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Comunicati stampa

25/05/2016
Boldrini in Aula ricorda Marco Pannella
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Intervento della Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini: "Colleghi e colleghe, come sapete, lo scorso 19 maggio è venuto a mancare Marco Pannella.

Nato a Teramo nel 1930, si laureò in giurisprudenza divenendo poi giornalista professionista. Fu tra i fondatori del Partito radicale, di cui divenne anche Segretario e Presidente, e tra i promotori del Partito radicale transnazionale. Eletto alla Camera dei deputati dalla settima alla undicesima legislatura, al Parlamento europeo dalla prima alla sesta legislatura, più volte consigliere comunale e regionale, Pannella è stato, soprattutto, un instancabile combattente per i diritti civili e per la giustizia. Il divorzio, l'aborto, l'ecologia, l'obiezione di coscienza, l'antiproibizionismo, il testamento biologico e il fine vita. E ancora i diritti dei detenuti, la lotta contro la pena di morte e la fame nel mondo, la tutela delle minoranze e l'integrazione dell'Europa in senso federale. Sono queste alcune delle battaglie che hanno caratterizzato la biografia politica e l' impegno civile di Marco Pannella. Sui contenuti di queste battaglie si potevano e si possono certamente avere opinioni diverse, ma resta innegabile il merito di Marco Pannella di averne fatto oggetto di discussione pubblica, di confronto parlamentare, di crescita civile, accendendo i riflettori su questioni talvolta scomode, ma che la politica e le istituzioni non avrebbero più potuto ignorare.

Fu, in questa chiave, un convinto sostenitore degli strumenti di democrazia diretta, promuovendo in più occasioni il ricorso a referendum abrogativi, e di forme di lotta politica anche eclatanti ma sempre rigorosamente non violente. E' soprattutto per tali ragioni che dobbiamo essergli grati. Per aver dato una lezione di politica coerente ed appassionata, lontana dalle logiche delle convenienze e del potere fine a se stesso, sempre in prima linea nel dare voce agli ultimi ed agli esclusi della società, capace di accettare il rischio dell'impopolarità pur di portare avanti difficili sfide di libertà e di democrazia. Dobbiamo essergli grati, dunque, per aver contribuito all'evoluzione della nostra società nella quale, anche grazie a lui, si sono affermati principi di convivenza civile, di rispetto reciproco e l'aspirazione ad un ideale di Europa come terra aperta a nuovi diritti e nuove libertà. Desidero esprimere ai familiari i sentimenti della vicinanza e del cordoglio mio e di tutta la Camera dei deputati.

Invito l'Aula ad osservare un minuto di silenzio".

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