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PDL 4760

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4760



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato LAURA MOLTENI

Concessione di un contributo al Circolo filologico milanese per il finanziamento delle attività di studio storico, filologico e bibliografico volte alla promozione e alla diffusione della cultura classica e moderna

Presentata l'8 novembre 2011


      

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Onorevoli Colleghi! — Il Circolo filologico milanese è la più antica tra le associazioni culturali di Milano e, dalla sua fondazione avvenuta il 12 giugno 1872, ha ricevuto numerosi attestati di benemerenza e onorificenze che lo qualificano tra le associazioni culturali più autorevoli. Riconosciuto ente culturale con regio decreto nel 1905, nel 1962 ha ricevuto dall'amministrazione comunale di Milano la «Medaglia d'oro di benemerenza» e nel 1995 gli è stato attribuito lo status di ente culturale di interesse regionale con decreto del consiglio regionale della Lombardia. Nel giugno 1999 ha ottenuto dalla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano il diploma con medaglia d'oro per il contributo alla formazione professionale e culturale nel mondo del lavoro e al sistema delle imprese. È del gennaio 2008 il prestigioso riconoscimento del comune di Milano, assessorato alle politiche del lavoro e dell'occupazione, che ha assegnato al Circolo filologico, unitamente ad altri cinque enti milanesi, il ruolo storico di caposaldo della formazione linguistica a Milano. Nel 2010 ha ricevuto il premio Isimbardi dalla provincia di Milano per il contributo allo sviluppo professionale e culturale del mondo del lavoro e delle imprese della grande Milano.
      Molte tra le più eminenti personalità sono annoverate tra i soci e tra coloro che
 

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hanno presieduto il Circolo filologico: si possono ricordare il conte Emilio Borromeo, che fu socio fondatore e primo presidente, Giulio Bellinzaghi, per molti anni sindaco di Milano, il conte Alessandro Casati, Ministro della pubblica istruzione, il duca Tommaso Gallarati Scotti, il senatore professor Luigi Mangiagalli, Ministro di Stato, il conte senatore Stefano Jacini, storico autorevole, il commendatore Severino Pagani, notissimo editore e scrittore, Arrigo Boito e Giuseppe Giacosa. Altrettanto illustri sono gli esponenti del mondo della politica e della cultura che nel corso degli anni sono intervenuti agli incontri organizzati dal circolo filologico, tenendo lezioni e conferenze: Arturo Labriola, Gaetano Salvemini, Achille Ratti, divenuto Papa Pio XI, Giovanni Gentile, Padre Agostino Gemelli, Carlo Emilio Gadda, divenuto socio, Alfredo Panzini, Mario Hazon, la contessa Tatjana Tolstoj, figlia del celeberrimo romanziere, il poeta indiano Rabindranath Tagore e Indro Montanelli.
      Tra gli scopi statutari del Circolo filologico milanese figura come prioritario quello di promuovere e diffondere la cultura e particolarmente lo studio delle lingue e delle civiltà straniere. Nell'ambito del Circolo si svolgono corsi delle principali lingue moderne, inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, russo, albanese, giapponese, arabo, cinese, coreano, greco moderno, italiano per stranieri; particolare interesse destano i corsi di ebraico, sanscrito, greco classico e latino, quest'ultimo compendiato dalle attività della sezione Sodalitas Latina Mediolanensis, ove gli autori della classicità sono commentati e discussi rigorosamente in lingua.
      La frequenza del Circolo filologico non consente solo di apprendere le lingue straniere con il supporto di insegnanti qualificati e madrelingua; ma è anche un'opportunità per vivere gli ambienti permeati di storia e cultura del Palazzo liberty, dichiarato nel 1993 di particolare interesse storico e artistico e posto pertanto sotto la tutela del Ministero per i beni e le attività culturali.
      Al piano nobile del Palazzo trova luogo l'imponente biblioteca istituita nel 1875 da Eugenio Torelli Viollier, fondatore de Il Corriere della Sera. La stessa è dotata di una sala di studio e di consultazione appositamente attrezzata. Tale struttura raccoglie oltre 100.000 volumi, tra cui opere di alto valore. Si tratta di un patrimonio librario relativo a opere del seicento, settecento, ottocento e novecento e comprendente quattro cinquecentine. L'imponente complesso è considerato, per la sua utilità sociale, un punto nevralgico dell'attività culturale del Circolo filologico milanese, tanto che quest'ultimo ha ritenuto opportuno avviare il processo di catalogazione nel «SBN Servizio bibliotecario nazionale», aprendo la biblioteca al pubblico. Alla data odierna risultano inseriti 21.500 volumi, di cui il 7 per cento è in esclusiva.
      I contenuti della biblioteca coinvolgono molteplici discipline del sapere, dalla narrativa alla saggistica filologica, dalla storia al pensiero filosofico, alla politica, alle scienze e alle arti.
      L'ambiente di maggiore interesse architettonico è senza dubbio la Sala liberty, recentemente restaurata. Vi si tengo tutte le manifestazioni più importanti, spesso aperte al pubblico.
      Altra prerogativa del Circolo filologico è quella di organizzare innumerevoli iniziative e manifestazioni quali gruppi di studio, premi, corsi, conferenze, concerti, mostre d'arte, concorsi e iniziative editoriali, il tutto su temi che interessano le arti visuali, la cultura milanese, la cultura visiva della fotografia (attualmente sotto l'egida del M. Bob Krieger), la letteratura e la filosofia, lo spettacolo, le culture latina e orientale, la musica, l'informatica, la storia dell'arte, gli studi giuridico-economici. La sezione nazionale autori e scrittori del Circolo filologico milanese organizza il prestigioso Premio Carlo Porta, giunto alla 46º edizione. Tra i premiati degli ultimi anni figurano il professor Umberto Veronesi, il maestro Riccardo Muti, Don Luigi Verzè, Fedele Confalonieri, Mariangela Melato e Franca Valeri.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Al Circolo filologico milanese, con sede a Milano, è concesso un contributo annuo di 200.000 euro, a decorrere dall'anno 2012, destinato al finanziamento delle attività di studio storico, filologico e bibliografico volte alla promozione e alla diffusione della cultura classica e moderna.
      2. Il contributo di cui al comma 1 può essere utilizzato dal Circolo filologico milanese esclusivamente per le seguenti finalità:

          a) promozione di corsi nelle principali lingue moderne: inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, russo, albanese, giapponese, arabo, cinese, coreano, greco moderno, italiano per stranieri;

          b) promozione di corsi di lingua ebraica, sanscrita, greca classica e latina;

          c) acquisto di edizioni critiche e di studi nelle principali lingue straniere moderne, nonché in lingua ebraica, sanscrita, greca classica e latina, previa valutazione del comitato scientifico del Circolo filologico milanese;

          d) redazione di compendi degli autori classici in lingua latina;

          e) catalogazione, restauro e conservazione del patrimonio librario della biblioteca del Circolo filologico milanese;

          f) erogazione di borse di studio in favore di giovani laureati, italiani e stranieri, per la partecipazione a corsi nelle discipline riguardanti lo studio delle culture e delle civiltà straniere moderne e latine in Europa e nel bacino del Mediterraneo.

 

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Art. 2.

      1. Il contributo di cui all'articolo 1 è erogato dal Ministero per i beni e le attività culturali entro il 31 marzo di ciascun anno. Il Circolo filologico milanese, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento, trasmette ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per i beni e le attività culturali una relazione sull'impiego del contributo medesimo.

Art. 3.

      1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 200.000 euro annui a decorrere dall'anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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