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XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 211 di Mercoledì 17 gennaio 2018

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Braga Chiara , Presidente ... 3 

Esame della proposta di relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti (relatori: on. Braga, sen. Arrigoni)
Braga Chiara , Presidente ... 3 
Orellana Luis Alberto  ... 4 
Arrigoni Paolo  ... 5 
Puppato Laura  ... 5 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 7 
Braga Chiara , Presidente ... 7 

(La seduta, sospesa alle 11.40, è ripresa alle 11.45) ... 7 

Comunicazioni del presidente:
Braga Chiara , Presidente ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
CHIARA BRAGA

  La seduta comincia alle 11.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Esame della proposta di relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti (relatori: on. Braga, sen. Arrigoni).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della proposta di relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti.
  Ricordo che nella seduta del 10 gennaio 2018 è stata presentata una proposta di relazione, in ordine alla quale sono state trasmesse osservazioni e proposte di modifica, che insieme ai relatori ho recepito in un nuovo testo, che è stato trasmesso nella giornata di ieri a tutti i componenti della Commissione.
  Prima di porre in votazione la proposta di relazione, do conto di ulteriori modifiche circoscritte al testo che avete ricevuto ieri sera. Al paragrafo 2.2.3 è stato corretto un errore materiale relativo alla data dell'incendio verificatosi nell'impianto di Cinisello Balsamo. Al paragrafo 2.3.6 è stata inserita una nota che riporta le dichiarazioni del procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere circa la revoca dell'autorizzazione a Ilside S.r.l.
  Al paragrafo 2.2 sono stati inseriti gli eventi sui quali ha trasmesso una nota la procura della Repubblica di Napoli Nord, di cui se ritenete vi do lettura. «Nel procedimento riguardante l'incendio del 15 ottobre 2014 presso il Polo Nautico di Villa Literno, in data 16 ottobre 2014 è intervenuta sentenza di condanna nei confronti dell'autore. L'ufficio giudiziario allega un dispositivo di sentenza del tribunale di Napoli Nord, non di condanna ma di applicazione della pena di anni uno e mesi quattro di reclusione, pena sospesa, non indica per quale reato si sia proceduto.
  Relativamente ai sottoelencati eventi, l'ufficio giudiziario si è limitato a comunicare la pendenza di procedimenti penali» e qui c'è un elenco di procedimenti penali che vengono indicati di cui potrete prendere visione nella lettura.
  Al capitolo 3, Valutazione della Commissione, punto importante, sono stati riconteggiati gli eventi per anno in funzione delle segnalazioni pervenute, aggiornato il relativo grafico, nonché modificato da 4 in 5 il numero dei processi per incendio doloso.
  Do quindi lettura della sostituzione della parte al capitolo 3, in cui si fa riferimento al conteggio degli eventi, mantenendo la distinzione già prevista tra impianti e discariche, e aggiungendo anche gli eventi precedenti all'anno 2014, strettamente correlati ad altri episodi ed eventi che si sono verificati nei tre anni e mezzo sui quali noi abbiamo concentrato l'oggetto della nostra indagine, quindi di seguito la distribuzione per anno degli incendi esaminati dalla Commissione, distinti tra quelli che hanno riguardato rifiuti e discariche. Sono riportati anche eventi precedenti, in quanto connessi Pag. 4ad eventi successivi, e c'è la tabella con i dati aggiornati, corrispondenti per anno.
  Avverto pertanto che, in assenza di obiezioni, porrò direttamente in votazione il nuovo testo della proposta di relazione. Chiedo se ci sono richieste di chiarimento o dichiarazioni di voto. Prego, senatore Orellana.

  LUIS ALBERTO ORELLANA. Io volevo fare una dichiarazione di voto favorevole per questa relazione, che è frutto di un grande lavoro da parte della Commissione, dei relatori e sicuramente anche dei nostri consulenti. Mi preme con queste mie parole segnalare alcuni aspetti che mi hanno particolarmente colpito, alcuni di maggiore rilievo, altri di minore.
  Mi piace che sia stato inserito nella relazione il tema delle ispezioni e delle fideiussioni, mi riferisco in particolare a quello di Mortara, in cui c'è stata una fideiussione che, a parte l'azienda cinese che l'ha emessa, con capacità di operare in Europa, è rilevante per la cifra. Credo che si possa verificare se la cifra che ammonta a 317.000 euro di copertura assicurativa per una autorizzazione intorno a poco più di 6.000 metri cubi serva a coprire le eventuali necessità nel caso in cui dovesse essere escussa.
  Dico questo perché se uno fa le divisioni, soprattutto verificando la parte dei rifiuti non pericolosi, 110.000 euro su 6.250 viene fuori poco più di 17 euro, che credo non bastino a portar via il materiale da lì. Lasciamo stare il caso dell'incendio, perché serve soprattutto nei casi di fallimento e, se l'azienda fallisce, qualcuno deve intervenire prendendo i soldi dalla fideiussione, ma, se la fideiussione copre poco, credo che su questo non ci sia stata inefficienza da parte dell'ente autorizzatore, che ha seguito i criteri di legge che a questo punto mi viene da pensare che potrebbero essere rivisti. Non so se si tratti di normativa regionale o nazionale, ma mi piaceva dare questo punto di attenzione.
  Nel caso di Bedizzole la sospensione dell'attività era legata proprio alla fideiussione, che era di un'azienda del Lichtenstein che è fallita e ha provocato la sospensione dell'attività per cinque mesi. In questi cinque mesi sono avvenuti tre incendi proprio in quello stabilimento, quindi il tema delle fideiussioni, delle coperture assicurative credo che vado messo nella giusta attenzione.
  Anche sulle ispezioni e sul monitoraggio, riferendomi sempre a casi lombardi sui quali ho concentrato la mia attenzione, l'attività di ispezione ordinaria, pianificata rispetto a tutti i termini di legge, va sicuramente affiancata da una maggiore copertura di ispezioni straordinarie, non avvisate, perché il caso di Mortara ci ha insegnato che la mattina alle 6.00, poche ore prima della prevista ispezione, è avvenuto l'incendio, quindi avvisare per tempo fa parte di una logica che va sicuramente perseguita, ma credo che vada integrato maggiormente.
  Anche la sensibilità che si riscontra anche in ARPA Lombardia, perché ieri c'è stato un convegno importante a Corteolona grazie all'iniziativa del prefetto, e il direttore generale di ARPA ha parlato di un giusto mix tra ispezioni previste e ispezioni straordinarie. Questo va oltre i termini del nostro lavoro, però anche la regione Lombardia ha depositato nel Bollettino, il 2 gennaio di quest'anno, un nuovo Piano di ispezione ambientale.
  Credo che questo sia frutto anche di una maggiore attenzione a questo fenomeno, che nasce anche dalla nostra attività. Credo che tutte le cose si stiano mettendo insieme. Su questo bisogna accrescere la consapevolezza sul fenomeno, come emerge chiaramente dalle valutazioni fatte nelle ultime pagine della nostra relazione, che per un bel po’ è stata anche molto carente, con risposte incomplete, 53 uffici giudiziari su 87 a cui è stato richiesto hanno risposto e dato informazioni, quindi un numero significativo non ha risposto, ci sono poche iscrizioni o comunque molte iscrizioni di indagine verso ignoti (addirittura il 50 per cento), gli archiviati sono il 48 per cento dei casi, molti casi non vengono neanche segnalati alle procure, quindi abbiamo trovato una situazione in cui manca la consapevolezza del territorio e di tutti gli organi diciamo istituzionali. Su questo c'è molto da fare. Pag. 5
  Infine (faccio una battuta) credo che la criminalità stia applicando molto il principio di prossimità, per cui gli incendi si stanno dirigendo proprio nelle zone in cui si producono più rifiuti. quindi il nord Italia. Questo spiega il 47,5 per cento di casi al Nord, una battuta amara perché è chiaro che ci dispiace per chi abita al nord Italia in particolare, però dispiace per tutta l'Italia, perché comunque è un fenomeno nazionale.
  Il lavoro è molto interessante e molto utile. Credo che sarà un obiettivo da continuare nella prossima legislatura e che resterà come un importante documento di studio e di valutazione per tutti. Grazie.

  PAOLO ARRIGONI. Alcuni errori di cui mi sono accorto questa mattina. Uno era la discrepanza tra i dati, ma già l'avete sistemata. Un'altra piccolissima cosa è a pagina 90 della stampa che ho fatto io, dove non c'è una chiusura di parentesi, la pagina dove c'è la nota numero 46. Dobbiamo completare questa cosa, perché dobbiamo essere precisi anche su questo.
  Due riflessioni. Questa relazione rappresenta certamente un documento di riferimento molto valido per l'inquadramento di un problema emergente, di riferimento almeno in via preliminare visto anche il ridotto tempo a disposizione della Commissione. Qui comunque va il merito di aver aperto un filone d'indagine, il documento è di un'importanza fondamentale e dobbiamo ritenerlo un primo passo, un tassello iniziale di un quadro di approfondimento e di interpretazione indispensabile, di cui speriamo si possa occupare la Commissione nella prossima legislatura.
  Volevo sottolineare alcuni aspetti che dovranno essere maggiormente approfonditi in futuro, come ha sollevato anche Orellana, l'analisi della collocazione territoriale degli impianti, che qui è solo parziale, e la rivalutazione dei rischi in funzione della vulnerabilità del territorio e anche della sua continua evoluzione. Un altro aspetto è l'indicazione dei provvedimenti a tutela della salute adottati per la protezione del pubblico.
  Alcuni elementi di riflessione sono emersi e sottolineati in questa relazione: l'aspetto delle fideiussioni e altri due che dovranno avere spazio in futuro, la necessità di una maggiore incisività degli atti repressivi e la necessità di avere un quadro di valutazione strategica per definire meglio gli interventi di controllo, ad esempio attraverso una prevenzione più mirata di questi fenomeni in funzione dell'evoluzione dei mercati. Noi sappiamo quanto è successo in Cina, quanto sta accadendo, e probabilmente questa è una delle cause principali di questi fenomeni, quindi sarebbero opportune anche indagini di tipo informatico, verificando a distanza i flussi e gli accumuli di materiali.
  Concludo ovviamente dichiarando il voto favorevole da parte del Gruppo della Lega Nord a questa importante relazione e ringraziando i colleghi, ma in particolare i consulenti che hanno contribuito a questo importante lavoro.

  LAURA PUPPATO. Anche io a nome del Partito Democratico plaudo al fatto che siamo giunti, pur con un'accelerazione decisamente importante, a chiudere questa relazione, che ha visto un interesse da parte della nostra Commissione progressivamente sempre più forte, a seguito di dati obiettivamente rilevanti e allarmanti, come quelli che hanno visto crescere in maniera notevole, fin quasi a raddoppiare (adesso avremo i dati relativi all'anno 2017) il numero degli incendi relativi ad impianti che hanno l'accatastamento e la gestione, nonché il riciclo dei rifiuti.
  Credo che gli elementi raccolti siano davvero di grande rilievo per tutti, per le istituzioni locali, per gli enti che si occupano della vicenda a livello regionale e a livello nazionale, per le procure, perché l'analisi che è stata effettuata ha messo in luce come all'origine di questi incendi vi siano questioni diverse tra loro, con coincidenze davvero rilevanti che abbiamo messo in luce nelle conclusioni grazie al lavoro fatto fino a ieri sera.
  Ringrazio particolarmente il dottor Battarino per la sua grande collaborazione, oltre a tutti i colleghi che hanno collaborato e a tutti i consulenti di cui ci siamo dotati, perché fino all'ultimo momento, cioè fino a ieri sera, abbiamo cercato di mettere in piedi una relazione che sia un testimone Pag. 6importante per permettere nella prossima legislatura il prosieguo di questa indagine, relazione che sarà inviata alle procure, alla magistratura, affinché ne traggano conseguenze importanti.
  Quello che abbiamo messo in campo ci dice almeno alcune cose. La prima è che non abbiamo certezze, però l'accelerazione rilevata nella quantità di incendi ci dice che la legge sugli ecoreati e il blocco da parte di Paesi a cui noi inviavamo rifiuti, soprattutto di materiale plastico ma non solo, come la Cina, che ha impedito l'ingresso di questi materiali nel Paese, hanno richiesto «vie di fuga» a quei soggetti che in precedenza erano nella disponibilità di consegnare i loro materiali altrove in maniera magari illecita e non corretta.
  Lo scatenamento degli incendi è quindi un elemento di via di fuga e di soluzione illecita e gravissima dal punto di vista sia ambientale sia dell'allarme che crea nelle popolazioni, oltre che avere una serie di conseguenze per quanto riguarda gli aspetti assicurativi e finanziari, perché via via che cresce il numero delle attività incendiate di questo settore si crea una situazione di reazione da parte di coloro che dovrebbero tutelare e garantire economicamente i danni da queste subìti.
  Vengono messi in fila elementi che riguardano la prevenzione, i controlli e un miglior coordinamento. Mi piace leggere quello che abbiamo scritto in un passo importante della conclusione della relazione, cioè che «nell'ambito dei procedimenti penali instaurati potrebbe risultare di particolare utilità la condivisione di protocolli investigativi, con diffusione su base nazionale delle migliori prassi e omogeneità negli accertamenti e nell'esercizio dell'azione penale».
  Questa è un'indicazione forte e chiara che la nostra Commissione vuole dare, proprio perché si rende conto di come ci sia un trade union complessivo, quasi sistemico nelle realtà che si sono analizzate.
  Ci siamo inoltre resi conto che in molti casi l'autorizzazione integrata ambientale non era stata richiesta, non era stata ottenuta, non vi era il documento di valutazione dei rischi, quindi non c'era il DUVR, sono stati scarsamente (per non dire nulla) considerati gli esposti molto puntuali di cittadini che in comitati e non solo avevano segnalato dei rischi, che poi purtroppo si sono tradotti in incendi reali, il certificato di prevenzione incendi in molti casi era assente, si sono verificati incendi di carattere sospetto e presumibilmente doloso in aziende che avevano gli stessi titolari o comunque con titolari che in precedenza avevano già reati rilevanti in ambito smaltimento rifiuti o comunque nell'ambito delle attività promosse preventivamente, non funzionava la videosorveglianza.
  Anche laddove, come nel caso di Foggia, non vi sia la presunzione di un sistema criminale più ampio, collegato all'incendio, comunque c'è un sistema di illeciti e di malavita che certamente trova come soluzione alle problematiche impiantistiche e relative all'accatastamento dei rifiuti di difficile smaltimento quella dell'incendio.
  In ultimo, sempre citando un'altra parte fondamentale della nostra relazione, credo che in relazione alle cose dette dai colleghi prima di me, che hanno ben esplicitato alcuni elementi che condivido, i temi che devono vedere un innalzamento dell'omogeneità e della qualità della risposta preventiva e dell'efficacia dei controlli anche in sede amministrativa dovranno riguardare le vicende autorizzatorie degli impianti, le situazioni societarie, le situazioni assicurative e le situazioni fideiussorie, nonché la tipologia e la natura dei materiali stoccati, perché abbiamo visto che ci sono impianti come quello di Vidor con oltre 800 codici CER autorizzati, cosa che può risultare di difficile comprensione.
  Ancora, il rispetto delle prescrizioni e delle autorizzazioni ambientali delle normative antincendio e di prevenzione, nonché l'adeguata programmazione di controlli (lo abbiamo detto più volte) affinché il sistema di protezione ambientale tenga conto non soltanto degli impianti potenzialmente più a rischio perché più importanti dal punto di vista dimensionale, ma anche di quelli più piccoli, che vengono scarsamente considerati in termini di rischio, ma che a seguito diffondono diossina, furani e policiclici aromatici che si Pag. 7disperdono in quantità rilevanti, creando allarmi ambientali che nell'ambito del tema dell'economia circolare rischiano di produrre un negativo accesso anche ad aziende serie, di cui abbiamo estremo bisogno, che trattano materie di questa rilevanza, ma trovano le popolazioni residenti assolutamente contrarie alla loro installazione.
  Sarà molto importante che la magistratura e gli enti preposti abbiano un particolare riguardo a questa prevenzione, a questa necessità di garantire e tutelare i cittadini residenti.

  ALBERTO ZOLEZZI. Ringrazio anch'io i consulenti della Commissione e la Commissione tutta; è un testo importante sul fenomeno emergenziale ancora da comprendere da parte di vari attori, compresa la politica, da parte anche del potere giudiziario che sta cercando di capire a fondo questo fenomeno.
  Concordo con gli interventi precedenti e faccio solo un commento che può sembrare politico, ma a mio parere è più che altro tecnico. Anche sulla base degli articoli di stampa che abbiamo trovato negli ultimi giorni su quella che è la strategia europea contro la plastica, probabilmente la prevenzione dei rifiuti deve diventare uno dei punti della prossima legislatura, per quello che viene prodotto bisogna pensare a un recupero di materia molto forte, alcune proposte condivise anche perché approvate sono il recupero di materia, il mercato del plasmix e del pulper può consentire uno sbocco a quello che prima poteva essere gestito con l'esportazione in maniera più semplice.
  Probabilmente ci vuole anche trasparenza (questa è una considerazione mia), perché un incendio è qualcosa che si vede, che si sente, può essere in taluni casi anche un messaggio. La trasparenza a cui mi riferisco è quella al finanziamento anche alla stessa politica, perché ad oggi fino a 100.000 euro possono essere dati a qualsiasi politico senza che appaia chi sia stato il donatore. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie. Se non ci sono altri interventi, anch'io mi unisco ai ringraziamenti ai relatori, ai colleghi, ai consulenti, al dottor Battarino e alla dottoressa Massimi che hanno lavorato a questa relazione con un impegno anche nei tempi, per poter corrispondere alle aspettative della Commissione, a tutta la struttura della Commissione.
  Sono già state sottolineate molte questioni e tengo semplicemente a dire che questo è un primo contributo importante su scala nazionale che la nostra Commissione dà alla lettura di questo fenomeno, centrando due aspetti, quello del coordinamento del sistema dei controlli, già ricordato da molti di voi, e quello dell'importanza di una corretta chiusura del ciclo dei rifiuti, che molte volte è alla base di episodi che dimostrano tutte le loro criticità dal punto di vista sia giudiziario che ambientale.
  Trasmetteremo la relazione a tutte le amministrazioni interessate, alle procure territoriali, agli uffici giudiziari.
  Se non ci sono altri interventi, vi ringrazio.
  Pongo in votazione la relazione.

(È approvata all'unanimità).

  La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento del testo approvato, che sarà pubblicato in allegato al resoconto della seduta odierna.
  Tengo anche ad informare i colleghi come ho già fatto con i relatori che, vista l'attenzione e la richiesta di informazioni su questo nostro lavoro arrivata da più organi di stampa, ho pensato di convocare i giornalisti alle 13.00 in saletta stampa a Montecitorio, quindi ovviamente siete tutti invitati, compatibilmente con i vostri impegni, a partecipare. Grazie.

  La seduta, sospesa alle 11.40, è ripresa alle 11.45.

Comunicazioni del presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che la dottoressa Flavia Fioravanti ha presentato le proprie dimissioni dall'incarico di consulente. Poiché la Commissione ha l'esigenza Pag. 8di completare in tempi rapidi la proposta di relazione territoriale sulla regione Campania, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione appena svoltasi ha stabilito che la stessa Commissione si avvalga della collaborazione a tempo parziale e a titolo gratuito dell'ing. Marino Carelli, espressamente finalizzata al suddetto compito.

  La seduta termina alle 11.50.