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Resoconti stenografici delle audizioni

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XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta n. 61 di Mercoledì 22 ottobre 2014

INDICE

Seguito dell'esame e votazione della proposta di relazione sulle disposizioni per una revisione organica del Codice antimafia di cui al decreto legislativo del 6 settembre 2011, n.159:
Bindi Rosy , Presidente ... 3 

Sulla pubblicità dei lavori:
Bindi Rosy , Presidente ... 3 

Audizione degli amministratori giudiziari di Italgas SpA, Andrea Aiello, Sergio Caramazza, Marco Frey, Luigi Saporito:
Bindi Rosy , Presidente ... 3 
Aiello Andrea , amministratore giudiziario di Italgas SpA ... 3 
Saporito Luigi , amministratore giudiziario di Italgas SpA ... 5 
Frey Marco , amministratore giudiziario di Italgas SpA ... 6 
Caramazza Sergio , amministratore giudiziario di Italgas SpA ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 9 

Audizione degli amministratori giudiziari di Gas Natural Italia SpA, Enzo Bivona, Gaetano Cappellano Seminara, Donato Pezzuto:
Bindi Rosy , Presidente ... 9 
Cappellano Seminara Gaetano , amministratore giudiziario di Gas Natural Italia SpA ... 9 
Bindi Rosy , Presidente ... 10 
Cappellano Seminara Gaetano , amministratore giudiziario di Gas Natural Italia SpA ... 10 
Bindi Rosy , Presidente ... 11

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE ROSY BINDI

  La seduta inizia alle 14.20.
  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Seguito dell'esame e votazione della proposta di relazione sulle disposizioni per una revisione organica del Codice antimafia di cui al decreto legislativo del 6 settembre 2011, n. 159.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame e la votazione della proposta di relazione sulle disposizioni per una revisione organica del Codice antimafia di cui al decreto legislativo del 6 settembre 2011, n. 159. Possiamo procedere in base alle risultanze del dibattito di ieri, cioè con l'approvazione delle linee generali contenute nella relazione e con la contestuale costituzione di un gruppo di lavoro – formato da un rappresentante per ogni gruppo parlamentare e supportato dai nostri consulenti – che redigerà il testo che poi diventerà disegno di legge. Naturalmente, sapendo bene che nel momento in cui si traducono i principi in disposizioni legislative rimane uno spazio di autonomia che può anche comportare un ritorno dello stesso testo in Commissione per un'approvazione definitiva dell'articolato.
  (Così rimane stabilito).

  Pongo ai voti la proposta di relazione, senza l'articolato allegato.

  (È approvata all'unanimità).

  A verbale risulti chiaro che si istituisce un gruppo di lavoro che procederà materialmente alla stesura del testo, che, peraltro, avete già ricevuto, con l'impegno che esso ritorni poi in seduta plenaria. Grazie a tutti.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Audizione degli amministratori giudiziari di Italgas SpA, Andrea Aiello, Sergio Caramazza, Marco Frey, Luigi Saporito.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione degli amministratori giudiziari di Italgas SpA. Andrea Aiello, Sergio Caramazza, Marco Frey e Luigi Saporito. L'audizione ha ad oggetto il procedimento di prevenzione nei confronti della società Italgas SpA, di cui gli auditi sono amministratori giudiziari nominati dal tribunale di Palermo. Ricordo, come di consueto, che la seduta odierna si svolge nelle forme dell'audizione libera e che, ove necessario, i lavori della Commissione potranno proseguire in seduta segreta. Nel ringraziare gli auditi per la loro presenza, do la parola per primo all'avvocato Andrea Aiello.

  ANDREA AIELLO, amministratore giudiziario di Italgas SpA. Il mio compito è quello di fare una sorta di rapido cappello introduttivo su alcuni aspetti che Pag. 4sono connessi alla misura, ossia alla natura e alla funzione della misura. Si è parlato, infatti, su diversi quotidiani, con grande allarme per tutti, di sequestro, confisca, SNAM e via discorrendo. In realtà, non discutiamo di una misura di questo tipo, ma di una misura che ha delle connotazioni completamente differenti ed è quella della vecchia sospensione temporale dell'amministrazione dei beni, oggi amministrazione giudiziaria, che in pratica ha una finalità differente dal sequestro e dalla confisca. Tale finalità è essenzialmente volta a limitare che fenomeni di interferenze degli interessi illeciti di determinate organizzazioni criminali possano trovare un'agevolazione nell'economia lecita. Pertanto, parliamo di questo nesso di agevolazione, laddove in questo caso l'agevolante, nella prospettazione del tribunale di Palermo, è ovviamente Italgas SpA, mentre l'agevolato corrisponde ad alcuni soggetti che sono stati sottoposti reiteratamente a procedimento di prevenzione, con l'applicazione, anche in questo caso reiterata, di misure patrimoniali. Questo è un cappello per chiarire qual è, conseguentemente, il nostro ruolo di amministratori giudiziari. Noi siamo intervenuti su questa misura cercando immediatamente, in luogo dell'organo amministrativo della società sospesa, di mantenere un'attività fluida e corrente della gestione, onde evitare soluzioni di continuità nel servizio. Anche i miei colleghi e amministratori giudiziari forniranno una rappresentazione di quelli che, sotto questo aspetto, sono stati i risultati, che sono ancora in corso, perché la misura è attiva adesso da appena tre mesi. Proprio a questi fini, ossia per garantire una migliore gestione possibile, il tribunale ha approvato, nel corso del mese di agosto, una sorta di programma gestionale da parte degli amministratori giudiziari, con una ripartizione dei compiti, senza camere stagne nei settori di riferimento. Io sono stato incaricato delle problematiche giuridiche connesse alla gestione, alla direzione, alla gestione del personale e alle relazioni industriali, oltre a quello che è, in buona sostanza, un coordinamento degli amministratori giudiziari. Questo è fondamentalmente dovuto al fatto che io sono avvocato palermitano e che l'ufficio giudiziario di riferimento, in questo caso, è Palermo. Il dottor Saporito, invece, si è preso carico dell'attività connessa all'amministrazione, alla fiscalità, agli investimenti e ai rapporti con le società controllate o partecipate. Il professor Frey si è preso in carico la questione connessa agli esami dei modelli di organizzazione, di gestione e di controllo ex decreto legislativo n. 231 del 2001. L'ingegner Caramazza, infine, cura la gestione degli aspetti operativi, correnti, tecnici ed esecutivi, oltre che delle questioni connesse all'approvvigionamento della società e alle innovazioni. Il motivo per il quale il tribunale ha disposto la misura della sospensione temporale dell'amministrazione dei beni in danno a Italgas ha una sua origine in altri procedimenti di prevenzione in danno di soggetti esponenti mafiosi siciliani, in particolare con riguardo a una società che alla fine del 2011 è stata sottoposta a sequestro dell'intero capitale sociale e patrimonio aziendale. A quell'epoca tale società era appaltatrice di Italgas. A quel tempo erano in corso di esecuzione quattro contratti di appalto, che poi l'amministrazione giudiziaria ha portato avanti e ha posto in esecuzione con tutta una serie di risultati piuttosto critici, che emergeranno e di cui si farà menzione nella parte terminale dell'audizione, laddove si è avuto modo di constatare una serie di criticità anche con riferimento a questo tema. In più, come si legge anche nel provvedimento disposto dal tribunale di Palermo, c'era un ulteriore motivo che confortava, sotto il profilo probatorio, l'esistenza di un nesso di agevolazione da parte di Italgas con l'appaltatrice Euro Impianti Plus, a sua volta facente capo alla famiglia siciliana dei Cavallotti. Uno dei fattori è stato quello legato alle vicende di acquisizione di reti di distribuzione di gas metano da parte di Italgas acquistate da società di pertinenza dei Cavallotti all'epoca dell'acquisto delle reti, ma già in Pag. 5amministrazione giudiziaria. L'atto di compravendita è stato sottoscritto, da una parte, dal nuovo rappresentante di Italgas e, dall'altra, dall'amministratore giudiziario dei signori Cavallotti. In particolare uno dei fratelli Cavallotti è risultato presente, cosa che è stata segnalata nella relazione da parte dell'amministratore giudiziario, anche in tante occasioni presso gli uffici di Italgas e di SNAM Rete Gas ai fini del perfezionamento di questi contratti di appalto e della gestione di tali contratti. Prima di passare alle criticità che abbiamo riscontrato in questi primi giorni di amministrazione giudiziaria penso sia opportuno, così come avevamo concordato e come ci eravamo coordinati con gli altri colleghi amministratori giudiziari, occuparci dei vari aspetti dell'amministrazione giudiziaria, in modo tale poi da chiudere, fatto un quadro ampio anche sotto questo punto di vista, con gli aspetti veramente critici che sono emersi nel corso di questi primi tre mesi di amministrazione giudiziaria. Cederei ora la parola al dottor Saporito.

  LUIGI SAPORITO, amministratore giudiziario di Italgas SpA. Nell'ambito dell'organizzazione e della struttura che ci siamo dati, e che l'avvocato Aiello ha brevemente illustrato, io mi occupo prevalentemente di numeri, ossia di bilancio, di attività gestionale e di rapporti con le partecipate e anche con la controllante. Sarò molto rapido perché credo che i numeri non interessino molto, ma vorrei fornire un'indicazione sia delle attività che stiamo portando avanti, sia del tema di cui stiamo parlando e di quale sia questa realtà. Come è noto, Italgas è controllata al 100 per cento da SNAM, che è una società quotata e che, a sua volta, è controllata dalla Cassa depositi e prestiti. Sin dal primo giorno, avendo tra i nostri compiti anche quello di amministrare la società, noi abbiamo intrattenuto un rapporto periodico e costante con la nostra controllata, in quanto i risultati che derivano dalla nostra società sono fondamentali anche per il suo bilancio e soprattutto per la sua credibilità sui mercati, principalmente su quelli finanziari. Tenuto conto di questo, uno dei temi essenziali che noi abbiamo portato avanti è stato quello del consolidamento. Il consolidamento del bilancio sicuramente era ed è un problema fondamentale. Abbiamo lavorato congiuntamente, anche con un intervento molto prezioso del giudice delegato che ci ha fornito delle indicazioni di massima sui rapporti da mantenere con la casa madre per poter portare a un consolidamento del bilancio. Ciò consentirà a SNAM di presentarsi sul mercato in assoluta continuità con il pregresso e di non avere ripercussioni sensibili né sulle quotazioni, né sull'approvvigionamento sui mercati finanziari delle obbligazioni e dei prestiti bancari. In particolare, nell'ambito di questi rapporti sono stati individuati punti strategici che noi stiamo perseguendo e portando avanti. Un esempio è il piano strategico. Il piano strategico è quello di SNAM, a cui noi sostanzialmente ci uniformiamo. In quest'ottica abbiamo portato avanti le acquisizioni e stiamo portando avanti ulteriori acquisizioni. Abbiamo chiuso Metano Arcore e adesso stiamo trattando per un'ulteriore società, ossia ACAM, in assoluta continuità con il piano strategico aziendale, nel quale, ovviamente, noi non abbiamo alcun interesse, né motivo, di entrare. In quest'ottica sono state, altresì, mantenute la gestione accentrata dei servizi generali che facevano capo a SNAM e la centralità della gestione della tesoreria, ragion per cui è direttamente SNAM che si occupa di rapportarsi con i mercati finanziari ed è direttamente SNAM che poi ci supporta per le operazioni straordinarie che via via devono essere fatte. In considerazione di questo, quindi, ci siamo attivati e stiamo procedendo alla redazione del resoconto trimestrale al 30 settembre, redatto secondo tutti i criteri e i princìpi SNAM, che potrà poi confluire nel bilancio SNAM e nella trimestrale SNAM ed essere consolidato direttamente dalla controllante. Dal resoconto al 30 settembre non ci sono sostanziali Pag. 6variazioni rispetto al passato, così come anche rispetto al budget che era stato preventivato. Cito alcuni numeri essenziali, ma sintetici, e poi chiudo. SNAM fatturerà, alla fine dell'anno, circa 1,2 miliardi e ha un patrimonio netto di circa 2,5 miliardi e un utile di 300 milioni, con dividendi che l'anno scorso erano stati di circa 150 milioni e che vengono sostanzialmente girati alla controllante. Dunque, SNAM ha sicuramente dei flussi finanziari molto importanti per la controllante.

  MARCO FREY, amministratore giudiziario di Italgas SpA. Proseguo io. Il mio compito, come è stato detto, è quello di natura più organizzativa e gestionale. È piuttosto evidente che in una situazione di questo tipo noi abbiamo un doppio ruolo: da un lato, quello di curare l'amministrazione, mantenendo il più possibile le modalità nel nostro ruolo temporaneo definite da SNAM; dall'altro, quello di cercare di capire quali sono i nodi che, dal punto di vista del funzionamento dell'organizzazione, hanno consentito di lasciare aperti dei varchi, che poi sono quelli che vi interessano più direttamente. In quest'ottica la nostra funzione è articolata, perché dobbiamo essere in grado di capire bene che cosa approfondire, per poi intervenire più avanti, e che cosa, invece, può essere un ambito specifico su cui, in tempi più rapidi, diventerà necessario ritoccare, per esempio, i meccanismi procedurali e di controllo. Svolgo una premessa. Il sistema SNAM è un sistema per cui Italgas è una società operativa dal punto di vista stretto. Come si è detto, c’è un contratto di servizio che di fatto regola gran parte delle tipiche funzioni di staff all'interno di un'organizzazione. Questo fa sì che i ruoli reciproci, nel momento in cui si entra nel merito di alcune funzioni che ci possono interessare, a volte siano misti. Il nostro obiettivo, evidentemente, è quello di cercare di definire un profilo di autonomia di Italgas che poi consenta di fare quel ragionamento a cui accennava in precedenza il collega, ossia di mettere in sicurezza il sistema, per quanto ci sarà possibile. In quest'ottica il sistema è molto forte dal punto di vista formale. Italgas è una delle aziende con più certificazioni dei sistemi di gestione, con una struttura procedurale estremamente articolata e con l'adozione del modello 231 diffuso all'interno. In prima istanza, la sua sembrerebbe una struttura estremamente solida dal punto di vista della capacità di controllare eventuali anomalie. Nella realtà, sta emergendo che lo è dal punto di vista formale. Ci sono, invece, diversi aspetti di natura sostanziale che meritano di essere approfonditi. In questa sede io posso semplicemente andare per flash, ma voi sapete che, per esempio, un modello 231 dovrebbe avere proprio la funzione di mettere la società volontariamente nelle condizioni di non avere responsabilità nel momento in cui il comportamento di qualcuno si porti al di fuori delle procedure per tutta una serie di reati. Un modello 231 tipicamente a cascata può funzionare per la parte più alta della holding, ma, quando si arriva in società operative – noi abbiamo anche delle controllate, come Italgas, con pochissimi dipendenti – rischia di essere un po’ un cannone con cui si spara ai moscerini, il che poi, dal punto di vista della funzionalità effettiva, è da verificare. Dall'altra parte, c’è la questione inerente all'assetto dei controlli, che rappresenta il punto più rilevante. Faccio un esempio contestuale. Esiste il distretto di Roma, che è un distretto, dal punto di vista della rilevanza economica e anche operativa, molto significativo, con delle peculiarità, per una sua storia, di particolare autonomia all'interno della società. La situazione attuale dei controlli effettuati su un arco di tempo che noi abbiamo stimato di circa un anno con il sistema attuale è, dal punto di vista della numerosità, di due ordini di grandezza inferiore a quello che si faceva nel 2006 con una struttura organizzativa di tipo diverso. Stiamo parlando non di controlli documentali, che sono quelli tipici dei sistemi di gestione e che portano poi al mantenimento della certificazione, bensì Pag. 7di controlli tecnico-operativi, ossia sulle installazioni e sulla rete, che richiedono dei sondaggi per andare a vedere se i lavori siano stati svolti a regola d'arte. Mi fermo qui perché credo che su questo tema l'avvocato Aiello dirà qualcosa nella parte più di vostro specifico interesse. Faccio una terza esemplificazione, da questo punto di vista, in merito al sistema delle procedure. Un sistema formalmente molto solido dal punto di vista procedurale può avere una controindicazione, ovvero il fatto che nei processi decisionali all'interno dell'organizzazione tutti si sentano in qualche modo tranquilli del fatto che le procedure garantiscano la correttezza e che nessuno in questo iter intervenga con senso critico. Noi ci siamo trovati di fronte a situazioni che evidentemente erano il sintomo di una mancanza di efficacia sostanziale rispetto alla struttura formale di riferimento. Quanto questo poi possa essere ricondotto all'insinuazione di attività criminali non è esattamente il tema di mia pertinenza, come potete immaginare. Ovviamente, noi condividiamo tutto, ma siamo già nelle condizioni, dopo alcuni mesi, di poter affermare che ci siano alcuni accorgimenti utili a rendere il sistema più efficace. In questo il dialogo con la controllante sarà particolarmente «interessante», perché, ogniqualvolta noi, nella nostra gestione da amministratori – intanto dobbiamo amministrare – proviamo a mettere in luce alcuni elementi di possibile miglioramento, su queste questioni c’è una sorta di alzata di scudi in nome di quell'efficacia formale di cui parlavamo in precedenza. Devo ammettere che questa è un'esperienza assolutamente peculiare. Non è facile muoversi con questo doppio ruolo. Sarebbe più facile se noi avessimo soltanto uno dei due, perché al tempo stesso sentiamo sulle nostre spalle, a mano a mano che passano i mesi, la responsabilità per la corretta gestione e per il fatto che i numeri e tutto ciò che riguarda lo svolgimento delle attività siano pienamente corretti dal momento in cui ci siamo insediati.

  SERGIO CARAMAZZA, amministratore giudiziario di Italgas SpA. Nel decreto n. 67 del 2014 emesso dalla sezione autonoma delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo il giudice ha ritenuto di dover assicurare alla società, nel momento in cui ordinava la rimozione dell'organo amministrativo, la corretta gestione della società stessa. Gli amministratori si sono impegnati in questo senso. A me personalmente è stata destinata la parte più prettamente operativa. Vi voglio riferire alcuni numeri per assicurarvi che la società è stata correttamente gestita in questo periodo. Sono stati approvati venticinque contratti di appalto, che sono stati portati all'attenzione dell'amministrazione per dare continuità alle attività di manutenzione reti e di assicurazione della sicurezza dell'esercizio delle stesse, oltre che a quelle di estensione di rete per nuove utenze. Inoltre, sono stati approvati dalla stessa controllante dei contratti cosiddetti «strategici», che riguardano, per esempio, la telelettura dei contatori. È un ordine dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas che i contatori del gas siano teleletti ed è un impegno gigantesco la sostituzione dei contatori. La società ha più di 5 milioni di punti di riconsegna, ossia, volgarmente, di contatori. Si tratta di un impegno che parte da quest'anno e che avrà un abbrivio estremamente difficile. Abbiamo già piazzato ordini per 6 milioni di euro per una piccola parte di misuratori elettronici e in più abbiamo un progetto, di cui è in approvazione tutta la parte inerente e conseguente, per quanto riguarda le SIM per la trasmissione dati e il software, nonché le logiche di lettura dedicate, per quasi altri 30 milioni di euro. Sono stati effettuati ordini per quasi 2,5 milioni di euro per impianti di autorizzazione obbligatoria per il rilevamento delle fughe di gas, con un sistema più sicuro rispetto al vecchio sistema dello zolfo, ossia il THT. È stato anche approvato un progetto di miglioramento del sistema informativo della società nell'ambito di tutta la struttura del gruppo, in modo che possa essere Pag. 8maggiormente sinergico e meglio controllabile il cosiddetto «progetto convergenza SAP», per oltre 4 milioni di euro. Queste sono le risposte che l'amministrazione ha fornito alla sollecitazione del giudice di dare continuità alla società. Sono state anche esaminate alcune acquisizioni societarie. Una addirittura ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della Metano Arcore, che sarà operativa dal 1o gennaio 2015 all'interno dell'Italgas. È stata approvata, inoltre, in principio l'acquisizione di ACAM Gas, una grossa concessionaria nella provincia di La Spezia. È in itinere l'acquisizione. Sono stati approvati investimenti per quanto riguarda le società controllate e consolidate AES di Torino e Napoletanagas, che ha in progetto l'incorporazione di una società che ha completato la metanizzazione della costiera sorrentina. Questo per quanto riguarda la parte operativa.
  Per quanto riguarda gli aspetti ispettivi, sono stati visitati quasi tutti i centri operativi. Sono stati visitati completamente trentasette su quarantadue centri operativi. Quando dico «visitati» significa che sono state analizzate le procedure, i contratti in essere e le relazioni con il mercato. Sono state prese in esame imprese appaltatrici e subappaltatrici per oltre cento imprese, tutte sotto esame, dalle visure camerali a quanto altro possa essere di interesse ai fini dell'ispezione della corretta gestione. Anche di queste società sono stati analizzati i contratti presi in esame, di appalto e di subappalto, che sono oltre centotrenta. Dal punto di vista organizzativo la società è stata curata con attenzione affinché le aree critiche fossero messe in sicurezza. Una di queste è l'unità approvvigionamenti, che è fortemente sotto pressione in questo momento. Insieme alla controllante SNAM è stata effettuata un'immissione di risorse di personale specializzato per dare supporto a questa unità. È in corso l'esame di un'attività estremamente critica, a cui faceva riferimento poco fa il professor Frey, nominata Health, Safety, Environment and Quality (HSEQ), cioè in sostanza sicurezza e qualità, che ha anche la missione fondamentale di controllo dell'esecuzione dei lavori a campione. Da noi il campione è stato ritenuto assolutamente insoddisfacente per la numerosità dei lavori che la società ha in campo e per la sua complessità, oltre che per la dispersione sul territorio. Pertanto, è stata presa in esame l'efficacia di questa struttura e si sta lavorando proprio insieme ad essa perché vengano fatte delle proposte di rafforzamento al fine di migliorare la catena dei controlli. Ciò è fondamentale per scongiurare l'insinuazione di fenomeni obliqui in crepe lasciate aperte da parte della struttura societaria. È stato concordato con le organizzazioni sindacali un progetto di mobilità per trecento persone all'interno del gruppo. Nell'ambito dell'accordo con le organizzazioni sindacali si è anche concordato di assumere duecentocinquanta persone nell'ambito della società. Questo serve non solo per migliorare il mix professionale, ma anche per abbassare l'età media, che è molto alta, soprattutto nell'Italgas. Questo progetto è in itinere ed è stato approvato dagli amministratori. Sono stati fatti tutti gli sforzi perché venga concluso entro l'anno. Per quanto riguarda il corpo procedurale, lo sforzo degli amministratori è stato quello di mantenere in essere il più possibile le procedure di gruppo e soprattutto le deleghe operative al personale dirigente dell'Italgas, il quale ha l'obbligo di riferire, ma è rimasto nell'autonomia. È stata posta solo una limitazione in termini di volume approvabile dai dirigenti. In particolare il tetto è di un milione di euro nella delega sulle attività ordinarie. Al di sopra del milione di euro le attività straordinarie devono essere approvate dal giudice delegato dietro opportuna istanza degli amministratori. Tutti i presìdi di controllo della società sono stati attenzionati e si cercherà di rafforzarli. Alcuni di questi possono essere semplificati in un miglioramento delle procedure di pagamento dei fornitori. Secondo il decreto legislativo n. 163 del 2006 corrono degli obblighi prima di poter svincolare un pagamento verso gli appaltatori, i quali sono obbligati a un'evidenza Pag. 9documentale, per esempio il DURC, la certificazione antimafia o certificazioni del genere. Queste procedure abbiamo cercato di migliorarle in modo da evitare i cosiddetti intoppi dell'ultimo minuto, per non creare sofferenza sul creditore. Come diceva il dottor Saporito, è stato concesso il benestare, anche su input del giudice delegato, al consolidamento dei numeri dell'Italgas nella controllante SNAM. Questo è un fatto fondamentale per la SNAM e per i mercati finanziari, nella misura in cui Italgas genera un miliardo di euro di flusso di cassa all'anno e può essere ritenuta a buon titolo la cash cow del gruppo SNAM. Sono stati approvati i dati trimestrali trasmessi alla controllante, così come il budget per il 2015 e la prima lettura del piano di medio-lungo termine. Io credo che con questo l'amministrazione giudiziaria abbia assolto al suo compito, affidatole dal giudice, di dare continuità alla gestione aziendale. Per quanto riguarda le risultanze delle attività ispettive, lascio la parola ai miei colleghi. Comunque sono ancora preliminari, perché tutta l'attività ispettiva è in itinere ed è enorme. La società è molto grande, molto dispersa sul territorio e richiede un ingente sforzo. Grazie molte per l'attenzione.

  PRESIDENTE. Propongo di procedere in seduta segreta.

  (Così rimane stabilito. La Commissione procede in seduta segreta, indi riprende in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Ringraziando i nostri ospiti, dichiaro conclusa l'audizione.

Audizione degli amministratori giudiziari di Gas Natural Italia SpA, Enzo Bivona, Gaetano Cappellano Seminara, Donato Pezzuto.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione degli amministratori giudiziari di Gas Natural Italia SpA, Enzo Bivona, Gaetano Cappellano Seminara, Donato Pezzuto, che ha ad oggetto il procedimento di prevenzione nei confronti della società Gas Natural Italia SpA, di cui gli auditi sono amministratori giudiziari nominati dal tribunale di Palermo. Come di consueto, la seduta si svolge nelle forme dell'audizione libera e, ove necessario, i lavori della Commissione potranno proseguire in seduta segreta. Do la parola agli auditi, che ringrazio per la loro presenza.

  GAETANO CAPPELLANO SEMINARA, amministratore giudiziario di Gas Natural Italia SpA. Sono Gaetano Cappellano Seminara e faccio parte del collegio degli amministratori di Gas Natural. Per anzianità mi hanno affidato l'impegno di iniziare... intervengo brevemente, perché mi è stato chiesto di essere sintetico. La misura di prevenzione, ossia l'applicazione dell'articolo 34 del Codice antimafia, ha interessato e interessa Gas Natural Distribuzione Italia SpA, Gas Natural Vendita e Gas Natural Italia, quest'ultima società di servizi amministrativi, consulenza, pianificazione e controllo. La prima società è impegnata nella distribuzione, realizzazione ed espansione della rete. Gas Natural Vendita è impegnata nella commercializzazione del prodotto e la Gas Natural Italia si occupa dei servizi amministrativi. Noi siamo impegnati anche nelle procedure di unbundling in relazione alla separazione dei poteri di distribuzione e vendita per una norma dello Stato che ci impegna alla separazione dei due segmenti. Abbiamo già avviato dal maggio del 2014 la nostra attività di immissione in possesso di tutte e tre le società e delle partecipate. Ci sono quattro partecipate, quattro società di scopo. Per questo abbiamo, ovviamente, redatto documenti che vanno dalla relazione dell'immissione in possesso a quelli periodici di informazione. Se desiderate, siamo anche disponibili a depositare alcuni di essi, o parte di essi, alla Commissione. Nella fase di immissione in possesso le prime attività che noi abbiamo svolto sono state quelle di scongiurare le ipotesi di reiterazione di alcune condotte che erano state denunciate Pag. 10nello stesso provvedimento. Ci siamo impegnati, però, anche ad assicurare alle aziende la continuità della loro attività. Per questo motivo, considerata la tipologia del provvedimento, che lascia – per così dire – aperta la porta alla compagine societaria, non essendo questo un sequestro, ma un provvedimento di amministrazione giudiziaria, abbiamo incontrato immediatamente la proprietà, ossia il socio. La proprietà è extra-nazionale, perché la società è proprietà del gruppo Fenosa, uno dei maggiori gruppi impegnati nel segmento dell'energia a livello europeo, con sede in Spagna. Abbiamo, quindi, incontrato la proprietà e tra le prime azioni che abbiamo svolto c’è stata quella di scongiurare l'ipotesi del deconsolidamento. Ovviamente, essendo il gruppo Fenosa quotato in Borsa, immediatamente i collegi sindacali delle aziende si sono preoccupati di questo evento. Pertanto, abbiamo apprestato tutte le azioni volte a relazionare sulla possibilità di non deconsolidare il bilancio. Un'altra attività è stata quella di garantire la continuità di tutti i rapporti bancari. Il gruppo italiano è impegnato con le banche e ha degli affidamenti per 400 milioni di euro. L'intesa immediatamente condivisa con il socio è stata quella di continuare a garantire le aperture di credito e, da parte loro, di darci il pieno appoggio. Questo c’è stato. Voglio specificare che c’è un clima assoluto di collaborazione con la proprietà. Ovviamente, alcune incomprensioni o cortocircuiti sono caratteristici comunque di questa misura, come delle misure in generale, ma complessivamente – posso dirlo anche a nome dei miei colleghi – il clima è quello della collaborazione, soprattutto a livello centrale, e oggi anche a livello periferico, con le funzioni apicali, ossia con il cuore delle aziende. Il gruppo italiano, per darvene una dimensione, ha volumi per circa 600 milioni di euro e impegna stabilmente quasi 500 unità lavorative. Abbiamo un indotto importante, anche dal punto vista dei rapporti con le aziende. Sono divisi in ambiti, complessivamente tredici. Per ambiti si intende l'aggregazione di comuni. Complessivamente ci sono 256 comuni aggregati in tredici ambiti. Entrando nel merito del core business dell'azienda, nel 2013 l'azienda ha celebrato una gara per l'attribuzione dei cosiddetti contratti quadro, detti contratti «marco», dallo spagnolo per «quadro», che hanno interessato dieci aziende.

  PRESIDENTE. I 256 comuni dove sono ?

  GAETANO CAPPELLANO SEMINARA, amministratore giudiziario di Gas Natural Italia SpA. I 256 comuni sono in Sicilia, Calabria e Puglia, nella parte meridionale del Paese. Un'altra questione importante è che l'azienda ha conservato il suo country manager, che è rimasto tale. Vorrei precisare, infatti, che abbiamo tenuto a mantenere la struttura organizzativa dell'azienda in tema di business, anche di organizzazione interna con gli apicali. Le uniche figure sospese sono quelle che abbiamo ritenuto da «sterilizzare» per motivi correlati al procedimento in via cautelativa, d'accordo con il giudice delegato. Sono stati attuati due piani principali, che sono stati condivisi con il giudice delegato e il tribunale e poi spiegati e condivisi anche con la proprietà. Il primo è il piano anti-infiltrazione, il secondo, correlato, è il piano della legge n. 231 del 2001. Per darvi un'evidenza sintetica, il piano anti-infiltrazione inizia dall'organizzazione di tutto il territorio, a partire dall'area gestione fornitori critici, con un'operazione anche di cleaning del portafoglio e dei fornitori, per arrivare all'area qualificazione fornitori passando dall'area concessioni pubbliche e reti, dall'area affidamento e gestioni dei nuovi lavori alla rete, dalle verifiche del business control, nonché dalla definizione e formazione del piano anti-infiltrazione 231. È importante riferirvi che in quest'attività il nostro impegno è di tipo corale. Noi abbiamo aggregato alle nostre funzioni di amministratori giudiziari un organismo di business control formato da undici ingegneri, Pag. 11i quali hanno mappato l'intero territorio e hanno in corso delle verifiche periodiche, quotidiane, per zone, dei cantieri, delle reti, delle espansioni delle reti preesistenti e dei cantieri di nuova apertura. Questo processo di business control prevede una parte tecnica e una parte gestionale e amministrativa, che noi coordiniamo, perché tutto è correlato poi alle attività interne di organizzazione della parte più amministrativa e contabile. È logico che, trattandosi di una controllata di una società multinazionale, tutti i pagamenti «massivi» vengano gestiti dalla Spagna attraverso un sistema informatico di ultima generazione per la stragrande maggioranza dei casi utilizzato dalle grandi imprese, che è il SAP. Per quanto concerne il resto, considerato che entriamo nella parte più delicata, chiederei di segretare.

  PRESIDENTE. Propongo di procedere in seduta segreta.

  (Così rimane stabilito. La Commissione procede in seduta segreta, indi riprende in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 17.45.