Camera dei deputati

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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 9 di martedì 16 aprile 2013

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

  La seduta comincia alle 12,05.

  ANNALISA PANNARALE, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 3 aprile 2013.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Balduzzi, Bocci, Caparini, Gregorio Fontana, Formisano, Lupi, Merlo, Migliore e Pisicchio sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  Pertanto i deputati in missione sono complessivamente dodici, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

  Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Trasmissione del Documento di economia e finanza 2013 (ore 12,06).

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, con lettera pervenuta in data 11 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 7, comma 2, lettera a), e 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e successive modificazioni, il Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1). Alla sezione II del Documento è allegata la nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali, di cui all'articolo 10, comma 4, della citata legge n. 196 del 2009.
  Al Documento sono altresì allegati: il rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica, di cui all'articolo 3 della legge n. 196 del 2009 (Allegato I); il documento sulle spese dello Stato nelle regioni e nelle province autonome di cui al comma 10 dell'articolo 10 della legge n. 196 del 2009 (Allegato II); la relazione sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, di cui al comma 9 dell'articolo 10 della legge n. 196 del 2009 (Allegato III); la relazione sull'applicazione delle misure di cui al comma 2 all'articolo 2, commi da 569 a 574, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), di cui al comma 576 del medesimo articolo 2 (Allegato IV).

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione (ore 12,08).

  PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Senato, con lettera in data 12 aprile 2013, ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge: S. 298 – «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria» (Approvato dal Senato) (A.C. 734).

Cessazione dal mandato parlamentare dei deputati Massimiliano Smeriglio e Nichi Vendola.

  PRESIDENTE. Comunico che in data 11 aprile 2013 è pervenuta alla Presidenza Pag. 2la seguente lettera dell'onorevole Massimiliano Smeriglio: «Onorevole Presidente, le comunico che in data 28 marzo 2013 sono stato nominato Vicepresidente della regione Lazio. Trattandosi di una carica incompatibile con il mandato parlamentare ai sensi dell'articolo 122, secondo comma, della Costituzione, rassegno le mie dimissioni dalla carica di deputato, pregandoLa di volerne dare annuncio all'Assemblea. L'occasione mi è gradita per formularLe i migliori auguri di buon lavoro e porgerLe i più cordiali saluti; firmato: onorevole Massimiliano Smeriglio».
  Trattandosi di un caso di incompatibilità, la Camera prende atto, a norma dell'articolo 17-bis, comma 2, del Regolamento di questa comunicazione e della conseguente cessazione del deputato Massimiliano Smeriglio dal mandato parlamentare.
  Avverto che l'accertamento del candidato subentrante, ai fini della sua proclamazione a deputato, sarà effettuato dalla Giunta di cui all'articolo 3, comma 2, del Regolamento, ai sensi del parere espresso dalla Giunta per il Regolamento nella riunione dell'11 aprile 2013.
  Comunico altresì che in data 12 aprile 2013 è pervenuta alla Presidenza la seguente lettera dell'onorevole Nichi Vendola: «Onorevole Presidente, con la presente rassegno le mie dimissioni da deputato, carica alla quale sono stato proclamato il 5 marzo 2013. Le dimissioni sono motivate dall'incompatibilità con il mandato parlamentare della mia carica di presidente della giunta regionale della Puglia. Ti saluto cordialmente; firmato: Onorevole Nichi Vendola».
  Trattandosi di un caso di incompatibilità, la Camera prende atto, a norma dell'articolo 17-bis, comma 2, del Regolamento, di questa comunicazione e della conseguente cessazione del deputato Nichi Vendola dal mandato parlamentare.
  Avverto che l'accertamento del candidato subentrante, ai fini della sua proclamazione a deputato, sarà effettuato dalla Giunta di cui all'articolo 3, comma 2, del Regolamento, ai sensi del parere espresso dalla Giunta per il Regolamento nella riunione dell'11 aprile 2013.

Modifica nella composizione della Giunta per il Regolamento.

  PRESIDENTE. Comunico che, a norma dell'articolo 16, comma 1, del Regolamento, udito il parere della Giunta per il Regolamento nella seduta dell'11 aprile scorso, il Presidente della Camera ha integrato la composizione della Giunta medesima chiamandovi a farne parte i deputati Simone Baldelli, Giancarlo Giorgetti e Pino Pisicchio.

Modifica nella composizione dell'ufficio di presidenza di gruppi parlamentari e affidamento dei poteri attribuiti dal Regolamento nell'ambito di un gruppo parlamentare.

  PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 15 aprile 2013, il presidente del gruppo parlamentare Partito Democratico ha reso noto che sono stati nominati vicepresidente vicario la deputata Paola De Micheli, vicepresidenti i deputati Antonello Giacomelli, Gero Grassi, Andrea Martella e Silvia Velo, segretari i deputati Teresa Bellanova, Andrea De Maria, Silvia Fregolent, Laura Garavini, Giovanni Legnini, Barbara Pollastrini ed Ettore Rosato, e tesoriere il deputato Matteo Mauri.
  Ai deputati Andrea De Maria, Giovanni Legnini ed Ettore Rosato è stato, inoltre, affidato, l'esercizio dei poteri attribuiti in caso di assenza o impedimento del presidente, secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Comunico, altresì, che con lettera pervenuta in data 15 aprile 2013, il presidente del gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle ha reso noto che sono stati nominati tesoriere la deputata Arianna Spessotto e segretario la deputata Azzurra Cancelleri.

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Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

  PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 10 aprile 2013, la deputata Fucsia Nissoli, già iscritta alla componente del gruppo parlamentare Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero, ha chiesto di aderire al gruppo Scelta Civica per l'Italia. La presidenza di tale gruppo, con lettera pervenuta in data 10 aprile 2013, ha comunicato di avere accolto la richiesta.

Deliberazione sull'integrazione della competenza della Commissione speciale già istituita, con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, ai sensi dell'articolo 22, comma 2, del Regolamento.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la deliberazione sull'integrazione della competenza della Commissione speciale già istituita, con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, ai sensi dell'articolo, 22, comma 2, del Regolamento.
  Nella seduta del 26 marzo 2013 l'Assemblea ha deliberato a norma dell'articolo, 22, comma 2, del Regolamento, l'istituzione di una Commissione speciale per l'esame di alcuni atti del Governo, aventi significativi effetti economico-finanziari e per i quali sono state ravvisate ragioni d'urgenza.
  Con deliberazione del 9 aprile 2013 l'Assemblea ha già deliberato di procedere a una prima integrazione della competenza della Commissione speciale.
  Avverto che, non essendosi registrato un orientamento unanime nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo di ieri, l'Assemblea è oggi chiamata a deliberare in ordine alla proposta di integrare la competenza della Commissione speciale con l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria, nonché sulla richiesta del Governo di integrare la competenza della medesima Commissione con l'esame dei seguenti ulteriori atti del Governo: Relazione concernente liberalizzazione delle attività economiche e riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese (Doc. XXVII, n. 1); Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni derivanti dal regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo stato di ozono (atto del Governo n. 6). Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio (atto del Governo n. 7);
  Con lettera trasmessa in data odierna, il presidente della Commissione speciale, deputato Giancarlo Giorgetti, ha comunicato che i rappresentanti dei gruppi nell'ufficio di presidenza hanno condiviso, con l'eccezione del rappresentante del gruppo MoVimento 5 Stelle, che ha espresso un avviso contrario, l'opportunità che sia la Commissione speciale stessa a svolgere l'esame in sede referente del Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1).
  Poiché su tale richiesta non si è registrato un accordo unanime nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, la proposta di integrazione della competenza della Commissione speciale all'ordine del giorno deve intendersi ricomprendere anche il Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1).
  Porrò, pertanto, in votazione la proposta nel suo complesso. Per agevolare il computo dei voti, procederemo con il sistema elettronico senza registrazione di nomi.

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 12,14).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Si riprende la discussione.

  PRESIDENTE. Sulla proposta di integrazione della competenza della Commissione Pag. 4speciale darò la parola ad un oratore contro e uno a favore, ai sensi dell'articolo 41 del Regolamento, per non più di cinque minuti ciascuno.
  Chiede di parlare contro la deputata Colonnese. Ne ha facoltà.

  VEGA COLONNESE. Grazie, Presidente. Colleghi deputati, premesso che l'articolo 19 del Regolamento prevede che i gruppi parlamentari debbano designare subito dopo la loro costituzione i propri componenti nelle Commissioni permanenti, e poiché da quanto ci risulta, a distanza di un mese, ci sono ancora gruppi parlamentari consistenti, come il PDL e Scelta Civica, che non hanno adempiuto a tale disposto normativo, invitiamo il Presidente della Camera a richiamare formalmente i suddetti gruppi ed invitarli alla designazione al più presto.
  Il «subito» citato dal Regolamento è lo stesso «subito» degli italiani che ci chiedono di legiferare nell'interesse nazionale.
  Le persone non sono pezzi inermi della vostra scacchiera (Commenti). È da veri irresponsabili non avviare il lavoro delle Commissioni permanenti, tanto più adesso che ci chiedete di discutere in Commissione speciale un argomento complesso come il DEF e, dunque, il bilancio.
  Solo cinquantadue parlamentari eletti dal popolo italiano sono chiamati a decidere sulla programmazione economica e finanziaria del Paese, quella che di fatto tocca la vita e le tasche dei cittadini. Stiamo votando per dare mandato al 5 per cento dei componenti del Parlamento sul provvedimento che solitamente viene discusso da tutte le Commissioni. Allora ci chiediamo, Presidente e colleghi deputati, che senso abbia tenere aperto questo Parlamento: soldi e risorse non sfruttati per migliorare questo Paese.
  Fornite subito i nomi per costituirle, anche perché non vogliamo in nessun modo supporre, cari colleghi del PDL, che stiate attuando un tale blocco per barattarle con un nome del Presidente della Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), che fornisca un salvacondotto giudiziario nei confronti del plurimputato e pluriprescritto Presidente Silvio Berlusconi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Presidente, noi del MoVimento 5 Stelle la invitiamo a farsi garante del popolo italiano e a sollecitare tutte le forze ad avviare i lavori parlamentari e a rispondere quanto prima alle esigenze degli italiani. Presidente, lei sa che il Paese non può più aspettare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole Colonnese, la ringrazio. Lei sa – perché credo che sarà stata informata anche dal presidente del suo gruppo – che la questione è stata affrontata ripetutamente dalla Conferenza dei presidenti di gruppo e, anche nell'ultima riunione, il Presidente ha sollecitato i gruppi che non hanno ancora fornito al Presidente i nomi per le Commissioni a farlo. Quindi, diciamo che la questione è stata ampiamente trattata e ampiamente sollecitata.
  Ha chiesto di parlare a favore la deputata Di Salvo. Ne ha facoltà.

  TITTI DI SALVO. Signor Presidente, è noto che il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà ha espresso più volte l'opinione positiva rispetto all'insediamento delle Commissioni permanenti. Anche noi pensiamo che sarebbe importante farlo. Ma oggi noi siamo chiamati a discutere di una cosa precisa: noi dobbiamo votare a favore o contro il fatto che alla Commissione speciale, che è l'unica oggi insediata, sia affidato il Documento di economia e finanza, oltre alle cose che lei, Presidente, indicava.
  Ora, la Commissione speciale ha già avuto in affidamento il decreto per i pagamenti dei debiti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Il Documento di economia e finanza ne è la cornice: diventa difficile fare l'uno senza fare prima l'altro. Aggiungo che il DEF va mandato a Bruxelles entro il 30 aprile e noi corriamo il rischio oggi, se la discussione non viene istruita in Commissione speciale, che il testo vada a Bruxelles e non sia istruito da nessuno. Per queste ragioni, noi siamo favorevoli all'accoglimento della proposta.Pag. 5
  Aggiungo, signor Presidente, un'altra annotazione: il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà chiede che la prossima Conferenza dei capigruppo chieda a sua volta al Governo di intervenire in Aula ed informare l'Aula sul tema della cassa integrazione in deroga e dei suoi finanziamenti. Oggi la Presidente della Camera ha incontrato le organizzazioni sindacali. C’è stata una manifestazione che testimonia una grande sofferenza. Noi chiediamo al Presidente di farsi latrice di questa nostra richiesta, che il Governo venga in Aula a parlare di questa cosa al Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. La ringrazio e ovviamente informerò il Presidente della sua richiesta.
  Essendo già decorso il termine di preavviso di cinque minuti previsto dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento, pongo in votazione, con il procedimento elettronico senza registrazione dei nomi, la proposta di integrare la competenza della Commissione speciale anche ai fini dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, del Documento di economia e finanza 2013 e degli ulteriori atti del Governo in precedenza citati.
  Onorevoli Ravetto, Boccia, Quartapelle, Procopio, Businarolo, presidente Leone...
  (È approvata).

  La Camera approva per 250 voti di differenza.

Assegnazione in sede referente di un disegno di legge di conversione alla Commissione speciale istituita con deliberazione del 26 marzo 2013.

  PRESIDENTE. A seguito della deliberazione, adottata in data odierna, concernente l'integrazione della competenza della Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, il seguente disegno di legge è assegnato, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alla predetta Commissione speciale:
   S. 298 – «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria» (Approvato dal Senato) (AC 734).

Assegnazione del Documento di economia e finanza 2013 alla Commissione speciale istituita con deliberazione del 26 marzo 2013.

  PRESIDENTE. A seguito della deliberazione, adottata in data odierna, concernente l'integrazione della competenza della Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, il Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1) è assegnato, ai sensi dell'articolo 118-bis, comma 1, del Regolamento, alla predetta Commissione speciale.
  Avverto che la Conferenza dei presidenti di Gruppo, nella riunione odierna, ha stabilito che la discussione in Aula del Documento abbia inizio nella giornata di lunedì 29 aprile 2013. La Commissione dovrà pertanto concluderne l'esame compatibilmente con i tempi previsti per l'esame da parte dell'Assemblea.

Votazione per l'elezione di un Segretario di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento (ore 12,24).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la votazione per l'elezione di un segretario di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento.
  Ricordo che a tale elezione si procede a seguito della richiesta formulata dal gruppo Fratelli d'Italia, costituitosi dopo l'elezione dell'Ufficio di Presidenza e non rappresentato in tale organo.
  Avverto che ciascun deputato può scrivere sulla scheda un solo nome. Le schede recanti più di un nominativo saranno considerate nulle.Pag. 6
  Ai sensi del richiamato articolo 5, comma 6, del Regolamento, risulterà eletto il deputato, fra quelli appartenenti al gruppo Fratelli d'Italia, che otterrà il maggior numero di voti.
   Indìco la votazione per schede.
  Per agevolare le operazioni di voto, invito i deputati ad avvicinarsi al banco della Presidenza seguendo il proprio turno di votazione, che è evidenziato sul tabellone elettronico, evitando quindi di stazionare nell'emiciclo e di rendere così più difficoltosa l'espressione del voto.
  Avverto che la Presidenza ha autorizzato su loro richiesta alcuni deputati a votare con priorità.
  Invito i deputati segretari a procedere alla chiama dei deputati.
  (Segue la chiama).

  Colleghi, per favore, siccome c’è l'emiciclo intasato ed i colleghi non riescono a passare per andare a votare, potreste spostarvi di qualche metro e lasciare un corridoio ? Grazie (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  (Segue la chiama).

  Scusate. Sempre per agevolare i lavori, i deputati che possono seguire anche sul tabellone l'ordine alfabetico se si avvicinano ai banchi dove si vota... . Evitiamo, magari, di aspettare minuti prima che votino.
  (Segue la chiama).

  Dichiaro chiusa la votazione ed invito i deputati segretari a procedere allo spoglio delle schede. Nel mentre, poiché vi sono alcuni deputati che hanno chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori a fine seduta, questi interventi potranno aver luogo in concomitanza con le operazioni di scrutinio che si svolgeranno presso la Sala dei ministri.

Sull'ordine dei lavori (ore 14,05).

  FEDERICA DAGA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FEDERICA DAGA. Signor Presidente, colleghi deputati, dopo aver appreso che il Governo non ha accolto la richiesta formulata dal MoVimento 5 Stelle di rinnovare la nomina dei vertici della Cassa depositi e prestiti in scadenza, rileviamo che ai sensi dei commi 1 e 2 dell'articolo 3 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 293, gli organi amministrativi di società partecipate dallo Stato in percentuale prevalente, possono essere prorogati per un massimo di 45 giorni dalla loro scadenza. Tale regime di prorogatio non pregiudicherebbe in alcun modo il buon andamento dell'amministrazione della stessa Cassa depositi e prestiti, poiché potranno essere posti in essere gli atti di ordinaria amministrazione nonché gli atti urgenti e indifferibili, con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità. Chiediamo pertanto che il Governo, dimissionario, espliciti al Paese le ragioni per le quali non abbia usufruito di tale possibilità.
  Evidenziamo che si tratta di una scelta e non di un obbligo quella di procedere con le nomine dei vertici. Secondo noi sarebbe stato preferibile scegliere per la prorogatio e procedere successivamente in modo trasparente e condiviso con adeguata discussione pubblica. Ci sembra evidente che questo Governo sia dimissionario solo a tratti e, forse, solo, dove e quando gli conviene. Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo focalizzato l'attenzione di quest'Aula e dell'opinione pubblica su questa tematica, perché è nostra ferma convinzione, anzi è nostra certezza che la causa principale della crisi del nostro Paese risieda nella commistione e nel conflitto di interessi che vengono portati avanti grazie alla contemporanea presenza nei consigli di amministrazione di molte partecipate, banche ed aziende private, di taluni soggetti che tessono relazioni dubbie e spesso lontane dall'interesse della collettività, come documentato in maniera approfondita dai media. A titolo esemplificativo ricordiamo il caso del fondo lussemburghese Galaxy, partecipato al 40 per cento proprio dalla Cassa depositi e prestiti, che entrò in scena sei anni fa quando si procedette alla privatizzazione della società Pag. 7aeroportuale di Ampugnano e Galaxy si aggiudicò la gara ad evidenza pubblica.
  A luglio del 2010 i carabinieri sequestrarono le quote del fondo Galaxy di proprietà delle Casse depositi e prestiti italiana, francese e tedesca. Secondo gli inquirenti, il fondo sarebbe stato favorito dalla commissione di saggi che fu nominata dal Monte dei Paschi di Siena per effettuare la selezione. La professoressa Luisa Torchia, consigliere di Cassa depositi e prestiti dal 2007, veniva ingaggiata dal Monte dei Paschi come consulente nell'opera di privatizzazione dell'aeroporto di Ampugnano ed è attualmente indagata per turbativa d'asta.
  Altra anomalia di Cassa depositi e prestiti è l'assetto delle fondazioni bancarie che la partecipano e che hanno incassato dal 10 al 12 per cento ogni anno godendo di azioni privilegiate, azioni che dovevano essere convertite in ordinarie al 1o gennaio 2010 e che invece lo sono state solo il 1o aprile 2013, con ulteriori guadagni e facilitazioni, anche grazie a modifiche statutarie della cosiddetta governance che consentono agli azionisti di minoranza di indicare la figura del presidente del consiglio di amministrazione.
  In questo contesto qual è il ruolo del Parlamento che ha il dovere di tutelare gli interessi della collettività ? Da una ricerca effettuata presso l'archivio della Camera, l'ultima relazione della Commissione parlamentare per la vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti, costituita da quattro deputati e quattro senatori eletti, risale al 4 marzo 2004, relativamente agli esercizi 1998, 1999 e 2000, Commissione eletta ad ogni legislatura e che nulla ha più prodotto da quella data. Che fine ha fatto l'attività di vigilanza parlamentare ? Queste ed altre sono le nostre perplessità sulla modalità della nomina e sull'incomprensibile fretta del rinnovo del consiglio di amministrazione, sull'anomalia della lista unica fatta dal Ministero dell'economia e delle finanze insieme ai soci di minoranza, cioè le fondazioni, tutte perplessità che riguardano il principale fondo pubblico di liquidità che dovrebbe avere come scopo principale proprio la tutela di oltre 220 miliardi di risparmi dei cittadini e l'uso degli stessi per finalità sociali negli stessi termini in cui la Cassa depositi e prestiti venne costituita nel 1850. Presidente e colleghi deputati, rinnoviamo quindi l'invito al Governo di modificare la sua scelta, a fronte di quanto appena esposto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Il tema, come è del tutto evidente, per quanto riguarda il merito rimane agli atti della Camera. Per quanto riguarda, invece, il metodo e anche alcune considerazioni di merito, la Conferenza dei presidenti di gruppo si è occupata della questione da lei posta, in particolare nell'ultima Conferenza. In quell'occasione è stato ricordato che la prassi è nel senso che le Camere non procedono all'esame e alla votazione di atti di indirizzo in presenza di un Governo dimissionario. Fanno eccezione i casi in cui l'attività di indirizzo è strettamente collegata con l'esercizio da parte del Governo di attività significative e rilevanti fondate sull'urgenza. Così è stato di recente per la relazione di aggiornamento al DEF e anche, come ricorderete, per il decreto su Roma Capitale. Poiché la mozione in esame non si collega a procedure già in atto presso entrambe le Camere, come nei casi sopracitati, al relativo esame si può procedere solo se vi è il consenso unanime dei gruppi che, nel caso di specie, non si è riscontrato, e i presidenti di gruppo lo sanno perché nella Conferenza dei presidenti di gruppo che si è tenuta, non c’è stata l'unanimità in questo senso. Quindi, ovviamente, le sue considerazioni nel merito rimangono agli atti ma per quanto riguarda il metodo dobbiamo attenerci a quanto già disposto dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

  DALILA NESCI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DALILA NESCI. Signor Presidente, vorrei dire che noi avevamo chiesto di parlare ad inizio seduta perché ci faceva piacere parlare di fronte a tutti i nostri colleghi deputati. Quindi ringraziamo i pochi deputati Pag. 8presenti, chi ci segue da casa in streaming e in diretta, però dobbiamo dire che stiamo parlando di fronte ad un'Aula semivuota.
  Giovedì 18 aprile, in quest'Aula, ci saranno deputati e senatori con doppio incarico cioè anche assessori o consiglieri di regione. La Costituzione lo esclude espressamente all'articolo 122, comma secondo. Come mai non è stata istituita la Giunta ordinaria per le elezioni che avrebbe potuto pronunciarsi sui casi di ineleggibilità ed incompatibilità ? Perché si è preferito prorogare la Giunta della precedente legislatura con funzioni di mero accertamento rispetto ai deputati incompatibili che spontaneamente decideranno di dimettersi ? Purtroppo, quando il nostro gruppo ha di recente affrontato l'argomento, i partiti si sono difesi escludendo anche il cumulo delle indennità: il che non è un assioma di legge poiché entrano in gioco ulteriori variabili quali, ad esempio, le regioni.
  Bisogna assolutamente risolvere il problema ed anche quello dei doppi incarichi compatibili che danno un'immagine di poca serietà e di fame di potere. Nel complesso 172 parlamentari stanno, per così dire, con un piede in due scarpe. Di questi 33 sono incompatibili. Inutile ogni tecnicismo o sofisma sull'opzione degli interessati. C’è divieto chiarissimo della Costituzione, divieto che oggi rimanda all'esempio da fornire perché la politica recuperi credibilità fuori dal Palazzo, del suo mondo e delle sue procedure interne. La questione fu sollevata di recente nell'interrogazione n. 3-01964 dell'onorevole Fabio Granata con risposta del Ministro Piero Giarda ma, di fatto, ad oggi non è stato risolto nulla. I Presidenti, onorevole Boldrini e senatore Grasso, che saranno qui per l'imminente seduta comune sanno bene, come tutti noi, che non ha senso né è giusto che un cittadino si candidi alla Camera o al Senato se ha già un altro mandato, un impegno con gli elettori. La Costituzione è tassativa e parla proprio dell'impossibilità di svolgere contemporaneamente il ruolo di consigliere o assessore di regione e di parlamentare. Eppure, ripeto, tra questi banchi e tra quelli del Senato siedono colleghi – ma non sono affatto del MoVimento 5 Stelle – che appartengono contemporaneamente ad assemblee regionali e ad una Camera del Parlamento.
  Qualcuno ha esercitato la cosiddetta opzione, altri, invece, hanno preferito temporeggiare. L'elezione del Presidente della Repubblica, perciò, sarà caratterizzata da incompatibilità. Chiunque, allora, capisce che qui c’è qualcosa che non funziona, a partire dalle Camere, che hanno il compito di legiferare e, in ordine all'elezione del Capo dello Stato, il dovere, la funzione e la responsabilità di contribuire con il voto all'assetto delle istituzioni.
  Onorevole Presidente della Camera, mi rivolgo innanzitutto a lei: richiami i deputati con incompatibilità al dovere di dimettersi; li richiami con forza all'etica istituzionale. Parlamentari incompatibili dimettetevi, da una parte o dall'altra: fatelo subito, perché non c’è un solo motivo perché continuiate nella vostra attuale condizione; fatelo per il rispetto degli italiani, della Costituzione, delle istituzioni e di voi stessi.
  L'altra questione collegata e di non minore gravità riguarda i procedimenti penali di colleghi parlamentari deputati e senatori. Ci sono condannati in via definitiva per finanziamento illecito, per corruzione, frode fiscale, istigazione a delinquere, vilipendio alla bandiera e propaganda razziale; ci sono rinviati a giudizio per presunti rapporti con boss di mafia, per corruzione, truffa aggravata, concussione e rivelazione di segreti d'ufficio.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  DALILA NESCI. Ancora: ci sono imputati per prostituzione minorile, bancarotta fraudolenta, favoreggiamento, tentativo di associazione a delinquere e corruzione su appalti; ci sono professionisti o amministratori vicini a mafiosi, soggetti già arrestati, indagati per truffa, indagati per corruzione, finanziamento illecito ai partiti, concorso in riciclaggio, peculato, ricettazione, favoreggiamento in bancarotta fraudolenta, abuso d'ufficio, concorso esterno in associazione mafiosa, produzione di documenti falsi, millantato credito, appropriazione Pag. 9indebita, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e dissipazione post fallimentare; ci sono rappresentanti raccontati come morbidi con la mafia, per combattere la quale diede la vita Paolo Borsellino che, il 19 maggio del 1992, raccolse 47 preferenze durante l'undicesimo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Deve concludere.

  DALILA NESCI. Esiste, allora, una questione morale che non è più aggirabile, non è più secondaria e non può essere rinviata, soprattutto dopo il voto del 24 e 25 febbraio con cui gli italiani hanno scelto di portare in Parlamento le istanze di pulizia, trasparenza, giustizia e risparmio promosse dal MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. La prego di concludere.

  DALILA NESCI. Il nuovo Presidente della Repubblica, allora, pur eletto da parlamentari con profili di incompatibilità o moralità non cristallina, in taluni casi assai compromessa, dovrà avere l'autonomia, la forza e la determinazione per porre come priorità la disciplina della questione morale, impegnando la Camera e il Senato a trasformare in legge la proposta «Parlamento pulito» già presentata dal MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole Nesci, la prima risposta che le devo dare riguarda il momento in cui sono previsti gli interventi sull'ordine dei lavori. Le ripeto quello che le ho già detto in via informale e che, soprattutto, ieri, ha ribadito la Conferenza dei presidenti di gruppo: gli interventi sull'ordine dei lavori sono, di norma, a fine seduta. Spetta al Presidente, ovviamente, che in quel momento presiede, la valutazione se vi siano elementi di particolare rilievo e, soprattutto, di attualità che possano comportare una deroga a questo e inserirli nel corso della seduta. Ovviamente, è un'interpretazione che dà il Presidente che in questo momento presiede: io ho ritenuto che l'argomento, peraltro già discusso in alcune Conferenze dei presidenti di gruppo, esattamente come quello precedente, fosse già stato ampiamente dibattuto nelle sedi deputate e, ovviamente, nel merito, rimane agli atti anche della Camera.
  Per quanto riguarda il tema da lei posto, lei sa perfettamente che ci troviamo in una situazione in qualche modo anomala – lo sanno bene, in particolare, i deputati del suo gruppo e quelli dei gruppi di Sel e della Lega, che in prima battuta chiedevano la convocazione delle Commissioni –, ovviamente, siamo in una condizione particolare: quindi, pur non essendoci le Commissioni, abbiamo dovuto procedere per una strada che è quella della Giunta delle elezioni provvisoria, alla quale non è consentito fare una certa istruttoria che porti a determinazioni a cui lei faceva riferimento rispetto al dettato della Costituzione.
  Ciò sta dentro ad una vicenda anomala che, ovviamente, speriamo tutti si possa concludere rapidamente. Comunque, la ringrazio.

  SALVATORE CICU. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SALVATORE CICU. Grazie Presidente. Il tema drammatico della crisi del nostro tessuto imprenditoriale non può più aspettare; lo stesso si sta distruggendo anche e soprattutto per la «lentocrazia» e, come sappiamo, per il ritardo nel pagamento dei debiti pregressi. Credo che tre numeri possano essere indicati per far capire meglio la proporzione e la dimensione della crisi. I tre numeri fanno riferimento al 52 per cento del livello della pressione fiscale, il più alto nell'Eurozona; fanno riferimento ai 91 miliardi di euro di debiti che ancora la pubblica amministrazione deve pagare nei confronti dei nostri imprenditori; fanno riferimento alle 104 mila aziende che nel 2012 sono fallite o sono in fase di liquidazione; fanno riferimento anche alle trecento botteghe artigiane, alle nostre piccole e medie imprese che tutti i giorni chiudono senza alcuna possibilità di ascolto, senza alcuna possibilità di speranza, Pag. 10senza che ci sia una alternativa. È chiaro che accanto a questi numeri ancora più tragico è quello che fa riferimento ai suicidi: nel 2012 sono stati 89, di cui tre in Sardegna. Credo che questo aspetto, Presidente e onorevoli colleghi, non possa non farci evidenziare ancora di più l'immobilismo che, a Roma, la politica ancora realizza rispetto alla risposta che il Paese reale, che il tessuto delle nostre piccole e medie imprese ancora attende.
  In Sardegna ci sono 77 mila richieste di rateizzazione ma ciò che mi preoccupa e ci preoccupa ancora di più è l'impossibilità, invece, di richiedere la rateizzazione, Presidente, perché in quel momento subentrano i drammi delle aste giudiziarie, subentrano i drammi dei pignoramenti, subentra cioè il dramma globale dell'impossibilità di mettere insieme un soldo che realizzi la condizione di pensare al pranzo e alla cena. È cioè una crisi senza proporzioni, devastante, dove anche le dichiarazioni di coloro che sono preposti alla titolarità dei ruoli di primissimo livello non ci lasciano alcuna speranza o non ci danno alcun conforto. Infatti, sentire dire che non si fa altro che applicare le leggi che questo Parlamento negli anni ha realizzato, credo che dovrebbe essere un invito per tutto il Parlamento ad individuare immediatamente tutti quei correttivi che occorrono per smantellare questa impostazione di tortura fiscale. Sappiamo benissimo che non esiste solo la procedura Equitalia con gli interessi sugli interessi, il cosiddetto anatocismo, con l'aggio che si realizza con percentuali sproporzionate e si realizza, anche e soprattutto, nei casi in cui poi, alla fine, non si procede ad alcun esito positivo, per cui vi è l'impossibilità di capire come e in che modo superare questo aspetto. Ancora più devastante tuttavia è ciò che citavo prima e cioè il fatto che al cittadino non viene consentito, in alcun modo, di avere giustizia perché c’è un'inversione dell'onere della prova, perché se fa ricorso alle commissioni tributarie pensando di avere ragione, nel momento in cui le commissioni tributarie, senza approfondire in alcun modo il merito e il contenuto del ricorso, lo rigettano, scatta immediatamente la duplicazione, la triplicazione di quella sanzione. Quindi, Presidente, chiedo che nell'agenda dei presidenti di gruppo, nell'agenda della politica di questo Parlamento al primo posto vi sia il Paese reale con la soluzione per le nostre piccole e medie imprese.

  PRESIDENTE. Onorevole Cicu, la ringrazio. Anche lei, ovviamente, essendo peraltro un parlamentare esperto, sa che ci troviamo in una condizione anomala; diversamente, oltre alla presa d'atto delle sue considerazioni, l'avrei invitata a presentare un atto di sindacato ispettivo, ma sappiamo bene che, in questo momento, anche questa opzione per i deputati è limitata e quindi brevemente ci limitiamo a prendere atto delle sue considerazioni.

  GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Grazie Presidente, l'intervento che volevo fare era per mettere in evidenza un fatto, a nostro avviso molto grave, che riguarda il ministro dell'Ambiente Clini. Tra aprile e agosto dello scorso anno il Governo Monti ha lavorato incessantemente ad una serie di provvedimenti per risanare l'Italia, come ben sappiamo, ma che in realtà hanno messo in ginocchio gli italiani; il cittadino è stato costantemente messo in secondo piano a favore dei grandi poteri forti quali le banche e le multinazionali, tra le quali ci sono, appunto, le società petrolifere che hanno beneficiato di una sorta di restaurazione normativa che ha permesso di sbloccare tutta una serie di concessioni e di attività che erano ferme intorno alla nostra costa italiana e che hanno messo in pericolo e stanno mettendo in pericolo la bellezza della nostra costa, soprattutto tutte le attività produttive che si svolgono proprio lungo la costa. Le numerose manifestazioni popolari che si sono svolte in questi giorni, una delle quali, appunto in Abruzzo, a Pescara, proprio sabato scorso, hanno manifestato una forte volontà popolare che dovrebbe essere recepita. È automatico chiedersi, invece, perché la volontà della maggioranza dei cittadini Pag. 11rimane inascoltata; ebbene, una risposta potrebbe essere stata scovata proprio da noi fra la documentazione che riguarda alcune concessioni di idrocarburi nel nostro mare, in Abruzzo, davanti alla costa abruzzese, in particolare una lettera protocollata, con cui una società petrolifera ringrazia il ministro Clini per aver operato modifiche normative che hanno sbloccato, praticamente, il procedimento sul quale il ministro stava lavorando.
  Siamo venuti a conoscenza anche di altre email che il ministro stesso e consolati di altre nazioni si sarebbero scambiate per concordare incontri con società petrolifere di altri Paesi; quindi, noi chiediamo, alla luce di queste lettere, che il ministro venga in Aula a riferire, a chiarire la propria posizione, a dirci se è un ministero della Repubblica italiana che dovrebbe tutelare l'ambiente, il mare e il nostro territorio o se è un ministro che opera per il bene dei profitti delle società petrolifere; nel qual caso, Presidente, chiederemo che il ministro, che ricordiamo prima di diventare ministro tecnico era direttore generale del ministero dell'ambiente dal 1990, ovviamente ne tragga le dovute conseguenze. Grazie.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Vacca, ovviamente la sua richiesta sarà da me riferita al Presidente della Camera affinché possa portarla alla valutazione della Conferenza dei capigruppo.

  FEDERICA MOGHERINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FEDERICA MOGHERINI. Grazie, Presidente, forse un po’ impropriamente utilizzo lo spazio degli interventi sull'ordine dei lavori – ma la seduta di oggi aveva un ordine del giorno tale che mi era impossibile farlo in un altro momento – per chiedere alla Presidenza e a quest'Aula di associarsi alle parole, che il Presidente Napolitano ha espresso al Presidente Barack Obama oggi, di solidarietà e di vicinanza al popolo e al Governo americano per quello che è successo ieri sera a Boston. (Applausi). È un atto chiaramente ancora tutto da chiarire, da verificare, e giustamente, il Presidente Obama ha detto che è troppo presto per sapere chi, cosa, come e perché. Quindi, chiaramente, non è di questo che si parla, ma credo che, sia sul lato della vicinanza al popolo americano, sia sul lato della vicinanza a tutto quel popolo che era presente alla maratona – che, come lei ben sa anche per esperienza personale, riunisce in un evento sportivo molto particolare (è una competizione non contro un nemico, contro un avversario, ma contro i propri stessi limiti), forse il livello massimo di espressione dei valori positivi dello sport e anche dello stare insieme, come qualsiasi maratona di livello internazionale, e tiene insieme il mondo in uno stesso appuntamento sportivo – il fatto che le due bombe siano esplose in un contesto simile non può che farci esprimere di nuovo vicinanza, non soltanto al popolo americano, ma a tutto il popolo che a Boston stava correndo la maratona, in un momento di partecipazione sportiva e di gioia.
  Il fatto poi che, tra i feriti e tra le vittime ci sono stati dei bambini (una vittima di otto anni e pare almeno otto bambini tra i feriti), penso che aggiunga preoccupazione alle preoccupazioni. Quindi, sono intervenuta soltanto per invitare la Presidenza e l'Aula ad associarsi – nei modi che la Presidenza riterrà opportuni – alla solidarietà che il nostro Paese può esprimere in questo frangente (Applausi).

  PRESIDENTE. La ringrazio molto, onorevole Mogherini. Ovviamente il consenso che c’è stato da parte dell'Aula al suo intervento non può che mettermi nelle condizioni di dirle che ovviamente ci associamo a queste parole e poi troveremo, attraverso il Presidente della Camera, le forme migliori per dare seguito a valutazioni sulle quali mi pare ci sia una considerazione – e non potrebbe essere diversamente – unanime.

  ELENA CENTEMERO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 12

  ELENA CENTEMERO. Signor Presidente, il mio intervento vuole denunciare e sottolineare una situazione che riguarda la regione Lombardia e, in modo particolare, il concorso per dirigenti scolastici che è stato bandito dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nel luglio del 2011. La prima prova preselettiva si è svolta nel mese di ottobre dello stesso anno; poi le prove scritte sempre nel mese di dicembre del 2011; infine, il concorso si è regolarmente concluso nel maggio-giugno del 2012.
  A quel punto, è intervenuta una sentenza del TAR su istanza di ricorrenti che non hanno superato le prove del concorso, che il 18 luglio del 2012 ha bloccato sostanzialmente il concorso, adducendo, come motivazione, la trasparenza in astratto delle buste che contenevano i nominativi di questo concorso. A questa prima sentenza sono susseguiti alcuni pronunciamenti del Consiglio di Stato che hanno via via rinviato la decisione, chiedendo prima una perizia del Poligrafico di Stato, che è stata depositata e che sostanzialmente, nel suo contenuto, ha indicato come le buste utilizzate per il concorso fossero idonee per garantire il principio dell'anonimato, come deve essere in tutti i concorsi della pubblica amministrazione. È stata fatta una controperizia, è stato scelto un perito che poi ha rifiutato l'incarico, poi un secondo perito, che ha depositato la settimana scorsa (con 15 giorni di ritardo) la perizia a suffragio di quella del Poligrafico di Stato.
  Ora ci sono 504 vincitori e idonei di concorso per cui è stata pubblicata una graduatoria. Sono stati autorizzati nel luglio dello scorso anno 355 posti dal Ministero dell'economia e delle finanze. La situazione delle scuole lombarde è insostenibile perché abbiamo 500 istituzioni scolastiche dimensionate in base alla legge Bassanini, che sono senza dirigenza scolastica per cui abbiamo un doppio incarico (anche in questo caso non retribuito) e il prossimo anno avremo 700 istituzioni scolastiche dimensionate – lo ribadisco – che saranno senza dirigente scolastico.
  Questo Governo dimissionario e questo Ministro dimissionario si stanno occupando di tutto fuorché di risolvere o comunque di far sì che, nel più breve tempo possibile, sia data una risoluzione definitiva ai diritti di tante persone che si sono sacrificate per superare un concorso. Quando il Ministro Profumo parla di qualità dell'istruzione e della formazione, in linea con i parametri indicati dalla strategia di Lisbona prima e dalla strategia UE 2020, dovrebbe innanzitutto pensare a risolvere i problemi concreti della nostra scuola e, in particolar modo, della scuola lombarda che sta ancora aspettando dalla giustizia amministrativa di questo Paese e dal Ministro dell'istruzione dimissionario una soluzione da un anno ad una situazione che non è più ormai sostenibile per le nostre scuole, per i nostri studenti e per le nostre famiglie.

  PRESIDENTE. Ci sono ancora due colleghi che hanno chiesto di parlare, l'onorevole Di Stefano e l'onorevole Di Battista. Ne approfitto prima di dare la parola all'onorevole Manlio Di Stefano per dire chiaramente, anche rispetto al dibattito e alla discussione che c’è stata ieri in Conferenza dei presidenti di gruppo, che è chiaro che il Presidente e la Presidenza si fanno carico della situazione anomala di cui abbiamo parlato, per cui prevediamo, anche rispetto al fatto che c'era un'attesa per lo scrutinio, un tempo che è un tempo assolutamente anomalo rispetto al tempo che si dedica normalmente all'ordine dei lavori. Vorrei semplicemente che questo fosse «preso» come ovviamente la comprensione anche delle esigenze di trasferire qui tante questioni che non lo si possa fare nel sindacato ispettivo, non perché non lo si possa fare – le interrogazioni e le interpellanze possono essere presentate – ma perché, come ci siamo detti, c’è il problema del Governo, però teniamo conto che stiamo parlando comunque di una situazione particolare e che molti dei temi che sono posti in interventi sull'ordine dei lavori sono dei temi che possono trovare più facilmente soluzione nell'attività di sindacato ispettivo.

Pag. 13

  Ha facoltà di parlare il deputato Di Stefano.

  MANLIO DI STEFANO. Signor Presidente, come tanti di voi sanno, gli ultimi dieci giorni sono stati caratterizzati da episodi di una violenza estrema. Il 7 aprile a Shegal, est dell'Afghanistan, sotto un raid della NATO perdevano la vita dieci bambini, sepolti dalle macerie della loro casa, insieme probabilmente alla loro famiglia, mentre da ieri ci giungono terrificanti notizie dalla Boston Marathon, dove tre persone, fra cui un bambino di otto anni, hanno perso la vita e circa 140 feriti sono tuttora in corso di verifica, alcuni dei quali sono gravi.
  Chiaramente noi ribadiamo, quella che è già chiara, la nostra posizione, che è quella che va contro ogni guerra e al disarmo e non vogliamo chiaramente specularci sopra, siamo certi che si farà giustizia in entrambi i casi, quello che ci preme fare in questo momento è semplicemente stringerci forte attorno alle famiglie e dire con queste poche e semplici parole che siamo con loro (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico).

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, colleghi deputati, quelli che sono rimasti, ieri è stato l'anniversario della morte di Vittorio Arrigoni, ucciso a Gaza esattamente due anni e un giorno fa. Vogliamo ricordarlo in quest'Aula.
  «Vik» è stato un grande, un grande davvero, ma non è stato un eroe. Ricordarlo come un eroe è fargli un torto. Ieri notte ho chiesto consigli alla rete, ho chiesto di inviarmi dei suggerimenti e delle frasi che avrei potuto citare: ne sono arrivate a centinaia, è stato così difficile scegliere che alla fine non ho scelto nessuna frase in particolare, ma ho scelto comunque di utilizzare lo spirito arrivato dalla rete, uno spirito diretto, naturale, molto umano.
  Vittorio non era un eroe, era un ragazzo, un ragazzo molto in gamba. Quando descriviamo qualcuno come se fosse un eroe, automaticamente lo distanziamo da noi, lo mettiamo su un piedistallo che ce lo fa percepire come un esempio irraggiungibile. Come vorrei essere come lui, potrebbe dire qualcuno, ma di persone così ne nascono due su un milione.
  Non è vero, di persone come Vittorio ce ne sono tante e soprattutto potranno essercene tante. «Vik» come molti, anche come molti qui, tra di noi, si è battuto per una causa che riteneva giusta e che ha seguito fino alla fine, ha vissuto una vita sicuramente speciale e ha voluto affermare che i diritti umani sono universali e per questo vanno sempre difesi. Beh, questo lo può fare soltanto «Vik», lo possiamo fare tutti quanti noi dentro quest'Aula e fuori da quest'Aula.
  Ho pensato a lungo a come ricordare la sua memoria e credo ci siano tanti modi, uno di questi sarebbe proseguire il lavoro che lui ha fatto a Gaza, dove si è occupato di costruire la pace e di gestire in modo non violento i conflitti, dove si è occupato di informazione. Sarebbe bello se proseguissimo il suo lavoro, sarebbe bello iniziare ad occuparci sul serio di come costruire la pace iniziando magari proprio dal conflitto tra palestinesi e israeliani, e anche per questo sarebbe bello – e lo dico davvero senza polemica – se il Parlamento iniziasse a lavorare al più presto.
  Per concludere, mi rivolgo a tutti i nuovi parlamentari – magari ce n’è ancora qualcuno in Aula – di tutti i partiti e chiaramente del MoVimento, perché Vittorio non appartiene a nessuno, Vittorio non credeva nei confini, nelle barriere, Vittorio non voleva essere sepolto sotto nessuna bandiera, nemmeno quella del popolo palestinese, che amava tanto.
  Mi rivolgo a voi che, come me, siete alla prima legislatura. Io penso che lavorare in Parlamento sia un onore, ma che sia anche un po’ pericoloso. Il pericolo più grande è quello di distaccarci lentamente dalla realtà. Questo è davvero rischioso perché, se siamo tutti uniti, se siamo connessi con i cittadini, più prenderemo le scelte con i loro occhi e chiaramente meno Pag. 14sbaglieremo. Possiamo contrastare questa minaccia, ce la possiamo fare. Come ? Restando sul territorio, stando in mezzo alla gente, non dimenticandoci da dove veniamo, ma soprattutto possiamo scongiurare questo rischio appunto di allontanarci dalla realtà ascoltando i consigli di Vittorio, leggendo i suoi scritti – perché lui, prima di tutto, amava scrivere e scriveva anche molto bene – umanizzando le nostre scelte proprio come faceva lui.
  Per questo è bello, sopratutto in quest'Aula, dopo due anni di eccessivo silenzio da parte delle istituzioni, far rimbombare la frase che lo ha caratterizzato. Per cui, Presidente e colleghi deputati, restiamo umani ! Ce lo chiede un ragazzo morto per la pace e ce lo chiedono i cittadini di tutto il mondo (Applausi).

  PRESIDENTE. Anche in questo caso, onorevole Di Battista, credo che il consenso che arriva dall'Aula valga più di qualunque altra considerazione riguardo alle sue parole.

Comunicazione del risultato della votazione per l'elezione di un segretario di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6 del Regolamento.

  PRESIDENTE. Comunico il risultato della votazione per l'elezione di un segretario di Presidenza: Presenti e votanti: 536.

  Astenuti: nessuno.

  Hanno ottenuto voti: Cirielli 85.

   Voti dispersi   4   
   Schede bianche  412   
   Schede nulle  35   

  Proclamo dunque eletto segretario di Presidenza il deputato Cirielli.

  Hanno preso parte alla votazione:
  Deputati:
  Abrignani Ignazio
  Adornato Ferdinando
  Agostinelli Donatella
  Agostini Roberta
  Aiello Ferdinando
  Airaudo Giorgio
  Alberti Dino
  Alfano Gioacchino
  Alfreider Daniel
  Alli Paolo
  Amato Maria
  Amendola Vincenzo
  Amici Sesa
  Amoddio Sofia
  Antezza Maria
  Anzaldi Michele
  Archi Bruno
  Argentin Ileana
  Arlotti Tiziano
  Artini Massimo
  Ascani Anna
  Baldassarre Marco
  Baldelli Simone
  Barbanti Sebastiano
  Baretta Pier Paolo
  Bargero Cristina
  Baroni Massimo Enrico
  Baruffi Davide
  Basso Lorenzo
  Battelli Sergio
  Bazoli Alfredo
  Bechis Eleonora
  Bellanova Teresa
  Benamati Gianluca
  Benedetti Silvia
  Beni Paolo
  Bergamini Deborah
  Berlinghieri Marina
  Bernardo Maurizio
  Bernini Massimiliano
  Bernini Paolo
  Berretta Giuseppe
  Bianchi Dorina
  Bianchi Mariastella
  Bianchi Nicola
  Biancofiore Michaela
  Bianconi Maurizio
  Biasotti Sandro
  Biffoni Matteo
  Bindi Rosy
  Binetti Paola
  Bini Caterina
  Biondelli Franca
  Blazina TamaraPag. 15
  Boccadutri Sergio
  Boccia Francesco
  Boccuzzi Antonio
  Bolognesi Paolo
  Bombassei Alberto
  Bonaccorsi Lorenza
  Bonafè Simona
  Bonafede Alfonso
  Bonavitacola Fulvio
  Bonifazi Francesco
  Bordo Franco
  Bordo Michele
  Borghesi Stefano
  Borghi Enrico
  Borletti Dell'Acqua Buitoni Ilaria
  Carla Anna
  Boschi Maria Elena
  Bosco Antonino
  Bossa Luisa
  Braga Chiara
  Brandolin Giorgio
  Bratti Alessandro
  Bray Massimo
  Brescia Giuseppe
  Bressa Gianclaudio
  Brugnerotto Marco
  Brunetta Renato
  Bruno Franco
  Bruno Bossio Vincenza
  Businarolo Francesca
  Busto Mirko
  Buttiglione Rocco
  Calabria Annagrazia
  Calabrò Raffaele
  Campana Micaela
  Cancelleri Azzurra Pia Maria
  Cani Emanuele
  Caon Roberto
  Capelli Roberto
  Capezzone Daniele
  Capodicasa Angelo
  Capone Salvatore
  Capozzolo Sabrina
  Capua Ilaria
  Carbone Ernesto
  Cardinale Daniela
  Carfagna Maria Rosaria
  Cariello Francesco
  Carinelli Paola
  Carnevali Elena
  Carocci Mara
  Carra Marco
  Carrescia Piergiorgio
  Carrozza Maria Chiara
  Casati Ezio Primo
  Casero Luigi
  Caso Vincenzo
  Castelli Laura
  Castiello Giuseppina
  Castricone Antonio
  Catalano Ivan
  Catania Mario
  Causi Marco
  Causin Andrea
  Cecconi Andrea
  Cenni Susanna
  Censore Bruno
  Centemero Elena
  Cera Angelo
  Cesaro Antimo
  Cesaro Luigi
  Chaouki Khalid
  Chiarelli Gianfranco Giovanni
  Chimienti Silvia
  Cicu Salvatore
  Cimbro Eleonora
  Cimmino Luciano
  Cirielli Edmondo
  Civati Giuseppe
  Coccia Laura
  Colaninno Matteo
  Colletti Andrea
  Colonnese Vega
  Cominardi Claudio
  Cominelli Miriam
  Corda Emanuela
  Corsaro Massimo Enrico
  Coscia Maria
  Costa Enrico
  Costantino Celeste
  Cova Paolo
  Covello Stefania
  Cozzolino Emanuele
  Crimì Filippo
  Crippa Davide
  Crivellari Diego
  Culotta Magda
  Currò Tommaso
  Dadone Fabiana
  Daga Federica
  D'Agostino Angelo Antonio
  D'Alessandro Luca
  Dallai Luigi
  Dall'Osso MatteoPag. 16
  Dal Moro Gian Pietro
  D'Ambrosio Giuseppe
  Dambruoso Stefano
  Damiano Cesare
  D'Arienzo Vincenzo
  D'Attorre Alfredo
  Da Villa Marco
  Del Grosso Daniele
  Dellai Lorenzo
  Dell'Aringa Carlo
  Della Valle Ivan
  Dell'Orco Michele
  De Lorenzis Diego
  De Maria Andrea
  De Menech Roger
  De Micheli Paola
  De Mita Giuseppe
  De Rosa Massimo Felice
  Di Battista Alessandro
  Di Benedetto Chiara
  Dieni Federica
  Di Gioia Lello
  Di Lello Marco
  Di Maio Luigi
  Di Maio Marco
  D'Incà Federico
  D'Incecco Vittoria
  Di Salvo Titti
  Di Stefano Fabrizio
  Di Stefano Manlio
  Di Vita Giulia
  Donati Marco
  D'Ottavio Umberto
  Duranti Donatella
  D'Uva Francesco
  Ermini David
  Fabbri Marilena
  Faenzi Monica
  Famiglietti Luigi
  Fantinati Mattia
  Faraone Davide
  Farina Daniele
  Farina Gianni
  Fassina Stefano
  Fauttilli Federico
  Fava Claudio
  Fedi Marco
  Fedriga Massimiliano
  Ferranti Donatella
  Ferrara Ciccio
  Ferrari Alan
  Ferro Andrea
  Fico Roberto
  Fiorio Massimo
  Fioroni Giuseppe
  Folino Vincenzo
  Fontana Cinzia Maria
  Fontana Gregorio
  Fontanelli Paolo
  Formisano Aniello
  Fossati Filippo
  Fraccaro Riccardo
  Fragomeli Gian Mario
  Franceschini Dario
  Fratoianni Nicola
  Fregolent Silvia
  Frusone Luca
  Fucci Benedetto Francesco
  Furnari Alessandro
  Gadda Maria Chiara
  Gagnarli Chiara
  Galan Giancarlo
  Galati Giuseppe
  Galgano Adriana
  Galli Carlo
  Galli Giampaolo
  Gallinella Filippo
  Gallo Luigi
  Gallo Riccardo
  Galperti Guido
  Gandolfi Paolo
  Garavini Laura
  Garofani Francesco Saverio
  Gasbarra Enrico
  Gasparini Daniela Matilde Maria
  Gebhard Renate
  Gelli Federico
  Gelmini Mariastella
  Ghizzoni Manuela
  Giacobbe Anna
  Giacomelli Antonello
  Giacomoni Sestino
  Giammanco Gabriella
  Gigli Gian Luigi
  Ginefra Dario
  Giordano Giancarlo
  Giordano Silvia
  Giorgetti Giancarlo
  Giorgis Andrea
  Gitti Gregorio
  Giuliani Fabrizia
  Giulietti Giampiero
  Gnecchi Marialuisa
  Gozi SandroPag. 17
  Grande Marta
  Grassi Gero
  Gregori Monica
  Gribaudo Chiara
  Grillo Giulia
  Guerini Giuseppe
  Guerini Lorenzo
  Guerra Mauro
  Iacono Maria
  Iannuzzi Cristian
  Iannuzzi Tino
  Impegno Leonardo
  Incerti Antonella
  Iori Vanna
  Kronbichler Florian
  Kyenge Cecile
  L'Abbate Giuseppe
  Labriola Vincenza
  Lacquaniti Luigi
  Laffranco Pietro
  Laforgia Francesco
  Lainati Giorgio
  La Marca Francesca
  Latronico Cosimo
  Lattuca Enzo
  Lauricella Giuseppe
  Lavagno Fabio
  Legnini Giovanni
  Lenzi Donata
  Leone Antonio
  Leonori Marta
  Letta Enrico
  Leva Danilo
  Librandi Gianfranco
  Liuzzi Mirella
  Locatelli Pia Elda
  Lodolini Emanuele
  Lombardi Roberta
  Lorefice Marialucia
  Lorenzin Beatrice
  Losacco Alberto
  Lotti Luca
  Lupo Loredana
  Madia Maria Anna
  Maestri Patrizia
  Magorno Ernesto
  Maietta Pasquale
  Malisani Gianna
  Malpezzi Simona Flavia
  Manciulli Andrea
  Manfredi Massimiliano
  Mannino Claudia
  Mantero Matteo
  Manzi Irene
  Marantelli Daniele
  Marazziti Mario
  Marchi Maino
  Marcon Giulio
  Mariani Raffaella
  Mariano Elisa
  Marotta Antonio
  Marrocu Siro
  Marroni Umberto
  Martella Andrea
  Martelli Giovanna
  Marti Roberto
  Martino Antonio
  Martino Pierdomenico
  Marzana Maria
  Matarrelli Toni
  Mauri Matteo
  Mazziotti Di Celso Andrea
  Mazzoli Alessandro
  Melilla Generoso
  Melilli Fabio
  Meloni Giorgia
  Meloni Marco
  Miccoli Marco
  Micillo Salvatore
  Migliore Gennaro
  Milanato Lorena
  Miotto Anna Margherita
  Misiani Antonio
  Mogherini Federica
  Mognato Michele
  Molea Bruno
  Molteni Nicola
  Monaco Francesco
  Monchiero Giovanni
  Mongiello Colomba
  Montroni Daniele
  Morani Alessia
  Morassut Roberto
  Moretti Alessandra
  Moscatt Antonino
  Mottola Giovanni Carlo Francesco
  Mucci Mara
  Mura Romina
  Murer Delia
  Naccarato Alessandro
  Nardella Dario
  Nardi Martina
  Narduolo Giulia
  Nastri GaetanoPag. 18
  Nesci Dalila
  Nesi Edoardo
  Nicchi Marisa
  Nicoletti Michele
  Nissoli Fucsia
  Nuti Riccardo
  Oliaro Roberta
  Oliverio Nicodemo Nazzareno
  Orfini Matteo
  Orlando Andrea
  Ottobre Mauro
  Pagani Alberto
  Pagano Alessandro
  Paglia Giovanni
  Palazzotto Erasmo
  Palese Rocco
  Palma Giovanna
  Palmieri Antonio
  Palmizio Elio Massimo
  Pannarale Annalisa
  Paolucci Massimo
  Parentela Paolo
  Parisi Massimo
  Parrini Dario
  Pastorelli Oreste
  Pastorino Luca
  Patriarca Edoardo
  Pelillo Michele
  Pellegrino Serena
  Pes Caterina
  Pesco Daniele
  Petitti Emma
  Petraroli Cosimo
  Petrenga Giovanna
  Petrini Paolo
  Piazzoni Ileana Cathia
  Picchi Guglielmo
  Piccione Teresa
  Piccoli Nardelli Flavia
  Piccolo Giorgio
  Piccolo Salvatore
  Piccone Filippo
  Picierno Pina
  Pilozzi Nazzareno
  Pini Giuditta
  Pinna Paola
  Piras Michele
  Pisano Girolamo
  Piso Vincenzo
  Pizzolante Sergio
  Placido Antonio
  Plangger Albrecht
  Polidori Catia
  Pollastrini Barbara
  Polverini Renata
  Porta Fabio
  Portas Giacomo Antonio
  Prataviera Emanuele
  Prestigiacomo Stefania
  Preziosi Ernesto
  Prodani Aris
  Quaranta Stefano
  Quartapelle Procopio Lia
  Quintarelli Giuseppe Stefano
  Rabino Mariano
  Raciti Fausto
  Ragosta Michele
  Rampelli Fabio
  Rampi Roberto
  Ravetto Laura
  Realacci Ermete
  Ribaudo Francesco
  Ricciatti Lara
  Richetti Matteo
  Rigoni Andrea
  Rizzetto Walter
  Rizzo Gianluca
  Roccella Eugenia
  Rocchi Maria Grazia
  Romano Andrea
  Romano Paolo Nicolò
  Romele Giuseppe
  Rondini Marco
  Rosato Ettore
  Rossi Domenico
  Rossomando Anna
  Rostellato Gessica
  Rotondi Gianfranco
  Rotta Alessia
  Rughetti Angelo
  Russo Paolo
  Saltamartini Barbara
  Sammarco Gianfranco
  Sanga Giovanni
  Sani Luca
  Sanna Francesco
  Sanna Giovanna
  Santelli Jole
  Santerini Milena
  Sarro Carlo
  Sarti Giulia
  Savino Elvira
  Sberna Mario
  Sbrollini DanielaPag. 19
  Scagliusi Emanuele
  Scalfarotto Ivan
  Scanu Gian Piero
  Schirò Planeta Gea
  Schullian Manfred
  Scopelliti Rosanna
  Scotto Arturo
  Scuvera Chiara
  Segoni Samuele
  Senaldi Angelo
  Sereni Marina
  Sibilia Carlo
  Simoni Elisa
  Sisto Francesco Paolo
  Sorial Girgis Giorgio
  Sottanelli Giulio Cesare
  Spadoni Maria Edera
  Speranza Roberto
  Spessotto Arianna
  Squeri Luca
  Stumpo Nicola
  Tabacci Bruno
  Tacconi Alessio
  Taglialatela Marcello
  Tancredi Paolo
  Taranto Luigi
  Taricco Mino
  Tartaglione Assunta
  Tentori Veronica
  Terrosi Alessandra
  Terzoni Patrizia
  Tidei Marietta
  Tinagli Irene
  Tofalo Angelo
  Toninelli Danilo
  Totaro Achille
  Tripiedi Davide
  Tullo Mario
  Turco Tancredi
  Vacca Gianluca
  Valente Simone
  Valente Valeria
  Valiante Simone
  Vallascas Andrea
  Vargiu Pierpaolo
  Vazio Franco
  Vecchio Andrea
  Vella Paolo
  Velo Silvia
  Venittelli Laura
  Ventricelli Liliana
  Verini Walter
  Vignali Raffaello
  Vignaroli Stefano
  Villarosa Alessio
  Villecco Calipari Rosa Maria
  Vitelli Paolo
  Vito Elio
  Zaccagnini Adriano
  Zampa Sandra
  Zan Alessandro
  Zanetti Enrico
  Zanin Giorgio
  Zappulla Giuseppe
  Zardini Diego
  Zoggia Davide
  Zolezzi Alberto

  Sono in missione:
  Balduzzi Renato
  Bocci Gianpiero
  Caparini Davide
  Giachetti Roberto
  Lupi Maurizio
  Merlo Ricardo Antonio
  Pisicchio Pino

Sui lavori della Camera.

  PRESIDENTE. Comunico che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stato stabilito che la discussione del Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1) avrà luogo lunedì 29 aprile (ore 15, con eventuale prosecuzione notturna) e il seguito dell'esame martedì 30 aprile (antimeridiana/pomeridiana) (con votazioni).
  È stato altresì stabilito che la discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 676 – Conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali (da inviare al Senato – scadenza: 7 giugno 2013) avrà luogo lunedì 6 maggio (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna) e il seguito dell'esame Pag. 20a partire da martedì 7 maggio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna) (con votazioni).
  L'organizzazione dei tempi per l'esame del Documento di economia e finanza 2013 sarà pubblicata in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.
  Ricordo che la Giunta delle elezioni, di cui all'articolo 3, comma 2, del Regolamento, deve procedere all'accertamento di tre deputati subentranti ed altrettanti deputati dimissionari e che la medesima Giunta è convocata a tal fine alle 17 di oggi.
  Sospendo, pertanto, la seduta fino alla conclusione della riunione della predetta Giunta al fine di dare comunicazione dei relativi esiti.

  La seduta, sospesa alle 14,45, è ripresa alle 18,15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Gregorio Fontana, Formisano e Migliore sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
  I deputati in missione sono complessivamente dodici, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza, che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Proclamazione di deputati subentranti.

  PRESIDENTE. Dovendosi procedere alla proclamazione di deputati subentranti, a seguito della presa d'atto delle dimissioni dei deputati Roberto Cota (nella seduta del 9 aprile scorso), Massimiliano Smeriglio e Nichi Vendola (nella seduta odierna), comunico che la Giunta di cui all'articolo 3, comma 2, del Regolamento, nella riunione odierna, ha accertato – ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati (decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957) – i seguenti candidati che seguono immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo delle rispettive liste:
  Stefano Allasia per la lista n. 9 – Lega Nord nella I Circoscrizione Piemonte 1 che subentra a Roberto Cota;
  Filiberto Zaratti per la lista n. 16 – Sinistra Ecologia Libertà nella XV Circoscrizione Lazio 1 che subentra a Massimiliano Smeriglio;
  Arcangelo Sannicandro per la lista n. 12 – Sinistra Ecologia Libertà nella XXI Circoscrizione Puglia che subentra a Nichi Vendola.
  Do atto alla Giunta di queste comunicazioni e proclamo quindi deputati, a norma dell'articolo 17-bis, comma 3, del Regolamento, per la I Circoscrizione Piemonte 1 Stefano Allasia, per la XV Circoscrizione Lazio 1 Filiberto Zaratti e per la XXI Circoscrizione Puglia Arcangelo Sannicandro.
  Si intende che da oggi decorre il termine di 20 giorni per la presentazione di eventuali ricorsi.

Annunzio della convocazione del Parlamento in seduta comune (ore 18,18).

  PRESIDENTE. Ricordo che giovedì 18 aprile, alle ore 10, è convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, per l'elezione del Presidente della Repubblica. La chiama avrà inizio dai senatori.

Ordine del giorno della prossima seduta.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

  Lunedì 29 aprile 2013, alle 15:

  Discussione sulle linee generali del Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1).

  La seduta termina alle 18,20.

Pag. 21

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2013 (DOC. LVII, N. 1)

Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1)

Tempo complessivo, comprensivo delle dichiarazioni di voto: 10 ore.

Relatore per la maggioranza 30 minuti
Eventuali relatori di minoranza 20 minuti (complessivamente)
Governo 30 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 35 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 6 ore e 50 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 58 minuti
MoVimento 5 Stelle 1 ora e 1 minuto
 Popolo della Libertà – Berlusconi
 Presidente
57 minuti
 Scelta civica per l'Italia 42 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 38 minuti
 Lega Nord e Autonomie 33 minuti
 Fratelli d'Italia 30 minuti
 Misto: 31 minuti
  Centro Democratico 12 minuti
  MAIE – Movimento Associativo italiani
  all'estero
12 minuti
  Minoranze linguistiche 7 minuti