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Comunicati stampa

03/10/2017
Dichiarazione Presidente Boldrini su inchiesta "Iene"
4815

La situazione messa in evidenza dal servizio trasmesso domenica sera dalle "Iene" è inaccettabile. La violazione dei diritti di un lavoratore o di una lavoratrice è grave sempre, ma lo è ancor più se a rendersene responsabile è chi siede in Parlamento ed è tenuto ad esercitare la sua funzione "con disciplina e onore", come stabilisce la Costituzione.
I comportamenti dei due deputati - qualora risultasse confermata la ricostruzione proposta dalla trasmissione televisiva - getterebbero pesante discredito su tanti altri loro colleghi che invece agiscono in maniera corretta e su un'istituzione che è impegnata in una azione di cambiamento, sobrietà, trasparenza.
Ma la vicenda ripropone anche la necessità di una differente regolamentazione dei rapporti economici tra i deputati e i collaboratori parlamentari. Attualmente è il singolo deputato che provvede a retribuire chi collabora con lui, ma più trasparente sarebbe un rapporto nel quale fosse la Camera ad erogare il compenso in presenza di un contratto regolarmente registrato. È quello che da tempo, giustamente, chiede l'Associazione che rappresenta questi lavoratori e lavoratrici. Quando li ho incontrati ho apprezzato le loro proposte, ma non ho riscontrato tra i gruppi il consenso necessario per giungere a una decisione, trattandosi di una materia sulla quale deve deliberare l'Ufficio di Presidenza.
Chiederò dunque al Collegio dei Questori una approfondita ricostruzione dell'accaduto, per valutare eventuali iniziative da assumere sia sulla specifica vicenda, sia in merito a una diversa regolamentazione di tutta la materia.

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