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Comunicati stampa

08/04/2013
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha incontrato una delegazione di giovani Rom e Sinti
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"Siate orgogliosi della vostra identità e appartenenza. Sempre nel rispetto della cultura degli altri, ma con la consapevolezza che avete un patrimonio da far conoscere e da tutelare". La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha salutato così la delegazione di giovani incontrati a Montecitorio in occasione della Giornata Internazionale di Rom e Sinti istituita dall'Onu nel '79. Otto storie diverse, di famiglie a volte presenti in Italia da secoli, oppure arrivate dopo la tragedia dell'ex Jugoslavia e il crollo del blocco sovietico. Ragazzi orgogliosi della cittadinanza italiana, o in attesa di vedersela riconoscere perché fuggiti dalla guerra privi di documenti. Il sogno è quello dell'inserimento, di un lavoro. Ma intanto la realtà è la vita nei campi-sosta, gli sgomberi forzati, la scuola a singhiozzo. In molti hanno raccontato i disagi estremi di sistemazioni fuori dai centri abitati, in container dove si vive stipati e circondati dal fango. Pamela, 15 anni, ha letto la lettera che ha chiesto a Laura Boldrini di inoltrare al Presidente della Repubblica Napolitano: "Abito in un campo che è un campo di concentramento" - scrive - "neanche io vorrei avere un'amica che abitasse in un posto così. Spero che tu ci possa aiutare a cambiare vita, a non restare isolati". Elvis fa il mediatore culturale: due volte alla settimana prende i bambini e li porta a fare attività in un centro culturale: "È bello anche perché così escono dai campi". Dolores è laureata in lettere e aspirante sceneggiatrice. Toni spera di poter fare il cantante, ma intanto vorrebbe lavorare come cuoco.

Ad accompagnare i ragazzi all'incontro, Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione 21 luglio, che ha fatto dono alla Presidente della bandiera verde-celeste dei popoli Rom e Sinti: "Due le nostre richieste: il riconoscimento tra le minoranze culturali tutelate, visto che per consistenza si tratta della seconda minoranza d'Italia; il superamento del sistema dei mega-campi, a favore di soluzioni più vivibili da concordare con le famiglie". Laura Boldrini ha sottolineato la grande importanza del lavoro culturale da fare per valorizzare la memoria: "So quanto affascinante e antica sia la vostra storia, e quanto sia segnata da tragedie e tentativi di sterminio. Bisogna fare di più per farla conoscere, per renderla nota ai giovani; altrimenti prevale il pregiudizio e con esso la discriminazione".

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