Camera dei deputati

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Archivio di Prima Pagina

15/11/2013
Verità e falsità sul bilancio della Camera

In occasione dell'approvazione del bilancio della Camera per il 2013 sono stati pubblicati sul sito lavoce.info una serie di commenti basati su dati inesatti e affermazioni non veritiere rispetto alle quali la Camera specifica quanto segue.

E' stato affermato che la riduzione della dotazione della Camera per 50 milioni di euro in ciascuno degli anni del triennio 2013-2015 è un fatto del tutto irrilevante per il cittadino/contribuente. Ciò è falso: la dotazione è quanto la Camera riceve ogni anno dallo Stato per il suo funzionamento; se la dotazione diminuisce, aumentano di pari importo le somme del bilancio dello Stato che possono essere destinate al finanziamento di altri interventi.
E' altresì falso che l'utilizzo di somme provenienti dal Fondo di solidarietà tra i deputati annulli gli effetti positivi derivanti dal taglio della dotazione. Si tratta, infatti, solamente di una diversa allocazione di risorse interne, che non provengono dal bilancio dello Stato e che non determinano alcun aggravio aggiuntivo per le casse dello Stato.
E' stato affermato che la spesa della Camera aumenta nel passaggio dal 2012 al 2013. Ciò è falso in quanto la spesa cala nel 2013 di circa 32 milioni di euro rispetto all'anno precedente. L'erronea affermazione è basata sul raffronto di dati eterogenei, vale a dire i pagamenti effettuati dalla Camera nel 2012 (981 milioni) e le previsioni di spesa per il 2013 (1.054 milioni). Si tratta di un raffronto fuorviante perché il dato relativo ai pagamenti effettuati nel corso di un anno non esaurisce mai il complesso delle somme che un'amministrazione deve pagare sulla base di contratti e vincoli normativi riferiti a tale anno. Il raffronto operato non ha dunque alcun significato.
Sul sito Internet sono pubblicate schede analitiche che indicano le metodologie corrette di raffronto dei dati di bilancio e le tabelle che mostrano il reale andamento della spesa.

Più nel dettaglio, con riferimento a singoli comparti di spesa, sono stati rilevati andamenti di crescita del tutto inesistenti.
In particolare, è stato affermato che la remunerazione dei deputati è aumentata nel 2011, nel 2012 e nel 2013, "contrariamente alla pubblicità ingannevole del sito della Camera" e che la spesa per acquisto di beni e servizi è aumentata "enormemente". Ciò è falso: entrambi tali aggregati di spesa hanno un andamento decrescente, sia se raffrontati in termini di previsioni di competenza, sia se si fa riferimento ai dati di consuntivo, per effetto di specifiche misure approvate dagli organi di direzione politica della Camera (gli andamenti sono indicati nelle tabelle pubblicate sul suo sito).
E' stato affermato che non sarebbe vero che le spese di rappresentanza sono state ridotte. Ciò è falso: le spese di rappresentanza per i deputati titolari di cariche interne a partire da questa legislatura sono state ridotte del 50 per cento; sono stati inoltre introdotti precisi obblighi di rendicontazione e fissati limiti alla tipologia delle spese rimborsabili a tale titolo. Ciò risulta chiaramente dal bilancio 2013, in cui sono state eliminate tutte le voci destinate alle spese di rappresentanza precedentemente iscritte in vari capitoli, che sono confluite, con importi dimezzati, in un'unica nuova voce.
E' stato, infine, affermato che non sarebbe vero che le spese per la locazione di immobili si sono ridotte a decorrere dal 2012 del 25 per cento. La riduzione della spesa è vera, è sbagliato il dato preso in considerazione che confronta il 2013 al 2012: è infatti già a partire dal 2012 che si registrano gli effetti in diminuzione conseguenti ai recessi da alcuni dei contratti di locazione.
A fronte del reiterarsi della diffusione di dati erronei, se non del tutto falsi, con toni denigratori e gravemente offensivi, la Camera si riserva di valutare ogni azione volta a tutelare la propria immagine e il suo ruolo istituzionale.

Schede e tabelle