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Resoconti stenografici delle audizioni

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XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 84 di Martedì 9 febbraio 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Esame della proposta di relazione sulla situazione delle bonifiche dei poli chimici: il «Quadrilatero del Nord» (Venezia-Porto Marghera, Mantova, Ferrara, Ravenna) (relatori: sen.Arrigoni, on.Rostan) (Seguito dell'esame e approvazione):
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 3 
Arrigoni Paolo  ... 4 
Puppato Laura  ... 5 
Bratti Alessandro , Presidente ... 5 

Comunicazioni del presidente:
Bratti Alessandro , Presidente ... 5

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI

  La seduta comincia alle 13.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Esame della proposta di relazione sulla situazione delle bonifiche dei poli chimici: il «Quadrilatero del Nord» (Venezia-Porto Marghera, Mantova, Ferrara, Ravenna) (relatori: sen. Arrigoni, on. Rostan).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di relazione sulla situazione delle bonifiche dei poli chimici: il «Quadrilatero del Nord» (Venezia-Porto Marghera, Mantova, Ferrara, Ravenna).
  Ricordo che nella seduta dello scorso 4 febbraio i relatori, rispetto all'esame della proposta in oggetto, avevano presentato un nuovo testo, predisposto sulla base delle osservazioni e proposte di modifica formulate, che è stato trasmesso a tutti i componenti della Commissione. Rispetto a quel testo, accogliendo un'ulteriore osservazione, si propone di aggiungere al capitolo 9 «Conclusioni», dopo il secondo paragrafo, il seguente periodo: «Risultate tuttavia talora inefficaci in alcune aree del Paese, per scarsità e inefficienza dei controlli o per fenomeni illeciti delle pubbliche amministrazioni».
  Inoltre, secondo quanto emerso dalle audizioni svolte, Francia ed Italia avrebbero le normative più stringenti in tale ambito. Abbiamo quindi ripreso il concetto nelle conclusioni, laddove una componente della Commissione, pur riconoscendo la veridicità di tale situazione, ha sottolineato che non sempre ciò si traduce in un'efficacia d'azione. Quindi, accogliendo anche l'ultima osservazione, se non vi sono obiezioni, secondo gli accordi intercorsi nella seduta dello scorso 4 febbraio, passiamo al voto finale della relazione, così come modificata nel corso della seduta odierna, che è inserita nel calendario dei lavori dell'Assemblea della Camera nella settimana 15-19 febbraio 2016. Ricordo che la presidenza si riserva di procedere al coordinamento formale del testo una volta approvato. Chiedo quindi se ci sono richieste d'intervento. Prego, onorevole Zolezzi.

  ALBERTO ZOLEZZI. Presidente, credo che abbiamo fatto un buon lavoro, nel senso che analizzare situazioni così complesse, anche se in qualche modo accomunate da tipologie produttive simili, non è di così immediata comprensione. Abbiamo fatto una fotografia temporanea dello stato di questi quattro importanti siti di interesse nazionale per l'inquinamento e non certo per criteri turistici. È tuttavia questa una fotografia parziale. Ci si poteva aspettare di più da tutti i siti, nel senso che manca, appunto, come è stato riportato correttamente nella relazione, un quadro tecnico delle metodologie impiegate, di quelle che sono risultate più efficaci, nonché un quadro volumetrico, che segnali i volumi davvero bonificati in termini di metri cubi, di peso del materiale in tonnellate. Manca un'analisi di questo tipo per tutte le aziende coinvolte Pag. 4nei SIN, che poi non sono 10.000; quindi è importante che la Commissione si impegni ad avere maggiori dati puntuali e ad avere anche dati economici su quanto è stato speso e su chi ha messo i soldi. Se per il sito di Porto Marghera tutto ciò è stato fatto in maniera piuttosto puntuale, per altri siti, invece, questa procedura è stata davvero minima. In particolare, penso a quello di Mantova, dove addirittura non mi risulta – se ci sono novità, ditemelo – che l'ARPA abbia inviato altri dati: non c’è nessun dato quantitativo di contaminazione. Credo, quindi, che questo porterà eventualmente la Commissione a convocare in audizione l'ARPA di Mantova, che peraltro, adesso, si è fusa con altre strutture regionali lombarde. Ad ogni modo, visto che i primi campionamenti di quella campagna sono stati fatti nel giugno 2015, vorremmo capire quale sia la situazione, quali i limiti posti e da parte di quali attori.
  Dopo tre campagne importanti si poteva arrivare a capire, sulla base di medie più ponderate, se la bonifica sta procedendo, se c’è sicurezza, se stanno andando nei corpi idrici altre sostanze tossiche, ovvero se la situazione permane, visto che nel 2013 stavano andando nei corpi idrici, cioè nei laghi di Mantova, importanti quantità di idrocarburi e quant'altro. Non avere questa risposta rende la relazione una fotografia relativamente parziale, però ci impegneremo – spero tutti – a fare in modo che i dati che mancano arrivino, anche perché questo servirà anche per gli altri siti. In realtà, infatti, anche su Ferrara e Ravenna abbiamo dati di parte che certificano una condizione, ma non sono particolarmente puntuali. Lo stesso vale per i metodi di bonifica in corso. Andrebbe davvero fatta una valutazione – invito anche a fare audizioni in questo senso – per capire come mai per lo stesso inquinante vengano utilizzate tecniche così diverse. A mio parere, il controllo ministeriale, anche se non è stato sempre così opportuno e a volte è stato un ingranaggio in parte bloccato, consente, però, di avere dati più completi. In qualche modo c’è questa tensione degli organi ministeriali che obbliga a portare avanti sia le bonifiche, sia la pubblicazione dei dati. Per Mantova segnalo quello che ci ha riferito l'Eni, ossia che è il sito dove, in proporzione all'inquinamento, l'Eni stessa ha investito di meno rispetto agli altri. C’è un clima conflittuale e non c’è una strategia industriale integrata tra le varie aziende, che invece si potrebbe assolutamente realizzare. Penso, ad esempio, al turbogas di Eni Power, che potrebbe servire alle attività esistenti e a quelle che vengono create, come la cartiera Burgo che sta ripartendo in quel sito. È, questa, una fotografia della situazione oggi ed è giusto tentare di farla perché essa ha comunque dato degli stimoli (come quando facciamo sapere che ci sono piezometri alla Versalis di Mantova che sono chiusi da tempo). Se non avessimo fatto questa fotografia, non avremmo avuto questi dati, per cui giudico comunque buono l'impegno della Commissione e annuncio il voto positivo del mio Gruppo.

  PAOLO ARRIGONI. Vorrei svolgere una considerazione finale. Dopo l'esperienza sul SIN di Porto Marghera, con questa seconda relazione sui SIN si consolida il nuovo approccio positivo della Commissione. Rispetto alle precedenti legislature, che lavoravano per fare una relazione unica, finale, su tutti i SIN, questo approccio consente di fare dei focus su delle situazioni particolari, come nel caso di Porto Marghera. La presente relazione offre uno stato di aggiornamento sul quadrilatero della chimica che è importante. Adesso occorre che le relazioni vengano portate all'attenzione dei due rami del Parlamento. So che ciò avverrà la prossima settimana, a Montecitorio prima ma, ovviamente, mi prendo l'impegno perché anche in Senato il testo venga calendarizzato.
  Sottolineo questo perché, proprio in questi giorni, si sta evidenziando l'aspetto della Cina a cui, molto probabilmente, verrà concesso lo status di economia di mercato, un fatto che rischia di portare un colpo quasi mortale al nostro comparto siderurgico, già in seria difficoltà. L'ILVA è stata già oggetto di nove decreti e Pag. 5dunque un'apertura al mercato globale da parte della Cina rischia di inficiare il già debole comparto siderurgico. È giusto che anche sulla chimica il Parlamento faccia le dovute considerazioni: portare questa relazione all'attenzione dei due rami del Parlamento ritengo che sia un'occasione unica, opportuna, necessaria e certamente da non sottovalutare da parte dei nostri colleghi. Chiudo ringraziando per l'ottimo lavoro svolto anche i consulenti, i quali si sono delicati alla predisposizione di questa relazione, a partire dal dottor Battarino, insieme con tutti gli altri colleghi.

  LAURA PUPPATO. Ringrazio i relatori. Mi pare che il senatore Paolo Arrigoni abbia espresso bene il concetto, così come credo si possa dire senza tema di smentita che, anche in questo caso, si è riusciti a fare un focus non solo utile ad un dibattito parlamentare, che in tanti casi si astrae dalle questioni materiali e concrete, così come le abbiamo trattate nell'ambito di questa ed altre Commissioni d'inchiesta, in particolare con le analisi sui quattro siti di cui si tratta. Ciò ha permesso anche di fare dei passi in avanti in un altro senso. Mi riferisco ad alcuni casi in particolare, come quello di Mantova e di Porto Marghera (anche se, proprio stamattina, ci siamo resi conto che la situazione è resa ancora più ingarbugliata a seguito di una serie di evidenze che sono state poste all'attenzione di tutti, anche della nostra Commissione, ma riparleremo di Porto Marghera con la collega Miriam Cominelli, che è relatrice per la parte relativa al Veneto). Ad ogni modo, certamente questa attenzione e questi approfondimenti così puntuali e precisi – e nel contempo così vasti e rilevanti dal punto di vista dell'approfondimento – hanno permesso di avanzare rispetto a un passato in cui la questione era sottotraccia, cioè meno evidente, meno conosciuta e perciò, purtroppo, meno interessante per tutti, compresa la politica nazionale, quella regionale e i mass media. Occorre continuare con queste caratteristiche, per quanto il lavoro sia davvero notevole per tutti noi, con un sovraccarico di impegno rispetto al lavoro che già portiamo avanti nell'ambito della normale attività d'Aula e di Commissione. Tutto ciò credo che stia sortendo obiettivamente un risultato di efficacia, che forse è l'obiettivo principale quando si sta in una Commissione di inchiesta. Ringrazio davvero tutti di questo e in particolare il presidente, i consulenti e i relatori.

  PRESIDENTE. Chiederei a chi è intervenuto, segnalando le integrazioni e le attività da svolgere, di fare una sorta di promemoria per capire se dobbiamo acquisire documenti specifici, prima di fare ulteriori audizioni, così le prepariamo (mi rivolgo, quindi, all'onorevole Zolezzi). Per il resto, insistiamo perché, come ricordavano i senatori Puppato ed Arrigoni, questa può essere un'occasione – questo è lo spirito – per dare ai nostri colleghi la possibilità di affrontare una discussione sulla chimica oggi in Italia. È chiaro che noi tale discussione l'abbiamo presa sul versante delle bonifiche, dopodiché, la discussione che si farà in Assemblea potrà essere arricchita anche in base alle idee che ogni Gruppo politico avrà sul futuro della chimica nel nostro Paese. I quattro poli sono tutti collegati tra di loro, anche fisicamente. C’è anche, però, un'altra chimica in Italia, non solo questa, la quale, dal punto di vista quantitativo, oltre che qualitativo, è molto importante per il Paese. Ciò detto, se non ci sono altre richieste di intervento, pongo in votazione la relazione.
  (È approvata all'unanimità).

  La seduta, sospesa alle 13.25, è ripresa alle 13.30.

Comunicazioni del presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che nell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti Pag. 6dei Gruppi, nella riunione appena svolta, si è stabilita la desecretazione dell'audizione del dottor Mauro Clerici, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano e del dottor Maurizio Caporuscio, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di La Spezia, svoltesi il 4 giugno 2000, presso l'omologa Commissione della tredicesima legislatura. Questa determinazione sarà trasmessa, ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati n. 163/2015, alla Presidente della Camera, ai fini del prescritto nulla osta. Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 13.40.