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Commissione "Jo Cox" sull'intolleranza,la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio

La Commissione sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio è stata istituita il 10 maggio 2016 con il compito di condurre attività di studio e ricerca su tali temi, anche attraverso lo svolgimento di audizioni.

La Commissione è presieduta dalla Presidente della Camera e, sul modello già sperimentato per la Commissione di studio sui diritti e i doveri dei cittadini in Internet, include un deputato per ogni gruppo politico, esperti, rappresentanti di ISTAT, Consiglio d'Europa, Nazioni Unite-UNHCR nonché di centri di ricerca e di associazioni (cfr. la lista dei componenti nella apposita sezione della presente pagina).

Della Commissione ha fatto parte, sino al decesso intervenuto il 5 gennaio 2017, il Professor Tullio De Mauro, che ha offerto un autorevole e prezioso contributo ai lavori, anche attraverso la predisposizione di un inventario delle "parole per ferire" confluito nella relazione finale.

Nella seduta del 4 luglio 2016, la Commissione ha deciso di inserire nella propria denominazione il riferimento a Jo Cox, deputata presso la Camera dei Comuni del Regno Unito, uccisa il 16 giugno 2016 mentre si apprestava a partecipare ad un incontro con gli elettori.

L'iniziativa di costituire la Commissione nasce anche sulla scia dell'azione svolta dal Consiglio d'Europa, la cui Assemblea parlamentare ha attribuito alla deputata Milena Santerini il mandato di Relatrice generale sul razzismo e l'intolleranza, con il compito di coordinare il lavoro del network di parlamentari "Alleanza contro l'odio", sollecitando un ruolo attivo dei parlamenti nazionali in materia.

Mediante la costituzione della Commissione Jo Cox la Camera è stata la prima assemblea parlamentare in Europa ad aver dato seguito concretamente a queste indicazioni, con l'obiettivo di contribuire a creare in Italia una Alleanza contro l'odio, vale a dire una rete di parlamentari, cittadini e associazioni che si impegnino a contrastare questo fenomeno.

La Commissione si è riunita 13 volte ed ha audito 31 soggetti (i resoconti integrali delle sedute svolte dalla Commissione sono disponibili nella apposita sezione della presente pagina).

La Commissione ha inoltre acquisito 187 documenti di varia natura (studi, ricerche, pubblicazioni monografiche, raccolte di dati, position papers) prodotti o segnalati da componenti della Commissione stessa, da soggetti auditi nonché dagli Uffici della Camera dei deputati e da terzi (i documenti sono in ampia misura citati nelle pertinenti sezioni della relazione finale).

Nella seduta del 6 luglio 2017 la Commissione ha approvato una relazione finale, che riprende in ampia misura un progetto predisposto da un comitato ristretto, presieduto dalla prof.a Chiara Saraceno e composto dai deputati Giuseppe Brescia e Milena Santerini, dal prof. Alessandro Ferrari e dal dottor Saverio Gazzelloni.

La relazione finale si articola essenzialmente in cinque parti.

La prima, contenuta nel capitolo I, contiene le definizioni di discorso e crimini d'odio formulate a livello sovranazionale e illustra sinteticamente l'azione del Consiglio d'Europa in materia e le migliori prassi adottate nei principali Paesi europei.

La seconda parte, di cui al capitolo II, contiene il richiamato contributo del Prof. De Mauro "Parole per ferire".

La terza parte, che include i capitoli da III a VII, esamina in dettaglio, in riferimento alla situazione italiana, le cause e le forme del linguaggio e azioni d'odio nelle loro varie manifestazioni, sessismo, omofobia e transfobia, razzismo, xenofobia, antigitanismo, antisemitismo, islamofobia, ostilità contro le persone con disabilità, bullismo.

In questo contesto sono esaminati i fenomeni di stereotipizzazione e discriminazione nella misura in cui siano connessi all'hate speech.

La quarta parte, di cui all'ultimo capitolo della relazione, consiste in una serie di raccomandazioni formulate dalla Commissione per la prevenzione e il contrasto del linguaggio d'odio a livello sociale, culturale, informativo e istituzionale.

Una ricostruzione analitica della normativa e delle politiche nazionali, dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa poste in essere nei settori oggetto della relazione è contenuta in un apposito dossier predisposto dagli uffici della Camera ,- al quale si fa di volta in volta rinvio nella relazione.

Il testo integrale della relazione, una infografica che ne riassume i contenuti e il dossier degli uffici della Camera sono riportati nella apposita sezione della presente pagina.