Back Forward

Seduta del 28/4/2009


Pag. 3


...
Esame del documento conclusivo.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione in relazione al nuovo assetto di competenze riconosciute alle regioni ed alle autonomie locali in materia di federalismo fiscale, l'esame del documento conclusivo.
Come sapete, siamo chiamati a iniziare, ai sensi dell'articolo 144, comma 3, del Regolamento, l'esame del documento conclusivo (vedi allegato), alla cui elaborazione ha contribuito tutta la Commissione. Il documento è stato sottoposto all'attenzione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
La Commissione ha lavorato in tempi rapidi, utilizzando tutti gli spazi a disposizione. Non abbiamo chiesto di proseguire nell'indagine anche perché, per fortuna, il Parlamento si è nel frattempo espresso, e questa settimana sarà decisiva per quanto riguarda la delega al Governo.
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva, deliberata nel mese di settembre del 2008, sono state svolte ventiquattro audizioni, all'esito delle quali, sulla base degli elementi acquisiti, abbiamo redatto la proposta di documento conclusivo in esame, avvalendoci anche della collaborazione dei nostri consulenti, che ringrazio per il loro impegno e per l'importante supporto fornitoci.
Credo che, al di là del lavoro di affinamento che i componenti la Commissione dovessero ritenere necessario e delle dichiarazioni inerenti al contenuto del documento conclusivo, dovremmo anche stabilire in quale modo sia opportuno pubblicizzare il lavoro svolto, che, come sapete - per essere stati protagonisti delle sedute susseguitesi in questi mesi -, è stato intenso e articolato. Per quanto riguarda i profili di interesse e le criticità che l'indagine ha fatto emergere, credo che il risultato del nostro impegno costituirà una buona base di partenza anche per il Governo, allorquando si accingerà a definire il contenuto della decretazione delegata. Anche in tale ottica, dunque, sarebbe utile dare il dovuto risalto allo sforzo da noi compiuto.
Invito i colleghi a presentare eventuali proposte integrative o di riformulazione del testo in esame.
Do loro la parola a quanti desiderino intervenire.

MARIO PEPE (PD). Signor presidente, la ringrazio per le considerazioni con le quali ha introdotto l'esame del documento conclusivo e anche per il lavoro svolto.
Tutti abbiamo cercato di contribuire per arricchire le relazioni degli auditi, i


Pag. 4

quali hanno sostenuto, talvolta, tesi contrapposte, ma comunque finalizzate a dare, per così dire, una spinta in più all'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione. Non abbiamo avvertito esigenze contrapposte, ma siamo stati accomunati da una motivazione di carattere prima di tutto culturale: è giusto dare compiuta espressione a ciò che nell'articolo 119 della Costituzione è implicito e perseguire la realizzazione degli obiettivi in esso sanciti, tenendo conto altresì dell'esigenza che il complesso dei provvedimenti attuativi sia riproposto all'attenzione del Parlamento, al fine di garantire uno sviluppo corretto del processo di progressiva attualizzazione del dettato costituzionale.
È ormai diffusa la consapevolezza - e possiamo dirlo anche con un po' di orgoglio - che non è possibile attuare il federalismo fiscale senza realizzare il federalismo collaborativo, solidale e autonomistico. Sono chiaramente di tale tenore le dichiarazioni delle massime autorità istituzionali. Trattandosi, per così dire, di verità acquisita sul piano culturale e istituzionale, possiamo dunque affermare che, con riferimento alla parte della Costituzione che viene in rilievo, c'è un idem sentire, una sensibilità comune; il che non è di poco conto in questi tempi.
Auguriamoci che l'opportunità offertaci da questa evoluzione culturale consenta di approdare, in sede di attuazione della delega, a risultati positivi e sempre più conformi alle disposizioni costituzionali in tema di autonomie locali.
Approfondendo la valutazione di ordine culturale, mi pare di poter affermare che la Commissione parlamentare per le questioni regionali, nel corso delle audizioni svoltesi, ha dimostrato partecipazione e competenza, in un contesto generalmente connotato da grande spirito di collaborazione, tra i parlamentari e tra questi e gli auditi.
Possiamo veramente dire di aver svolto un buon lavoro, che sarebbe stato probabilmente eccellente qualora fosse stato accompagnato da un tour di approfondimenti sul territorio. Si possono rendere protagoniste le autonomie territoriali dalla cattedra o anche scendendo nell'agone della vita politica delle nostre comunità. Sarebbe stato un segnale positivo per le istituzioni locali.
Devo dire, comunque, che tutti gli enti locali che hanno partecipato alle nostre audizioni hanno riconosciuto ciò che noi abbiamo sempre affermato: la Commissione parlamentare per le questioni regionali può assolvere una funzione centrale, in attesa che si addivenga all'auspicata e auspicabile modifica dei regolamenti. Non va dimenticato che anche i provvedimenti di competenza dell'istituenda Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, prevista dal disegno di legge in corso di approvazione, dovranno passare - dobbiamo pretenderlo, presidente - per questa Commissione. Soltanto in tal modo non saremo privati del tutto del ruolo di protagonisti che avevamo ritenuto di interpretare, confortati peraltro da tutti gli auditi, i quali - i colleghi lo ricorderanno - hanno concordemente prospettato l'opportunità di un allargamento della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Anch'io sono favorevole all'attuazione concreta del federalismo che abbiamo approvato. Occorrerà adesso verificare, con le regioni, in quale modo sarà attuata la delega e, successivamente, se la nuova disciplina recata dai decreti legislativi funzioni veramente. Del resto, il tema vero da affrontare è quello - enorme - del superamento graduale, per tutti i livelli istituzionali, del criterio della spesa storica a favore del fabbisogno standard. Non è impresa di poco conto, ma sicuramente da realizzare.
In conclusione, per quanto mi riguarda, ritengo si possa esprimere una valutazione complessivamente positiva su tutto il lavoro svolto: bisognerebbe raccoglierne gli atti in una pubblicazione dignitosa di Camera e Senato e organizzare una presentazione di alto livello. Noi rischiamo di essere tra Scilla e Cariddi, ossia tra le Commissioni forti di Camera e Senato. Per questo chiedo che si faccia una presentazione dignitosa e di un certo rilievo dal punto di vista istituzionale, allegando i


Pag. 5

resoconti di tutte le audizioni, in modo da pubblicare non il libro dei sogni, bensì un volume che fotografi la realtà storica delle istituzioni regionali nel momento del passaggio da un livello culturale e istituzionale ad un altro.
Nel ringraziare il presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, i parlamentari che, continuando a farne parte, conserveranno memoria di tutto ciò che abbiamo realizzato insieme, nonché tutti coloro i quali hanno contribuito al proficuo svolgimento dell'indagine conoscitiva, rivolgo un saluto particolare ai professori Mosconi e Scudiero (preside della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli), i quali hanno curato l'ideazione concettuale e la stesura per argomenti del documento conclusivo, che farà sicuramente bella figura nel novero dei fasti del Parlamento italiano.

ANTONIO FOSSON. Intervengo per associarmi alle parole del presidente Pepe.
Il documento è certamente valido e rappresenta un buon punto di partenza. Naturalmente, ringrazio anch'io tutti coloro che hanno partecipato alla sua stesura. Speriamo davvero, come auspicava il presidente Pepe, che questa Commissione possa svolgere un ruolo positivo in sede di definizione del contenuto dei decreti legislativi di attuazione della delega in materia di federalismo fiscale.

LUCIANO PIZZETTI. Vorrei sapere quando si intenda porre ai voti il documento conclusivo.

PRESIDENTE. Se non vi sono altri interventi, proporrei di discutere di tale questione in ufficio di presidenza.
Per domani è convocata un'altra seduta, nella quale potrebbero essere svolti altri interventi e, eventualmente, espresso anche il voto sul documento conclusivo. Tuttavia, anche in considerazione delle richieste formulate dal collega Pepe, riterrei opportuno procedere ad una valutazione preliminare al riguardo in ufficio di presidenza.

WALTER VITALI. Quindi, non si vota oggi.

PRESIDENTE. Volendo, si potrebbe anche votare oggi. Tuttavia, è emersa l'esigenza di rendere fruibile il nostro lavoro mediante idonee forme di pubblicità. Peraltro, occorre tenere conto del fatto che, con ogni probabilità, domani il Senato approverà definitivamente il disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale. Il nostro lavoro, dunque, rischierebbe di passare in secondo piano. Considerato il fatto che siamo comunque proiettati sulla delega, non c'è dubbio che temporeggiare...

LUCIANO PIZZETTI. Quindi, si andrà all'altra settimana.

PRESIDENTE. La mia proposta era volta a definire un calendario, in base anche alle vostre esigenze, per giungere al voto mercoledì o giovedì della prossima settimana, in modo da poter dare una risposta anche alla prospettata esigenza di pubblicizzazione degli atti dell'indagine conoscitiva.

LUCIANO PIZZETTI. Condivido questa impostazione.

GIANVITTORE VACCARI. Signor presidente, innanzitutto mi scuso per il ritardo, dovuto a collegamenti aerei sempre più strani.
Esprimo un sincero apprezzamento ai colleghi per il lavoro che hanno svolto, con senso di responsabilità, competenza e passione - e non v'era motivo per dubitarne -, su un tema così fondamentale per la vita e per il futuro del nostro Paese, anche nell'ottica del superamento della crisi.
Per me, ma penso anche per i colleghi, si è trattato di un importante momento di approfondimento, al quale hanno contribuito anche i lavori ai quali ciascuno di noi ha partecipato nelle varie sedi, referenti e consultive, alla Camera e al Senato. L'avere dialogato con istituzioni ed enti di diverso tipo e con i rappresentanti di varie categorie ha consentito di diffondere il


Pag. 6

messaggio che il Parlamento è aperto e permeabile alla partecipazione politica e civile, su questo tema, di tutta la società. Com'è stato più volte rilevato, l'esigenza di approfondimento è partita dal basso, dalle comunità dei cittadini e dai rappresentanti delle varie istituzioni ed enti. Abbiamo fatto bene a prevedere un ventaglio molto ampio di audizioni - di ciò ringrazio il presidente - e senza prestabilire scadenze, in modo che ognuno potesse portare il proprio contributo.
Mi sembra di poter condividere, nel complesso, il testo del documento conclusivo. Mi permetto soltanto di avanzare una proposta migliorativa. Il documento vuole costituire, più che uno strumento per manifestare gli orientamenti della Commissione, una sintesi delle audizioni, quindi degli interventi e del contributo degli auditi, i quali hanno comunque mosso rilievi, appunti e critiche. Considerato che è stato sentito in più di un'occasione anche il Governo e, inoltre, che il testo dà risposta a molte delle questioni sollevate, potremmo inserire nel documento - ove il presidente e i colleghi lo ritengano opportuno - una sorta di contrappunto relativo ai dubbi legittimamente espressi dagli auditi e alle criticità da essi segnalate.

PRESIDENTE. La invito a formulare una proposta.

GIANVITTORE VACCARI. Credo che alcuni giorni potrebbero essere sufficienti per preparare, sui pochi punti in merito ai quali sono emerse perplessità, una nota a latere o finale di risposta.

PRESIDENTE. Rinvierei il seguito dell'esame a domani. L'intenzione è quella di acquisire il contributo di tutti i componenti la Commissione, anche per quanto riguarda la prospettata esigenza di pubblicizzazione, per poi concludere l'esame del documento, così come stabilito in linea di massima, mercoledì o giovedì della settimana prossima.
L'ufficio di presidenza stabilirà il giorno e la formula più indicati.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvio il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14,30.

Back Forward