Camera dei deputati

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Archivio di Prima Pagina

15/10/2014
La replica della Camera a “Virus”
del 9 ottobre

Nell'affrontare il tema delle retribuzioni alla Camera dei Deputati, la puntata di "Virus" di giovedì 9 ottobre ha distorto gravemente la verità dei fatti, pur potendo disporre di dati pubblici e facilmente accessibili nel sito di Montecitorio.

Innanzitutto manca la notizia fondamentale: gli spettatori della trasmissione non hanno potuto sapere che la Camera, così come il Senato, ha già deciso il taglio delle retribuzioni, attraverso una riforma complessiva che introduce un tetto massimo e "sottotetti" per le diverse categorie, e che da gennaio 2015 a dicembre 2018 permetterà di risparmiare ben 97 milioni di euro.

Clamorosa e mistificatoria, poi, la fantasiosa attribuzione di uno stipendio da 400mila euro all'anno ai dipendenti che il servizio definisce "stenografi". Oggi quella attività alla Camera è svolta prevalentemente dai "documentaristi": nessuno di loro percepisce neanche lontanamente quella cifra, e coloro che sono stati mandati in onda hanno subito l'oggettivo danno di vedere i loro volti abbinati a retribuzioni di gran lunga superiori a quelle effettivamente guadagnate. Dopo la riforma, peraltro, lo stipendio dei documentaristi non potrà superare, al massimo dell'anzianità di servizio, i 166mila euro lordi.

Inoltre è falso che i dipendenti della Camera siano più di 1500. Attualmente, in conseguenza del blocco delle assunzioni, sono 1363.

In sintesi: non chiediamo un trattamento di favore; chiediamo un'informazione corretta, in cui trovino spazio anche le notizie sulle riforme già avviate.