sulla sua funzione sociale in Europa di cui tener conto nell'attuazione delle politiche comuni (Dichiarazione di Nizza sullo sport). Le istituzioni europee hanno riconosciuto la specificità del ruolo svolto dallo sport nella società europea, mediante strutture gestite dal volontariato, in termini di salute, istruzione, integrazione sociale e cultura.
      Ormai non è più possibile guardare alla pratica dello sport come a una semplice attività del tempo libero, una forma di divertimento o di impegno che, in quanto tale, riguarda la sfera personale della vita dei cittadini. La pratica dello sport costituisce, piuttosto, un fenomeno sociale rilevante, non solo per i numeri che esprime (in Italia sono più di 15 milioni le persone di ogni età che praticano lo sport con qualche continuità), ma anche per le dinamiche che essa mette in moto in favore della società.
      Già dieci anni fa, nel settembre 1998, un altro documento della Commissione europea, «Evoluzione e prospettive dell'azione comunitaria nel settore dello sport», affidava allo sport cinque funzioni sociali importanti, che ne costituiscono la specificità:

              1) una funzione educativa: l'attività sportiva è un ottimo strumento per equilibrare la formazione individuale e lo sviluppo umano a qualsiasi età;

              2) una funzione di sanità pubblica: l'attività fisica rappresenta un'occasione per migliorare la salute dei cittadini e per lottare in modo efficace contro alcune malattie, quali le affezioni cardiache o il cancro; può inoltre contribuire a preservare la salute e la qualità della vita fino a un'età inoltrata;

              3) una funzione sociale: lo sport è uno strumento appropriato per promuovere una società più solidale e per lottare contro l'intolleranza e il razzismo, la violenza, l'abuso di alcol o l'assunzione di stupefacenti; lo sport può altresì contribuire all'integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro;

              4) una funzione culturale: la pratica sportiva consente ai cittadini di radicarsi maggiormente nel rispettivo territorio, di conoscerlo più a fondo, di integrarvisi meglio e, per quanto riguarda l'ambiente, di proteggere tale territorio in modo più efficace;

              5) una funzione ludica: la pratica sportiva è una componente importante del tempo libero e dei divertimenti a livello sia individuale che collettivo.

      L'accresciuta rilevanza sociale assegnata alla pratica dello sport trova riscontro, come già accennato, nel fatto che esso coinvolge ormai un numero molto elevato, e sempre crescente, di persone. Questo trend rispecchia una domanda di sport piuttosto diversa da quella di venti o di trenta anni fa. Dedicarsi allo sport non è un fenomeno giovanile, ma di ogni età; non caratterizza i più dotati atleticamente, ma ciascuno e tutti; non nasce dalla voglia di diventare campione di qualche disciplina, ma dalla voglia di sentirsi bene, di socializzare e di divertirsi provando un numero ampio di discipline. L'Istituto nazionale di statistica rivela che sono circa 280 gli sport praticati dagli italiani.
      Accanto allo sport orientato alla prestazione, ha preso forza e si è affermato lo sport per tutti, inteso come sport accessibile a tutte e a tutti, a misura dei bisogni di ogni individuo. Il riconoscimento di questa molteplicità di significati, nella loro pari dignità, costituisce un passaggio importante per tutelare la funzione sociale dello sport.
      Sono queste le ragioni alla base della presente proposta di legge costituzionale, volta a prevedere il riconoscimento alto del ruolo sociale dello sport all'interno della Costituzione.
      In particolare, la novella all'articolo 33 della Costituzione si propone di precisare le principali e più urgenti funzioni sociali dello sport; mette su un piano paritario, quanto al profilo di utilità sociale, le diverse forme di sport; sottolinea il principio che lo sport è di tutti gli individui e, nel rispetto delle aspirazioni e delle capacità di ciascuno, deve essere a misura di ogni persona e non escludere nessuno; assegna, infine, allo Stato il compito di incoraggiare ogni forma di sport come mezzo per promuovere il benessere fisico e psichico delle persone.


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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

Art. 1.

      1. All'articolo 33 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma:

          «La Repubblica riconosce nell'attività sportiva uno strumento primario di educazione, di tutela della salute, di aggregazione e di integrazione sociale. Pertanto ne incoraggia la diffusione, in ogni forma, tra tutti gli individui, nel rispetto delle aspirazioni e delle capacità di ciascuno».


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