Camera dei deputati

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Comunicati stampa

22/06/2016
Intervento Boldrini a Cerimonia per la Giornata della Musica
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Intervento della Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini: "Saluto l'on. Raffaello Vignali , il maestro Paolo Troncon, Presidente dei Direttori dei Conservatori di Musica, la dottoressa Silvia Calandrelli, Direttrice di Rai Cultura e tutti voi che siete qui. Un saluto particolare ai giovani musicisti che hanno accolto il nostro invito e ai quali intendiamo dedicare questa giornata di festa. Questa è la prima volta che la Camera dei deputati si unisce, con una propria iniziativa, alle tante manifestazioni che si svolgono in Italia e nel mondo per celebrare l'importanza della musica come grande valore sociale e civile. E ringrazio l'on. Vignali che ha proposto e promosso questo incontro. Ci tengo al fatto che la Camera sia un luogo di cultura, oltre che la casa della democrazia dove si fanno le leggi. Perché le istituzioni ne hanno bisogno: senza cultura si inaridiscono, e la politica diventa un esercizio quasi sterile. Apriamo il palazzo ogni prima domenica del mese, e spesso, quando io sono qui a fare da "guida turistica", accompagniamo queste visite dei cittadini con la musica. La musica è una presenza permanente nella vita della Camera. Penso ai concerti di Natale, ma anche ad alcune sperimentazioni. Il caso più recente è stato quello della scorsa settimana quando, durante la cerimonia per il "Premio Strega giovani", che è nato proprio qui alla Camera e che abbiamo ospitato per il terzo anno consecutivo, si è esibito un gruppo jazz. E anche questa è stata una novità, perché non erano mai stati eseguiti brani di musica jazz nelle sale della Camera. La Festa della Musica è stata promossa per la prima volta in Francia nel 1982 dall'allora Ministro della Cultura Jack Lang e nel corso del tempo si è progressivamente diffusa in Europa e nel mondo. In Italia coinvolge oggi, per iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre 120 città grandi e piccole nelle quali si svolgono eventi gratuiti aperti a tutti i cittadini. Il giorno che è stato scelto non è casuale. Il 21 Giugno è il solstizio d'estate. La musica accoglie così e dà il benvenuto alla stagione calda, che è il periodo dell'anno maggiormente dedicato allo svago, al relax e alla cultura. Ci sono ottime ragioni per festeggiare la musica, in particolare oggi. Ragioni che riguardano la vita di ciascuna persona, perché la musica accompagna le tappe della nostra esistenza. Nessuno di noi potrebbe immaginare la propria vita senza la musica. Io sono stata educata da un padre musicofilo, che amava la musica in una maniera un po' ossessiva, a dire la verità, e ci insegnava a riconoscere un pezzo dalle sue prime note. Ho sempre perso, purtroppo, ma due miei fratelli sono stati veramente molto bravi e l'ascolto della musica classica continua a far parte del loro vivere. E poi ci sono ragioni di carattere culturale. La musica è un'arte nobile ed elevata, è una delle eccellenze riconosciute del sistema educativo italiano. Inoltre ci sono ragioni di carattere sociale. Per molti anni ho lavorato in contesti difficili, di crisi internazionali, e la musica è un modo per dialogare. Si faceva il concerto quando a volte non si riusciva neanche a negoziare. Con la musica si riesce ad andare oltre perché è il linguaggio comune, ed è un linguaggio che unisce. E poi la musica fa l'Italia grande. Noi siamo noti in tutto il mondo anche per la nostra musica: la lirica, la classica, la nostra bella musica popolare. Ovunque nel mondo ci riconoscono questo ruolo importante, ho visto in tanti posti che la musica italiana arriva dappertutto. E sono tanti i nostri giovani che vanno fuori, così come sono tanti gli stranieri che vengono in Italia per studiare nei nostri Conservatori. E' una doppia direzione. I giovani musicisti italiani che vanno all'estero a volte lo fanno per crescere professionalmente, per avere nuove opportunità; altre volte - lo devo ammettere con molto dispiacere - perché magari nel nostro Paese non trovano sufficienti possibilità di carriera. Oggi siamo qui per celebrare una festa, ma anche perché questa sia motivo di impegno da parte di tutti: ci deve essere una assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni. Concepire la cultura come strumento di rinascita, di crescita economica del nostro Paese. Riconoscerlo vuol dire anche destinare le risorse sufficienti perché questo avvenga. So, nel dir questo, di incontrare il favore di molti di voi in questa sala. Quando incontro i cittadini, fuori di qui ma anche qui dentro, sempre sottolineo il valore della cultura. Ho lavorato spesso all'estero, so perché noi siano noti e rispettati. Sicuramente la musica è uno degli aspetti che hanno reso grande l'Italia. La cultura, la bellezza, il paesaggio, l'arte sono il nostro valore aggiunto, e noi dobbiamo valorizzarlo nelle scelte politiche che facciamo e con le risorse necessarie per farlo. Lo dobbiamo a voi, che all'estero avete avuto importanti riconoscimenti come li avete avuti in Italia. Lo dobbiamo alla tradizione culturale del nostro Paese. Quindi vi incoraggio ad andare avanti, ragazzi e ragazze: a fare bene, a non stancarvi mai, a sacrificarvi, perché il destino del nostro Paese passa anche attraverso il vostro talento. Vi ringrazio per tutto quello che fate."

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