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Comunicati stampa

19/07/2013
Dichiarazione della Presidente Boldrini in occasione del ventunesimo anniversario della strage di via D’Amelio
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Non sono passati invano, i ventuno anni che ci separano dalla strage di via D'Amelio. Nel giorno in cui l'Italia commemora Paolo Borsellino insieme ai cinque agenti della sua scorta, possiamo misurare quanto sia profondo il segno che ha lasciato la sua testimonianza. Non si spegne la richiesta di verità e giustizia su quella terribile stagione di sangue, ed è anche nel nome di Borsellino che va avanti il lavoro di indagine dei magistrati. A distanza di tanti anni il suo esempio continua a suscitare partecipazione in ragazzi che all'epoca dell'attentato non erano ancora nati: le idee di Falcone e Borsellino hanno davvero camminato sulle gambe di quei giovani, e hanno animato migliaia di iniziative nelle scuole italiane per far crescere una cultura di contrasto alle mafie. E oggi possiamo dire più credibilmente che anche nell'attività politico-istituzionale sentiamo il dovere di essere coerenti con la storia e l'impegno di Paolo Borsellino: l'approvazione unanime alla Camera, martedì scorso, della riforma del voto di scambio politico-mafioso - arrivata in risposta alla campagna di mobilitazione della società italiana promossa da don Ciotti e da "Riparte il futuro" - è un segno in più del fatto che il Paese mantiene vive la memoria e la gratitudine verso quegli eroi civili. Sono i sentimenti che ho voluto esprimere anche al figlio del giudice Borsellino, Manfredi, al quale ho telefonato per invitarlo prossimamente a Montecitorio e per chiedergli di far arrivare a tutti i familiari l'abbraccio solidale dell'intera Camera dei deputati.

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