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XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 106 di Giovedì 23 giugno 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Comunicazioni del presidente:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Esame della proposta di relazione sulla situazione della bonifica del sito di interesse nazionale Bussi sul Tirino (relatori: on. Bratti, sen. Arrigoni, on. Cominelli) (esame e rinvio):
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 ,
Arrigoni Paolo , relatore ... 3 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Esame della proposta di relazione territoriale sulla Regione siciliana (relatori: on. Bratti, on. Stella Bianchi, on. Polverini) (esame e rinvio):
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 ,
Nugnes Paola  ... 4 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 ,
Nugnes Paola  ... 4 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 ,
Polverini Renata (FI-PdL)  ... 4 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 

Esame della proposta di relazione territoriale sulla regione Veneto (relatori: on. Bratti, on. Cominelli, on. Zolezzi) (esame e conclusione):
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 ,
Arrigoni Paolo  ... 5 ,
Cominelli Miriam (PD)  ... 6 ,
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 6 ,
Puppato Laura  ... 6 ,
Nugnes Paola  ... 7 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 7 ,
Nugnes Paola  ... 7 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 7 ,
Nugnes Paola  ... 7 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 7 ,
Nugnes Paola  ... 8 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 ,
Nugnes Paola  ... 8 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 ,
Nugnes Paola  ... 8 ,
Polverini Renata (FI-PdL)  ... 8 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO BRATTI

  La seduta comincia alle 8.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Comunicazioni del presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha stabilito che la Commissione si avvalga della consulenza a titolo gratuito e a tempo parziale, fino al 30 giugno 2017, dell'avvocato Andrea Farì. La presidenza avvierà le procedure previste per assicurare l'avvio della collaborazione sopraindicata, previo distacco o autorizzazione dall'ente di appartenenza, ove contemplato dalla legge.

Esame della proposta di relazione sulla situazione della bonifica del sito di interesse nazionale Bussi sul Tirino (relatori: on. Bratti, sen. Arrigoni, on. Cominelli).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di relazione sulla situazione della bonifica del sito di interesse nazionale Bussi sul Tirino.
  Ricordo che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto sull'opportunità di predisporre una relazione su questo oggetto. Comunico di avere presentato, insieme agli altri due relatori, il senatore Arrigoni e l'onorevole Cominelli, una proposta di relazione che sarà distribuita a tutti i componenti della Commissione via mail.
  Avverto che il termine per la presentazione delle osservazioni e delle eventuali proposte di modifica è fissato per le ore 20 di venerdì 8 luglio 2016.
  Ha chiesto di parlare il senatore Arrigoni.

  PAOLO ARRIGONI, relatore. Ovviamente invito lei, presidente, e i consulenti a monitorare – soprattutto in questi quindici giorni, ma anche dopo l'8 luglio, qualora non ci fossero novità – le questioni in ordine alla nomina potenziale del commissario delegato che subentra a Goio, deceduto, soprattutto con riferimento alla vicenda dell'accordo di programma, che si sta rimpallando tra gli enti territoriali e il Ministero dell'ambiente, destando qualche preoccupazione in ordine alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito.

  PRESIDENTE. Nel testo della proposta di relazione si arriva fino alle ultime discussioni sull'accordo di programma. Ieri ho letto sulle agenzie che è stata fatta una conferenza dei servizi telematica tra Ministero e regione, dove si è ridefinito il perimetro del sito. È evidente, però, che bisogna porre una specie di deadline: è chiaro che le cose vanno avanti e, fino all'ultimo giorno utile, l'8 luglio, cercheremo di monitorare l'evoluzione della vicenda in modo da poterla inserire nella relazione. Dopodiché è chiaro che quella partita non finisce lì. Bene, se siete d'accordo Pag. 4 passerei al secondo punto all'ordine del giorno.

Esame della proposta di relazione territoriale sulla Regione siciliana (relatori: on. Bratti, on. Stella Bianchi, on. Polverini).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di relazione territoriale sulla Regione siciliana.
  Ricordo che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto sull'opportunità di predisporre una relazione su questo oggetto. Comunico di avere presentato insieme agli altri due relatori, onorevole Stella Bianchi e onorevole Polverini, una proposta di relazione che sarà distribuita a tutti i componenti della Commissione via mail.
  Avverto che il termine per la presentazione delle osservazioni e delle proposte di modifica è fissato per le ore 20 di venerdì 8 luglio 2016. Ha chiesto di parlare la senatrice Paola Nugnes.

  PAOLA NUGNES. Ho ricevuto, da alcuni onorevoli siciliani, la richiesta specifica di concedere un po’ più di tempo, visto che la relazione è molto corposa.

  PRESIDENTE. Rispetto all'8 luglio?

  PAOLA NUGNES. Sì, rispetto all'8 luglio.

  PRESIDENTE. Possiamo spostare l'esame anche alla settimana dopo. L'importante è finire entro il mese, altrimenti questa è una partita che non si conclude più. Anche in questo caso, con riguardo agli aggiornamenti, dovremmo usare un metro analogo, nel senso che è appena arrivata l'ordinanza del presidente Crocetta e le cose stanno andando avanti. Propongo la data del 13 luglio.

  RENATA POLVERINI. Questa è una relazione un po’ complicata perché, oltre ad essere corposa, rileva anche – giustamente, a mio modesto avviso – elementi di assoluta criticità che intervengono in tutte le situazioni e in tutti i contesti che abbiamo esaminato, nessuno escluso, procura di Palermo compresa. Quindi, essendo relatrice, dico – e concordo con il presidente Bratti – che dobbiamo darci una scadenza e arrivare a una conclusione perché io stessa già subisco diverse pressioni rispetto a passaggi che coinvolgono personaggi abbastanza noti della Regione siciliana. Dunque, diamoci un tempo e cerchiamo di concludere.

  PRESIDENTE. Mi rendo conto. È chiaro che quando non funziona nulla, il problema esiste. Le questioni sono tante e anche complesse e suggerisco a tutti di leggere la bozza di relazione molto attentamente. Ho visto il lavoro fatto e mi sembra che tutta la documentazione portata sia una documentazione oggettiva. Anche le conclusioni tendono a seguire la traccia delle cose che sono capitate. Dunque, propongo che resti la scadenza del 13 luglio, altrimenti diventa uno stillicidio infinito.
  Peraltro, ribadisco il concetto per cui non pubblichiamo la proposta di relazione in oggetto per evitare situazioni come quelle già verificatesi di recente. I componenti della Commissione la bozza della relazione ce l'hanno, al fine di formulare delle osservazioni, però questa non viene ancora pubblicata sul sito. È evidente, poi, che se un commissario la dà a chi gli pare, io non riesco a controllare in questo senso, né mi posso permettere, né è mio compito farlo. Dunque, ognuno di noi ha una sua responsabilità e io vi chiedo di esercitarla fino in fondo, vista la delicatezza delle cose.

Esame della proposta di relazione territoriale sulla regione Veneto (relatori: on. Bratti, on. Cominelli, on. Zolezzi).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della proposta di relazione territoriale sulla regione Veneto.
  Ricordo che nella seduta del 12 maggio scorso i relatori hanno presentato una proposta di relazione. A seguito dello svolgimento di ulteriori audizioni, relative alla situazione di criticità che sta interessando larghe fasce di popolazioni residenti in Pag. 5Veneto, con riferimento all'inquinamento da sostanze perfluoralchiliche, gli stessi relatori hanno presentato un nuovo testo che è già stato distribuito ai componenti della Commissione. Abbiamo proceduto con l'integrazione su cui c'eravamo già messi d'accordo. Fermo restando che faremo una monografia sul tema, intanto abbiamo pensato di fare – ed è già stata fatta – un'integrazione rispetto alle ultime novità. Chiedo quindi ai relatori se intendano intervenire, ovvero ai colleghi se intendano fare eventuali dichiarazioni di voto.

  PAOLO ARRIGONI. Grazie, presidente. Sono già intervenuto in merito, ma ribadisco, anche e soprattutto in questa occasione, che è stato sgradevole e increscioso il fatto che un giornale, lo scorso 21 maggio, abbia riportato notizie ancora segretate nell'ambito della Commissione d'inchiesta, notizie che hanno denigrato e diffamato una regione e il suo presidente Zaia, una regione che ha il primato dell'eccellenza nella raccolta differenziata e il recupero di materia da rifiuti.
  In questo modo il lavoro della Commissione d'inchiesta, pubblicizzato prima dell'approvazione da parte dei commissari e divulgato all'opinione pubblica solo per le parti diffamatorie, è diventato un attacco politico per screditare le forze di governo in carica della regione. Eppure la regione Veneto, come evidenzia la stessa relazione, ha raggiunto, insieme al Trentino-Alto Adige, una percentuale di raccolta differenziata pari al 64,6 per cento, a fronte di un valore medio delle regioni del nord del 54,4 per cento e di una media nazionale del 42,3 per cento. Praticamente, le percentuali di raccolta differenziata raggiunte dal Veneto sono più del doppio di quelle raggiunte dal sud.
  Oltre la gravità della fuga di notizie ancora secretate, purtroppo devo rilevare come sia la stessa relazione ad essere in alcuni punti impostata male, in quanto prende ad esempio la regione più funzionante in materia di smaltimento di rifiuti e la presenta come il peggior paradigma del territorio italiano. A pagina 40 della relazione si legge: «La vicenda dell'ingegner Fior Fabio si inserisce in un contesto di illegalità diffusa, di controlli insufficienti e di carenze sanzionatorie, di cui costituisce la cartina di tornasole». Insomma, si utilizza un tono dispregiativo per descrivere la vicenda di un funzionario regionale rappresentando la regione Veneto come «contesto di illegalità diffusa».
  Inoltre, a pagina 39 della relazione, la vicenda dell'ingegner Fior viene collegata alle modalità di nomina della Commissione VIA regionale, in cui nove – ora sei – commissari esperti verrebbero nominati dalla giunta regionale, accusando la giunta di intervenire nelle scelte tecniche di valutazione ambientale dei progetti, scordandosi che anche le nomine delle Commissioni VIA e AIA nazionali, ossia le due principali commissioni tecniche nazionali di carattere ambientale, sono effettuate dal Ministero dell'ambiente e dal Governo, e che anche in questi organi le decisioni vengono prese con votazione a maggioranza.
  A pagina 430 della relazione, poi, si parla della distorsione che normalmente avviene sul mercato come del vero problema del Veneto, come se fosse la regione Veneto l'unico territorio in cui un numero sempre più consistente di imprese trovano, nelle pieghe di una norma o nelle pieghe di alcune prescrizioni – e soprattutto nelle pieghe dei controlli – un chiaro vantaggio economico che si traduce nell'eliminazione e/o riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti speciali. Poi si descrive la pratica del cosiddetto «giro bolla», come se tale pratica si usasse solo in Veneto.
  Eppure, poco sopra, nella relazione si specifica che nel territorio regionale sono presenti circa 1.500 impianti di trattamento rifiuti; tuttavia, invece di evidenziare l'imprenditorialità del territorio veneto, si fa capire che tali impianti sono troppi e impediscono un controllo efficace da parte dell'ARPA. Qui, però, ci si scorda che proprio il tessuto delle piccole e medie imprese, di cui si compone l'imprenditoria del territorio veneto, ha creato il miracolo del nord-est del Paese, reggendo gran parte della nostra economia.
  La distribuzione – grave, lo ripeto – sottobanco della bozza della relazione, poi Pag. 6sfruttata da organi di stampa per denigrare gli amministratori della regione Veneto, così come avevo preannunciato, avrebbe potuto condizionare la fase emendativa. Di fatto, al fine di ovviare a potenziali ulteriori strumentalizzazioni politiche, diversamente da come operato in passato per le altre relazioni approvate, ho optato per la rinuncia a presentare proposte di modifiche per correggere e superare criticità e distorsioni – ad avviso, ovviamente, di chi vi parla – presenti nel testo base, o per aggiornarla, come ad esempio a pagina 436, dove è ancora presente l'auspicio della tempestiva approvazione del disegno di legge n. 1458 sulle agenzie, visto che ciò è già accaduto. Criticità e distorsioni di cui, in parte, ho fatto menzione in questa mia dichiarazione, che si conclude comunicando la mia non partecipazione al voto finale del testo. Grazie.

  MIRIAM COMINELLI. Approfitto dell'intervento anche per ringraziare i consulenti e il lavoro del dottor Castellano. Semplicemente vorrei esprimere un rammarico rispetto alla non partecipazione al voto del collega Arrigoni, un membro sempre molto attivo e preciso della Commissione. Mi dispiace che non ci sia stata la fase emendativa da utilizzare rispetto alla Commissione, che avrebbe prodotto un voto più condiviso.

  ALBERTO ZOLEZZI. Ringrazio anch'io i collaboratori della Commissione, in particolare il dottor Castellano, per la relazione corposa, chiaramente mirata su una regione, anche se, purtroppo, alcuni fenomeni, relativi soprattutto alla gestione dei rifiuti speciali, sono sicuramente caratterizzanti non solo della regione Veneto. Ci sono dei punti di riflessione molto importanti che, indipendentemente anche dallo stesso aspetto regionale, fanno ragionare su alcune normative e su alcuni controlli che, si spera, anche con l'approvazione della legge sulle agenzie ambientali possano migliorare, non tanto in termini politici ma in termini di difesa ambientale, che deve essere, credo, uno degli obiettivi della nostra Commissione e, in generale, dell'attività politica.
  Rimangono molti dati in sospeso: dove è finito il REACH? Abbiamo evidenziato qualche dato ma, chiaramente, non è stato possibile tracciare tutta questa diffusione di materiali che, comunque, potranno avere una tossicità per decenni. Sono state evidenziate criticità su questa gestione che credo siano innegabili. È un'analisi che può essere importante anche per cercare di impostare un modo migliore di fare imprenditoria, che non soffochi l'imprenditore ma che non porti a scorciatoie che poi si pagano: addirittura, abbiamo visto in alcuni casi che sono state risollevate strade ed è stato tolto il materiale sottostante. Grazie.

  LAURA PUPPATO. Come Partito Democratico ringrazio anch'io moltissimo i relatori, i quali hanno permesso la realizzazione di una relazione riguardante la regione da cui provengo; una relazione importante per corposità, obiettività e quantità di dati contenuti. Cito il fatto stesso che ne abbiamo più volte rinviato l'approvazione, il fatto che abbiamo dovuto integrarla in corso d'opera con gli effetti relativi ai nuovi inquinanti che sono stati rinvenuti (perfluoralchilici) e che hanno creato – stanno creando – problemi a oltre 250 mila abitanti di questa regione, secondo le questioni che sono state poste e che trovano riscontri obiettivi.
  A me spiace che ci sia stata da parte del collega Arrigoni la volontà di esplicitare come l'appartenenza politica per una volta risulti prevalente rispetto all'interesse collettivo generale, posto che questa Commissione ha sempre avuto come propria caratteristica e le è sempre stato dato atto – voglio che ciò resti a verbale – dell'estrema correttezza e volontà di approfondimento, mai ridimensionata in relazione alle appartenenze politiche di ciascuno di noi.
  Quindi i dati che abbiamo rilevato in questa relazione, credo in maniera talmente oggettiva da non risultare in nessun caso falsata da elementi che possono essere stati ritenuti aggiuntivi o su cui addirittura si sia calcata la mano, hanno portato all'evidenza un sistema che, nel corso degli ultimi quindici anni in particolare è stato caratterizzato – non a caso questa questione si sposa, purtroppo, con un dipartimento ambiente che è stato gestito per i Pag. 7primi dieci anni dallo stesso ingegner Fior – da illeciti e attività che sistematicamente hanno visto un abuso continuato d'ufficio, come peraltro è risultato dagli atti delle condanne subite da più soggetti, tra cui lo stesso capo ingegnere (associazione per delinquere ex articolo 416 del codice penale).
  Ora, questo abuso di potere, questo mancato controllo, questo sistema legislativo che ha permesso che il controllore fosse anche il controllato, quindi, che non vi sia stata di fatto la capacità terza di verifica con riferimento alla qualità dell'attività svolta, ha prodotto false attestazioni e un clima omertoso che, giustamente, è stato rilevato da questa relazione, così come doveva essere e come è stato.
  Credo che questo serva soprattutto a fare in modo di ritenere l'ambiente non uno scendiletto su cui poter operare in spregio a qualsiasi capacità di lettura da parte delle future generazioni, ma un elemento vitale che deve essere considerato in tutte le politiche che si pongono in essere, sia a livello locale che a livello regionale.
  Chiudo il mio intervento con un appunto, visto che il Veneto è la mia regione, da lì provengo e da questa regione ho tratto sia elementi di positività, sia credo di avere contribuito a determinarne (come quelli che sono stati testé ricordati dal collega Arrigoni). Va detto – ed è assolutamente vero – che questa è la regione traino per quanto riguarda la raccolta differenziata in Italia, ma ciò non è un merito della regione poiché non c'è una sola politica regionale, una sola legge regionale, un solo contributo regionale o una sola indicazione regionale che, all'inizio degli anni Duemila, quando si è partiti con questa attività, abbia sollecitato l'attività dei consorzi dei comuni, i quali hanno realizzato questo miracolo e hanno permesso inopinatamente a questa regione di fregiarsi oggi di un merito che, come regione, come giunta regionale del Veneto e come consiglio regionale del Veneto, non avrebbero titolo di avere perché nulla hanno prodotto, in nessun campo, in relazione a questa materia.
  Quindi, di questo va dato atto al popolo veneto, se vogliamo, alle amministrazioni locali del Veneto, se vogliamo, ai consorzi, alla qualità di strutturazione chiaramente imprenditoriale; qui va riconosciuto il fatto che appena si è attivata questa volontà politica locale, sono partite immediatamente le attività per decine di migliaia di iniziative, che si sono introdotte proprio in relazione all'economia circolare, in relazione, cioè, a questo meccanismo che oggi viene ad essere fortemente attivato anche a livello europeo, come un'indicazione per il futuro per tutti i Paesi dell'Europa, nonché – maggiormente – per l'Italia, che è un Paese manifatturiero e ha necessità, evidentemente, di materia prima da riutilizzare nell'ambito produttivo.
  A me fa particolarmente piacere chiudere con un valore aggiunto della regione da cui provengo, che è stata antesignana nel comprendere il valore del tema a livello occupazionale e a livello produttivo. Comunque, credo che la relazione sia di straordinario valore, quindi, in sé e per sé, a prescindere dalle bozze che sono uscite o che sono state date a non so chi, il valore che resta è dato dal lavoro che è stato fatto da parte di tutta questa Commissione, dai suoi consulenti e dai suoi autori. Grazie davvero.

  PAOLA NUGNES. Faccio una premessa necessaria, che condivido...

  PRESIDENTE. Siamo in dichiarazione di voto!

  PAOLA NUGNES. Sì, però volevo comunque fare riferimento alle dichiarazioni del collega Arrigoni. Premettendo che condivido pienamente il fatto che sia stato un atto grave l'avere diffuso la bozza prima dell'approvazione...

  PRESIDENTE. Scusi, faccio un inciso: il documento non è secretato: la bozza non è secretata! Volevo precisare questo dato. Diciamo che è una questione di opportunità e di correttezza. Se fosse stato divulgato un documento segreto, saremmo in una situazione altra, cioè in violazione di legge, ma così non è.

  PAOLA NUGNES. No, questo è chiaro.

  PRESIDENTE. Volevo comunque precisarlo: visto che ci stanno ascoltando, è bene che utilizziamo la terminologia corretta.

Pag. 8

  PAOLA NUGNES. Sono d'accordo che è grave che un documento interno a una Commissione, anche se non secretato, venga diffuso, laddove neanche pubblicato on line e, probabilmente, dato nelle mani di coloro i quali hanno potuto poi attaccare il lavoro fatto prima che questo venisse concluso e approvato. Su questo punto condivido ciò che è stato detto, però ci tengo a dire che rilevo anche io una mancanza di obiettività, che non è mai presente nel collega Arrigoni, un eccesso di regionalismo e di prevalenza politica.
  A questo punto, proclamo anche il mio regionalismo e le dico, collega, di essere fortemente offesa soprattutto per quella frase che riguarda il «giro di bolla». Se è vero che non è soltanto un'azione che è propria del Veneto, noi sappiamo, come ci ha raccontato la magistratura in decine e decine di processi che sono stati alla ribalta nazionale, che il giro di bolla è stato il mezzo con cui, fino agli anni Novanta, il traffico di rifiuti speciali e tossici dell'industria del nord, soprattutto del Veneto, ha viaggiato fino alle regioni del sud, soprattutto in Calabria, portando poi agli intombamenti di cui tutti siamo a conoscenza. Quindi, devo dire che questa frase in particolare mi ha personalmente...

  PRESIDENTE. Campania!

  PAOLA NUGNES. Sì.

  PRESIDENTE. Ha detto «Calabria»!

  PAOLA NUGNES. Campania! Questa frase mi ha proprio colpito e, devo dire, ferito. Sono saltata sulla sedia perché, effettivamente, è qualcosa che ci ha danneggiato moltissimo.

  RENATA POLVERINI. Intervengo molto velocemente. Ho molto apprezzato l’incipit dell'intervento della collega Puppato quando ha rilevato che questa Commissione – mi ritrovo esattamente nelle parole che ho ascoltato – non ha mai politicizzato gli interventi, in particolare le relazioni, e ha guardato sempre al merito delle questioni. Però poi la collega Puppato ha concluso con un intervento assolutamente politico, dal quale mi dissocio. Pertanto, in linea con il collega Arrigoni, dichiaro di non partecipare al voto.

  PRESIDENTE. Quindi non partecipa al voto. Quanto alla parte che, giustamente, rilevava il senatore Arrigoni, si tratta di fare una sorta di coordinamento formale poiché, chiaramente, il provvedimento sulle agenzie lo abbiamo votato tre giorni fa, quindi nella relazione, a pagina 26, faremo una correzione formale, che è la seguente: «Osserva la Commissione di inchiesta che si tratta di difficoltà di natura operativa, che potranno tuttavia essere superate mediante l'istituzione di un Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, così come previsto dalle proposte di legge A.C. n. 68-110-1945-B, approvate definitivamente dal Parlamento in data 15 giugno 2016». La legge non è ancora pubblicata in Gazzetta. Analogamente, a pagina 436, di fatto si riprende lo stesso argomento.
  Ricordo che le relazioni approvate vengono trasmesse alle due Camere competenti, così come da prassi. Pongo quindi in votazione la proposta di relazione.

  (È approvata)

  Avverto che la presidenza si riserva di procedere al coordinamento formale del testo approvato, che sarà pubblicato in allegato al resoconto sommario della seduta odierna. Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 9.15.