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XVII Legislatura

VII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 12 di Mercoledì 11 giugno 2014

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Capua Ilaria , Presidente ... 3 

Audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport, Graziano Delrio, sulle linee programmatiche del Governo in materia di sport:
Capua Ilaria , Presidente ... 3 
Delrio Graziano , Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport ... 3 
Ghizzoni Manuela , Presidente ... 7 
Molea Bruno (SCpI)  ... 7 
Ghizzoni Manuela , Presidente ... 7 
Molea Bruno (SCpI)  ... 7 
Ghizzoni Manuela , Presidente ... 7 
Molea Bruno (SCpI)  ... 7 
Ghizzoni Manuela , Presidente ... 7 
Delrio Graziano , Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport ... 8 
Ghizzoni Manuela , Presidente ... 8 
Delrio Graziano , Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport ... 8 
Ghizzoni Manuela , Presidente ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: FI-PdL;
Scelta Civica per l'Italia: SCpI;
Sinistra Ecologia Libertà: SEL;
Nuovo Centro-destra: NCD;
Lega Nord e Autonomie: LNA;
Per l'Italia (PI);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia: Misto-MAIE-ApI;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ILARIA CAPUA

  La seduta comincia alle 15.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport, Graziano Delrio, sulle linee programmatiche del Governo in materia di sport.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport, Graziano Delrio, sulle linee programmatiche del Governo in materia di sport, al quale porgo il benvenuto.
  Do quindi la parola al sottosegretario Delrio.

  GRAZIANO DELRIO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport. Signor presidente, onorevoli colleghi, presentiamo qui le linee programmatiche dell'azione del Governo in materia di sport.
  Come sapete, abbiamo dati molto preoccupanti sulla mancanza della pratica sportiva anche nell'Unione europea: quasi il 60 per cento dei cittadini dell'Unione europea non svolge mai esercizio fisico o sport, o ne fa poco; i cittadini dell'Europa settentrionale sono più attivi rispetto a quelli dell'Europa meridionale e orientale.
  Per quanto riguarda l'Italia, addirittura abbiamo tassi di frequenza ancora minori, in particolar modo nel Mezzogiorno.
  Vi è, anche secondo i suggerimenti dell'Unione europea, la necessità di individuare e introdurre delle misure per incoraggiare un numero sempre maggiore di persone a praticare sport e attività fisica, quale parte integrante della vita quotidiana e del benessere psico-fisico, e di dare attuazione alle raccomandazioni che già nel precedente Governo, quand'ero Ministro anche dello sport, avevamo focalizzato nelle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea rispetto all'attività fisica e allo sport.
  Credo che in questa direzione si muova anche il «Manifesto sullo sport nell'Europa del futuro» che è stato presentato alla Camera dei deputati, che noi condividiamo nel suo spirito generale.
  L'importanza del programma sullo sport è data dal numero – comunque enorme – di cittadini interessati: quasi 35 milioni, tra questi molti volontari e appartenenti ad associazioni; ci sono più di 200 milioni di ore di volontariato nello sport, quindi è anche un grande patrimonio di ricchezza sociale e culturale.
  L'Italia ha certamente un problema relativo alla disponibilità di spazi e di attrezzature adeguate. Alcune zone del Paese sono maggiormente assistite, perché hanno circa 350 spazi per ogni 100.000 abitanti, ma altre ne sono carenti, in termini numerici oltre che qualitativi.Pag. 4
  Secondo le statistiche, una scuola su quattro in Italia non dispone di una palestra. Questo è un elemento molto serio da cui, secondo noi, occorre partire. Per questo motivo, focalizzando il tema educativo al tema sportivo, le linee guida del Governo consistono, come primo punto, nel favorire la pratica sportiva da parte dei giovani e nelle scuole.
  Il secondo punto è ammodernare e valorizzare l'impiantistica sportiva esistente e anche costruirne una nuova; quindi dare unitarietà all'ordinamento dell'attività sportiva dilettantistica, promuovendo la funzione sociale dello sport e portare a compimento le attività che abbiamo programmato per il semestre di Presidenza dell'Unione europea.
  Parto dal primo punto, che è il più rilevante: favorire la pratica sportiva. Lo sport rappresenta, secondo noi, un pilastro educativo fondamentale per l'infanzia e l'adolescenza. Quindi, è molto importante che attraverso lo sport vengano veicolati anche i princìpi di collaborazione, di competizione leale, di miglioramento di se stessi e via dicendo.
  Per questo, fin dal 2009, è stato implementato insieme al CONI – l'organismo di cui ci avvaliamo principalmente (non è l'unico) per promuovere l'attività sportiva – il progetto di «alfabetizzazione motoria» che tende a supplire – in maniera direi non completa, ma certamente è un tentativo – alla carenza di una strutturazione più completa delle ore di educazione motoria.
  Il progetto pilota è partito nel 2009-2010, ha avuto un periodo di sperimentazione triennale nel quale abbiamo avuto un potenziamento dell'investimento da parte sia del CONI sia del Ministero dell'istruzione sia della Presidenza del Consiglio e degli enti locali. È un progetto in partnership molto importante.
  Abbiamo numeri positivi del trend di partecipazione. Lo stanziamento è passato dagli iniziali 4.700.000 euro agli attuali 12,5 milioni, quindi abbiamo avuto un aumento molto significativo del finanziamento. Abbiamo avuto la partecipazione totale delle venti regioni, quasi tutte le province, più di 3.400 plessi scolastici dai circa 1000 iniziali, più di 24.000 classi dalle 9.000 iniziali. Complessivamente, più di mezzo milione di alunni è stato coinvolto. Abbiamo 2.500 esperti e più di 230 supervisori, per un totale di 726 mila ore.
  Il progetto è partito adesso in maniera piena e di questo siamo soddisfatti, anche se capiamo che si può fare molto meglio.
  L'anno scorso, verso il termine della legislatura, avevamo promosso, sempre in collaborazione con il CONI, con il Ministero della salute, con il Ministero dell'istruzione e con il Ministro per l'integrazione, un progetto che avevamo chiamato «Con-i-giovani». Il progetto mirava a proseguire le attività motorie di base nella fascia pomeridiana, per tenere i bambini e i ragazzi a scuola, anche nel pomeriggio, impegnati in attività motorie, con l'obiettivo di aiutare a superare forme di disagio e di isolamento dei ragazzi, problemi di tipo relazionale e via dicendo. Ci sono anche progetti educativi sulla parte alimentare e progetti sul rispetto della diversità. Per questo erano coinvolti i tre Ministeri che ho citato, che si occupavano della parte dell'integrazione, della salute e dell'istruzione. Questo progetto partirà da settembre 2014, quindi con il nuovo anno scolastico, e avrà come risorse direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri 4 milioni di euro. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere, con questo progetto, almeno 400 mila ragazzi, cioè di poter impegnare nella scuola 400 mila ragazzi che possono appoggiarsi a società, associazioni sportive dilettantistiche, dove troveranno operatori, educatori, dirigenti che vengono appositamente formati per aiutare a favorire le attività relazionali, motorie e anche quelle che ho citato prima.
  Sempre nell'ottica di questo primo capitolo, che per noi è importante, diretto a favorire la pratica sportiva da parte dei giovani e nelle scuole, nel corso del 2014 si stanno concludendo progetti su sport e legalità, iniziati in cinque istituti scolastici ubicati in zone a rischio, disagiate; lo sport in istituti scolastici dei penitenziari minorili, con il coinvolgimento Pag. 5di 17 istituti scolastici; alcuni progetti più specifici su sport e stili di vita e alimentari; inoltre, d'intesa con il Comitato Italiano Paralimpico, la promozione dell'attività sportiva tra i disabili. Si tratta di progetti attualmente in corso.
  Ovviamente, l'ambizione di promuovere l'attività sportiva nell'ambito educativo e nell'ambito scolastico ha bisogno della sua concretezza nell'ammodernamento e nella valorizzazione dell'impiantistica. Proprio per questo abbiamo avviato un progetto di censimento che si avvale della collaborazione del CONI, della Conferenza delle regioni e del Ministero dell'istruzione, che cerca di censire gli impianti in tutto il territorio e che, in pochi mesi, ci fornirà una fotografia reale dello stato dell'impiantistica sulla base della quale potremo individuare le priorità di intervento, le modalità di intervento e i tempi, con un sistema unico di raccolta dei dati che possa consentire una pianificazione intelligente.
  Abbiamo individuato nell'Istituto per il credito sportivo il soggetto unico per gli interventi di finanziamento, cercando di accentrare con un unico strumento il finanziamento degli interventi di ristrutturazione e di nuova edificazione. Cerchiamo di utilizzare, anche per i noti problemi legati al Patto di stabilità e ad altre limitazioni dell'intervento pubblico, l'Istituto per il credito sportivo il più possibile, per poter ristrutturare in particolare strutture sportive che siano funzionali alle scuole.
  Di fatto, abbiamo due distinte e simili procedure di finanziamento, che, alla fine di questo mese, presenteremo in maniera compiuta. Sono entrambe procedure di finanziamento che si avvalgono di strumenti finanziari di abbattimento del conto interessi per chi accende mutui con l'Istituto per il credito sportivo: abbattimento completo, sul modello previsto della legge Sabatini per i macchinari.
  Abbiamo «rastrellato» un po’ di fondi che non erano stati utilizzati negli anni scorsi, quindi l'Istituto per il credito sportivo potrà rifinanziare, con queste modalità, due distinte linee di finanziamento per la ristrutturazione e i nuovi edifici. A ciò si aggiunge un altro capitolo, quello del Fondo di garanzia sempre dell'Istituto per il credito sportivo. È stato introdotto con alcune disposizioni, come forse ricorderete, con la legge di stabilità del 2014. Vi sono 10 milioni di euro per il 2014, 15 milioni di euro per il 2015, 20 milioni di euro per il 2016, che servono a dare sicurezza strutturale e funzionale agli impianti, a garantirne fruibilità e ammodernamento.
  Se vi fosse la possibilità di avere una garanzia di ultima istanza da parte dello Stato, potremmo avere un effetto leva molto maggiore. In questo momento, però, questi sono le fonti e i mezzi che abbiamo a disposizione.
  Il decreto che definisce i criteri di gestione è pronto e in questi giorni verrà trasmesso alle amministrazioni interessate. Come sempre, vi sono dei «concerti» infiniti, molto poco piacevoli: si deve far tutto di concerto e questo allunga molto i tempi, ma è giusto. Come sapete, abbiamo avuto un bando che ha ottenuto oltre 10 mila domande nel 2013 che è stato poi annullato sulla base di una sentenza della Corte costituzionale. Adesso stiamo cercando di recuperare quella progettualità per un'eventuale banca dati e stimolare nuove richieste di finanziamento.
  Devo sottolineare che c’è un ritardo da parte nostra. Da ministro avevo molto sollecitato la conclusione di tutte le procedure per fare uscire dal commissariamento il Credito sportivo, il che è molto importante. Tuttavia, c’è stato un ricorso da parte delle banche, come forse sapete; proprio oggi o ieri sera (non ricordo bene) doveva esserci l'udienza che noi attendevamo prima di procedere eventualmente allo scioglimento e alle nuove nomine. Purtroppo, l'udienza è stata rimandata ulteriormente, pare senza che si sia fissata una data; quindi a questo punto credo che procederemo a prescindere. Finora, attendevamo per rispetto dell'eventuale giudizio.Pag. 6
  Lo statuto è pronto, è già stato approvato, ha già compiuto tutto il suo lunghissimo iter, quindi credo che siamo pronti a proseguire su questa strada.
  Una terza linea di lavoro riguarda lo sport dilettantistico. Avete all'esame un disegno di legge che noi condividiamo, il progetto di legge A.C. 1680, recante «Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva». Per quanto ci riguarda, la proposta di legge è particolarmente importante e meritoria, perché insieme alla funzione sociale dello sport, che viene riconosciuta in maniera esplicita, essa promuove anche l'impiantistica a livello territoriale, l'attività fisica, l'istruzione, il volontariato, le organizzazioni sportive senza scopo di lucro, la parità, lo sport per i disabili. A noi pare, quindi, che quella sia un'ottima strada.
  Rimane, anche in questa proposta, la revisione del regime fiscale particolare di cui beneficiano le società sportive dilettantistiche. Voi sapete che abbiamo promosso e avviato un tavolo tra il CONI e l'Agenzia delle entrate per evitare che succedano equivoci o controlli che umiliano il volontariato e le associazioni sportive, pur ovviamente avendo tutti la necessità che la legge venga rispettata in maniera piena.
  Per quanto concerne lo sport professionistico, siamo in attesa delle conclusioni del gruppo di lavoro incaricato dal CONI per una revisione della legge n. 91 del 1981.
  Abbiamo anche il tema dello svincolo dei giovani calciatori. Posso dire che siamo vicini a una soluzione concordata, che credo sia in linea con i princìpi dell'Unione europea.
  Abbiamo numerose iniziative, congiuntamente con i Ministri dell'interno e dell'integrazione, rispetto al tema della violenza e del razzismo negli stadi. Abbiamo organizzato una task force ministeriale, che ha elaborato un pacchetto di misure illustrate dal Ministro dell'interno, misure che immagino conosciate e che riteniamo molto importanti per dare risposte ferme e definitive a questa piaga del razzismo nello sport.
  Per quanto riguarda il semestre europeo che è alle porte, l'impegno principale sarà sempre quello della promozione dei valori che abbiamo prima indicato, nonché il rafforzamento del contrasto ai fenomeni dell'illegalità e della discriminazione.
  Viene dato molto rilievo – in Europa – anche alla dimensione economica dello sport, come fattore di innovazione e anche di creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani. Noi pensiamo, come Presidenza italiana, di focalizzare molto l'accento sull'aspetto educativo dello sport, del suo collegamento con l'attività scolastica. Questo è un elemento molto importante.
  Vi sarà comunque un impegno sul tema della lotta alle partite truccate, il cosiddetto match fixing: il prossimo 18 settembre speriamo di firmare la Convenzione internazionale relativa a questo aspetto.
  Ci sarà poi l'approvazione del nuovo «Codice mondiale antidoping», che entrerà in vigore il 1o gennaio 2015. Ovviamente, aderiremo alla dichiarazione del Consiglio di Vilnius che riconosce allo sport il valore di linguaggio universale per educare ai valori della diversità, del rispetto, dell'uguaglianza, della parità.
  Ci impegniamo nel lavoro per il nuovo programma «Erasmus Plus», operativo dal gennaio 2014, che oltre a riunire i programmi dell'Unione europea per istruzione, formazione e gioventù, ha incluso, per la prima volta, finalmente, anche lo sport, come sapete. Questo è frutto anche di un'azione che abbiamo svolto; pertanto anche lo sport è stato incluso in questo programma. C’è un finanziamento pari all'1,8 per cento del bilancio complessivo – quindi non è tantissimo, 200 milioni di euro – però, comunque, è un segnale che anche lo sport viene considerato dentro la formazione e l'istruzione, come strumento educativo.
  Nell'attività del semestre vi sarà l'attività relativa a normative e regolazioni dello sport dilettantistico e suo riconoscimento; all'ammodernamento e valorizzazione dell'impiantistica, attraverso il finanziamento Pag. 7del Credito sportivo; alla pratica sportiva con i progetti di alfabetizzazione motoria e «Con-i-giovani», oltre al completamento dei progetti già avviati.
  Mi scuso anticipatamente, perché, come ho anticipato alla Presidenza, dovrò recarmi in Senato per parlare dell'operazione «Mare Nostrum», quindi tra poco dovrò lasciarvi.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MANUELA GHIZZONI

  PRESIDENTE. Siamo noi che ci scusiamo per il ritardo con cui abbiamo iniziato questa audizione.
  Rimaniamo d'accordo con il sottosegretario che rinviamo la fase delle domande e delle interlocuzioni a un'altra seduta.
  Do comunque la parola all'onorevole Molea che ha chiesto di intervenire.

  BRUNO MOLEA. Ringrazio il sottosegretario Delrio. Voglio piacevolmente registrare la sensibilità espressa nella sua relazione verso una parte del mondo sportivo da tanto tempo ignorata. Questo è per me motivo di soddisfazione. Tuttavia, devo registrare ancora una disattenzione che lei stesso ha riconosciuto: mi riferisco alle società sportive di base, alle associazioni di promozione sportiva, insomma a quel mondo che rappresenta forse il 60 o il 70 per cento dell'attività sportiva organizzata che non appartiene al mondo delle federazioni, ma ha una grande cointeressenza con le politiche sociali dei territori.
  Credo che lei, essendo stato anche sindaco di una città che vive di associazionismo, possa meglio di tanti altri capire a cosa mi stia riferendo. Dico questo anche pensando a progetti con il CONI, ad esempio il progetto di alfabetizzazione motoria. Non vorrei essere frainteso, lo dico senza alcuna intenzione bellicosa nei confronti del Comitato olimpico nazionale, di cui faccio parte come consigliere nazionale, ma per causa di giustizia nei confronti di tutto quell'altro mondo.
  Troppo spesso il mondo delle federazioni – e il CONI – articola queste progettazioni all'interno delle scuole attraverso le federazioni sportive...

  PRESIDENTE. Fermiamoci un attimo. O apriamo il dibattito o lei pone la domanda.

  BRUNO MOLEA. Stavo per fare la domanda.

  PRESIDENTE. Appunto: o facciamo una domanda immediata e la replica, e liberiamo il sottosegretario, altrimenti è una scortesia nei confronti del sottosegretario stesso, ma soprattutto degli altri colleghi. Nei pochi minuti in cui lei ha parlato vi sono state infatti altre richieste di intervento.
  Venga alla domanda.

  BRUNO MOLEA. Signor presidente, lei ha ragione, ma non abbiamo tutti i giorni il piacere e la possibilità di confrontarci con la massima autorità nel campo dello sport. Questa Commissione di sport non si occupa così frequentemente, mi perdoni.
  Vengo alla domanda. Non pensa, signor sottosegretario, che, per le premesse veloci e non approfondite che ho svolto, sia giunto il momento, quando si progettano situazioni funzionali alla promozione e allo sviluppo dello sport, quindi alla possibilità di dare attraverso lo sport tutte quelle cose a cui lei stesso ha fatto riferimento nella sua relazione, di coinvolgere anche gli attori di quell'altra parte dello sport ? Parlo dello sport di base, che è rappresentato dalle associazioni di promozione sportiva, che è vero che sono dentro al CONI, ma di fatto svolgono un ruolo preminente rispetto a tutta l'altra parte del mondo sportivo.
  Chiudo con un'ulteriore domanda: non pensa che sia anche giunto il momento di istituire in maniera definitiva il Ministero dello sport per le valenze, cui lei faceva riferimento, di salute, di integrazione e via dicendo ?

  PRESIDENTE. Se ritiene, signor sottosegretario, può rispondere ora. I capigruppo raccoglieranno, come è prassi, con un contingentamento dei tempi, le ulteriori richieste di intervento.

Pag. 8

  GRAZIANO DELRIO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport. Penso che sia opportuno un coinvolgimento sempre maggiore delle associazioni di promozione sportiva, che sono protagoniste vere dell'animazione. Tant’è vero che il progetto «Con-i-giovani» valorizzerà molto le associazioni sportive, l'associazionismo sportivo.
  Certamente, nella nostra ottica e anche viste le competenze che rimangono alle regioni dal punto di vista generale – anche nell'ipotesi di riforma del Titolo V non c’è una revisione delle competenze gestionali – secondo noi è molto importante che vi sia un sempre maggiore coinvolgimento delle medesime. Crediamo che il Dipartimento dello sport, per la sua potenzialità e capacità – e per il fatto che comunque deve promuovere e coordinare princìpi generali e iniziative di carattere nazionale e soprattutto miranti a compensare gli squilibri esistenti sui territori – con l'attuale organizzazione (noi cerchiamo di tenere una struttura molto leggera) possa funzionare bene anche in questa maniera, senza ulteriori sovrastrutture.

  PRESIDENTE. Abbiamo in discussione una proposta di legge che ha come pilastro questa disciplina, quindi credo che, oltre che per la prosecuzione dell'audizione, quando tornerà per il seguito dell'audizione sarà utile un suo intervento sul merito della proposta di legge.

  GRAZIANO DELRIO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport. Vengo volentieri. Peraltro, condivido la proposta.

  PRESIDENTE. Verrà con tempi più distesi, adeguati a un'interlocuzione come si conviene a temi così importanti.
  Ringrazio il sottosegretario Delrio e rinvio il seguito dell'audizione ad altra seduta.

   La seduta termina alle 16.05.