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PDL 4907

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4907



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

BRAGANTINI, NEGRO, FUGATTI, GOISIS, GRIMOLDI, RIVOLTA, CAVALLOTTO, ALLASIA, BITONCI, BUONANNO, CAPARINI, CONSIGLIO, CROSIO, DI VIZIA, FABI, FOLLEGOT, MARTINI, MERONI, LAURA MOLTENI, MUNERATO, RAINIERI, RONDINI

Disposizioni per la celebrazione del centenario del festival lirico dell'Arena di Verona

Presentata il 25 gennaio 2012


      

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Onorevoli Colleghi! — L'evento che ha trasformato l'Arena di Verona nel primo teatro lirico italiano all'aperto, nonché nel più grande del mondo (primato che ancora oggi mantiene), si perde nella notte dei tempi. Risale all'estate 1913 la promozione all'Arena di una grande manifestazione lirica, l’«Aida» di Giuseppe Verdi, per opera del tenore Giovanni Zenatello e dell'impresario teatrale Ottone Rovato, i quali non hanno avuto esitazione alcuna nell'assumersi anche il rischio finanziario di tale impresa.
      Da allora l'organizzazione teatrale subisce numerose trasformazioni.
      Accanto al festival estivo areniano, dal 1975 l'Ente lirico veronese amplia la propria attività artistica, organizzando da ottobre a maggio spettacoli sinfonici, lirici e di balletto al vicino Teatro filarmonico. Con questa novità l'Ente è in grado di istituire i complessi artistici – orchestra, coro e corpo di ballo – tecnici e amministrativi stabili, che da allora contribuiscono a diffondere l'immagine dell'Arena nel mondo. Oggi la stagione invernale si apre il 13 dicembre di ogni anno e, affiancandosi al festival estivo, garantisce un'offerta culturale che dura tutto l'anno.
      Nel 1998, l'Ente autonomo Arena di Verona si trasforma in fondazione di diritto privato (come previsto dal decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, e dal decreto legislativo 23 aprile 1998, n. 134), costituendosi nell'attuale fondazione Arena di Verona, effettiva dal 22 giugno 1998. L'ingresso dei soci privati rappresenta una grande svolta nella vita dell'Arena,
 

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portando nuovi impulsi sul piano culturale.
      La fondazione – che non ha scopo di lucro – persegue la diffusione dell'arte musicale realizzando in Italia e all'estero spettacoli lirici, di balletto e concerti o comunque musicali; la formazione dei quadri artistici e tecnici e l'educazione musicale della collettività; promuove la ricerca, anche in funzione di promozione sociale e culturale; provvede direttamente alla gestione dei teatri ad essa affidati, ne conserva e valorizza il patrimonio storico-culturale, con particolare riferimento al territorio nel quale opera, e ne salvaguarda il patrimonio produttivo, musicale, artistico, tecnico e professionale.
      Nell'estate del 1913, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi, un grande tenore veronese, Giovanni Zenatello, reduce dai trionfi ottenuti quell'anno al Metropolitan Theatre di New York con «Otello» e con «Aida», ebbe un'intuizione geniale: usare il grande magnifico spazio dell'Arena per rendere omaggio al musicista.
      Tutto ormai era pronto: il 10 agosto 1913 l'opera debuttò con lo stesso Zenatello nel ruolo di Radames e con Ester Mazzoleni come Aida, direttore Tullio Serafin, scenografo Ettore Fagiuoli. Le entusiastiche critiche dell'epoca riportano anche i numeri delle masse impegnate «120 professori d'orchestra, 180 coristi d'ambo i sessi, 36 ballerine, 40 ragazzi, 280 comparse, 50 corifee, 12 trombettieri, banda sul palcoscenico, trombe egiziane, 30 cavalli, buoi».
      Era la prima volta che un'opera lirica veniva rappresentata in un teatro all'aperto e da allora la cultura italiana e internazionale si è arricchita di un nuovo modo di fare e proporre spettacolo che ha contribuito a rendere Verona una delle capitali europee della musica, con il più grande teatro lirico all'aperto del mondo.
      L'anfiteatro Arena ha reso celebre in tutto il mondo Verona e l'Italia. Arena oggi vuol dire, soprattutto, spettacoli prestigiosi ed esecuzioni che appartengono alla storia del teatro d'opera del Novecento. Se sfogliamo gli annali delle stagioni e ne ripercorriamo le tappe, troviamo i nomi dei più grandi interpreti lirici del XX secolo. A cominciare dal debutto di Maria Callas, il 2 agosto 1947, decine di altri cantanti, danzatori, direttori d'orchestra, registi, scenografi hanno legato il proprio nome alle stagioni del festival areniano: da Renata Tebaldi a Mario del Monaco, Montserrat Caballè, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, Renata Scotto, Mirella Freni, Renato Bruson, Gina Cigna, Beniamino Gigli, José Carreras, Rudolf Nurejev, Carla Fracci, Gheorghe Iancu, Georg Pabst, Jean Vilar, Nicola Benois, Pietro Zuffi, Attilio Colonnello, Luciano Minguzzi, Beni Montresor, Giuliano Montaldo, Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Sylvano Bussotti, Tullio Serafìn, Vittorio Gui, Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Georges Prètre.
      Da quella famosa «Aida» ad oggi, l'Arena ha ospitato 89 stagioni liriche, consolidando sempre più la fama di maggiore teatro lirico all'aperto contemporaneo, luogo ideale dall'acustica miracolosa per spettacoli lirici ma anche popolari. Ma l'Arena non è solo musica e spettacolo sotto le stelle. Intervenire a uno spettacolo all'Arena ha un significato che ormai si è trasformato da classicamente «veronese» in internazionale ed è divenuto patrimonio anche di chi non va a vedere l'opera ma viene in piazza Bra solamente per assaporarne i «profumi areniani».
      È pertanto necessario che l'iniziativa parlamentare colga l'occasione del centenario del festival lirico dell'Arena di Verona e del bicentenario della nascita del grande maestro Giuseppe Verdi, che cade il 10 ottobre 2013, per celebrarne le opere fino ad oggi rappresentate nel magnifico scenario areniano.
      Con la presente proposta di legge si vuole favorire la massima diffusione internazionale dell'opera e delle conoscenze legate al melodramma e in particolare all'Arena di Verona e a Giuseppe Verdi attraverso progetti che presentino ampi e qualificati livelli di collaborazione fra istituzioni, istituzioni e scuole e istituzioni e privati, sul piano nazionale e internazionale.
 

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      L'obiettivo può essere raggiunto sia attraverso interventi di messa a punto e di potenziamento della struttura e dell'istituzione già esistente, sia attraverso la ricerca scientifica, l'edizione di materiali inediti, nonché la diffusione della cultura musicale nelle scuole.
      Le finalità della presente proposta di legge sono essenzialmente tre: celebrare adeguatamente, sul piano nazionale e internazionale, il centenario dell'Arena di Verona, valorizzare e promuovere l'opera italiana, e in particolare verdiana, e sostenere il festival lirico dell'Arena di Verona promuovendone lo sviluppo e la conoscenza.
      Il Comitato nazionale di cui all'articolo 3 della presente proposta di legge è composto da un rappresentante del Ministro per i beni e le attività culturali, con funzione di presidente, dal sovrintendente pro tempore della fondazione Arena di Verona con funzione di vicepresidente, da un rappresentante del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport e da un rappresentante per ciascuno dei seguenti enti territoriali e soggetti interessati: regione Veneto, provincia di Verona, comune di Verona, camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Verona e fondazione Arena di Verona.
      Sarà inoltre istituito un comitato d'onore formato da persone – di numero indeterminato e duranti in carica fino alla conclusione delle attività del Comitato nazionale – di alto prestigio istituzionale e culturale, che si siano distinte per il perseguimento dei fini stessi del Comitato nazionale, che abbiano una notoria estimazione e che accettino di dare, con la loro presenza, prestigio e credibilità alle celebrazioni del centenario del festival lirico dell'Arena di Verona, nonché, con la loro opera libera e gratuita, di contribuire alle attività promozionali della fondazione stessa.
      La presente proposta di legge prevede interventi volti alla promozione della conoscenza, della ricerca e della pubblicazione di materiali inediti sull'opera, presso le nuove generazioni (scuole, università, conservatori di musica, giovani artisti, anche mediante la concessione di borse di studio eccetera) e il più vasto pubblico, attraverso rapporti di collaborazione con soggetti pubblici e privati, associazioni, circoli ed emittenti televisive nazionali e internazionali, nonché mediante l'utilizzazione delle tecnologie digitali.
      Si prevedono, altresì, interventi per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione, anche con finalità di promozione turistica, del territorio veronese e italiano. Si sottolinea il rilievo che nella presente proposta di legge viene dato alla dimensione internazionale, europea e mondiale delle celebrazioni, con le quali il nostro Paese si troverà necessariamente a interagire.
      Si potrà valutare anche la possibilità di un progetto europeo, concertato direttamente con la Commissione europea, per la realizzazione di alcuni eventi nelle principali città con grandi tradizioni musicali, per allargare sul piano europeo il lavoro con le scuole e per promuovere la schedatura e lo studio di materiali europei conservati sul territorio dell'Unione europea.
      Il compito di coordinare le iniziative previste dalla presente proposta di legge è affidato al citato Comitato nazionale che, a decorrere dal 2012, in stretta collaborazione con la regione Veneto e con gli enti locali interessati, collaborerà all'attuazione del programma definitivo degli interventi elaborato, per la parte artistica, dalla fondazione Arena di Verona e, per la parte educativa, culturale, di promozione e di comunicazione, dal suddetto Comitato.
      Il Comitato nazionale rimane in carica per l'intero anno successivo all'anno delle celebrazioni, cioè fino al 31 dicembre 2014, per concludere tutte le procedure amministrative, per redigere un bilancio culturale dell'intero programma e per coordinare le iniziative finalizzate alla predisposizione di un programma da abbinare alle manifestazioni per l'Expo di Milano 2015.
      Nell'ambito delle celebrazioni del centenario, la presente proposta di legge riconosce quale patrimonio di interesse nazionale
 

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e internazionale il festival lirico della fondazione Arena di Verona. La realizzazione del festival è affidata alla suddetta fondazione, che si avvale del supporto tecnico del Comitato nazionale di cui all'articolo 3.
      Con la presente proposta di legge si intende, dunque, proporre il riconoscimento di «interesse nazionale» da parte dello Stato nei confronti del festival lirico dell'Arena di Verona, nonché la concessione di un contributo finanziario straordinario per la realizzazione dei festeggiamenti ad esso correlati e per le celebrazioni della ricorrenza dei cento anni dall'istituzione del celebre festival areniano.
      Si farà inoltre formale istanza alla Presidenza del Consiglio dei ministri affinché dichiari «grande evento» le celebrazioni per il centenario del festival lirico dell'Arena di Verona.
      Le celebrazioni del centenario del festival lirico veronese offrono l'opportunità di riaffermare la centralità dell'Italia in ambito lirico e musicale e rappresentano lo startup per importanti progetti e iniziative volti ad aumentarne l'attrattività e a consolidarne la posizione a livello internazionale.
      La manifestazione non è solo un appuntamento rivolto ad appassionati e a melomani, ma intende profilarsi come un importante evento che nel 2013 faccia dell'Italia, del Veneto e di Verona il place to be nell'ambito del prodotto turistico «Italia». Un'opportunità culturale, in grado di attirare consistenti flussi turistici addizionali, grazie anche alla possibilità di abbinare la partecipazione al festival alla prestigiosa e ricca offerta turistica.
      Verona, sviluppatasi su una fertile pianura accanto a un grande fiume, vanta nei secoli una posizione privilegiata, sull'antico percorso romano della via Postumia che unisce il mare Adriatico al Tirreno. Città dinamica ed economicamente molto attiva, è soprattutto meta turistica di rilievo a causa della sua storia millenaria e dell'ampia offerta artistica e culturale – dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per la sua struttura urbana e per la sua architettura, Verona è uno splendido esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, ricoprendo spesso ruoli chiave nella storia europea – di cui il festival areniano ne è l'espressione più chiara.
      Questo vantaggio competitivo è rafforzato anche dalla presenza a 30 chilometri circa dalla città del Lago di Garda, altra meta chiave per il turismo del nord-est Italia. Non è raro, infatti, che turisti in villeggiatura nelle località lacustri si rechino a Verona per una visita culturale, che spesso culmina con la presenza agli spettacoli proposti nell'Arena.
      Verona è nodo interessante anche dal punto di vista delle reti di trasporto, con il suo quadrante Europa posizionato a sud-ovest dell'incrocio tra le linee ferroviarie del Brennero e della Torino-Trieste, ed immediatamente a nord-est dell'incrocio tra le autostrade Modena-Innsbruck e Milano-Venezia. Il quadrante Europa è il punto di incontro ideale sia per il trasporto merci sia per il traffico stradale, ferroviario ed aereo, essendo collegato anche all'aeroporto di Verona-Villafranca. Da qui passano traffici di merci provenienti o diretti al nord Europa, attraverso il Brennero, e i traffici da e per la Francia e la Spagna per i Paesi dell'est Europa. Tra i nodi intermodali europei quello veronese occupa il primo posto sulla base di un'analisi qualitativa che ha controllato le performance di 100 poli logistici di 30 Paesi.
      Verona vanta, inoltre, un polo fieristico all'avanguardia: da oltre cento anni la fiera di Verona unisce economia, business e scambi internazionali, sfruttando la fortunata posizione geografica della città, fino a diventare il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e tra i principali in Europa. La fiera di Verona ha sviluppato negli anni non solo il settore agricolo e agroalimentare, ma anche nuove aree di interesse, quali i trasporti, l'arredamento, l'edilizia, le costruzioni, il turismo, il lusso e il tempo libero. La fiera di Verona si fa anche ambasciatrice nel mondo del made in Italy di qualità ed è un
 

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polo attrattivo dell'interesse internazionale rivolto alla città.
      Il centenario del festival lirico areniano, inteso in un tale contesto, si profila come un investimento, la cui eredità per il territorio potrà generare significative ricadute, non solo in termini economici ed occupazionali, ma anche di posizionamento complessivo del festival lirico – e con esso della città di Verona, della regione Veneto e dell'Italia – per le successive stagioni d'opera. Quest'obiettivo ambizioso, ma senz'altro realistico per un brand così prestigioso e riconosciuto nel mondo, come quello dell'Arena, necessita di azioni preparatorie nell'anno precedente l'avvenimento, per poi compiersi nel ricco programma dei festeggiamenti del 2013.
      Gli eventi individuati andranno ad affiancarsi all'attività della fondazione Arena di Verona, senza sostituire la tradizionale programmazione delle stagioni artistiche. Le celebrazioni daranno vita a un calendario parallelo, che nel 2012 ripercorrerà la storia degli ultimi cento anni del festival lirico areniano e nel 2013 ne costituirà le basi anche per i prossimi cento anni.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Finalità).

      1. La Repubblica, nell'ambito delle finalità di salvaguardia e di promozione del proprio patrimonio culturale, storico, artistico e musicale, celebra il centenario del festival lirico dell'Arena di Verona e la figura di Giuseppe Verdi nella ricorrenza del secondo centenario della sua nascita e ne valorizza l'opera.
      2. Per le finalità di cui al comma 1, la Repubblica riconosce quale patrimonio di interesse nazionale e internazionale il festival lirico dell'Arena di Verona, di seguito denominato «festival».

Art. 2.
(Interventi).

      1. Lo Stato prevede il finanziamento di interventi di promozione, ricerca, salvaguardia e diffusione della conoscenza dell'opera lirica e, in particolare, del festival.
      2. La fondazione Arena di Verona prevede iniziative di grande rilevanza artistica e di risonanza internazionale al fine di contribuire alla diffusione dell'immagine di Verona e dell'Italia nel mondo. Tali iniziative prevedono:

          a) l'attuazione di programmi educativi e culturali;

          b) la realizzazione di azioni di promozione e di comunicazione;

          c) la predisposizione della programmazione artistica.

Art. 3.
(Istituzione del Comitato nazionale per la celebrazione del centenario del festival).

      1. Per il coordinamento degli interventi di cui all'articolo 2 è istituito il Comitato nazionale per la celebrazione del centenario del festival, di seguito denominato «Comitato».

 

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      2. Il Comitato ha il compito di promuovere, valorizzare e diffondere in Italia e all'estero l'opera e il nome dell'Arena di Verona e il territorio veronese e italiano attraverso il sostegno e il coordinamento a un adeguato programma di celebrazioni e di manifestazioni culturali predisposto dalla fondazione Arena di Verona.
      3. Per le spese necessarie all'attuazione delle celebrazioni del centenario del festival e di funzionamento del Comitato è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro annui per gli anni 2012, 2013 e 2014.

Art. 4.
(Composizione del Comitato).

      1. Il Comitato è composto da un rappresentate del Ministro per i beni e le attività culturali, con funzione di presidente, dal sovrintendente pro tempore della fondazione Arena di Verona, con funzione di vice presidente, da un rappresentante del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport e da un rappresentante per ciascuno dei seguenti enti territoriali e soggetti interessati: regione Veneto, provincia di Verona, comune di Verona, camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Verona e fondazione Arena di Verona.
      2. Al Comitato possono successivamente aderire, previo accordo dei soggetti di cui al comma 1, altri enti pubblici o soggetti privati che intendono promuovere il festival.
      3. Il Comitato rimane in carica fino al 31 dicembre 2014 per concludere gli adempimenti amministrativi e per redigere un resoconto analitico delle attività svolte.

Art. 5.
(Comitato d'onore per la celebrazione del festival).

      1. È istituito un comitato d'onore per la celebrazione del festival formato da personalità

 

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nominate dal Comitato, di alto prestigio istituzionale e culturale, che si sono distinte per il perseguimento dei fini del medesimo Comitato.
      2. Il comitato d'onore rimane in carica fino al 31 dicembre 2014.

Art. 6.
(Copertura finanziaria).

      1. Alla copertura degli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 3 milioni di euro annui per gli anni 2012, 2013 e 2014, si provvede mediante corrispondente riduzione, per un importo di 2 milioni di euro, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero, e, per un importo di 1 milione di euro, mediante corrispondente riduzione delle autorizzazioni di spesa di cui alla legge 3 gennaio 1981, n. 7, e alla legge 26 febbraio 1987, n. 49, come rideterminate dalla tabella C allegata alla legge 12 novembre 2011, n. 183.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 7.
(Entrata in vigore).

      1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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