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PDL 3571

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3571



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

LARATTA, LOSACCO, VERINI, D'ANTONA, OLIVERIO, VELO, CAPANO, DI GIUSEPPE, DE PASQUALE, BORDO, SIRAGUSA, BRANDOLINI, GRASSI, BERRETTA, FARINONE, RIA, SCHIRRU, MARGIOTTA, MARCO CARRA, PAGLIA, GRAZIANO, MATTESINI, LAGANÀ FORTUGNO, GHIZZONI, DELFINO, SBROLLINI, TOUADI

Disposizioni concernenti la lettura della Costituzione nelle scuole di ogni ordine e grado e l'esecuzione dell'inno nazionale nelle manifestazioni pubbliche

Presentata il 23 giugno 2010


      

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Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge ha lo scopo di educare i giovani ad amare il Paese e a conoscere e rispettare la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni.
      Per far questo si ritiene opportuno insegnare agli studenti a conoscere ed apprezzare i simboli dell'unità del Paese e delle sue istituzioni democratiche.
      Sono due i simboli che possono rappresentare, unitariamente, l'impianto valoriale e la memoria collettiva del nostro popolo: la Carta costituzionale e l'inno nazionale. La Carta, con i suoi 139 articoli, racchiude i valori, i princìpi, le norme e gli ideali del nostro Paese.
      Seppur in tempi assai diversi da quelli che l'hanno vista nascere, la Carta costituzionale, nella sua straordinaria attualità, contiene due capisaldi che continuano a durare nel tempo: la tutela e la promozione della dignità della persona, la tutela dei diritti, la richiesta di doveri e le norme su situazioni o criteri storicamente o politicamente condizionati. La Costituzione è inoltre nata in un periodo in cui le forti contrapposizioni hanno trovato modo di comporsi grazie a una forte tensione etico-
 

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civile. Lo hanno fatto con slancio ma anche con metodo rigoroso utilizzando gli strumenti istituzionali adeguati (il Ministero per la costituente, la Consulta nazionale, l'Assemblea costituente e al suo interno la Commissione dei 75), coinvolgendo la classe politica, ma anche le massime competenze del tempo di giuristi e di economisti, e regolarmente informando la società civile.
      Questo, a nostro parere, è un importante insegnamento da non trascurare anche nel gestire un momento difficile, come il presente, del nostro Paese.
      Per quanto riguarda invece il «Canto degli italiani», nostro inno nazionale, esso è nato nel 1847 nel clima di fervore patriottico che preludeva alla guerra di indipendenza nei confronti dell'Austria, grazie a due genovesi: lo studente patriota Goffredo Mameli, che scrisse il testo, e Michele Novaro che lo musicò. L'immediatezza dei versi e l'inconfondibile melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo «Inno delle nazioni» del 1862, affidò proprio al «Canto degli italiani» – e non alla «Marcia reale» – il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a «God Save the Queen» e alla «Marsigliese». Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica italiana.
      Per queste ragioni e nell'occasione delle ricorrenze citate, con la presente proposta di legge si intende mettere in atto alcune iniziative atte a far conoscere agli studenti di tutte gli istituti scolastici del Paese, di ogni ordine e grado, i simboli più alti e nobili della nostra democrazia e delle sue istituzioni repubblicane: la Costituzione e l'inno nazionale. Gli istituti scolastici espongono già la bandiera nazionale in tutti gli edifici e il ritratto del Capo dello Stato negli uffici pubblici; con l'esecuzione dell'inno nazionale in particolari occasioni pubbliche e con la lettura quotidiana della Costituzione in tutte le scuole si completa il quadro dei simboli e degli strumenti attivi che testimoniano le radici comuni del Paese e ne giustificano, rafforzandola, l'unità.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Disposizioni concernenti la lettura della Costituzione nelle scuole di ogni ordine e grado).

      1. Al fine di consentire la conoscenza della Costituzione fra le giovani generazioni, in raccordo con le azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale eventualmente intraprese ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 1o settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, è fatto obbligo ai dirigenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado di prevedere, all'interno dell'offerta formativa d'istituto, un percorso laboratoriale che coinvolga gli alunni, i docenti, le famiglie e le istituzioni, incentrato sul tema della Costituzione e della sua centralità nello sviluppo della collettività sociale.
      2. Nell'ambito del percorso laboratoriale di cui al comma 1 è prevista, in particolare, la lettura quotidiana in classe di un articolo della Costituzione. Ogni singola istituzione scolastica, attenendosi a quanto contenuto nelle linee guida di cui all'articolo 3, provvede a definire i modi e i metodi per garantire la più diffusa conoscenza della Carta costituzionale.
      3. I dirigenti degli uffici scolastici provinciali provvedono a monitorare l'andamento dei percorsi laboratoriali e i risultati conseguiti, condividendo in rete i progetti educativi realizzati dai singoli istituti scolastici.
      4. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Art. 2.
(Esecuzione dell'inno nazionale nelle manifestazioni pubbliche).

      1. All'inizio di ogni manifestazione pubblica di carattere culturale, sociale o

 

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sportivo, promossa dalle istituzioni pubbliche, dagli enti locali, dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, è fatto obbligo di procedere all'esecuzione dell'inno nazionale. I dirigenti competenti di ogni singola istituzione garantiscono il rispetto di tale obbligo.

Art. 3.
(Linee guida).

      1. Entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca emana linee guida alle quali è fatto obbligo di attenersi nella progettazione e nell'organizzazione dei percorsi laboratoriali di cui all'articolo 1 nonché nella determinazione delle modalità, organizzative e didattiche, di lettura degli articoli della Costituzione.


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