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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 7 maggio 2013

TESTO AGGIORNATO AL 10 luglio 2013

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 7 maggio 2013.

  Angelino Alfano, Alfreider, Carrozza, Casero, Cirielli, D'Alia, Luigi Di Maio, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Kyenge, Lorenzin, Lupi, Merlo, Migliore, Orlando, Pisicchio, Sereni, Vezzali.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 6 maggio 2013 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   DI SALVO: «Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili nel settore scolastico» (877);
   SPADONI e DI VITA: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011» (878);
   ROSATO: «Riconoscimento del Centro di ricerche storiche di Rovigno e dell'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI) di Trieste e concessione di contributi per le spese di funzionamento» (879);
   MISIANI e CAUSI: «Modifica all'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di riduzione dell'aliquota dell'imposta municipale propria per gli immobili residenziali locati a canone concordato» (880);
   MIGLIORE ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011» (881).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di inchiesta parlamentare.

  In data 6 maggio 2013 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di inchiesta parlamentare d'iniziativa dei deputati:
   BOCCADUTRI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla cessione dei beni produttivi della società Alitalia – Linee aeree italiane Spa alla Compagnia aerea italiana Spa» (doc. XXII, n. 4);
   MONGIELLO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale» (doc. XXII, n. 5).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di un deputato a una proposta di legge.

  La proposta di legge MOGHERINI ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011» (118) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Moretti.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e reintroduzione del voto di preferenza» (3);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Modifiche agli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione, nonché agli Statuti speciali della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Friuli Venezia Giulia, in materia di soppressione delle province» (8);
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza» (9) Parere delle Commissioni II, III, V, VII, XII e XIV;
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale» (11) Parere delle Commissioni V e XI;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Iniziativa quorum zero e più democrazia» (14) Parere della III Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Finanziamento della politica» (15) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifiche agli articoli 41, 45, 47 e 53 della Costituzione, in materia di iniziativa economica privata e di prelievo fiscale» (16) Parere delle Commissioni VI, X e XI;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifiche all'articolo 41 della Costituzione, concernente l'iniziativa economica privata» (17) Parere delle Commissioni X e XI;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifica all'articolo 45 della Costituzione, in materia di tutela e sviluppo della piccola e media impresa» (18) Parere della X Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifica all'articolo 47 della Costituzione, in materia di accesso del risparmio popolare alla partecipazione nelle piccole e medie imprese e all'investimento azionario» (19) Parere delle Commissioni VI e X;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifica all'articolo 53 della Costituzione, in materia di determinazione della base imponibile e di limite al prelievo tributario relativamente alle imposte dirette» (20) Parere della VI Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifica dell'articolo 68 della Costituzione, concernente le immunità dei membri del Parlamento» (21) Parere della II Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE VIGNALI: «Modifica dell'articolo 136 della Costituzione, concernente gli effetti delle sentenze della Corte costituzionale che dichiarano l'illegittimità costituzionale di norme di legge o di atto avente forza di legge» (22);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CIRIELLI: «Modifica dell'articolo 27 della Costituzione in materia di responsabilità penale» (30) Parere della II Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CIRIELLI: «Modifica all'articolo 111 della Costituzione in materia di tutela delle vittime di reati e delle persone danneggiate da reati» (31) Parere della II Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CIRIELLI: «Modifica all'articolo 132 della Costituzione, concernente il procedimento per l'istituzione di nuove regioni e la fusione di regioni esistenti» (34);
  CIRIELLI: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali» (35) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V;
  CIRIELLI: «Modifiche all'articolo 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55, e agli articoli 8 e 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, in materia di cause di decadenza e di sospensione da cariche presso le regioni, gli enti locali, le loro aziende e consorzi e le aziende sanitarie locali e ospedaliere» (36) Parere delle Commissioni II e XII;
  CIRIELLI: «Modifica all'articolo 138 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di requisiti delle guardie particolari giurate» (37) Parere delle Commissioni IV e XIV;
  CIRIELLI: «Disposizioni in materia di concessione della cittadinanza italiana a cittadini somali che hanno frequentato le Accademie militari e le Scuole ufficiali italiane» (38) Parere delle Commissioni II, III, IV e V;
  CIRIELLI: «Modifiche all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, e all'articolo 380 del codice di procedura penale, concernenti il delitto di travisamento in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico» (42) Parere della II Commissione (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni);
  CIRIELLI: «Disposizioni in materia di cumulabilità tra l'indennità mensile per servizio di istituto e l'indennità di aeronavigazione o di volo del personale delle Forze di polizia» (48) Parere delle Commissioni IV, V e XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ALFREIDER ed altri: «Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige in materia di tutela della minoranza linguistica ladina della provincia di Bolzano» (56) Parere delle Commissioni II, V e XI;
  GEBHARD ed altri: «Ripristino della festività di San Giuseppe nella data del 19 marzo» (58) Parere delle Commissioni V e XI;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Modifica dell'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, in materia di utilizzo di mezzi, anche aventi connotazione religiosa, atti a rendere irriconoscibile la persona» (87) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), VII, IX, XI e XII;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Disposizioni per rafforzare l'assistenza dei pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza cronici» (98) Parere delle Commissioni I, II e V;
  VILLECCO CALIPARI: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per fenomeni di infiltrazione mafiosa» (152) Parere delle Commissioni II, V, VI, VIII, XI, XII e XIV;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifica all'articolo 2 della Costituzione, concernente il riconoscimento del diritto all'acqua» (174) Parere della VIII Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifica all'articolo 21 della Costituzione, concernente il diritto all'informazione» (175) Parere delle Commissioni VII e IX;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifiche agli articoli 48 e 75 della Costituzione in materia di cittadinanza civile» (176);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifica dell'articolo 58 della Costituzione in materia di elezione dei senatori della Repubblica» (177);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifiche agli articoli 66, 68, 105, 107 e 134 della Costituzione. Attribuzione di funzioni in materia di prerogative parlamentari e di guarentigie della magistratura alla Corte costituzionale» (178) Parere della II Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifiche agli articoli 73 e 82 e introduzione degli articoli 69-bis, 82-bis e 82-ter della Costituzione, concernenti lo statuto dell'opposizione» (179);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione, nonché agli Statuti speciali della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Friuli Venezia Giulia, in materia di soppressione delle province, e disposizioni per la destinazione delle risorse rese disponibili al finanziamento di iniziative per promuovere l'occupazione giovanile» (180) Parere delle Commissioni VII, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e XIII;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Istituzione di un'Assemblea per la riforma della Costituzione» (181);
  PISICCHIO: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica» (182);
  PISICCHIO: «Delega al Governo per l'introduzione di un sistema elettronico di votazione per lo svolgimento delle elezioni e dei referendum, nonché disciplina della sottoscrizione per via telematica delle liste elettorali, delle candidature e delle richieste di referendum» (185) Parere delle Commissioni II e V;
  PISICCHIO: «Disciplina dell'attività dei partiti politici» (186) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e VI;
  PISICCHIO: «Disciplina delle fondazioni politiche» (187) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria);
  PISICCHIO: «Disciplina dell'attività di relazione istituzionale» (188) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e XI;
  DI LELLO ed altri: «Disposizioni per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, in materia di natura, organizzazione e gestione amministrativa dei partiti politici» (199) Parere delle Commissioni II, V, VI e VII;
  DI LELLO ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza» (200) Parere delle Commissioni II, III, V, VII e XIV;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MATTEO BRAGANTINI ed altri: «Distacco del comune di Lamon dalla regione Veneto e sua aggregazione alla regione Trentino-Alto Adige, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione» (215);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GIACHETTI: «Abrogazione dei commi secondo e terzo dell'articolo 68 della Costituzione» (243) Parere della II Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE FRANCESCO SANNA: «Modifiche agli articoli 66 e 134 della Costituzione. Introduzione della facoltà di ricorso alla Corte costituzionale contro le deliberazioni delle Camere in materia di elezioni e di cause di ineleggibilità e incompatibilità dei membri del Parlamento» (284);
  CENNI ed altri: «Norme per la parità di accesso ai mezzi di comunicazione nella campagna elettorale e istituzione dell'Agenzia per la parità, per la non discriminazione tra i generi e per la tutela della dignità della donna nell'ambito della pubblicità e della comunicazione» (297) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III, V, VII, IX, X e XIV;
  TINO IANNUZZI: «Modifiche all'articolo 51 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di rieleggibilità alla carica di sindaco nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti» (346);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE LENZI: «Modifiche agli articoli 56 e 58 della Costituzione. Riduzione dei limiti di età per l'elettorato attivo e passivo nelle elezioni politiche» (355);
  LENZI: «Modifica all'articolo 14 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di presentazione dei contrassegni e degli statuti dei partiti e movimenti politici» (356);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE LAURICELLA ed altri: «Modifiche agli articoli 138 e 139 della Costituzione, concernenti il procedimento per l'approvazione delle leggi di revisione costituzionale e delle altre leggi costituzionali, nonché i limiti alla revisione costituzionale» (357);
  BERSANI ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica, nonché delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali» (358) Parere della V Commissione;
  ZAMPA: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza dei minori nati da genitori stranieri» (369) Parere delle Commissioni II, V, VII, XII e XIV;
  MURER: «Norme per la promozione di un programma di apprendimento della lingua e della cultura italiana per gli immigrati» (385) Parere delle Commissioni III, V, VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), X, XI, XII e XIV;
  SPERANZA ed altri: «Istituzione della Giornata della legalità e della memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie» (460) Parere delle Commissioni II, V e VII;
  BERSANI ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di acquisto della cittadinanza» (463) Parere delle Commissioni II, V e VII;
  GINEFRA ed altri: «Modifica all'articolo 7 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di limite del numero dei mandati parlamentari» (477);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GOZI: «Modifica all'articolo 69 della Costituzione e altre disposizioni in materia di prevenzione e risoluzione dei conflitti di interessi dei parlamentari» (483) Parere delle Commissioni II, X e XI;
  GOZI: «Modifica della denominazione e delle competenze del Comitato parlamentare di cui all'articolo 18 della legge 30 settembre 1993, n. 388» (484) Parere delle Commissioni III e XIV;
  VACCARO: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza» (494) Parere delle Commissioni II, V, VII e XIV;
  MARAZZITI ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza» (525) Parere delle Commissioni II, V, VII e XIV;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BIANCONI e LAFFRANCO: «Modifiche agli articoli 3, 9, 17, 18 e 19 della Costituzione, in materia di principio di eguaglianza sostanziale, di tutela e promozione del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e culturale, di libertà di riunione, di libertà di associazione e di libertà di religione» (560) Parere delle Commissioni II, VII e VIII;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BIANCONI e LAFFRANCO: «Modifica all'articolo 11 della Costituzione, in materia di interesse nazionale» (561) Parere della III Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE LAFFRANCO e BIANCONI: «Modifiche all'articolo 117 della Costituzione in materia di attribuzione allo Stato della competenza legislativa concernente la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell'energia» (568) Parere della X Commissione;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PALMIZIO: «Modifiche agli articoli 71 e 75 della Costituzione, in materia di iniziativa popolare e di referendum» (579);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PALMIZIO: «Modifica all'articolo 72 della Costituzione, in materia di esame parlamentare dei progetti di legge d'iniziativa popolare» (580);
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PALMIZIO: «Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione, in materia di ripartizione delle competenze tra lo Stato e le regioni» (581) Parere delle Commissioni V, VI, X e XI;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PALMIZIO: «Abrogazione dell'articolo 116 della Costituzione e degli statuti speciali regionali nonché disposizioni in materia di accorpamento delle regioni» (582);
  VERINI: «Modifiche all'articolo 8 della legge 4 aprile 1956, n. 212, e all'articolo 15 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, in materia di sanzioni per l'affissione abusiva di manifesti di propaganda elettorale» (595) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII e X;
  LOMBARDI ed altri: «Abolizione dei contributi pubblici e modifiche alla disciplina in materia di spese elettorali e agevolazioni a partiti e movimenti politici. Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle leggi concernenti agevolazioni in favore dei partiti» (664) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X e XIV.

   II Commissione (Giustizia):
  VIGNALI: «Delega al Governo per la modifica della disciplina in materia fallimentare e di procedure concorsuali, nonché disposizione concernente il privilegio in favore dei crediti delle imprese artigiane» (23) Parere delle Commissioni I, V e X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento);
  CIRIELLI: «Introduzione dell'articolo 187-bis del codice penale e altre disposizioni in materia di risarcimento dei danni da parte dello Stato in favore delle vittime di reati» (39) Parere delle Commissioni I e V;
  CIRIELLI: «Introduzione dell'articolo 640-bis.1 del codice penale in materia di truffa ai danni di soggetti minori o anziani» (40) Parere delle Commissioni I e XII;
  CIRIELLI: «Modifiche agli articoli 3, 8 e 75 del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, concernenti l'applicazione di misure di prevenzione al fine di contrastare la pedofilia» (43) Parere delle Commissioni I e XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento);
  CIRIELLI: «Modifica dell'articolo 1 e abrogazione dell'articolo 1-bis del decreto legislativo 22 gennaio 1948, n. 66, recante norme per assicurare la libera circolazione sulle strade ferrate e ordinarie e la libera navigazione» (44) Parere delle Commissioni I e IX (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento);
  GEBHARD ed altri: «Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di cognome dei coniugi e dei figli» (57) Parere delle Commissioni I, III e V;
  SCHULLIAN ed altri: «Istituzione della corte d'appello e della procura generale della Repubblica in Bolzano» (63) Parere delle Commissioni I, V e XI;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Introduzione dell'articolo 317-ter del codice civile, concernente il diritto di visita dei nonni» (86) Parere delle Commissioni I e XII;
  PISICCHIO: «Introduzione degli articoli 613-bis e 613-ter del codice penale in materia di tortura» (189) Parere delle Commissioni I e III;
  PISICCHIO: «Introduzione dell'articolo 613-bis del codice penale, concernente il reato di manipolazione mentale» (190) Parere della I Commissione;
  PISICCHIO: «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alle leggi 8 febbraio 1948, n. 47, e 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante, nonché di istituzione del Giuri per la correttezza dell'informazione» (191) Parere delle Commissioni I, V, VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e IX;
  FUCCI: «Modifiche alle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile, di cui al regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, in materia di consulenti tecnici del giudice nelle discipline medico-chirurgiche» (258) Parere delle Commissioni I, V e XII;
  FRANCESCO SANNA ed altri: «Modifica dell'articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso» (328) Parere della I Commissione;
  FERRANTI ed altri: «Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili» (331) Parere delle Commissioni I, V, VIII, IX, XI e XII;
  PES ed altri: «Modifiche agli articoli 4 e 44 della legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di adozione dei minori da parte delle famiglie affidatarie» (350) Parere delle Commissioni I e XII;
  FERRANTI ed altri: «Modifiche agli articoli 407 e 412 del codice di procedura penale in materia di termine per le determinazioni del pubblico ministero relative all'esercizio dell'azione penale» (371) Parere della I Commissione;
  FERRANTI ed altri: «Modifiche al codice di procedura penale in materia di disciplina dell'udienza preliminare e di richieste di prova» (372) Parere delle Commissioni I e V;
  FERRANTI ed altri: «Modifiche al codice di procedura penale in materia di ricorso per cassazione, al fine di assicurare la ragionevole durata dei giudizi penali» (373) Parere delle Commissioni I e V;
  BIANCONI e LAFFRANCO: «Modifiche al codice penale in materia di delitti commessi con violazione delle norme sulla circolazione stradale da soggetti in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica per effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope» (562) Parere delle Commissioni I, IX e XII;
  NACCARATO: «Modifiche agli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale, in materia di autoriciclaggio» (612) Parere delle Commissioni I e VI;
  NACCARATO: «Modifiche all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, in materia di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive» (613) Parere delle Commissioni I e VII;
  FERRANTI ed altri: «Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali» (631) Parere delle Commissioni I e V;
  SALTAMARTINI: «Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di diritto del minore ad una famiglia» (642) Parere delle Commissioni I, V e XII.

   III Commissione (Affari esteri):
  PISICCHIO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo per l'emergenza economico-sociale del Paese» (192) Parere delle Commissioni I e X;
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Trattati internazionali, basi e servitù militari» (2) Parere delle Commissioni I, IV (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, VIII, IX, X, XI e XIV;
  MOGHERINI ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011» (118) Parere delle Commissioni I, II, V, VII e XII;
  PALMIZIO: «Affidamento della costituzione dell’“Osservatorio euro-mediterraneo-Mar Nero sull'informazione e la partecipazione nelle politiche ambientali e azioni di sviluppo economico sostenibile locale per il rafforzamento della cooperazione regionale e dei processi di pace” alla Federazione internazionale per lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà nel Mediterraneo-Mar Nero ONLUS» (583) Parere delle Commissioni I, V, VI, VIII e XIV.

   IV Commissione (Difesa):
  CIRIELLI: «Delega al Governo per l'istituzione di un Servizio nazionale militare di volontari per la mobilitazione» (46) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X e XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale);
  CIRIELLI: «Modifica all'articolo 17 della legge 23 marzo 1983, n. 78, in materia di cumulabilità delle indennità operative dei piloti e dei paracadutisti dell'Aeronautica militare» (49) Parere delle Commissioni I, V e XI;
  VILLECCO CALIPARI: «Disposizioni concernenti la vendita e la determinazione dei canoni di occupazione degli alloggi di servizio del Ministero della difesa» (161) Parere delle Commissioni I, V, VI e VIII.

   V Commissione (Bilancio):
  MATTIELLO ed altri: «Modifiche alla legge 20 maggio 1985, n. 222, in materia di destinazione di una quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale a interventi di valorizzazione e ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico» (248) Parere delle Commissioni I, VII e VIII;
  MURER ed altri: «Norme per la stabilizzazione e la destinazione del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche» (382) Parere delle Commissioni I, II, VII, VIII, IX e XII;
  BARETTA ed altri: «Autorizzazione ai comuni all'esecuzione dei pagamenti di residui passivi in conto capitale, con esclusione dei relativi importi dal saldo rilevante ai fini del patto di stabilita interno per il 2013, in favore delle imprese» (397) Parere della I Commissione.

   VI Commissione (Finanze):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Per fermare Equitalia - Abrogazione delle norme relative all'indebito guadagno delle società concessionarie dei tributi, da applicare anche ai procedimenti in corso, con l'eliminazione degli oneri accessori, riduzione degli aggi e la sospensione senza oneri per un anno delle procedure esecutive in essere in seguito alla grave crisi economica» (12) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V;
  VIGNALI: «Introduzione dell'articolo 74-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di applicazione dell'imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di commercio elettronico diretto regolate con l'intervento di intermediari finanziari abilitati» (24) Parere delle Commissioni I, V, X e XIV;
  VIGNALI: «Modifiche al testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di determinazione del reddito di lavoro autonomo, e altre disposizioni in materia di esercizio delle attività professionali e dell'iniziativa privata, nonché delega al Governo per l'adozione di misure volte a favorire l'avvio e lo sviluppo delle attività economiche» (25) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VII, VIII, IX, X e XI;
  CIRIELLI: «Modifiche all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità di spese sostenute per l'utilizzo di mezzi pubblici di trasporto» (51) Parere delle Commissioni I, V, VII, IX e XI;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Delega al Governo per l'elevazione dell'aliquota minima dei tributi sui giochi d'azzardo e destinazione di quota delle entrate erariali alla prevenzione e alla cura dei fenomeni di gioco d'azzardo patologico» (90) Parere delle Commissioni I, V e XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento);
  MOGHERINI ed altri: «Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio, trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo» (119) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), IV, V e X;
  RUSSO ed altri: «Modifica all'articolo 32 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, in materia di tariffe assicurative» (129) Parere delle Commissioni I, IX e XIV;
  MATTEO BRAGANTINI ed altri: «Disposizione temporanea concernente il regime tributario delle plusvalenze derivanti agli enti locali dalla cessione delle partecipazioni in enti o società da essi interamente partecipate» (216) Parere delle Commissioni I e V;
  MATTEO BRAGANTINI ed altri: «Disposizioni per l'erogazione rateale delle vincite dei giochi» (217) Parere delle Commissioni I e V;
  MURER: «Disposizioni concernenti il regime giuridico e per la valorizzazione delle valli da pesca della laguna di Venezia e della laguna di Marano Lagunare e Grado» (383) Parere delle Commissioni I, V, VIII e XIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento);
  POLVERINI: «Introduzione di un credito d'imposta in favore delle imprese per le nuove assunzioni» (394) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV;
  POLVERINI: «Delega al Governo per la revisione del trattamento tributario del reddito familiare mediante l'introduzione del metodo del quoziente familiare» (396) Parere delle Commissioni I, II, V e XII;
  VACCARO: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione per le spese relative alla frequenza di asili nido» (500) Parere delle Commissioni I, II, V e XII;
  MADIA e COPPOLA: «Divieto di transazioni economiche e finanziarie con società o enti esteri aventi sede in Stati che non permettono l'identificazione dei soggetti che ne detengono la proprietà o il controllo» (557) Parere delle Commissioni I, II, III, V e XIV;
  BIANCONI e LAFFRANCO: «Modifica all'articolo 128-quater del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, concernente gli agenti in attività finanziaria» (566) Parere delle Commissioni I, II, V e XIV.

   VII Commissione (Cultura):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Custodiamo la nostra storia» (7) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII e XIV;
  CIRIELLI: «Modifiche agli articoli 105 del testo unico di cui al regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e 897 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di cumulo degli incarichi di ufficiale superiore o generale delle Forze armate e di professore o ricercatore universitario» (50) Parere delle Commissioni I, IV (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V e XI;
  REALACCI ed altri: «Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici» (66) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e X;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Disposizioni per la valorizzazione delle tifoserie e la partecipazione delle famiglie alle manifestazioni sportive del calcio» (103) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e XII;
  PISICCHIO: «Modifiche alla legge 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di ordinamento della professione di giornalista» (194) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, IX, XI e XIV;
  PISICCHIO: «Introduzione dell'articolo 65-bis della legge 3 febbraio 1963, n. 69, concernente l'istituzione del Giurì per la correttezza dell'informazione» (195) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V e IX;
  MATTEO BRAGANTINI ed altri: «Disposizioni per la celebrazione del centenario del festival lirico dell'Arena di Verona» (218) Parere delle Commissioni I, III, V e X;
  FUCCI: «Delega al Governo in materia di disciplina dell'accesso ai corsi universitari a numero chiuso» (260) Parere delle Commissioni I, II, V, XII e XIV;
  ZAMPA ed altri: «Concessione di un contributo straordinario al Teatro comunale di Bologna in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della sua fondazione» (271) Parere delle Commissioni I e V;
  CENTEMERO: «Istituzione della Giornata nazionale della letteratura» (609) Parere delle Commissioni I e V;
  CENTEMERO: «Istituzione della Giornata nazionale della partecipazione nella scuola» (610) Parere delle Commissioni I e V;
  CENTEMERO: «Istituzione dell'Unione nazionale dei centri sportivi scolastici» (611) Parere delle Commissioni I, V e XII;
  SALTAMARTINI: «Modifiche alla legge 2 gennaio 1989, n. 6, e altre disposizioni riguardanti l'ordinamento delle professioni del turismo montano» (639) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.

   VIII Commissione (Ambiente):
  VIGNALI: «Disposizioni concernenti l'estensione del procedimento semplificato di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, previsto dall'articolo 146, comma 9, del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ad alcuni interventi di lieve entità sugli immobili appartenenti a complessi di cose immobili, centri e nuclei storici» (26) Parere delle Commissioni I, V e VII;
  REALACCI ed altri: «Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale» (68) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XI, XII e XIV;
  REALACCI ed altri: «Norme per la disciplina dell'accesso all'attività imprenditoriale nel settore dell'edilizia» (69) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, VII, X, XI, XII e XIV;
  REALACCI ed altri: «Norme per il contenimento dell'uso di suolo e la rigenerazione urbana» (70) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), IX, X e XIII;
  REALACCI ed altri: «Disposizioni concernenti la ricognizione e la demolizione degli immobili costruiti abusivamente, le sanzioni penali e i procedimenti di sanatoria, nonché disciplina dell'attività dell'Osservatorio nazionale sull'abusivismo edilizio» (71) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VI, VII, X, XI e XIV;
  REALACCI ed altri: «Norme per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono e la realizzazione di una rete della mobilita dolce» (72) Parere delle Commissioni I, V, VII, IX (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), X e XII;
  MATTEO BRAGANTINI ed altri: «Disposizioni in materia di disciplina delle grandi reti di trasporto stradale nazionale, nonché trasferimento delle strade statali alle regioni e soppressione della società ANAS Spa» (220) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), IX, XI e XIV;
  TINO IANNUZZI ed altri: «Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei centri storici» (344) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e VII;
  TINO IANNUZZI ed altri: «Disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici e dei borghi antichi d'Italia» (345) Parere delle Commissioni I, V, VII e X;
  TINO IANNUZZI ed altri: «Abrogazione dei commi da 1 a 5 dell'articolo 15 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, concernenti l'introduzione di un pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali gestiti direttamente dalla società ANAS Spa, nonché disposizione in materia di utilizzo dei proventi delle sanzioni per violazioni del codice della strada» (347) Parere delle Commissioni I, V, IX e XIV;
  MORASSUT: «Principi generali in materia di governo del territorio nonché di perequazione, compensazione e incentivazioni urbanistiche» (392) Parere delle Commissioni I, II, V e VI;
  LUPI: «Legge obiettivo per le città» (479) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), IX e XI;
  BOCCI: «Delega al Governo per l'emanazione di un testo unico delle disposizioni recanti interventi speciali per le città» (597) Parere delle Commissioni I e V;
  BOCCI: «Modifica alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, e altre disposizioni in materia di aree naturali protette» (598) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e IX;
  BOCCI: «Norme per la valorizzazione del patrimonio ferroviario in disuso e delle strade storiche nonché per la realizzazione di una rete di mobilita dolce e delle ’vie verdi’» (599) Parere delle Commissioni I, V, VII, IX (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e X;
  BOCCI: «Disposizioni in materia di tutela e promozione del turismo a piedi» (600) Parere delle Commissioni I, V, VII, X e XII;
  BOCCI ed altri: «Disposizioni per il risanamento del bacino imbrifero del Lago Trasimeno» (603) Parere delle Commissioni I, V, IX, X e XIV.

   IX Commissione (Trasporti):
  REALACCI ed altri: «Introduzione del titolo V-bis del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante disposizioni per la tutela e lo sviluppo della mobilita ciclistica» (73) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VIII e XIV;
  BRATTI ed altri: «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di tutela dell'utenza debole e per il miglioramento della sicurezza della mobilita ciclistica e pedonale» (111) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VIII, XII e XIV;
  PISICCHIO: «Disposizioni per la destinazione a finalità sociali di una quota delle vincite realizzate in trasmissioni televisive a premi» (196) Parere delle Commissioni I, V e XII.

   X Commissione (Attività produttive):
  VIGNALI: «Norme per il sostegno delle nuove imprese basate sulla tecnologia, nonché per favorire l'innovazione e il trasferimento tecnologico» (27) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e XIV;
  VIGNALI: «Disposizioni in materia di utilizzo del metano e del gas di petrolio liquefatto come carburanti per autotrazione» (28) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), IX e XIV;
  VIGNALI: «Disposizioni per il riordino della disciplina delle manifestazioni a premio e introduzione dell'articolo 30-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente le ritenute sul valore dei premi erogati» (29) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e XIV;
  REALACCI ed altri: «Disposizioni per la promozione e lo sviluppo della responsabilità sociale delle imprese» (74) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, IX, XI, XII e XIV.

   XI Commissione (Lavoro):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Regole democratiche sulle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e il referendum per l'efficacia dei contratti collettivi di lavoro» (5) Parere delle Commissioni I, II, V e X;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di rafforzamento dell'istituto del congedo parentale a sostegno dei genitori di bambini nati prematuri o gravemente immaturi ovvero portatori di gravi handicap» (91) Parere delle Commissioni I, V, X e XII;
  MOGHERINI ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti l'indennità di maternità, l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio e la fruizione del congedo parentale» (120) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X e XII;
  VILLECCO CALIPARI: «Autorizzazione all'assunzione di personale civile già vincitore di concorso pubblico presso il Ministero della difesa» (159) Parere delle Commissioni I, IV e V;
  VILLECCO CALIPARI: «Disposizioni per il passaggio di personale civile dell'Amministrazione della difesa dall'area professionale A all'area professionale B» (160) Parere delle Commissioni I, IV e V;
  BOBBA: «Modifiche alla legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di cumulabilità dei trattamenti pensionistici ai superstiti con i redditi del beneficiario, nonché sottoposizione dei medesimi trattamenti a un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito» (168) Parere delle Commissioni I, V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria);
  FEDRIGA e CAPARINI: «Modifiche agli articoli 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e 6 del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico» (224) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI, IX e XII;
  FEDRIGA ed altri: «Disposizioni per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici spettanti ai mutilati e agli invalidi di guerra» (226) Parere delle Commissioni I, IV, V e XII;
  FEDRIGA ed altri: «Disposizioni per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici spettanti ai congiunti dei caduti e degli invalidi di guerra» (227) Parere delle Commissioni I, IV e V;
  FEDRIGA ed altri: «Modifiche alla legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di limiti alla cumulabilità dei trattamenti pensionistici ai superstiti con i redditi del beneficiario» (228) Parere delle Commissioni I e V;
  FUCCI: «Delega al Governo per l'adozione di norme volte a garantire il possesso dei requisiti di professionalità e di capacita psico-attitudinale da parte del personale educativo degli asili-nido» (261) Parere delle Commissioni I, V e XII;
  MADIA: «Modifiche all'articolo 2112 del codice civile, in materia di mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda» (363) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), VI e X;
  MURER ed altri: «Modifica all'articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, in materia di inserimento lavorativo di persone svantaggiate» (386) Parere delle Commissioni I, II, V e XII;
  MURER ed altri: «Modifica all'articolo 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di esenzione dall'obbligo di reperibilità per il controllo dell'assenza nei riguardi dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni in caso di malattia oncologica, psichiatrica o renale necessitante del trattamento della dialisi» (389) Parere delle Commissioni I, V e XII;
  LUPI: «Modifiche alla legge 23 luglio 1991, n. 223, per favorire la ricollocazione professionale dei lavoratori coinvolti in processi di riduzione collettiva del personale o interessati da licenziamento individuale per motivi connessi all'organizzazione e alla produzione dell'impresa» (480) Parere delle Commissioni I, II, V e X;
  LAFFRANCO e BIANCONI: «Disposizioni per l'adeguamento del trattamento pensionistico del personale militare, delle Forze di polizia ed equiparato in quiescenza che abbia riportato invalidità per causa di servizio» (570) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e XII;
  PALMIZIO: «Disposizioni in materia di prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio» (584) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), IX e X.

   XII Commissione (Affari sociali):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Disposizioni per l'incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili» (1) Parere delle Commissioni I, V e XI;
  REALACCI ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di utilizzo di farmaci contenenti derivati naturali e sintetici della cannabis indica a fini terapeutici» (76) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, X, XIII e XIV;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Norme per il sostegno e l'incremento della natalità» (92) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e XIV;
  BINETTI e CESA: «Norme per la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute della partoriente e del neonato» (93) Parere delle Commissioni I, V, VII e XI;
  BINETTI: «Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie» (94) Parere delle Commissioni I e V;
  BINETTI e CESA: «Modifiche alla legge 4 luglio 2005, n. 123, concernenti lo svolgimento di indagini diagnostiche per l'accertamento della celiachia nei bambini di età compresa tra sei e dieci anni» (95) Parere delle Commissioni I, V e VII;
  BINETTI e CESA: «Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia» (96) Parere delle Commissioni I, V, VII, IX e XI;
  BINETTI e CESA: «Disposizioni in favore dei soggetti incontinenti e stomizzati» (97) Parere delle Commissioni I, V, VII e XI;
  BINETTI e CESA: «Disposizioni in materia di ricerca e di utilizzo di tessuti e di cellule staminali a fini terapeutici» (99) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII e XI;
  BINETTI: «Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem e di utilizzo dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione» (100) Parere delle Commissioni I, II, V e VII;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Istituzione di un Osservatorio nazionale sulle dipendenze da gioco d'azzardo e disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico» (101) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), IX, X e XIV;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Disposizioni per la cura e la prevenzione delle dipendenze comportamentali e del gioco d'azzardo patologico» (102) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VII, VIII e X;
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Disposizioni concernenti l'impiego delle persone anziane da parte delle amministrazioni locali per lo svolgimento di lavori di utilità sociale» (104) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII e XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale);
  BINETTI e BUTTIGLIONE: «Modifica all'articolo 10 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, in materia di uso di medicinali in deroga per il trattamento veterinario di animali non destinati alla produzione di alimenti» (105) Parere delle Commissioni I, V, X e XIV;
  ANTEZZA ed altri: «Disposizioni concernenti la realizzazione di reparti di terapia intensiva aperta» (141) Parere delle Commissioni I, V, VIII e XI;
  BIONDELLI ed altri: «Istituzione di un fondo per il sostegno delle persone con disabilita grave» (142) Parere delle Commissioni I, V, VI e VII;
  BIONDELLI ed altri: «Norme per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette da autismo e per l'assistenza alle loro famiglie» (143) Parere delle Commissioni I, V, VII e XI;
  FUCCI: «Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario» (262) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, VI e XI;
  FUCCI: «Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide» (263) Parere delle Commissioni I e V;
  FUCCI: «Disposizioni per il riconoscimento dell'endometriosi come malattia che da diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria, nonché istituzione del Registro nazionale dell'endometriosi» (264) Parere delle Commissioni I e V;
  FUCCI: «Norme per lo svolgimento di servizi di utilità sociale da parte delle persone anziane» (266) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII e XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale);
  MURER ed altri: «Disciplina della professione di mediatore interculturale» (384) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, XI e XIV;
  LUPI: «Disposizioni concernenti la donazione di medicinali non utilizzati e la loro utilizzazione e distribuzione da parte di organizzazioni non lucrative di utilità sociale e modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di raccolta di medicinali non utilizzati o scaduti» (481) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII e XIV;
  BIANCONI e LAFFRANCO: «Disposizioni concernenti il trasporto gratuito dei cani guida dei ciechi o ipovedenti sui mezzi di trasporto pubblico e l'accesso dei medesimi nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro, nonché esenzione delle prestazioni veterinarie relative ai suddetti cani guida dall'imposta sul valore aggiunto» (567) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), IX, X e XIV;
  LAFFRANCO e BIANCONI: «Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione del relativo albo professionale» (572) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, VII, XI e XIV;
  BOCCI ed altri: «Modifica all'articolo 3-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, in materia di composizione e di nomina del collegio sindacale delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere» (601) Parere delle Commissioni I, II e V.

   XIII Commissione (Agricoltura):
  REALACCI ed altri: «Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità, nonché modifiche all'articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228» (77) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI, VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV;
  FIORIO e CENNI: «Modifiche al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, in materia di disciplina dei mercati agroalimentari» (301) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, X e XIV;
  OLIVERIO ed altri: «Istituzione del Comitato nazionale per la tutela dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità certificata e di un archivio informatico per la tutela dei medesimi prodotti e per la lotta contro le frodi e le contraffazioni» (367) Parere delle Commissioni I, II, III, V, X, XII e XIV;
  OLIVERIO ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, in materia di disciplina delle organizzazioni di prodotto nel settore agricolo» (474) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, X e XIV.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia):
  DANIELE FARINA ed altri: «Abrogazione dell'articolo 10-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, concernente il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato» (586) Parere delle Commissioni V e XIV.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e III (Affari esteri):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Norme per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità» (10) Parere delle Commissioni V e XIV.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):
  CIRIELLI: «Modifiche agli articoli 703, 1014 e 2199 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di riserve di posti in favore dei volontari delle Forze armate in ferma prefissata e in ferma breve» (47) Parere delle Commissioni II, V e XIII;
  CIRIELLI: «Modifica all'articolo 635 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e altre disposizioni in materia di parametri fisici per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate, nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (109) Parere della XIII Commissione.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e VIII (Ambiente):
  MATTEO BRAGANTINI ed altri: «Modifiche all'articolo 17 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in materia di contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza» (219) Parere delle Commissioni II, IV, V, VI e XIV.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Modificazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, alla legge 4 marzo 2009, n. 15, al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, nonché ad altre disposizioni, in materia di lavoro pubblico per l'armonizzazione tra impiego pubblico e privato» (13) Parere delle Commissioni V, VII e XII.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali):
  BINETTI ed altri: «Istituzione dell'Autorità garante dei diritti della famiglia» (85) Parere delle Commissioni II, V, VII, VIII, X e XI.

   Commissioni riunite II (Giustizia) e IV (Difesa):
  CIRIELLI: «Modifica all'articolo 37 del codice penale militare di pace, concernente la definizione di reato militare» (41) Parere delle Commissioni I e XII;
  VILLECCO CALIPARI: «Delega al Governo per la riforma del codice penale militare di pace» (155) Parere delle Commissioni I, III, V, VII, XI e XII.

   Commissioni riunite III (Affari esteri) e IV (Difesa):
  CIRIELLI: «Disposizioni concernenti le missioni all'estero svolte dal personale appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare» (45) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e XII.

   Commissioni riunite VI (Finanze) e VIII (Ambiente):
  BOCCI ed altri: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione d'imposta per spese sostenute per la realizzazione di giardini pensili nelle aree urbane, nonché istituzione del Fondo per la forestazione urbana e per gli orti urbani» (596) Parere delle Commissioni I, V e XIII.

   Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive):
  BASSO ed altri: «Modifiche all'articolo 7 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, e altre disposizioni in materia di divieto della pubblicità dei giochi con vincita in denaro e disciplina dell'autorizzazione all'esercizio dei medesimi» (574) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, IX, XII e XIV.

   Commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Diritto all'apprendimento permanente» (4) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XII e XIV.

   Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive):
  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Sviluppo dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima» (6) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, IX, XIII e XIV.

   Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali):
  CIRIELLI: «Disposizioni per il censimento e la bonifica dell'amianto nonché in materia di benefici per i lavoratori esposti ed ex esposti all'amianto o che hanno contratto malattie derivanti da tale esposizione» (52) Parere delle Commissioni I, IV, V, VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), X e XIV.

Modifiche dell'assegnazione di disegni di legge a Commissioni in sede referente.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti e in considerazione di quanto convenuto in sede di Conferenza dei presidenti di Gruppo, il seguente disegno di legge, già assegnato alla Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, è assegnato, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alla V Commissione (Bilancio):
   «Conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali» (676) – Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, IX, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria). VIII, IX, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XII e XIV.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti e in considerazione di quanto convenuto in sede di Conferenza, dei presidenti di Gruppo nella riunione del 2 maggio 2013, il seguente disegno di legge, già assegnato alla Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, è assegnato, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alla XII Commissione (Affari sociali):
   S. 298 – «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria» (approvato dal Senato) (734) – Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V e XIV.

Trasmissione di documenti a Commissioni permanenti.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti documenti, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto della seduta del 2 aprile 2013, sono trasmessi alle sottoindicate Commissioni:
   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  relazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato sullo stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi, aggiornata al mese di dicembre 2012 (Doc. CLIII, n. 1);
  determinazione n. 13/2013 dell'8 marzo 2013 della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti, relativa al programma dell'attività della sezione stessa per l'anno 2013;

   alla II Commissione (Giustizia):
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo (COM(2013) 45 final);

   alla V Commissione (Bilancio):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Stazione sperimentale per i combustibili, per l'esercizio 2010 (fino al 31 maggio 2010) (Doc. XV, n. 1);
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità portuale di Genova, per gli esercizi 2009, 2010 e 2011 (fino al 31 maggio 2010) (Doc. XV, n. 2);
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità portuale di Piombino, per gli esercizi 2009, 2010 e 2011 (fino al 31 maggio 2010) (Doc. XV, n. 3);
  determinazione n. 13/2013 dell'8 marzo 2013 della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti, relativa al programma dell'attività della sezione stessa per l'anno 2013;
  delibera CIPE n. 102/2012 del 26 ottobre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Completamento del servizio ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico locale di Bologna – Approvazione progetto preliminare»;
  delibera CIPE n. 132/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) – Parte nazionale – Imputazione delle riduzioni di spesa disposte per legge e assegnazioni a favore dei Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dello sviluppo economico (modifica delibera n. 6/2012)»;
  delibera CIPE n. 133/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione – Presa d'atto della riprogrammazione del PAR – FSC 2007-2013 della regione Toscana»;
  delibera CIPE n. 150/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione – Presa d'atto della relazione sullo stato degli interventi di completamento delle opere infrastrutturali al 30 aprile 2012 e definanziamento di un intervento»;

   alla VI Commissione (Finanze):
  relazione sullo stato dell'attività di riscossione al fine di verificare l'efficacia e l'efficienza dell'attività svolta da Equitalia Spa, per l'anno 2011 (Doc. CI, n. 1);
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo (COM(2013) 45 final);
  relazione del Garante del contribuente per la Campania sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale, per l'anno 2012;
  relazione del Garante del contribuente per l'Emilia-Romagna sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale, per l'anno 2012;

   alla VIII Commissione (Ambiente):
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (COM(2013) 18 final);
  delibera CIPE n. 150/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione – Presa d'atto della relazione sullo stato degli interventi di completamento delle opere infrastrutturali al 30 aprile 2012 e definanziamento di un intervento»;

   alla IX Commissione (Trasporti):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità portuale di Genova, per gli esercizi 2009, 2010 e 2011 (fino al 31 maggio 2010) (Doc. XV, n. 2);
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità portuale di Piombino, per gli esercizi 2009, 2010 e 2011 (fino al 31 maggio 2010) (Doc. XV, n. 3);
  delibera CIPE n. 102/2012 del 26 ottobre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Completamento del servizio ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico locale di Bologna – Approvazione progetto preliminare»;

   alla X Commissione (Attività produttive):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Stazione sperimentale per i combustibili, per l'esercizio 2010 (fino al 31 maggio 2010) (Doc. XV, n. 1);
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (COM(2013) 18 final);

   alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (COM(2013) 18 final);
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo (COM(2013) 45 final).

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti documenti, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto della seduta del 3 aprile 2013, sono trasmessi alle sottoindicate Commissioni:

   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  relazione del difensore civico della regione Piemonte sull'attività svolta nell'anno 2012 (Doc. CXXVIII, n. 1);
  relazione del difensore civico della regione Molise sull'attività svolta nell'anno 2012 (Doc. CXXVIII, n. 2);

   alla II Commissione (Giustizia):
  bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e proiezione triennale dei conti del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali;

   alla V Commissione (Bilancio):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Invitalia – Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, per l'esercizio 2011 (Doc. XV, n. 4);
  relazione della Corte dei conti sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relativamente alle leggi pubblicate nel quadrimestre maggio-agosto 2012 (Doc. XLVIII, n. 1);
  bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e proiezione triennale dei conti del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali;
  comunicazioni concernenti atti comportanti spese per emolumenti o retribuzioni, con l'indicazione del nominativo dei destinatari e dell'importo dei relativi compensi, trasmesse dall'Azienda unità sanitaria locale Umbria 2, in data 15 marzo 2013, e da Fintecna Spa, in data 21 marzo 2013;

   alla VIII Commissione (Ambiente):
  relazione sullo stato di attuazione degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio, aggiornata al quarto trimestre del 2012 (Doc. CIX, n. 1);

   alla X Commissione (Attività produttive):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Invitalia – Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, per l'esercizio 2011 (Doc. XV, n. 4).

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti documenti, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto della seduta del 9 aprile 2013, sono trasmessi alle sottoindicate Commissioni:

   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  determinazione n. 7/2013 del 22 febbraio 2013 della Corte dei conti – Sezione delle autonomie, relativa alla relazione concernente la finanza locale nei rendiconti 2011 – valutazioni di sintesi;
  raccolta contenente la sintesi delle delibere pubblicate dalla Corte dei conti – Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato nell'anno 2012;

   alla II Commissione (Giustizia):
  delibera CIPE n. 149/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione 2000-2006 – Riprogrammazione parziale a favore dell'intervento ’Sistema informativo di governo, monitoraggio e valutazione dei magistrati e dell'organizzazione giudiziaria’ di una quota dell'assegnazione di cui alla delibera n. 20/2004 (Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie)»;

   alla III Commissione (Affari esteri):
  relazione del Ministro degli affari esteri sullo stato di attuazione della legge 29 ottobre 1997, n. 374, recante norme per la messa al bando delle mine antipersona, riferita al primo semestre del 2012 (Doc. CLXXXII, n. 1);
  relazione sull'attività svolta dalla società Dante Alighieri nell'anno 2012 e bilancio consuntivo riferito alla medesima annualità;
  delibera CIPE n. 155/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Approvazione della relazione annuale sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo relativa all'anno 2011»;
  ordine del giorno, approvato dal consiglio regionale del Piemonte nella seduta del 12 marzo 2013, concernente i diritti umani in Iran;

   alla IV Commissione (Difesa):
  relazione del Ministro degli affari esteri sullo stato di attuazione della legge 29 ottobre 1997, n. 374, recante norme per la messa al bando delle mine antipersona, riferita al primo semestre del 2012 (Doc. CLXXXII, n. 1);

   alla V Commissione (Bilancio):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane Spa, per l'esercizio 2011 (Doc. XV, n. 5);
  determinazione n. 7/2013 del 22 febbraio 2013 della Corte dei conti – Sezione delle autonomie, relativa alla relazione concernente la finanza locale nei rendiconti 2011 – valutazioni di sintesi;
  raccolta contenente la sintesi delle delibere pubblicate dalla Corte dei conti – Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato nell'anno 2012;
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dalla diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, a valere sui contributi concessi per l'anno 2009, per ulteriori lavori connessi al restauro e consolidamento della cattedrale dell'Assunta di Gravina di Puglia (Bari);
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dalla diocesi di Grosseto, a valere sui contributi concessi per l'anno 2009, per scavi archeologici connessi ai lavori per la realizzazione della rampa di accesso alla cattedrale di Grosseto;
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dal comune di L'Aquila, a valere sui contributi concessi per l'anno 2009, per ulteriori interventi di conservazione e restauro delle mura civiche di Assergi;
  delibera CIPE n. 155/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Approvazione della relazione annuale sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo relativa all'anno 2011»;
  delibera CIPE n. 129/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Schemi idrici regione Sicilia – Acquedotto Montescuro ovest – Modifica soggetto aggiudicatore»;
  delibera CIPE n. 134/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Nuovo Auditorium-Teatro dell'Opera di Firenze – Secondo stralcio – 1o lotto: assegnazione definitiva di 15 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all'articolo 32, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011 (legge n. 111 del 2011)»;
  delibera CIPE n. 140/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Nuovo collegamento sottomarino a 500 KV in corrente continua “Sapei” dalla Sardegna alla penisola italiana – Modifica della prescrizione n. 11 della delibera n. 144/2005»;
  delibera CIPE n. 149/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione 2000-2006 – Riprogrammazione parziale a favore dell'intervento “Sistema informativo di governo, monitoraggio e valutazione dei magistrati e dell'organizzazione giudiziaria” di una quota dell'assegnazione di cui alla delibera n. 20/2004 (dipartimento per l'innovazione e le tecnologie)»;
  delibera CIPE n. 153/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e il consorzio Hypponium Bio Med Scarl – Definanziamento degli investimenti»;

   alla VII Commissione (Cultura):
  relazione sull'attività svolta dalla società Dante Alighieri nell'anno 2012 e bilancio consuntivo riferito alla medesima annualità;
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dalla diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, a valere sui contributi concessi per l'anno 2009, per ulteriori lavori connessi al restauro e consolidamento della cattedrale dell'Assunta di Gravina di Puglia (Bari);
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dalla diocesi di Grosseto, a valere sui contributi concessi per l'anno 2009, per scavi archeologici connessi ai lavori per la realizzazione della rampa di accesso alla cattedrale di Grosseto;
  decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a un intervento da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dal comune di L'Aquila, a valere sui contributi concessi per l'anno 2009, per ulteriori interventi di conservazione e restauro delle mura civiche di Assergi;
  delibera CIPE n. 134/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Nuovo Auditorium-Teatro dell'Opera di Firenze – Secondo stralcio – 1o lotto: assegnazione definitiva di 15 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all'articolo 32, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011 (legge n. 111 del 2011)»;

   alla VIII Commissione (Ambiente):
  delibera CIPE n. 129/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Schemi idrici regione Sicilia – Acquedotto Montescuro ovest – Modifica soggetto aggiudicatore»;

   alla IX Commissione (Trasporti):
  determinazione e relazione della Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane Spa, per l'esercizio 2011 (Doc. XV, n. 5);

   alla X Commissione (Attività produttive):
  relazione del Ministro degli affari esteri sullo stato di attuazione della legge 29 ottobre 1997, n. 374, recante norme per la messa al bando delle mine antipersona, riferita al primo semestre del 2012 (Doc. CLXXXII, n. 1);
  delibera CIPE n. 140/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Nuovo collegamento sottomarino a 500 KV in corrente continua “Sapei” dalla Sardegna alla penisola italiana – Modifica della prescrizione n. 11 della delibera n. 144/2005»;
  delibera CIPE n. 153/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e il consorzio Hypponium Bio Med Scarl – Definanziamento degli investimenti»;

   alla XIII Commissione (Agricoltura):
  segnalazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito alle problematiche riguardanti la concorrenza derivanti dall'articolo 3 della legge 15 gennaio 1991, n. 30, recante disciplina della riproduzione animale.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti documenti, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto della seduta del 16 aprile 2013, sono trasmessi alle sottoindicate Commissioni:

   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  relazione del difensore civico della Provincia autonoma di Trento sull'attività svolta nell'anno 2012 (Doc. CXXVIII, n. 3);
  relazione del difensore civico della regione Valle d'Aosta sull'attività svolta nell'anno 2012 (Doc. CXXVIII, n. 4);
  relazione del difensore civico della regione Emilia-Romagna sull'attività svolta nell'anno 2012 (Doc. CXXVIII, n. 5);
  relazione del difensore civico della regione Toscana sull'attività svolta nell'anno 2012 (Doc. CXXVIII, n. 6);
  relazione del Governo in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema di ingressi/uscite per la registrazione dei dati di ingresso e uscita dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (COM(2013)95 final), alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 562/2006 per quanto riguarda l'uso del sistema di ingressi/uscite e il programma per viaggiatori registrati (COM(2013)96 final) e alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma per viaggiatori registrati (COM(2013)97 final);

   alla II Commissione (Giustizia):
  relazione del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della regione Valle d'Aosta sull'attività svolta nell'anno 2012;

   alla III Commissione (Affari esteri):
  comunicazione ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 6 febbraio 1992, n. 180, concernente la partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace e umanitarie in sede internazionale, in ordine alla concessione di un contributo alla NATO Defence College Foundation per l'organizzazione della conferenza «Afghanistan to 2014 and beyond – Ask and Task»;

   alla V Commissione (Bilancio):
  determinazione n. 1/2013 del 25 febbraio 2013 della Corte dei conti – Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali, relativa al programma dell'attività della sezione stessa per l'anno 2013;
  relazione sull'attuazione degli interventi volti a garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, aggiornata al 30 giugno 2012 (Doc. CXL, n. 1);
  relazione sull'attuazione degli interventi volti a garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, aggiornata al 30 settembre 2012 (Doc. CXL, n. 2);
  delibera CIPE n. 154/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Programma nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell'irrigazione – Intervento concernente la “Derivazione dal fiume Belice DX e affluenti nel serbatoio Garcia – Io lotto” – Modifica del soggetto attuatore e copertura finanziaria»;
  delibera CIPE n. 156/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione – Regione Campania – Programmazione delle residue risorse 2007 – 2013»;

   alla VI Commissione (Finanze):
  relazione sull'attuazione degli interventi volti a garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, aggiornata al 30 giugno 2012 (Doc. CXL, n. 1);
  relazione sull'attuazione degli interventi volti a garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, aggiornata al 30 settembre 2012 (Doc. CXL, n. 2);
  relazione del Garante del contribuente per la Provincia autonoma di Bolzano sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale, per l'anno 2012;
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Consiglio che attua una cooperazione rafforzata nel settore dell'imposta sulle transazioni finanziarie (COM(2013) 71 final);

   alla VIII Commissione (Ambiente):
  segnalazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture in merito alla pubblicazione cartacea degli avvisi e dei bandi ai sensi dell'articolo 66, comma 7, secondo periodo, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
  comunicazione della nomina del signor Luca Santini a commissario straordinario dell'Ente parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna;

   alla IX Commissione (Trasporti):
  relazione del Governo in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (UE) n. 912/2010 che istituisce l'Agenzia del GNSS europeo (COM(2013) 40 final);

   alla X Commissione (Attività produttive):
  relazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas sul monitoraggio dello sviluppo degli impianti di generazione distribuita, per l'anno 2011 (Doc. XCVIII, n. 1);
  relazione del Governo in merito alla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di sostegno al servizio di sorveglianza dello spazio e di localizzazione (COM(2013) 107 final);

   alla XII Commissione (Affari sociali):
  relazione sull'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, per l'anno 2011 (Doc. CLXVIII, n. 1);
  voto del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna concernente osservazioni sulla raccomandazione della Commissione del 20.2.2013 – Investire nell'infanzia per spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale (C(2013) 778 final);

   alla XIII Commissione (Agricoltura):
  delibera CIPE n. 154/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Programma nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell'irrigazione – Intervento concernente la “Derivazione dal fiume Belice DX e affluenti nel serbatoio Garcia – Io lotto” – Modifica del soggetto attuatore e copertura finanziaria»;

   alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
  determinazione n. 1/2013 del 25 febbraio 2013 della Corte dei conti – Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali, relativa al programma dell'attività della sezione stessa per l'anno 2013;
  relazione del Governo in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (UE) n. 912/2010 che istituisce l'Agenzia del GNSS europeo (COM(2013) 40 final);
  relazione del Governo in merito alla proposta di direttiva del Consiglio che attua una cooperazione rafforzata nel settore dell'imposta sulle transazioni finanziarie (COM(2013) 71 final);
  relazione del Governo in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema di ingressi/uscite per la registrazione dei dati di ingresso e uscita dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (COM(2013)95 final), alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 562/2006 per quanto riguarda l'uso del sistema di ingressi/uscite e il programma per viaggiatori registrati (COM(2013)96 final) e alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma per viaggiatori registrati (COM(2013)97 final);
  relazione del Governo in merito alla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di sostegno al servizio di sorveglianza dello spazio e di localizzazione (COM(2013) 107 final).

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, i seguenti documenti, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto della seduta del 29 aprile 2013, sono trasmessi alle sottoindicate Commissioni:

   alla IV Commissione (Difesa):
  documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015;

   alla V Commissione (Bilancio):
  rapporto sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, aggiornato al 31 dicembre 2012;
  documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015;

   alla VII Commissione (Cultura):
  segnalazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito alle disposizioni previste dal decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, recante disciplina della titolarità e della commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi e relativa ripartizione delle risorse;

   alla X Commissione (Attività produttive):
  relazione sull'attività svolta dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato nell'anno 2012, predisposta dalla medesima Autorità (Doc. XLV, n. 1);

   alla XI Commissione (Lavoro):
  rapporto sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, aggiornato al 31 dicembre 2012.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta dell'11 aprile 2013, sul disegno di legge concernente conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali (Atto Camera n. 676), già trasmesso alla Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, è trasmesso alla V Commissione (Bilancio).

   A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, il parere reso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nella seduta dell'11 aprile 2013, sul disegno di legge concernente conversione in legge del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (Atto Camera n. 734), già trasmesso alla Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, è trasmesso alla XII Commissione (Affari sociali).

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti e in considerazione di quanto convenuto in sede di Conferenza dei presidenti di Gruppo, la relazione concernente liberalizzazione delle attività, economiche e riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese (Doc. XXVII, n. 1), inviata alla Camera ai sensi dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e già trasmessa alla Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive).

Assegnazione a Commissioni di sentenze della Corte costituzionale.

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 15 marzo 2013 sono state annunziate le sentenze che la Corte costituzionale ha trasmesso, a norma dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, o depositato in cancelleria nel periodo dal 15 gennaio all'8 marzo 2013. A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, tali sentenze sono inviate, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
   alla I Commissione (Affari costituzionali): Doc. VII, n. 2;
   alla II Commissione (Giustizia): Doc. VII, nn. 6, 9, 13, 15 e 16;
   alla VI Commissione (Finanze): Doc. VII, n. 14;
   alla VIII Commissione (Ambiente): Doc. VII, n. 5;
   alla X Commissione (Attività produttive): Doc. VII, nn. 12 e 18;
   alla XI Commissione (Lavoro): Doc. VII, nn. 11, 17 e 20;
   alla XII Commissione (Affari sociali): Doc. VII, n. 4;
   alla XIII Commissione (Agricoltura): Doc. VII, n. 8;
   alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia): Doc. VII, n. 1;
   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XI (Lavoro): Doc. VII, n. 3;
   alle Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive): Doc. VII, n. 7;
   alle Commissioni riunite VI (Finanze) e XI (Lavoro): Doc. VII, n. 19;
   alle Commissioni riunite VI (Finanze) e XII (Affari sociali): Doc. VII, n. 10;
   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XI (Lavoro): Doc. VII, n. 21.

Assegnazione a Commissioni di progetti di atti dell'Unione europea.

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 21 marzo 2013 è stata annunciata la trasmissione, da parte del Consiglio dell'Unione europea, della relazione al Parlamento europeo e ai Parlamenti nazionali sui lavori del Comitato permanente per la cooperazione operativa in materia di sicurezza interna per il periodo luglio 2011 – dicembre 2012 (7282/13), che, a seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 29 aprile 2013 è stata annunciata la trasmissione, da parte del Consiglio dell'Unione europea, della posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell'intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009 della Commissione (5394/1/13 REV 1) e la relativa motivazione (5394/1/13 REV 1 ADD 1), che, a seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, sono assegnate, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Nell’Allegato A al resoconto delle sedute del 21, 26 e 27 marzo e del 2, 9, 16 e 29 aprile 2013 è stata annunciata la trasmissione, da parte della Commissione europea, dei seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che, a seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sull'attuazione dello «Strumento Schengen» (2004-2006) e relativo allegato (COM(2013) 115 final);
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di ricerca, studio, scambio di alunni, tirocinio retribuito e non retribuito, volontariato e collocamento alla pari (rifusione) (COM(2013) 151 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 78 final). La predetta proposta di direttiva è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 5 aprile 2013;
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme per quanto riguarda la sorveglianza delle frontiere marittime esterne nel contesto della cooperazione operativa coordinata dall'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (COM(2013) 197 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 16 aprile 2013;
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sullo stato di avanzamento del Sistema di informazione visti (VIS) nel 2012 (presentata a norma dell'articolo 6 della decisione 2004/512/CE del Consiglio) (COM(2013) 232 final);

   alla II Commissione (Giustizia):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Quadro di valutazione UE della giustizia – Uno strumento per promuovere una giustizia effettiva e la crescita (COM(2013) 160 final);

   alla III Commissione (Affari esteri):
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi compiuti dal Kosovo nella realizzazione delle condizioni previste dalla tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti (COM(2013) 66 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Migliorare l'alimentazione materna e infantile nell'assistenza esterna: un quadro strategico dell'Unione (COM(2013) 141 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo che modifica l'accordo sugli appalti pubblici e relativo allegato (COM(2013) 143 final);
  Proposta di decisione del Consiglio che autorizza gli Stati membri a ratificare, nell'interesse dell'Unione europea, la convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sul lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici – 2011 (convenzione n. 189) (COM(2013) 152 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, del protocollo delle Nazioni Unite contro la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco, loro parti e componenti e munizioni, addizionale alla convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (COM(2013) 154 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo tra l'Unione europea e la Repubblica della Costa d'Avorio che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca in vigore tra le due Parti (COM(2013) 188 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione finale sull'attuazione dello strumento alimentare dell'Unione europea (COM(2013) 194 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un accordo quadro tra l'Unione europea e il Kosovo sui princìpi generali della partecipazione del Kosovo ai programmi dell'Unione (COM(2013) 219 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia, dall'altra (COM(2013) 230 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa all'accettazione dell'emendamento agli articoli 25 e 26 della Convenzione sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali (COM(2013) 239 final);
  Comunicazione congiunta della Commissione europea e della Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Politica europea di vicinato: contribuire a un partenariato più forte (JOIN(2013) 4 final);
  Relazione congiunta della Commissione europea e della Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi compiuti dal Kosovo nell'affrontare le questioni evidenziate nelle conclusioni del Consiglio del dicembre 2012 in vista di un'eventuale decisione relativa all'avvio di negoziati sull'accordo di stabilizzazione e di associazione (JOIN(2013) 8 final);

   alla V Commissione (Bilancio):
  Proposta di modifica della proposta della Commissione COM(2012) 496-regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (COM(2013) 146 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 19 marzo 2013;
  Progetto di bilancio rettificativo n. 1 al bilancio generale 2013 – Stato generale delle entrate – Stato delle spese per sezione – Sezione III – Commissione (COM(2013) 156 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita – Creazione di uno strumento di convergenza e di competitività (COM(2013) 165 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita – Coordinamento ex ante delle grandi riforme di politica economica previste (COM(2013) 166 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa alla strategia dell'Unione europea per la regione del Danubio (COM(2013) 181 final);
  Progetto di bilancio rettificativo n. 2 al bilancio generale 2013 – Stato generale delle entrate – Stato delle spese per sezione – Sezione III – Commissione (COM(2013) 183 final);
  Proposta di regolamento del Consiglio riguardante i valori unitari e le specificazioni tecniche delle monete metalliche in euro destinate alla circolazione (rifusione) (COM(2013) 184 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio e all'Eurogruppo – Risultati degli esami approfonditi ai sensi del regolamento (UE) n. 1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (COM(2013) 199 final);
  Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Esame approfondito per l'Italia a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici che accompagna il documento Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio e all'Eurogruppo – Risultati degli esami approfonditi a norma del regolamento (UE) n. 1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (SWD(2013) 118 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Politica di coesione: rapporto strategico 2013 sull'attuazione dei programmi 2007-2013 (COM(2013) 210 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle garanzie coperte dal bilancio generale – Situazione al 30 giugno 2012 (COM(2013) 211 final);
  Progetto di bilancio rettificativo n. 3 al bilancio generale 2013 – Stato generale delle entrate (COM(2013) 224 final);
  Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (COM(2013) 246 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 24 aprile 2013;

   alla VI Commissione (Finanze):
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Il trattamento internazionale delle banche centrali e degli enti pubblici incaricati della gestione del debito pubblico per quanto riguarda le operazioni in strumenti derivati OTC (COM(2013) 158 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 450/2008, che istituisce il codice doganale comunitario (codice doganale aggiornato), per quanto riguarda la data di applicazione (COM(2013) 193 final);

   alla VIII Commissione (Ambiente):
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere (COM(2013) 133 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 64 final). La predetta proposta di direttiva è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 18 marzo 2013;
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento pluriennale dell'azione dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima in materia di intervento contro l'inquinamento causato dalle navi e l'inquinamento marino causato dagli impianti per l'estrazione di gas e idrocarburi (COM(2013) 174 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 4 aprile 2013;
  Libro verde sull'assicurazione contro le calamità naturali e antropogeniche (COM(2013) 213 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Strategia dell'Unione europea di adattamento ai cambiamenti climatici (COM(2013) 216 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 131 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sull'attuazione da parte degli Stati membri della direttiva 2006/117 Euratom del Consiglio relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito (COM(2013) 240 final);

   alla IX Commissione (Trasporti):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Protezione dei passeggeri in caso di insolvenza di una compagnia aerea (COM(2013) 129 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 261/2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e il regolamento (CE) n. 2027/97 sulla responsabilità del vettore aereo in merito al trasporto aereo di passeggeri e dei loro bagagli (COM(2013) 130 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 63 final). La predetta proposta di regolamento è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 21 marzo 2013;
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 96/53/CE, del 25 luglio 1996, che stabilisce, per taluni veicoli stradali che circolano nella Comunità, le dimensioni massime autorizzate nel traffico nazionale e internazionale e i pesi massimi autorizzati nel traffico internazionale (COM(2013) 195 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 109 final). La predetta proposta di direttiva è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 16 aprile 2013;

   alla X Commissione (Attività produttive):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo relativa all'applicazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali – Raggiungere un livello elevato di tutela dei consumatori – Rafforzare la fiducia nel mercato interno (COM(2013) 138 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo – Prima relazione sull'applicazione della direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2005, relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno e che modifica la direttiva 84/450/CEE del Consiglio e le direttive 97/7/CE, 98/27/CE e 2002/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio («direttiva sulle pratiche commerciali sleali») (COM(2013) 139 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio sul marchio comunitario (COM(2013) 161 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 5 aprile 2013;
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa (Rifusione) (COM(2013) 162 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 4 aprile 2013;
  Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto che accompagna la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio sul marchio comunitario e la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa (rifusione) (SWD(2013) 96 final);
  Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale – Adattare gli strumenti di difesa commerciale alle attuali esigenze dell'economia europea (COM(2013) 191 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea, e il regolamento (CE) n. 597/2009 del Consiglio, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri della Comunità europea (COM(2013) 192 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 106 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul funzionamento del protocollo d'intesa sulla vendita di merci contraffatte via Internet (COM(2013) 209 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo – Decima relazione – Sintesi delle misure di difesa commerciale dei paesi terzi contro l'Unione europea per l'anno 2012 (COM(2013) 217 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Sostegno finanziario all'efficienza energetica negli edifici (COM(2013) 225 final);

   alla XI Commissione (Lavoro):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (COM(2013) 144 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 577/98 del Consiglio relativo all'organizzazione di un'indagine per campione sulle forze di lavoro nella Comunità (COM(2013) 155 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 aprile 2013;
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle misure intese ad agevolare l'esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori (COM(2013) 236 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 148 final). La predetta proposta di direttiva è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 29 aprile 2013;

   alla XII Commissione (Affari sociali):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul divieto della sperimentazione animale e di immissione sul mercato e sullo stato dei metodi alternativi nel settore dei prodotti cosmetici (COM(2013) 135 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto relativa alle disposizioni in materia di sperimentazione animale del regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici (SWD(2013) 67 final);
  Proposta modificata di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla trasparenza delle misure che disciplinano la fissazione dei prezzi dei medicinali per uso umano e la loro inclusione nei regimi pubblici di assicurazione malattia (COM(2013) 168 final/2). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 22 marzo 2013;
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo a norma dell'articolo 294, paragrafo 6, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea riguardante la posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini, agli alimenti destinati a fini medici speciali e agli alimenti sostitutivi dell'intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso (COM(2013) 241 final);
   alla XIII Commissione (Agricoltura):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 per l'anno civile 2013 (COM(2013) 159 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 26 marzo 2013;
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'andamento delle spese del FEAGA – Sistema dall'allarme n. 10-11/2012 (COM(2013) 182 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il regolamento (CE) n. 827/2004 del Consiglio che vieta l'importazione di tonno obeso dell'Atlantico (Thunnus obesus) originario della Bolivia, della Cambogia, della Georgia, della Guinea equatoriale e della Sierra Leone e che abroga il regolamento (CE) n. 1036/2001 (COM(2013) 185 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1215/2009 del Consiglio per quanto riguarda i contingenti tariffari per il vino (COM(2013) 187 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce disposizioni transitorie relative al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che modifica il regolamento (UE) n. [...] [SR] per quanto riguarda le risorse e la loro distribuzione per l'esercizio 2014 e che modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 nonché i regolamenti (UE) n. [...] [PD], (UE) n. [...] [HZ] e (UE) n. [...] [OCM] per quanto riguarda la loro applicazione nel corso dell'esercizio 2014 (COM(2013) 226 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 24 aprile 2013;
  Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca [che abroga il regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, il regolamento (CE) n. 861/2006 del Consiglio e il regolamento (UE) n. XXX/2011 del Consiglio sulla politica marittima integrata] (COM(2013) 245 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 24 aprile 2013;

   alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Seconda relazione sull'attuazione della Strategia di sicurezza interna dell'Unione europea (COM(2013) 179 final);

   alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XIV (Politiche dell'Unione europea):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Prepararsi alle elezioni europee 2014: rafforzare la democrazia e l'efficienza (COM(2013) 126 final);
  Raccomandazione della Commissione del 12.3.2013 – Rafforzare l'efficienza e la democrazia nello svolgimento delle elezioni del Parlamento europeo (C(2013) 1303 final);

   alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze):
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune società e di taluni gruppi di grandi dimensioni (COM(2013) 207 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 128 final). La predetta proposta di direttiva è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 23 aprile 2013;

   alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e VIII (Ambiente):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – L'accordo internazionale del 2015 sui cambiamenti climatici: definizione della politica internazionale in materia di clima dopo il 2020 – Comunicazione consultiva (COM(2013) 167 final);

   alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione di controllo sui preparativi per l'adesione della Croazia (COM(2013) 171 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Ex Repubblica jugoslava di Macedonia: attuazione delle riforme nell'ambito del dialogo ad alto livello sull'adesione e promozione delle relazioni di buon vicinato (COM(2013) 205 final);
  Relazione congiunta della Commissione europea e della Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi compiuti dalla Serbia per raggiungere il necessario livello di conformità con i criteri di adesione, in particolare con la priorità fondamentale di muovere verso un miglioramento visibile e sostenibile delle relazioni con il Kosovo (JOIN(2013) 7 final);

   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze):
  Libro verde – Il finanziamento a lungo termine dell'economia europea (COM(2013) 150 final/2);

   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XI (Lavoro):
  Proposta di modifica della proposta della Commissione COM(2011) 607 final/2 di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio (COM(2013) 145 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 18 marzo 2013;

   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea):
  Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dell'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria con riguardo al quadro finanziario pluriennale per tenere conto delle spese necessarie a seguito dell'adesione della Croazia all'Unione europea (COM(2013) 157 final);

   alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Stato dell'Unione dell'innovazione 2012 – Accelerare il cambiamento (COM(2013) 149 final);

   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità (COM(2013) 147 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 74 final). La predetta proposta di regolamento è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 5 aprile 2013;
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'applicazione della direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada (COM(2013) 214 final);

   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla comunicazione alla Commissione di progetti di investimento nelle infrastrutture per l'energia nell'Unione europea e che sostituisce il regolamento (UE, Euratom) n. 617/2010 del Consiglio (COM(2013) 153 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 21 marzo 2013;
  Libro verde – Un quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 (COM(2013) 169 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione sui progressi nel campo delle energie rinnovabili (COM(2013) 175 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul futuro della cattura e dello stoccaggio del carbonio in Europa (COM(2013) 180 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Costruire il mercato unico dei prodotti verdi – Migliorare le informazioni sulle prestazioni ambientali dei prodotti e delle organizzazioni (COM(2013) 196 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione dell'impatto (SWD(2013) 112 final).

  Nell’Allegato A al resoconto delle sedute del 21 e 27 marzo e del 2, 9, 16 e 29 aprile 2013 sono stati annunciati progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, trasmessi con comunicazioni del dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, che, a seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il documento «Attuazione del semestre europeo – Relazione di sintesi (n. 7236/13)», annunciato in data 21 marzo 2013, su cui il Governo ha richiamato l'attenzione, è assegnato in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).

  Gli ulteriori documenti sui cui il Governo ha richiamato l'attenzione, già trasmessi dalla Commissione europea, sono stati assegnati in data odierna, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sull'attuazione dello «Strumento Schengen» (2004-2006) e relativo allegato (COM(2013) 115 final);
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di ricerca, studio, scambio di alunni, tirocinio retribuito e non retribuito, volontariato e collocamento alla pari (rifusione) (COM(2013) 151 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme per quanto riguarda la sorveglianza delle frontiere marittime esterne nel contesto della cooperazione operativa coordinata dall'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (COM(2013) 197 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alla II Commissione (Giustizia):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Quadro di valutazione UE della giustizia – Uno strumento per promuovere una giustizia effettiva e la crescita (COM(2013) 160 final);

   alla III Commissione (Affari esteri):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Migliorare l'alimentazione materna e infantile nell'assistenza esterna: un quadro strategico dell'Unione (COM(2013) 141 final);
  Comunicazione congiunta della Commissione europea e della Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Politica europea di vicinato: contribuire a un partenariato più forte (JOIN(2013) 4 final);

   alla V Commissione (Bilancio):
  Proposta di modifica della proposta della Commissione COM(2012) 496 -regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (COM(2013) 146 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita – Creazione di uno strumento di convergenza e di competitività (COM(2013) 165 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso un'Unione economica e monetaria autentica e approfondita – Coordinamento ex ante delle grandi riforme di politica economica previste (COM(2013) 166 final);

   alla VI Commissione (Finanze):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 450/2008, che istituisce il codice doganale comunitario (codice doganale aggiornato), per quanto riguarda la data di applicazione (COM(2013) 193 final);

   alla VIII Commissione (Ambiente):
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere (COM(2013) 133 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento pluriennale dell'azione dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima in materia di intervento contro l'inquinamento causato dalle navi e l'inquinamento marino causato dagli impianti per l'estrazione di gas e idrocarburi (COM(2013) 174 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alla IX Commissione (Trasporti):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Protezione dei passeggeri in caso di insolvenza di una compagnia aerea (COM(2013) 129 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 261/2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e il regolamento (CE) n. 2027/97 sulla responsabilità del vettore aereo in merito al trasporto aereo di passeggeri e dei loro bagagli (COM(2013) 130 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alla X Commissione (Attività produttive):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo relativa all'applicazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali – Raggiungere un livello elevato di tutela dei consumatori – Rafforzare la fiducia nel mercato interno (COM(2013) 138 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo – Prima relazione sull'applicazione della direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2005, relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno e che modifica la direttiva 84/450/CEE del Consiglio e le direttive 97/7/CE, 98/27/CE e 2002/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 2006/ 2004 del Parlamento europeo e del Consiglio («direttiva sulle pratiche commerciali sleali») (COM(2013) 139 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio sul marchio comunitario (COM(2013) 161 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa (Rifusione) (COM(2013) 162 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
  Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale – Adattare gli strumenti di difesa commerciale alle attuali esigenze dell'economia europea (COM(2013) 191 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea, e il regolamento (CE) n. 597/2009 del Consiglio, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri della Comunità europea (COM(2013) 192 final);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Sostegno finanziario all'efficienza energetica negli edifici (COM(2013) 225 final);

   alla XI Commissione (Lavoro):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (COM(2013) 144 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 577/98 del Consiglio relativo all'organizzazione di un'indagine per campione sulle forze di lavoro nella Comunità (COM(2013) 155 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alla XII Commissione (Affari sociali):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul divieto della sperimentazione animale e di immissione sul mercato e sullo stato dei metodi alternativi nel settore dei prodotti cosmetici (COM(2013) 135 final);
  Proposta modificata di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla trasparenza delle misure che disciplinano la fissazione dei prezzi dei medicinali per uso umano e la loro inclusione nei regimi pubblici di assicurazione malattia (COM(2013) 168 final/2). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alla XIII Commissione (Agricoltura):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 per l'anno civile 2013 (COM(2013) 159 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il regolamento (CE) n. 827/2004 del Consiglio che vieta l'importazione di tonno obeso dell'Atlantico (Thunnus obesus) originario della Bolivia, della Cambogia, della Georgia, della Guinea equatoriale e della Sierra Leone e che abroga il regolamento (CE) n. 1036/2001 (COM(2013) 185 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1215/2009 del Consiglio per quanto riguarda i contingenti tariffari per il vino (COM(2013) 187 final);
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce disposizioni transitorie relative al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che modifica il regolamento (UE) n. [...] [SR] per quanto riguarda le risorse e la loro distribuzione per l'esercizio 2014 e che modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 nonché i regolamenti (UE) n. [...] [PD], (UE) n. [...] [HZ] e (UE) n. [...] [OCM] per quanto riguarda la loro applicazione nel corso dell'esercizio 2014 (COM(2013) 226 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Seconda relazione sull'attuazione della Strategia di sicurezza interna dell'Unione europea (COM(2013) 179 final);

   alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XIV (Politiche dell'Unione europea):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Prepararsi alle elezioni europee 2014: rafforzare la democrazia e l'efficienza (COM(2013) 126 final);
  Raccomandazione della Commissione del 12.3.2013 – Rafforzare l'efficienza e la democrazia nello svolgimento delle elezioni del Parlamento europeo (C(2013) 1303 final);

   alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze):
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune società e di taluni gruppi di grandi dimensioni (COM(2013) 207 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e VIII (Ambiente):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – L'accordo internazionale del 2015 sui cambiamenti climatici: definizione della politica internazionale in materia di clima dopo il 2020 – Comunicazione consultiva (COM(2013) 167 final);

   alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione di controllo sui preparativi per l'adesione della Croazia (COM(2013) 171 final);

   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze):
  Nuovo testo del Libro verde – Il finanziamento a lungo termine dell'economia europea (COM(2013) 150 final/2), che sostituisce il documento COM(2013) 150 final, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto della seduta del 27 marzo 2013;

   alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XI (Lavoro):
  Proposta di modifica della proposta della Commissione COM(2011) 607 final/2 di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio (COM(2013) 145 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Stato dell'Unione dell'innovazione 2012 – Accelerare il cambiamento (COM(2013) 149 final);

   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità (COM(2013) 147 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;

   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive):
  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla comunicazione alla Commissione di progetti di investimento nelle infrastrutture per l'energia nell'Unione europea e che sostituisce il regolamento (UE, Euratom) n. 617/2010 del Consiglio (COM(2013) 153 final). Tale proposta è stata altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
  Libro verde – Un quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 (COM(2013) 169 final);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Costruire il mercato unico dei prodotti verdi – Migliorare le informazioni sulle prestazioni ambientali dei prodotti e delle organizzazioni (COM(2013) 196 final).

Trasmissione a Commissioni di nomine ministeriali.

  A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento di incarichi di livello dirigenziale generale, di cui è stato dato annuncio nell’Allegato A al resoconto delle sedute del 2, 9 e 16 aprile 2013, sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle sottoindicate Commissioni:

   alla II Commissione (Giustizia), la comunicazione concernente il conferimento dei seguenti incarichi nell'ambito del Ministero della giustizia:
  al dottor Giovanni Ariolli, l'incarico di direttore della direzione generale magistrati, nell'ambito del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi;
  al dottor Emanuele Caldarera, l'incarico di direttore della direzione generale delle risorse materiali, dei beni e dei servizi, nell'ambito del dipartimento per la giustizia minorile;

   alla VI Commissione (Finanze), la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
  alla dottoressa Silvana Ceravolo, l'incarico di consulenza, studio e ricerca, nell'ambito del dipartimento delle finanze;

   alla VII Commissione (Cultura), la comunicazione concernente il conferimento dei seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca:
  alla dottoressa Daniela Beltrame, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia;
  al dottor Giorgio Bruno Civello, l'incarico di direttore della direzione generale per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nell'ambito del dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca;

   alla XI Commissione (Lavoro), la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico:
  al dottor Ludovico Anselmi, dell'incarico di componente effettivo del collegio dei sindaci dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);

   alla XIII Commissione (Agricoltura), la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali:
  al dottor Emilio Gatto, l'incarico di direttore ad interim della direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, nell'ambito del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca.

Nuova assegnazione di richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

   A seguito della costituzione delle Commissioni permanenti e in considerazione di quanto convenuto in sede di Conferenza dei presidenti di Gruppo, le seguenti richieste di parere parlamentare, già assegnate alla Commissione speciale istituita con deliberazione dell'Assemblea del 26 marzo 2013, sono assegnate alle sottoindicate Commissioni:
   la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 28 marzo 1991, n. 113, sulla tabella triennale 2012-2014, relativa ai soggetti beneficiari dei finanziamenti per iniziative per la diffusione della cultura scientifica (4) è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 27 maggio 2013;
   la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, sullo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2013 (5) è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 6 giugno 2013;
   la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 1 della legge 15 dicembre 2011, n. 217, sullo schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni derivanti dal regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono (6) è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VIII (Ambiente) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere il prescritto parere entro il 16 giugno 2013;
   la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 10, commi 2 e 3, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio (7) è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 21 giugno 2013, nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 30 maggio 2013.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2013 (DOC. LVII, N. 1).

Doc. LVII, n. 1 – Risoluzioni

   La Camera,
   esaminato il Documento di economia e finanza 2013;
   premesso che:
    nell'introduzione al DEF 2013 il Governo Monti afferma che è tenuto, per assolvere un obbligo di legge per il Paese e per assicurare il rispetto delle scadenze del «semestre europeo», a presentare il Documento di economia e finanza, pur tra limiti oggettivi, come il prolungarsi delle procedure per la formazione di un nuovo esecutivo: «Coerentemente con la fase di “prorogatio” il Governo in carica non può formulare orientamenti per il futuro che presuppongano scelte d'indirizzo politico- legislativo o l'avvio di nuove politiche di vasto respiro che non siano già state condivise dal Parlamento»;
    il DEF 2013 si limita a tracciare, con enfasi e sottolineature eccessivamente positive, i traguardi raggiunti dall'azione di governo fin qui svolta. Attraverso un'esposizione fin troppo dettagliata e ripetitiva dei risultati raggiunti e dell'azione da dispiegare nel triennio prossimo, ed indica come: «dal punto di vista economico-finanziario il DEF 2013 assume l'obiettivo di mantenere nel periodo di riferimento il pareggio di bilancio in termini strutturali, come previsto dalle regole del Patto di Stabilità e di Crescita dell'Unione Europea, modificate nel Novembre 2011, e confermate dal Fiscal Compact, e come sancito dalla nostra Costituzione. Sotto il profilo delle riforme strutturali esso fa il punto di quanto realizzato nei mesi precedenti e, dove appropriato, elenca le iniziative ancora necessarie per attuare le riforme già approvate dal Parlamento.»;
    il DEF al nostro esame rappresenta una fotografia dei risultati ottenuti negli ultimi 17 mesi dal Governo Monti, una fotografia dei risultati negativi di politiche sbagliate;
    pur considerando i limiti oggettivi rappresentati dalla presentazione del presente DEF, esso rimane comunque un passaggio ineludibile, seppur non definitivo, in quanto il nuovo Governo dovrà aggiornarlo, integrandolo con il programma di governo di stabilità e crescita indicando gli obiettivi di politica economica;
    il Governo attuale si è impegnato a presentare al più presto un Nota di aggiornamento del DEF 2013; nel suo discorso alle Camere, il Premier Enrico Letta, ha dichiarato che il suo Governo agirà con primi interventi per dare ossigeno alle famiglie, in particolare a quelle meno abbienti, e alle imprese tramite la riduzione fiscale sul lavoro, il superamento della tassazione sulla prima casa, l'alleggerimento dell'Iva, senza tuttavia indicare con quali misure tali riduzioni di entrate e maggiori spese saranno compensate;
    occorre, infatti, finanziare le misure urgenti per il 2013 lasciate scoperte dal Governo Monti che comportano una spesa di 7-8 miliardi (ne citiamo solo alcune: gli esodati, la cassa integrazione anche in deroga, la proroga delle agevolazioni fiscali al 50 ed al 55 per cento per le ristrutturazioni edilizie e per l'efficientamento energetico degli immobili, il rinnovo dei contratti a termine di lavoratori e lavoratrici nei servizi pubblici essenziali, i contratti di servizio di importanti aziende pubbliche, le missioni internazionali), mentre servirebbero altri 8 miliardi all'anno per cancellare l'IMU e l'aumento dell'IVA. In sostanza, ci vorrebbero circa 15 miliardi di tagli nella seconda parte del 2013, vale a dire 30 su base annua. Non è possibile pensare ad ulteriori ticket sulla sanità (dal 1o gennaio 2014, è già previsto un aumento dei ticket per circa 2 miliardi di euro), ulteriori tagli alla scuola pubblica e all'università, ulteriore deindicizzazione delle pensioni più basse;
    in ogni caso, il quadro complessivo delineato sembra dovere rimanere immutato rispetto al DEF al nostro esame;
    il programma del nuovo Governo non fa riferimento con il dovuto impegno agli obiettivi assunti dalla strategia definita dal documento «Europa 2020»: innalzamento al 75 per cento del tasso di occupazione, aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione al 3 per cento del PIL, riduzione delle emissioni di gas serra almeno del 20 per cento rispetto al 1990, 20 per cento del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili, aumento del 20 per cento dell'efficienza energetica, riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del 10 per cento, aumento al 40 per cento dei 30-34enni con un'istruzione universitaria, drastica riduzione delle persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione;
   sottolineato come:
    l'analisi economica contenuta nel DEF evidenzia un quadro di recessione globale, nell'ambito del quale la zona Euro mostra particolari difficoltà e, in tale contesto, l'Italia risulta in particolare sofferenza;
    l'economia in recessione, la società in frantumi, la politica bloccata: questa è l'Italia del 2013, dopo cinque anni di crisi. Dopo 5 anni di Governi di Berlusconi e Monti il Pil del nostro Paese, in termini reali è ai livelli di 10 anni fa. Il reddito medio pro capite è sceso ai livelli dell'anno 2000. Ma il reddito «medio» è un'illusione statistica, le disuguaglianze sono aumentate e tutto l'aumento del reddito degli ultimi dieci anni è finito ad aumentare la ricchezza del 10 per cento più ricco degli italiani che possiede il 46 per cento di tutta la ricchezza del Paese. Nove italiani su dieci stanno ora peggio di 10 anni fa;
    il peggioramento dell'economia si è accompagnato a una crisi sociale senza precedenti;
    il nostro Paese sta tragicamente vivendo una vera e propria emergenza occupazionale, che si aggraverà nei prossimi mesi. Gli ultimi rilevamenti dell'Istat ci hanno restituito ancora una volta un'immagine drammatica: sono 2,8 milioni le lavoratrici e i lavoratori precari, la disoccupazione è prossima ormai alla soglia inaudita del 12 per cento, con punte che sfiorano il 40 per cento tra le e i più giovani, mentre i consumi delle famiglie si stanno notevolmente riducendo (meno 7 per cento nel biennio 2012-2013);
    oltre ai bassi salari sono state ridotte le pensioni e aumentata l'età per andarci; ci sono 390 mila lavoratori «esodati» che nel 2012 si sono trovati senza stipendio e senza pensione; i servizi di welfare vengono ridimensionati dai tagli di spesa e diventano più costosi;
    aumenta la povertà che coinvolge oramai oltre 8 milioni di persone; più dell'11 per cento delle famiglie vivevano nel 2011 con un reddito sotto la soglia di mille euro per una famiglia di due persone;
    accanto alla povertà, scoppia l'emergenza ambientale con le conseguenze disastrose del cambiamento climatico provocato dalle nostre emissioni che porta a situazioni meteorologiche estreme, mentre un uso dissennato del territorio ha contribuito alla rottura degli equilibri ecologici;
    i Governi Berlusconi e Monti non solo non hanno previsto la dimensione della recessione, ma in gran parte l'hanno causata. Nel quinquennio tra il 2008 e il 2012, per la prima volta dopo la Seconda guerra mondiale, c’è stata una riduzione del 4,4 per cento della variazione della media del Pil pro capite rispetto al quinquennio precedente. Nel 2012, le manovre di tasse e tagli, infatti, hanno prodotto una riduzione del Pil di un punto percentuale. Lo certifica la stessa Banca d'Italia. La cura ha fatto molto più male della malattia;
    dopo i 145 miliardi recuperati con le due manovre estive «anti-crisi» di Tremonti, il governo dei «tecnici» ha tagliato la spesa e tassato gli italiani per 63,2 miliardi (tra manovra «Salva Italia» e «Spending review»). Le manovre hanno complessivamente causato una riduzione del reddito del Paese di circa 16 miliardi. Rendendo così più difficili da raggiungere gli obiettivi per raggiungere i quali erano stati escogitati tagli e tasse;
    la liberalizzazione del mercato del lavoro che toglie diritti ai lavoratori senza ottenere un solo posto di lavoro in più, è andata ad aggiungersi al taglio delle pensioni, all'aumento delle accise e dell'Iva (tutte tasse indirette che colpiscono proporzionalmente in misura maggiore i ceti popolari) e all'IMU sulla casa, peggiorando la grave situazione nella quale i Governi Berlusconi e Monti ci hanno portato;
    né il drastico prolungamento dell'età pensionabile, né le così dette liberalizzazioni, né il tentativo di abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, hanno nulla a che vedere con la riduzione del debito pubblico italiano. Anzi, il rapporto debito/prodotto interno lordo è ancora cresciuto per via della recessione incalzante;
    sono stati sacrifici – a senso unico a carico dei ceti popolari – mentre il debito è notevolmente cresciuto (di dieci punti negli ultimi due anni), la disoccupazione è aumentata, le tasse sono state innalzate e calano i consumi. In definitiva, i problemi sono stati solo rinviati, e il peggio potrebbe ancora arrivare. Si è, infatti, instaurata nel nostro paese ed a livello europeo una spirale perversa di politiche di austerità che incidono negativamente sulla crescita deprimendo il PIL, che a sua volta diminuisce le entrate dello Stato e ne aumenta le spese per fare fronte alla disoccupazione crescente;
    il problema peggiorerà dopo il 2014 con l'applicazione del cd. «fiscal compact», il quale prevede una riduzione del debito pubblico superiore al 60 per cento del Pil di un ventesimo l'anno, per vent'anni. Una mannaia pesantissima, che per l'Italia potrebbe significare un obbligo a tagli netti del debito per 40-50 miliardi l'anno, che certo non si potranno attuare vendendo beni pubblici ogni anno per il valore di 15 miliardi;
   rilevato come:
    il Mezzogiorno contribuisce ad un quarto del PIL nazionale: non ci può essere una adeguata ripresa della crescita economica nel nostro Paese senza il contributo delle regioni meridionali. Eppure, secondo l'ultimo rapporto Svimez, la crisi ha prodotto nel Meridione il doppio dei danni sociali arrecati al resto del Paese, ed esiste il reale pericolo che il divario tra il Nord ed il Sud da incolmato divenga incolmabile;
    proprio nelle regioni del Sud si sono concentrate le riduzioni più significative di posti di lavoro legate soprattutto al fenomeno della desertificazione industriale. Nel Mezzogiorno una persona su due è fuori dal mercato del lavoro regolare: in valori assoluti, sette milioni di uomini e donne che convivono con lavori in nero o precari. Soprattutto preoccupa quello che la Svimez ha definito «spreco generazionale inaccettabile», cioè il dato che vede in crescita nelle regioni meridionali la quota dei giovani Neet (not in education, employment or training) con alto livello di istruzione;
    la crisi spinge ulteriormente il processo di compenetrazione in corso tra criminalità organizzata e economie locali, diversamente il Sud potrebbe diventare la base di un'economia criminale tesa ad estendersi alle regioni settentrionali. Anche per questa via il nodo del Mezzogiorno, rischia di condizionare pesantemente lo sviluppo di tutto il Paese;
    per il Mezzogiorno occorre dunque abbandonare le politiche assistenzialistiche del passato, la cui inefficacia è sotto gli occhi di tutti, e porre al centro la valorizzazione delle risorse economiche, umane e paesaggistiche locali per superare le arretratezze strutturali e creare condizioni più favorevoli allo sviluppo delle tante forze vive presenti nel tessuto sociale ed imprenditoriale del Mezzogiorno;
    la crisi economica e sociale sta aggravando in maniera insostenibile l'emergenza abitativa: oltre 430.000 famiglie in difficoltà con il pagamento dei mutui; 65 mila sentenze di sfratto solo in un anno, di cui circa l'85 per cento sono per morosità. Con l'attuale trend di crescita, se ne prevedono 200 mila nei prossimi tre anni. Una situazione di vero allarme sociale che riguarda tutto il Paese, anche se con situazioni di vera e propria emergenza per le grandi aree urbane;
    sono necessarie serie politiche abitative pubbliche e risorse da destinare all’«housing sociale». A ciò aggiungiamo il gravissimo sostanziale azzeramento del «Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione», previsto dall'articolo 11, comma 1, della Legge n. 431 del 1998, il quale rappresentava uno strumento fondamentale in mano agli enti locali per una politica della casa attenta alle esigenze delle famiglie più bisognose;
    pur essendo strategica per l'economia italiana e la crescita del PIL, nessun intervento organico e di sistema viene proposto per la cultura, i beni culturali e paesaggistici. Come certificato da Eurostat, nel 2011 l'Italia ha continuato ad essere all'ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1 per cento a fronte del 2,2 per cento dell'Ue a 27) e al penultimo posto per percentuale di spesa in istruzione (l'8,5 per cento a fronte del 10,9 per cento dell'Ue a 27);
    una recente indagine svolta da Unioncamere e Symbola ha dato una stima piuttosto precisa dell'importanza del comparto culturale sul Pil italiano: il 5,4 per cento se si considera il sistema delle industrie culturali e creative in senso stretto; il 15 per cento se invece si dà una definizione estensiva del sistema delle filiere culturali e creative;
   considerato che:
    il quadro delle misure delineato dal DEF non contempla altre misure di rilievo rispetto alla retrocessione dei debiti della PA;
    l'impostazione del DEF e della politica economica dello stesso Primo Ministro Letta parte dal presupposto che il graduale miglioramento della situazione dei mercati finanziari non si è ancora trasmesso all'economia reale. In realtà, le misure di contenimento della spesa pubblica adottate nel 2011 e nel 2012 sembrano essere andate oltre le previsioni iniziali: si è tagliato di più di quello che si era preventivato. Queste stesse misure hanno concorso all'effetto demoltiplicatore del Pil, con una caduta del Pil cumulata (2012-2013) del 3,7 per cento, unitamente ad una caduta degli investimenti del 10,6 per cento;
    le previsioni dell'OCSE confermano la contrazione del Pil del 2013 (meno 1,5 per cento), mentre per il 2014 si stima una maggiore crescita dello 0,5 per cento). Stime generose, che sottovalutano l'effetto negativo delle misure di contenimento della spesa pubblica, unitamente all'aumento della pressione fiscale. Il FMI, mediamente più credibile dell'OCSE, è molto meno ottimista;
    l'indebitamento netto passa, secondo il DEF, dal 3,9 per cento del 2011, al 2,9 per cento del 2013, in ragione della spesa destinata al pagamento dei debiti della PA. Infatti, l'indebitamento del 2013 era previsto al 2,4 per cento. Per il 2014 si prevede un indebitamento netto dell'1,8 per cento, sempre che le risorse dell'IMU sperimentale non siano modificate. La puntualizzazione è rilevante per la contabilità pubblica. Se fosse modificata la base imponibile dell'IMU, le minori entrate dovrebbero essere compensate da una manovra correttiva aggiuntiva, così come per l'aumento dell'IVA di un punto, già contabilizzato tra le entrate fiscali. Modificare una di queste imposte, significa ampliare o meno la manovra correttiva dello 0,7 per cento del PIL nel 2015, così come per il 2014;
    secondo l'Ocse l'indebitamento per il 2013 raggiungerà il 3,3 per cento contro il 2,9 per cento previsto dal DEF, un indebitamento che cresce anche nel 2014 al 3,8 per cento (il DEF prevede l'1,8 per cento): il che significherebbe restare nella procedura UE per deficit eccessivo; secondo il Ministro Saccomanni il Rapporto Ocse non considera l'impatto del decreto-legge sui pagamenti della PA;
    diversamente dall'indebitamento netto, il rapporto debito/PIL continua a crescere, nonostante la spesa per interessi sia sostanzialmente stabile in rapporto al PIL (5,6 per cento per il 2013 e 5,8 per cento per il 2014). Le stime sono pari al 130,4 per cento del PIL per il 2013, al 129 per cento per il 2014 (per l'Ocse il debito 2014 sarà pari al 134,2 per cento) e al 125 per cento per il 2015. Un effetto del tutto ovvio: se il denominatore diminuisce con la velocità di questi ultimi anni, il rapporto è destinato a crescere, indipendentemente dalla misure di contenimento della spesa pubblica adottate. Non si deve mai dimenticare che dal 2008 al 2013, il PIL dell'Italia si è contratto di quasi 10 punti percentuali;
    le stime economiche rese note il 3 maggio scorso dalla Commissione europea prevedono che il deficit italiano per il 2013 si fermi al 2,9 per cento, e nel 2014 scende al 2,5 per cento. Nelle stime della Commissione Ue si conferma come l'Italia stia sulla strada per chiudere la procedura per disavanzo eccessivo. Ma comunque per l'Italia – secondo la Commissione UE – «non ci sono segni di ripresa a breve» e il Pil «continua a contrarsi», portandosi a –1,3 per cento per il 2013 e 0,7 per cento nel 2014. Il debito italiano sale a 131,4 per cento nel 2013 e a 132,2 per cento nel 2014; la Commissione Ue rivede quindi al rialzo le stime di febbraio che lo davano al 128 per cento per il 2013 e 127 per cento nel 2014. Solo la Grecia ha un debito più alto (175,2 per cento per il 2013). La fiducia di imprese e consumatori è ancora negativa. E il Pil continua a contrarsi (-1,3 per cento per il 2013), «sulla base di persistente incertezza e continua difficoltà di accesso al credito». Anche la disoccupazione continua resta sotto il segno negativo: raggiungerà quota 11,8 per cento nel 2013 e sfonderà la soglia del 12 per cento, arrivando al 12,2 per cento nel 2014, contro rispettivamente l'11,6 per cento e il 12 per cento stimati a febbraio. Ma è prevista una «stabilizzazione» il prossimo anno. Secondo le stime della Commissione, «la ripresa dell'attività economica è troppo lenta per ridurre la disoccupazione» che per il 2013 e il 2014 nell'eurozona resta invariata rispetto alle vecchie stime, rispettivamente al 12,2 per cento e 12,1 per cento. «Senza riforme – avverte la Commissione UE – l'alta disoccupazione potrebbe mettere a rischio la coesione sociale»;
    uno dei comparti della spesa pubblica che più di altri ha sofferto dei tagli della spesa pubblica è, indiscutibilmente, quello del lavoro pubblico, dovuto al mancato rinnovo contrattuale e al blocco del turn over. Complessivamente la spesa per lavoro dipendente della PA ha subito una contrazione del 5,4 per cento tra il 2011 e il 2014, che in termini di PIL significa passare dal 10,7 per cento del PIL del 2011 al 10 per cento del PIL del 2014;
    relativamente alle spese, la costanza del rapporto tra la spesa sociale e previdenziale con il PIL, nasconde una verità pericolosa. Infatti, la costanza di rapporto della presente spesa rispetto al PIL, quando il PIL diminuisce di quasi 4 punti percentuali, significa una contrazione equivalente delle prestazioni. Il problema della spesa sociale rimane uno dei nodi della crisi, che deve essere valutato in termini di livello adeguato e di efficacia;
    il Governo prevede un andamento delle entrate difficile da condividere. Le maggiori entrate sono interamente imputabili alla crescita delle imposte indirette, ma dato l'andamento dei consumi e degli investimenti è realmente difficile crederlo soprattutto se consideriamo l'andamento dell'IVA nel 2012;
    nell'esercizio contro fattuale sull'impatto macroeconomico delle riforme, si stima una maggiore crescita dell'1,6 per cento nel 2015, del 3,9 per cento nel 2020, mentre nel lungo periodo, l'effetto macroeconomico sarebbe del 6,9 per cento. Sono soprattutto le privatizzazioni-liberalizzazioni a fornire il maggior contributo nel lungo periodo di 4,8 punti percentuali. La riforma del mercato del lavoro invece ha un impatto significativamente più contenuto: nel lungo periodo è di 1,4, mentre per il 2015 è dello 0,4 per cento. A dimostrazione che la riforma Fornero del mercato del lavoro non era così indispensabile;
    infatti, il problema del mercato del lavoro non è l'offerta, ma la domanda contenuta e dequalificata delle imprese, soprattutto se consideriamo il profilo formativo dei giovani; il Presidente Letta ha parlato di riforma dei contratti a termine, evitando accuratamente di sottolineare che la qualità dell'offerta dei giovani è troppo alta rispetto alla domanda. Un problema che riflette la specializzazione produttiva delle imprese italiane, che dal 1996 crescono meno di quelle medie europee perché producono beni e servizi a bassissimo contenuto tecnico; la maggior parte dell'innovazione è importata dall'estero. Il caso più eclatante è quello dei pannelli solari e delle energie rinnovabili: su 100 pannelli installati nel nostro Paese, 98 sono importati, 1 è costruito da una impresa straniera con stabilimento in Italia e 1 è realizzato da un'impresa italiana;
    la riduzione del costo del lavoro italiano, già tra i più bassi a livello europeo e con gli orari di lavoro più lunghi non potrà dare grandi risultati, anche considerando che il nostro Paese ha già perso il 25 per cento della propria base produttiva. Il punto fondamentale è creare nuove imprese per realizzare beni e servizi coerenti con il mercato internazionale e con la formazione dei nostri studenti;
    un importante contributo a questo proposito è rappresentato dal Piano del Lavoro elaborato dalla Cgil che prevede interventi a favore della domanda effettiva, sostenendo investimenti e redditi da lavoro, consumi e beni collettivi;
   premesso inoltre che:
    la filosofia sottostante al DEF 2013 e che ha ispirato le politiche dei Governi Berlusconi e Monti, fa capo ad alcune premesse teoriche che ispirano le politiche di austerità e che cominciano a mostrare anche agli occhi di osservatori, non certo sospettabili di «progressismo», come il FMI, tutti i loro limiti;
    l'Europa ha risposto alla crescente instabilità dei mercati finanziari imboccando la strada dell'austerità. A partire dalla primavera 2010 sono stati così varati programmi di riequilibrio dei conti pubblici ambiziosi, simultanei e concentrati in un lasso di tempo relativamente breve. Nei Paesi periferici il riequilibrio dei conti pubblici è avvenuto al prezzo di pesanti ricadute economiche e sociali (catastrofiche, nel caso greco), ed è stato parzialmente vanificato dalla recessione indotta dalle politiche di austerità;
    la recente messa in dubbio dei dati alla base delle tesi di Reinhart e Rogoff sul nesso tra stock del debito e mancata crescita, appare tanto più rilevante in quanto esse costituivano una delle basi teoriche più importanti su cui venivano sostenute in sede di Unione europea le politiche di austerità in atto. Non si tratta peraltro del primo colpo teorico all'edificio, dal momento che già mesi fa l'Fmi aveva messo in rilievo, quantificandole, le rilevanti conseguenze negative che una diminuzione della spesa pubblica di un paese ha sul Pil. Infatti, la sostenibilità del debito pubblico dipende nei fatti da molti possibili fattori, e non da uno solo: entrano in gioco i tassi di interesse, il tasso di crescita dell'economia, la percentuale del debito detenuta da operatori esteri, il regime dei cambi, le caratteristiche specifiche dell'economia, la disponibilità di asset con valore di mercato, e così via;
    è sostanzialmente l'analisi delle cause profonde della crisi ad essere sbagliata. Essa viene fatta risalire alla «crisi dei debiti sovrani», mentre i debiti sovrani sono peggiorati a seguito della crisi e non viceversa. Nel biennio della grande recessione l'aumento del rapporto tra debito pubblico e PIL è stato nei Paesi periferici solo leggermente superiore alla media dell'eurozona. La sfiducia dei mercati finanziari è stata innescata dai crescenti squilibri macroeconomici tra i sistemi produttivi più forti (Germania in primis), molto competitivi e in forte avanzo commerciale, e i Paesi periferici considerati – a causa di debolezze strutturali che sono andate aggravandosi negli anni duemila – meno capaci in prospettiva di onorare i propri debiti pubblici;
    non si risolverà certo la crisi con le politiche di «austerità espansiva» che l'hanno provocata. Pensare che il taglio nei deficit pubblici possa essere compensato dall'aumento di altre componenti della domanda aggregata è una pia illusione. Come mostrato in studi e dall'esperienza pratica (vedi Grecia), il moltiplicatore fiscale in una fase di recessione è positivo, e l'austerità porterà quindi ad un calo del Pil maggiore del calo del debito rendendo impossibile raggiungere l'obiettivo della riduzione del rapporto debito/Pil;
    ma neanche le classiche politiche keynesiane che erano tarate su uno Stato nazionale ancora in gran parte in possesso delle principali leve della politica economica possono da sole rappresentare una via d'uscita dalla crisi: occorre anche fare riferimento ai vincoli ed alle opportunità indotti dalla crisi ambientale. Non ha molto più senso ragionare su meri aggregati monetari, senza tenere conto che nessuna politica economica è più praticabile senza una contestuale politica industriale che orienti e condizioni l'oggetto delle produzioni e le modalità (individuali o collettive) del consumo di molti beni e servizi. La grande sfida di oggi è pensare ad un New Deal verde volto alla riconversione ecologica del sistema produttivo,

impegna il Governo:

  a livello europeo
   a) a proporre misure e provvedimenti che delineano una vera unione politica del continente con un ruolo maggiore del Parlamento europeo;
   b) a modificare il trattato sulla convergenza dei bilanci, il cosiddetto «Fiscal compact», concordando con i partner europei misure sostanziali a favore della crescita, e prevedere una parziale europeizzazione del debito sovrano per la quota che supera il 60 per cento del Pil, secondo le proposte avanzate da diversi economisti anche italiani; chiedere – per lo meno – lo slittamento della scadenza per il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali e per l'avvio della riduzione dello stock del debito e/o l'esclusione di alcune spese per investimento dai saldi del Patto di stabilità; la riforma del fiscal compact deve innanzitutto prevedere, come è stato oggi deciso in favore della Spagna, la possibilità di un rientro più morbido e dilazionato nel tempo del debito sovrano, in particolare appare irrealistico per l'Italia il rientro dal 2015 di oltre 15 miliardi all'anno attraverso dismissioni immobiliari;
   c) a concordare con gli organismi dell'Unione europea l'applicazione della golden rule che escluda dalle regole di spesa, introdotte dal Patto di stabilità e crescita rivisto nel 2011, gli investimenti degli enti territoriali nei seguenti campi:
    riqualificazione delle periferie attraverso piani di recupero;
    interventi di salvaguardia dell'assetto idrogeologico dei territori;
    messa in sicurezza degli edifici scolastici;
    recupero, salvaguardia e sviluppo del patrimonio artistico e ambientale;
    interventi di risanamento delle reti di distribuzione delle acque potabili;
    potenziamento del trasporto pubblico locale con particolare riguardo al pendolarismo regionale e al trasporto su ferro;
    interventi di risparmio energetico attraverso l'utilizzo delle energie rinnovabili.
   d) ad utilizzare a livello europeo una quota del gettito della tassa sulle transazioni finanziarie, unitamente all'emissione di eurobond, per finanziare e promuovere l'occupazione giovanile e la riconversione ecologica del sistema produttivo;
   e) a ridefinire il ruolo della BCE come prestatrice di ultima istanza;
   f) a promuovere nell'ambito della Difesa comune europea i Corpi civili di pace e la costituzione di un esercito unico che permetta la riduzione delle Forze Armate nazionali con la conseguente drastica riduzione delle spese militari italiane;
   g) a promuovere insieme agli altri partner continentali azioni concrete per promuovere uno sviluppo sostenibile, maggiore competitività e coesione sociale, indicando in tutte le sedi europee la chiara esigenza di un programma europeo:
    1) che abbia chiare priorità di investimenti nella economia reale e nel rilancio, in particolare nei paesi dell'eurozona con bilance commerciali in forte attivo nei confronti degli altri partner europei, del mercato interno tramite una politica di ridistribuzione dei redditi che favorisca la domanda;
    2) che avvii in Europa una trasformazione sociale ed ecologica del modello di sviluppo a partire dal settore energetico e da quello dei trasporti, con l'istituzione di una nuova catena di creazione di valori nei mercati-pilota del futuro;
    3) che promuova un'iniziativa europea per combattere la disoccupazione giovanile;

  sul terreno nazionale:
   anche se non si ottenesse una dilazione degli impegni per il rispetto del fiscal compact, ad intervenire comunque, in considerazione della pesante crisi in cui è immerso il nostro Paese, con le seguenti misure nazionali per uscire dalla recessione e promuovere un modello di politica economica che faccia leva prioritariamente sullo sviluppo della domanda interna e rilanci l'occupazione:
    una spesa pubblica aggiuntiva di 20-30 miliardi di euro (oltre ai già previsti 40 miliardi di rimborsi alle imprese) per i prossimi due-tre anni, in particolare per promuovere un Piano straordinario per il lavoro, con entrate da fonti che non riducono il reddito del paese;
    la redistribuzione del peso fiscale dai redditi bassi alle rendite ed ai patrimoni che avrebbe un benefico effetto espansivo;
    l'utilizzo dei fondi della CDP che potrebbero finanziare un programma di «piccole opere» di investimenti degli enti locali, restando fuori dal bilancio consolidato delle pubbliche amministrazioni valido per il calcolo dell'indebitamento netto;
    la revisione del Patto di stabilità interno per consentire gli investimenti degli enti territoriali;
    il superamento, con l'introduzione di nuovi parametri, dell'utilizzo di modelli e indicatori economici inadeguati nella valutazione reale della congiuntura economico-sociale e di sostenibilità ambientale del Paese;
    interventi sulle emergenze sociali quali la proroga delle CIG e delle mobilità in deroga almeno fino alla fine del 2013, garanzie reddituali per tutti gli esodati, il rinnovo dei contratti per i precari della PA impiegati in servizi, il non passaggio dell'aliquota standard dell'Iva dal 21 al 22 per cento, la ricostruzione del centro storico dell'Aquila, il rinnovo dei contratti di servizio con alcune aziende pubbliche, la riorganizzazione della Tares, anche rinviando l'entrata in esercizio del tributo e favorendo pratiche virtuose nella gestione dei rifiuti;
    sospensione dell'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante la disciplina dell'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, nei cementifici e alla contestuale abrogazione del decreto 14 febbraio 2013, n. 22;
    favorire il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 sulla quota del 20 per cento di fonti rinnovabili e sull'efficienza energetica attraverso:
    la ridiscussione della SEN;
    la proroga, di almeno un anno, fino al 30 giugno 2014, delle detrazioni fiscali delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio (articolo 16-bis del TUIR introdotto dall'articolo 4 del decreto-legge n.201 del 2011), nello specifico gli interventi compresi nella lettera h) relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili che utilizzano componentistica made in UE, nonché estensione delle detrazioni ai detentori di partita Iva, alle aziende artigiane e commerciali che utilizzano comunque componentistica principale di provenienza UE;
    la previsione di un nuovo conto energia per impianti residenziali di taglia domestica con utilizzo componentistica principale UE, autoalimentato dai risparmi sui costi di dispacciamento, di non programmabilità e di sbilanciamento, generati tramite la promozione dell'utilizzo dei dispositivi di accumulo (grid parity). Un intervento dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas in questa direzione consentirebbe di utilizzare i risparmi di accumulo come risorsa per promuovere nuovi impianti di piccola taglia. Si stima un risparmio complessivo intorno a 100 milioni di euro annui che consentirebbe l'installazione di oltre 300.000 impianti all'anno di taglia residenziale (3kw);
    la modifica delle regole che attualmente limitano le SEU (sistemi efficienti di utenza) e le Reti private, consentendo di accedere ad esse anche a più impianti associati di produzione entro un limite di distanza e potenza non punitivo (10 MW ed a valle di un nodo di trasformazione BT/MT). In questo modo, senza alcuna incentivazione diretta, gli impianti più efficienti potranno accedere a condizioni di vendita diretta che li renderanno competitivi;
    l'eliminazione del rimborso del rischio petrolifero previsto per le trivellazioni;
    l'installazione dei terminali di importazione di metano liquido per i rigassificatori;
    la previsione per tutti gli enti della PA dell'obbligo di interventi per l'efficienza energetica da finanziare attraverso fondi di garanzia finalizzati esclusivamente al risparmio energetico con rate di ammortamento inferiori al risparmio raggiunto;
    la previsione di un cronoprogramma per la dismissione di centrali ad olio combustibile e centrali a carbone partendo da quelle più vecchie per risolvere l’over capacity;
    l'incentivazione solo della geotermia a ciclo interamente chiuso e la previsione dello stesso quantitativo di conto energia spostandone il termine da 3 a 6 anni;
   attuare un Piano straordinario per il lavoro che preveda misure per creare da subito centinaia di migliaia di posti di lavoro veri, qualificati, utili. L'asse di un Piano per il lavoro, deve consistere innanzitutto nella messa in sicurezza del nostro territorio e degli edifici scolastici, la cura e la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali, il rilancio di un'agricoltura multifunzionale, la riqualificazione delle città, l'efficienza energetica degli immobili, l'innovazione tecnologica, alla riforma e al rinnovamento della PA e del welfare, all'innovazione e alla sostenibilità delle reti (trasporti, energia, digitalizzazione del Paese,...);
   il Piano si dovrà articolare nei seguenti interventi:
    a) un piano straordinario pluriennale per la difesa del suolo e la bonifica del territorio quale vera e prioritaria opera infrastrutturale in grado non solamente di mettere in sicurezza il nostro fragile territorio, ma di attivare migliaia di cantieri con evidenti ricadute importanti dal punto di vista economico e occupazionale, anche attraverso l'affidamento dei lavori di manutenzione agli agricoltori. Solo nell'ultimo triennio lo Stato ha stanziato circa un miliardo di euro per le emergenze causate da eventi calamitosi di natura idrogeologica in tredici Regioni. Per la prevenzione invece, sono stati stanziati solo 2 miliardi di euro in 10 anni, laddove il fabbisogno necessario per la realizzazione degli interventi per la sistemazione complessiva delle situazioni di dissesto su tutto il territorio nazionale è stimato in circa 40 miliardi di euro. Considerando che la messa in sicurezza del territorio comporta delle spese iniziali che saranno poi più che ampiamente compensate dai benefici anche economici in termini di minori spese post-calamità, il Governo dovrà negoziare con la UE una disposizione transitoria (ad esempio di 5 anni) per mettere questi investimenti fuori dal Patto di stabilità. In parallelo, lo stesso criterio deve essere seguito per il Patto di stabilità interno nei confronti delle spese analoghe degli enti territoriali;
    b) l'avvio di un piano occupazionale e di ripopolamento delle campagne, delle aree montane e collinari abbandonate che preveda una franchigia fiscale totale per i giovani agricoltori che si insediano nelle aree demaniali in stato di abbandono; immediato sblocco del bando di affidamento, sia in affitto che in comodato, delle aree pubbliche e demaniali ai giovani; incentivi per la promozione dell'agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle attività agricole, allo scopo di facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire ai soggetti svantaggiati, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle zone rurali; aumento del 10 per cento, entro cinque anni, della copertura del fabbisogno alimentare nazionale, anche con politiche di salvaguardia del suolo agricolo e delle risorse naturali; interventi straordinari a sostegno delle fasce di popolazione a rischio povertà con cui garantire che ciascuno di essi in Italia abbia il proprio sostentamento alimentare; creazione di un marchio 100 per cento Italia da promuovere e tutelare in tutto il mondo; incentivare filiere agroalimentari gestite dagli agricoltori e sostenere una vera internazionalizzazione che premi il lavoro, le imprese e i territori italiani;
    c) un concorso straordinario (che preveda anche l'accesso degli attuali precari) per l'assunzione di giovani nelle pubbliche amministrazioni che erogano e gestiscono servizi;
    d) la riunificazione e l'incremento dei fondi per i crediti d'imposta per l'assunzione di giovani e donne, nonché il rifinanziamento del Fondo per l'occupazione giovanile (tramite il rifinanziamento del Fondo Kyoto) nella green economy scaduto il 26 aprile 2013;
    e) la messa in opera di un Piano straordinario per l'occupazione giovanile con l'impiego o l'intervento pubblico per produrre beni e servizi collettivi e pubblici;
    f) la definizione di interventi prioritari di politica industriale (tra i quali la proroga delle detrazioni fiscali per l'efficientamento energetico degli edifici);
    g) l'incentivazione della riduzione dell'orario con i contratti di solidarietà;
    h) la previsione di un reddito minimo garantito per i soggetti disoccupati, precariamente occupati o in cerca di prima occupazione;
   oltre ai risparmi detti ed ai proventi di alcune imposte (tasse ambientali, incrementi dei canoni di concessione, TTF,..) ad ottenere altre risorse per il Piano per il lavoro da:
    il riordino e la riduzione dell'ammontare delle agevolazioni e dei trasferimenti alle imprese a fronte della loro incerta efficacia;
    l'utilizzo di una parte delle risorse delle fondazioni bancarie, in particolare per quanto concerne il welfare;
    l'utilizzo programmato dei Fondi europei;
    l'utilizzo dei Fondi pensione attraverso progetti per favorire la canalizzazione dei flussi di risparmio verso il finanziamento degli investimenti di lungo periodo, garantendone i rendimenti previdenziali;
    un nuovo ruolo per la Cassa Depositi e Prestiti, sull'esempio francese, che deve consolidare la missione di utilizzare le sue emissioni obbligazionarie di lungo e lunghissimo termine per attirare i capitali, su investimenti strategici e di lungo periodo, modificando il ruolo del Fondo strategico italiano. Si dovrà prevedere l'istituzione di una banca d'investimento d'interesse pubblico, di una «banca verde», sull'esempio della Green Investment Bank inglese;
    finanziamenti per circa 25-27 miliardi si dovranno ottenere da una variante nazionale del programma cd. «Bankoro» illustrato da Alberto Quadrio Curzio: se Bankitalia trasferisse il proprio oro (valore al 31 marzo 2013 pari a 98 miliardi di euro) ad un'entità controllata, le riserve da rivalutazione auree sarebbero realizzate e quindi assoggettate ad imposta (Ires, aliquota del 27,5 per cento). Il Mef potrebbe utilizzare tali proventi fiscali per nazionalizzare la proprietà della Banca d'Italia, per ricapitalizzare la CDP che potrebbe, a sua volta, contribuire a finanziare adeguatamente le misure del Piano per il lavoro ed a creare anche un Fondo per il credito alle PMI;
   ridurre le spese con le seguenti misure:
    a) revisione delle priorità della legge obiettivo (ossia le grandi opere pubbliche): investire le limitate risorse pubbliche disponibili in opere infrastrutturali che siano realizzabili in tempi certi e con modalità sostenibili, sia in termini di vincoli di bilancio, che, soprattutto, dal punto di vista ambientale e sociale, procedendo innanzitutto a riequilibrare le risorse di provenienza pubblica tra quelle destinate alla costruzione di grandi opere e quelle devolute ad un programma di opere pubbliche di piccole e medie dimensioni, con particolare riferimento ad interventi di manutenzione in ambito stradale e ferroviario;
    b) riduzione delle spese militari a partire delle spese per sistemi d'arma (Fregate FREMM e F35); fine della missione militare in Afghanistan;
    c) chiusura dei Centri di identificazione ed espulsione (CIE);
    d) uso di software open source per le pubbliche amministrazioni;
    e) riduzione dei costi della politica riducendo i livelli di governo (a partire dall'abolizione costituzionale delle province, aggregazione dei piccoli comuni), le auto blu, decurtando le società partecipate dallo Stato e dagli enti decentrati, riducendo il numero dei membri dei relativi CdA e contenendo la proliferazione dei servizi «esternalizzati», riducendo drasticamente le consulenze, provvedendo altresì alla revisione dei compensi per i rappresentanti politici, nonché riformando radicalmente le attuali norme per i rimborsi elettorali ai partiti, nonché la progressiva eliminazione del ricorso agli arbitrati per quanto concerne le pubbliche amministrazioni, ecc...;
   sul terreno fiscale:
    a) a riprendere quanto prima la discussione del disegno di legge sulla delega fiscale, interrottasi prematuramente nel corso della scorsa legislatura, per arrivare alla promulgazione di un nuovo Testo Unico che metta ordine nel confuso panorama normativo, e che consentirebbe di aggiornare le rendite catastali, migliorare il rapporto tra contribuente e amministrazione fiscale, e, soprattutto, di operare scelte che vadano nella direzione di una maggiore equità nella distribuzione del carico fiscale;
    b) a rafforzare le misure di contrasto all'evasione mediante il reinserimento del reato di falso in bilancio, di disposizioni relative all'abuso del diritto tributario ed il ripristino di una serie di efficaci norme di lotta all'evasione e all'elusione fiscale abrogate nelle ultime legislature; introdurre l'obbligo di procedere annualmente al controllo informatico dei codici fiscali sulla base dei saldi tra redditi dichiarati e spese e investimenti reali e finanziari a qualsiasi titolo effettuati, anche in relazione ad indici noti e trasparenti di «incoerenza» tra indicatori di consumi, investimenti e risparmi rispetto ai redditi dichiarati, anche a livello di nucleo familiare; impiegare ciò che si dovesse stabilmente recuperare dalla lotta all'evasione fiscale per ridurre il carico fiscale soprattutto in favore del lavoro dipendente e delle PMI, in modo alleggerire l'imposizione diretta sul lavoro ed abbassare una pressione fiscale certamente nemica della crescita di un tessuto produttivo tra i più trainanti del nostro Paese;
    c) a prevedere una sanatoria fiscale e contributiva degli immigrati non in regola nell'ambito di una più complessiva riforma delle leggi in materia di immigrazione e cittadinanza, riorientate sulla base del principio dello «ius soli»;
    d) ad impedire che da provvedimenti futuri derivi un aumento della pressione fiscale complessiva oltre il tetto, già tristemente raggiunto a fine 2012, del 44 per cento del Pil;
    e) a prevedere una redistribuzione del carico fiscale dai redditi da lavoro, dal costo del lavoro per le imprese e dalla prima casa alle rendite ed ai patrimoni mediante le seguenti misure:
     la riforma del catasto e il superamento dell'arretratezza del sistema di attribuzione delle rendite catastali;
     l'abolizione dell'IMU sulla prima casa per i proprietari meno abbienti e l'introduzione di aliquote progressive per la determinazione dell'IMU sui patrimoni immobiliari, garantendo parità di risorse agli enti locali ai quali andrà anche garantita autonomia nella definizione dell'imposta stessa;
     la revisione dell'applicazione dell'IMU sugli edifici strumentali per agevolare le attività produttive delle PMI e delle aziende agricole;
     la revisione della tassazione IMU sugli immobili degli enti ecclesiastici e degli enti non commerciali, preservando quelli strumentali alle attività di tipo istituzionale (es. culturale, ambientale, ricreativa, sociale, assistenziale, di solidarietà, ecc.);
     la restituzione immediata dell'IMU versata in eccesso dalle imprese agricole, come previsto dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, e non ancora attuato;
     l'aumento della progressività dell'imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) prevedendo un'ulteriore aliquota per i redditi complessivi lordi che superano i 100 mila euro annui;
     l'incremento delle detrazioni per lavoro dipendente e carichi familiari e la quota di assegni familiari, compensando il relativo onere anche con l'aumento dell'aliquota dell'imposta sostitutiva sui proventi da attività finanziarie;
     l'alleggerimento graduale a favore delle piccole e medie imprese del carico fiscale sui fattori di produzione consentendo loro di dedurre dalla base imponibile IRAP la quota corrispondente al costo del lavoro;
    f) a provvedere ad una revisione del sistema fiscale che finalmente adegui il nostro Paese agli obiettivi di tutela ambientale che l'Europa ci chiede da tempo, spostando progressivamente il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese al consumo di risorse energetiche e naturali (c.d. «riciclaggio del gettito»), con l'obiettivo di promuovere crescita, competitività e occupazione, riducendo l'impatto ambientale delle attività produttive, attraverso l'adozione di una normativa in materia di fiscalità ambientale che favorisca pratiche virtuose di gestione del territorio e di uso delle risorse naturali, e preservi e salvaguardi l'equilibrio ambientale;
    g) a stabilire per quei contribuenti che realizzano un volume d'affari non superiore – per esempio – ad un milione di euro, che il pagamento dell'Iva debba essere effettuato al momento della effettiva riscossione del corrispettivo;
    h) a calmierare il continuo aumento del prezzo dei carburanti introducendo nel nostro ordinamento l'accisa mobile, meccanismo già introdotto con la legge Finanziaria del 2008 ma rimasto finora inapplicato, che sterilizza i perversi effetti moltiplicatori degli aumenti del prezzo industriale dei carburanti sull'Iva, al fine di sostenere il potere d'acquisto dei consumatori;
    i) a prevedere maggiori oneri per l'utilizzo di risorse pubbliche (concessioni);
    j) a stabilire l'inclusione nell'imponibile della Tassa sulle Transazioni Finanziarie di tutti i derivati;
    k) a sopprimere molte delle agevolazioni fiscali generiche ed inutili alle imprese;
   oltre al Piano del lavoro e all'istituzione di un Fondo per l'erogazione del credito alle PMI, che dovranno privilegiare le regioni ad obiettivo convergenza, a prevedere:
    a) la messa a regime di forme di credito d'imposta automatico sugli investimenti in ricerca, innovazione e formazione, a favore delle imprese disposte ad investire nel Mezzogiorno;
    b) lo sfruttamento del potenziale che ha il Sud per la produzione di energie tramite fonti rinnovabili attraverso il riconoscimento di significative tariffe incentivanti, come attualmente previsto dal V conto energia, ma limitata ai parchi solari su terreni delle pubbliche amministrazioni e sui tetti e le serre fotovoltaiche, per evitare ulteriori speculazioni sui terreni agricoli;
    c) l'estensione dell'incremento della capacità di spesa dei Fondi comunitari delle Regioni obiettivo convergenza, oggetto del DEF e del decreto legge sui pagamenti della PA, anche alle quote statali e regionali; non ci si può, infatti, limitarsi ai 1800 milioni di «nettizzazione» della quota di cofinanziamento europeo;
    d) l'avvio di un'innovativa riprogrammazione del Fondi strutturali europei, sulla scia di quanto inaugurato dal precedente Ministro per la coesione territoriale non solo per accelerare la capacità di spesa, ma anche per migliorarne la qualità e l'efficacia, con la concentrazione su alcuni obiettivi prioritari che non dovrà comunque prescindere dall'ammodernamento dell'intera rete infrastrutturale del Sud, presupposto determinante per sfruttarne le potenzialità di piattaforma logistica e di collocamento geo-strategico che ne fanno il crocevia naturale degli scambi internazionali lungo le direttrici Nord Sud e Est Ovest;
    e) un impegno straordinario per sconfiggere la criminalità organizzata e tutti quei fenomeni di illegalità, dal lavoro sommerso alla microcriminalità, che determinano un ambiente sfavorevole agli investimenti ed allo sviluppo;
   ad attuare, infine, nel corso della legislatura, le seguenti indispensabili riforme:
    a) promuovere e sostenere una rapida approvazione di una legge efficace per contrastare i conflitti di interessi;
    b) ripristinare e rafforzare il controllo di legalità in tutto il ciclo economico pubblico e privato in cui tracciabilità e prescrizione sulla regolarità dei procedimenti siano assunti come punti di forza nella lotta alle mafie (norme più incisive in tema di anticorruzione, riforma del codice degli appalti per contrastare l'infiltrazione mafiosa, maggior trasparenza nel finanziamento della politica, reintroduzione del reato di falso in bilancio), abrogando le leggi che premiano i comportamenti non virtuosi, quali i condoni e l'elusione fiscale, nonché la legge cd. «ex-Cirielli» che, tra gli effetti negativi introdotti nel sistema, ha anche accorciato i tempi di prescrizione per gravi reati, dimezzandoli per la corruzione; limitare le condotte penalmente rilevanti ai fatti realmente gravi e punire con adeguate sanzioni amministrative le condotte illecite che non creano danni o allarme sociale; abrogare altresì l'articolo 10-bis del Testo Unico sull'immigrazione (il cd. «reato di clandestinità») e la legge n. 49 del 2006 (legge Fini-Giovanardi sulle droghe) che prevedono una risposta penale, ovvero il carcere, per questioni che, invece, richiedono una risposta sociale; rinforzare gli strumenti di prevenzione, controllo, incentivare la celerità dei processi, nonché le misure alternative alla detenzione; promuovere concrete misure a tutela e sostegno delle vittime dei reati; procedere ad interventi incisivi sulla struttura e i tempi del processo civile, rinforzando inoltre gli strumenti di mediazione non obbligatoria e di risoluzione stragiudiziale delle controversie;
    c) promuovere una legge sulla rappresentanza sindacale; abolire l'articolo 8 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 e ripristinare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori; modificare la riforma del lavoro di cui legge n. 92 del 2012; modificare la controriforma delle pensioni Fornero; ripristinare la legge 17 ottobre 2007, n. 188, di contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco;
    d) innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni, contrasto alla dispersione scolastica specie nel Mezzogiorno; politica del diritto allo studio; incrementare, nell'ambito del piano nazionale della ricerca, l'indicazione di misure volte al raggiungimento degli obiettivi europei relativamente alla percentuale di PIL, che dovrebbe raggiungere il 3 per cento entro il 2020, da investire nella ricerca e nello sviluppo;
    e) ripubblicizzazione del servizio idrico, riorganizzazione dei servizi pubblici locali per bacini di utenza;
    f) adozione di ogni iniziativa utile affinché venga assicurato che gli istituti di credito, che beneficiano della garanzia di cui all'articolo 8 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, provvedano alla concessione del credito alle PMI ed alle famiglie, monitorandone l'attività; rafforzare il Fondo centrale di garanzia per consentire maggiori finanziamenti alle PMI; stabilire limiti alla distribuzione dei dividendi e dei bonus a manager ed amministratori; introdurre il divieto delle vendite allo scoperto, regolamentare l'utilizzo dei derivati; adottare ogni iniziativa utile alla netta separazione tra le banche d'affari (che si occupano di trading, investimenti ad alto rischio, speculazioni, acquisizioni e scalate) e le banche commerciali (che ovviamente pensavano ai depositi dei clienti, a concedere prestiti e a far fruttare i depositi attraverso investimenti conservativi); rivedere il quadro degli accordi cosiddetti di «Basilea 3» in materia di requisiti patrimoniali delle banche, distinguendo le banche d'affari, per le quali il rafforzamento patrimoniale è necessario, dalle banche commerciali, che potrebbero rinforzare il loro patrimonio più lentamente, concentrandosi invece sul credito ai privati;
    g) sviluppo di un vero programma di edilizia abitativa che ponga al centro l'offerta di alloggi di edilizia residenziale da destinare alle categorie sociali svantaggiate nell'accesso al libero mercato degli alloggi in locazione; provvedere a un congruo rifinanziamento della legge 431/1998 per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione per le fasce sociali più disagiate;
    h) rifinanziamento del Fondo rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto;
    i) rifinanziamento su base triennale del Fondo per la non autosufficienza, incrementando le risorse ad esso assegnate, attualmente del tutto inadeguate, ed incrementare le risorse assegnate al Fondo per le politiche sociali, e più in generale, reintegrare i tagli alle risorse per le politiche socio-assistenziali e di sostegno alla famiglia;
    j) sostenere una rapida approvazione del disegno di legge delega elaborato dalla Commissione Rodotà per la riforma delle norme del codice civile relative ai beni comuni e pubblici;
    l) sospendere l'attuazione della delega per la riforma dello strumento militare per consentire al Parlamento di ridiscuterne i termini in relazione alla definizione di un nuovo modello di difesa;
    m) sostenere l'approvazione della riforma della legge sul Servizio Civile Nazionale per dare, ad almeno 50.000 giovani ogni anno, la possibilità di servire il Paese nel campo dell'assistenza, nella tutela del patrimonio artistico, ambientale e culturale, della protezione civile e della cooperazione;
    n) rimettere al centro la cultura e i beni culturali e paesaggistici per favorire la crescita sociale ed economica del Paese. Gli interventi devono riguardare politiche efficaci ed efficienti di tutela, promozione, fruizione e gestione sostenibile del patrimonio culturale italiano; ma anche l'investimento nella produzione culturale e creativa attraverso una progettazione strategica che coinvolga Stato, enti locali, operatori del settore e imprese.
(6-00004) «Migliore, Di Salvo, Marcon, Boccadutri, Melilla, Aiello, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, Duranti, Daniele Farina, Claudio Fava, Ferrara, Giancarlo Giordano, Fratoianni, Kronbichler, Lacquaniti, Lavagno, Matarrelli, Nardi, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piazzoni, Pilozzi, Piras, Placido, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Sannicandro, Scotto, Zan, Zaratti».


   La Camera,
   in occasione dell'esame del Documento di economia e finanza 2013,
   premesso che:
    dall'esame del Quadro programmatico aggiornato, il percorso di risanamento dei saldi di finanza pubblica, attuato dal 2008 ad oggi tramite l'adozione di pesanti manovre correttive sia dal Governo Berlusconi sia, in particolare, da novembre 2011 dal Governo Monti, al fine di soddisfare gli impegni assunti con il Patto Euro Plus, il Six Pack e il Fiscal Compact, garantisce il contenimento dell'indebitamento netto nel limite massimo del 3,0 per cento nel 2012, a - 2,9 per cento nel 2013 e a - 1,8 per cento nel 2014, il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali nel 2013, nonché la riduzione del rapporto debito/Pil già a partire dal 2014, con un'accelerazione più accentuata dal 2015;
    i saldi di finanza pubblica del quadro programmatico sono pertanto in linea con le raccomandazioni della Commissione Europea, ma la politica di rigore eccessivo del Governo Monti sull'economia italiana per il prossimo triennio ha avuto effetti devastanti creando un peggioramento della fase recessiva e un trend di crescita a ribasso del PIL a causa:
    della riduzione del reddito disponibile delle famiglie, già in atto dal 2008, e attestatasi a - 4,1 per cento nei primi tre trimestri del 2012 rispetto all'anno precedente, con una contrazione dei consumi pari a - 4,3 per cento, dovuta anche all'aumento del 3,3 per cento dei prezzi al consumo conseguente all'aumento dell'IVA e di altre accise;
    del conseguente crollo della domanda interna che ha prodotto nel 2012 una caduta della produzione industriale, soprattutto dei beni di consumo durevoli ed intermedi, indotta anche dalla restrizione del credito nei confronti sia delle famiglie sia delle imprese, soprattutto le PMI (nel DEF è previsto che le principali componenti della domanda interna permarranno in forte contrazione rispetto al 2012);
    delle condizioni di accesso al credito da parte degli operatori del settore produttivo che sono ancora difficili e più costose rispetto alla Germania: infatti il Documento evidenzia che il differenziale del costo medio del credito alle imprese italiane rispetto alle tedesche è pari a + 1,5 per cento a gennaio scorso;
    del fatto che non risulta che ci sia stata una maggiore offerta di credito a favore degli operatori economici da parte delle banche, in seguito alle operazioni di rifinanziamento della BCE del 21 dicembre 2011 per 489 miliardi e del 29 febbraio 2012 per 530 miliardi, a cui hanno aderito anche gli istituti di credito italiani, e la prova è data dal drammatico numero di imprese che dal 2012 hanno chiuso e chiudono ogni giorno ovvero falliscono per mancanza di accesso al credito;
    delle prospettive di crescita del PIL, le quali sono state riviste al ribasso e permangono deboli con un trend di crescita molto rallentato ed inferiore ad altri paesi dell'Area Euro e internazionali, e si attestano a - 1,3 per cento nel 2013 rispetto a - 0,2 per cento previsto a settembre, + 1,3 per cento nel 2014 – grazie agli effetti di trascinamento del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, che stanzia risorse per i pagamenti dei debiti scaduti della pubblica amministrazione verso le imprese fornitrici – e + 1,5 per cento nel 2015;
    del preoccupante andamento dell'occupazione, che segnalerà una ripresa contenuta a partire dal 2014, ed un tasso di disoccupazione sotto l'11 per cento nella fase finale del triennio. Considerato il numero di lavoratori che hanno perso il lavoro, i posti di lavoro a rischio nell'immediato futuro, l'esaurimento dei fondi per la Cassa integrazione, il problema irrisolto degli esodati ed inoccupati, destinati a crescere a causa della riforma Fornero sui requisiti di età per accedere al trattamento pensionistico, il quadro sulle prospettive di lavoro in Italia permangono drammatiche;
    il Governo Monti evidenzia l'impatto positivo delle misure strutturali adottate nel 2012 (liberalizzazioni e semplificazioni, i due decreti sviluppo e la riforma del lavoro) sulla crescita del PIL nel prossimo triennio, che dovrebbero indurre nel 2015 una crescita aggiuntiva pari a + 1,6 per cento; ma oggi, gli effetti benefici attesi nel medio e lungo periodo non risolvono le istanze degli operatori economici, che stentano a ripartire, e delle famiglie che versano in uno stato di profondo e diffuso disagio sociale (come testimoniato dall'ISTAT, che rileva che circa il 65 per cento delle famiglie fatica ad affrontare le esigenze primarie di sussistenza); non contribuiscono a risolvere la riduzione del potere d'acquisto di salari e stipendi, non danno risposte concrete alle imprese, che ora, per non chiudere, necessitano di un immediato accesso al credito;
    è evidente che le misure adottate – tra l'altro per certi aspetti insufficienti e non condivisibili – sono state assunte con forte ritardo rispetto al profilarsi di una grave crisi finanziaria internazionale globale, il cui inizio risale al 2008;
    appare evidente che la classe politica delle due maggioranze di centro-destra e centro-sinistra, che si sono alternate al Governo negli ultimi 16 anni, non ha avuto la capacità o la volontà politica di provvedere al rinnovamento di un Paese, che è indietro di ben 10 anni rispetto agli altri Stati, anche dell'Area Euro, e non hanno attuato prima della crisi economica mondiale politiche di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica e snellimento della P.A., nonostante l'Italia avesse già un cospicuo debito pubblico;
    emerge l'inidoneità della classe dirigente politica, che, oggi, più che mai, si è coalizzata formando un Governo con esponenti di entrambi gli schieramenti, che nella loro alternanza, pur proclamando programmi differenziati, in venti anni non sono stati in grado di dare risposte concrete ed immediate alle istanze delle nuove generazioni, sia in materia di miglioramento ed accesso all'istruzione, sia sullo scollamento fra formazione scolastica ed università ed il settore produttivo, sia sulle problematiche dell'accesso dei giovani nel mondo del lavoro, caratterizzato dallo sgradevole ricorso al sistema delle raccomandazioni, piuttosto che alla meritocrazia, sia in materia di protezione dell'ambiente e della salute del cittadino, sia in materia di protezione dei nuclei familiari;
    nell'emergenza di una crisi economica e finanziaria internazionale iniziata nel 2008 oltreoceano e acuitasi nel 2012, in piena recessione e mancanza di liquidità sia da parte degli operatori economici sia da parte del settore bancario, ad avviso dei presentatori, senza scrupoli il Governo Monti, per soddisfare le richieste di rispetto del Six Pack e del Fiscal Compact, non ha esitato a ridurre gli squilibri dei saldi di finanza pubblica, prelevando risorse finanziarie a carico dei cittadini delle fasce medie e più deboli, dei pensionati, bloccando gli adeguamenti delle pensioni al costo della vita, calpestando i diritti acquisiti dei lavoratori;
    il Governo Monti, sostenuto da PD e PDL, ha «fatto cassa» inasprendo il prelievo fiscale a carico dei contribuenti «non evasori», ossia i lavoratori subordinati, ratificando l'aumento progressivo dell'Iva, introdotto come clausola di salvaguardia dei conti pubblici dal Governo Berlusconi con il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, anticipando il regime IMU, estendendola anche all'abitazione principale, introducendo la Tares, che sarà più costosa della Tarsu e della TIA;
    nessun provvedimento è stato adottato per compensare i continui aumenti del costo dei carburanti;
    inoltre, l'inasprimento del patto di stabilità a carico degli enti locali, ha congelato le economie locali per il blocco degli investimenti e l'impossibilità di pagare le imprese fornitrici;
    le ridotte disponibilità finanziarie dei bilanci comunali hanno indotto i sindaci a ridurre l'offerta dei servizi ai cittadini ed alle famiglie, soprattutto quelli di tipo assistenziale e sociale, che avrebbero in parte compensato le difficoltà in cui versano le famiglie meno abbienti;
    la pressione fiscale è aumentata nel 2012 al 44 per cento rispetto al 42,6 per cento del 2011;
    di fatto, il riordino dei conti pubblici voluto da una governance europea di stampo tedesco è stato realizzato a carico delle classi sociali più deboli ed oggi, addirittura, sono gli stessi vertici europei che sollecitano l'Italia ad adottare strumenti di sostegno e rilancio dell'economia, dopo aver condizionato ed affievolito le potenzialità del nostro settore produttivo;
    gli interventi di sostegno all'economia devono essere immediati e nell'ambito del descritto quadro congiunturale, non risultando opportuno varare altre manovre economiche con effetti depressivi, dove, al contrario, servono scelte coraggiose ed innovative;
    i cittadini oggi sono rappresentati in Parlamento dal MoVimento 5S per dire «BASTA» ad una politica che distrugge le speranze di vita e benessere di un Paese, una politica che non ha investito sul futuro delle nuove generazioni, a cui lascia un debito che graverà sulle scelte di investimento dell'Italia per vent'anni;
    la classe politica attuale non soddisfa più le aspettative di 8 milioni di italiani, che credono in una necessaria inversione di marcia della società italiana, sposando una nuova politica che non abbia come più come metro di riferimento solo la logica del profitto e lo sfruttamento delle risorse, ma anche la prosperità ed il benessere della popolazione;
   considerato altresì che:
    l'appartenenza all'Unione europea non può ridursi al solo obbligo del rispetto di una fallimentare politica del rigore, che ha compromesso la crescita del nostro PIL, ma, in alternativa al fallimento della politica di rigore, occorre porre in essere una diversa politica europea attraverso l'attuazione di misure anticicliche che passi dalla rinegoziazione del Trattato di Maastricht e del Fiscal Compact, al fine rilanciare una «nuova Europa», auspicando una maggiore democrazia nella governance europea, che abbia come primario obiettivo il benessere dei cittadini europei, da conseguire all'occorrenza anche prescindendo da un forzato percorso di risanamento finanziario dei bilanci dei Paesi della Zona Euro;
    si ritiene necessario ridefinire il ruolo della BCE, che dovrebbe diventare prestatore di ultima istanza per i debiti pubblici statali dei Paesi dell'Area Euro e dovrebbe avere come obiettivo il perseguimento della piena occupazione, nonché finanziare direttamente gli investimenti produttivi. La moneta unica europea, infatti, ha permesso per anni una certa stabilità dell'Euro-zona, nascondendo le evidenti diversità economiche tra nazioni, a prezzo però di una rigidità pericolosa, che non ha consentito di fronteggiare con elasticità la crisi economica mondiale, agendo con naturali aggiustamenti di svalutazione/rivalutazione monetaria, consentiti in passato, quando ogni Paese aveva la propria valuta. I suddetti aggiustamenti permettevano un rilancio delle economie in difficoltà, oggi l'Unione Europea deve fornire strumenti alternativi ai Paesi per uscire dalla recessione;
    è oggi necessario che i Paesi europei con bilancio in attivo, come la Germania, si facciano carico del Meccanismo europeo di stabilità (MES) evitando di imporre condizionamenti agli Stati membri, che hanno difficoltà di contribuzione nelle misure richieste. È il momento che i vertici europei adottino riforme che contemplino l'istituzione di una Banca Centrale Europea realmente garante dell'Euro-zona;
    infine, per quanto concerne il Programma nazionale di riforma:
    dall'esame del Documento per settore economico, si rilevano criticità e mancanza di iniziative e proposte, che il MoVimento 5 Stelle ritiene invece utili per rilanciare l'economia e proiettarla verso obiettivi più aderenti alle aspettative di chi ci ha voluto in Parlamento per effettuare il cambiamento;
    la valutazione delle nostre nuove proposte è auspicabile anche in ragione del fatto che il Governo Letta, appena insediato, intende rivedere il quadro programmatico, per inserire linee di intervento per il rilancio dell'economia da sottoporre al Consiglio europeo ed alla Commissione europea, al fine di ottenere l'autorizzazione a derogare agli stretti vincoli del Fiscal Compact;
   tutto ciò premesso,

impegna il Governo:

  1) per quanto riguarda il Programma di stabilità:
   ad impegnarsi presso le opportune sedi europee per una rinegoziazione del Trattato di Maastricht e del Fiscal Compact al fine di conseguire una «nuova alleanza» fra i popoli europei, che abbia come finalità il benessere dei cittadini ed il rafforzamento della governance europea, che deve valutare l'opportunità di rafforzare il ruolo della BCE, affinché sia prestatore di ultima istanza per i debiti pubblici statali, possa finanziare direttamente gli investimenti produttivi e sia autorizzata ad emettere Eurobond;
   ad attuare una decisa riqualificazione della spesa pubblica, eliminando gli sprechi ed individuando i settori dove risparmiare senza tuttavia ridurre la qualità dei servizi offerti ai cittadini;
   ad adottare un'efficace riduzione dei costi della politica, comprimendo i livelli di governo iniziando dall'abolizione costituzionale delle province, dal riordino ed accorpamento delle società controllate dagli enti pubblici, dal contenimento della proliferazione dei servizi «esternalizzati», dalla riduzione drastica delle consulenze e dalla ulteriore contrazione e revisione dei compensi per i rappresentanti politici, nonché dall'abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti, oltre che dalla progressiva eliminazione del ricorso agli arbitrati per quanto concerne le pubbliche amministrazioni;

  in materia fiscale:
   a) rafforzare le misure di contrasto all'evasione fiscale: in particolare va incrementata la collaborazione, ancora insufficiente, con i comuni, prevedendo oltre le misure premiali, già previste dalla disciplina vigente, una serie di sanzioni;
   b) rivedere la stessa struttura centralizzata della riscossione demandata alla gestione di Equitalia: in particolare accelerare il ritorno ad sistema di riscossione territoriale in cui, anche grazie alla conoscenza del territorio e delle singole specificità ed in un quadro di reale federalismo fiscale, si responsabilizza la copertura dei costi da parte degli enti territoriali, che avranno cura di intervenire con maggiore equità e adoperarsi in ambito internazionale per l'abrogazione dei «paradisi fiscali»;
   c) prevedere una tassazione aggiuntiva per le operazioni di rimpatrio o di regolarizzazione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero ai sensi dell'articolo 13-bis del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e successive modificazioni (capitali regolarizzati tramite lo scudo fiscale) e ad aumentare la tassazione sui redditi di natura finanziaria, sulle transazioni finanziarie, sui derivati e sui giochi, al fine di diminuire l'imposta di bollo su estratti conto e libretti, abolire l'imposta municipale propria (IMU) sulla prima casa, abrogare gradualmente l'IRAP ed evitare l'aumento dell'IVA;
   d) istituire un nuovo strumento chiamato «politometro», finalizzato a garantire la pubblicità della situazione reddituale e patrimoniale non solo dei componenti del Parlamento, ma di ogni membro di assemblea elettiva o esecutiva degli enti pubblici o a partecipazione pubblica di qualsiasi ordine territoriale;

  2) per quanto riguarda il Programma nazionale di riforma:
   nel settore bancario e finanziario, ad adottare provvedimenti affinché il sistema nel suo complesso sia funzionale ad un armonico sviluppo dell'economia e della società. La legislazione bancaria dovrebbe seguire il modello del Glass-Steagall Act, pur rispettando le peculiarità del mercato bancario italiano, con una totale separazione tra banche d'affari e banche commerciali ordinarie, vietando altresì gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale. Conseguentemente introdurre un sistema fiscale e di vigilanza, ad hoc, per gli intermediari finanziari che investono nell'economia reale;
   a riformare la disciplina della selezione dei soggetti chiamati a ricoprire incarichi di vertice in qualsiasi amministrazione od ente inserito nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, nonché nelle aziende pubbliche (dalle cosiddette «grandi aziende» di Stato fino alle partecipate ed «in house» di ogni livello, nazionale, regionale e locale) per fare in modo che il management sia scelto sulla base di criteri di trasparenza ed evidenza pubblica, utilizzando una seria valutazione dei curricula accademici e professionali dei candidati; da procedure selettive pubbliche; dal principio della netta separazione tra politica e amministrazione; dal divieto di cumulo di incarichi, dal parametro per gli emolumenti per i manager pubblici, rapportato allo stipendio dei dipendenti e dall'introduzione del principio del collegamento tra il compenso e i risultati ottenuti nonché dal divieto di cumulo con eventuali trattamenti pensionistici; dalla sostituzione integrale della legge 20 luglio 2004, n. 215 (c.d. legge Frattini), al fine di predisporre una normativa che contrasti in modo efficiente il fenomeno del conflitto d'interessi;
   a risolvere gli annosi problemi delle forze dell'ordine, di polizia e di soccorso civile – mancanza di mezzi, di risorse, blocco del turn over, blocchi stipendiali – destinando ad esse le risorse rivenienti dalla riduzione del finanziamento delle missioni all'estero. Inoltre introdurre l'uso di numeri identificativi sui caschi del personale di ordine pubblico e sicurezza, al fine di salvaguardare tutti gli operatori della pubblica sicurezza rispettosi della legge; sciogliere i corpi speciali dedicati alla lotta alla criminalità organizzata per potenziare le competenze e l'organico della DIA, restituendole la dignità originaria, consentendo un risparmio sui costi e la razionalizzazione delle diverse indagini antimafia, che troppo spesso finiscono per scontrarsi sullo stesso campo;
   a procedere nel percorso di riduzione dell'onerosità a carico dei cittadini e delle imprese connesse alla richiesta di dati e documenti da parte delle pubbliche amministrazioni, disponendone l'acquisizione attraverso l'utilizzo delle banche dati; per le imprese ridurre gli oneri introducendo un criterio di proporzionalità tra l'onerosità degli adempimenti e la loro dimensione; disporre l'entrata in vigore immediata di tutte le nuove disposizioni del codice dell'amministrazione digitale;
   a modificare il procedimento civile e penale per garantire una ragionevole durata del processo, intervenendo soprattutto sulla professionalizzazione manageriale dei presidenti dei tribunali, sulla digitalizzazione del processo e sullo snellimento dei codici semplificandone la procedura;
   ad intensificare la lotta alla corruzione e alla concussione, che coinvolge la pubblica amministrazione, attraverso un inasprimento delle pene per i reati di falso in bilancio e frode fiscale, e l'introduzione del reato di auto riciclaggio ed una rivalutazione della normativa sulla prescrizione, che si ritiene essere troppo breve;
   a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici con l'introduzione, tra le cause di risoluzione del contratto di appalto, anche delle sentenze di condanna definitiva per gravi reati che riguardino i soggetti subappaltanti;
   a destinare i risparmi effettuati con la riforma dello strumento militare per migliorare la gestione corrente della formazione del personale e della gestione dei mezzi, a fronte di una riduzione di nuovi investimenti in sistemi d'arma e a valutare l'assegnazione delle strutture militari in dismissione, localizzate in luoghi strategici delle città, per nuove funzioni che consentano per le altre amministrazioni risparmi in contratti di locazione;
   ad abbandonare, in via definitiva, il programma per la produzione e l'acquisto dei previsti cacciabombardieri Joint Strike Fighter, parallelamente ad una riconversione delle industrie che operano nella produzione degli stessi;
   a rivalutare la necessità di ogni singola missione militare all'estero non solo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto per rispettare il dettame costituzionale indicato dall'articolo 11;
   a garantire per il prossimo triennio maggiori ed adeguate risorse per investire nella scuola, università e ricerca, rinunciando al piano dei tagli operati negli ultimi due anni, affinché il nostro diventi un sistema di istruzione veramente innovativo e capace di competere con le nuove tecnologie e con l'evoluzione progressiva dei sistemi di produzione;
   a reperire sufficienti risorse da destinare con urgenza alla messa in sicurezza delle infrastrutture a rischio sismico ed idrogeologico ed alla riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici scolastici pubblici;
   a realizzare un piano d'investimenti pluriennale per i beni culturali, non limitandosi ad interventi straordinari dettati solo dall'urgenza e dalla contingenza, ma attraverso una seria programmazione che veda il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle regioni;
   ad adottare politiche finalizzate al rifinanziamento della sanità, puntando ad una diversa ripartizione delle voci di spesa dedicate ai tre tipi di prevenzione sanitaria, passando da una prevenzione secondaria che comprende il maggior capitolo di spesa del SSN ad un potenziamento della prevenzione primaria e della prevenzione terziaria, ossia la presa in carico a livello locale e domiciliare da parte di équipe multidisciplinari;
   ad intervenire con misure più incisive per contrastare la povertà, nell'ambito di una più ampia riforma del welfare, con l'istituzione del «Reddito di cittadinanza», affinché tutti coloro che hanno perso il lavoro o che ne sono alle ricerca, possano comunque vivere con dignità;
   a porre maggiore attenzione alle misure nel campo della disabilità, definendo iniziative in termini di benefici economici a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile;
   infine a prevedere, per quanto riguarda la «tutela delle donne», forme preventive di tutela più adeguate, in un ottica di prevenzione primaria;
   ad avviare progetti di «social housing» senza il consumo di altro territorio ma recuperando quello già costruito, che potrebbero «liberare» oltre 100 miliardi di euro di disponibilità di credito da parte delle banche;
   a promuovere una vera conversione della politica economica, puntando in modo netto sulla valorizzazione dell'economia verde, attraverso un più adeguato finanziamento del Fondo Kyoto e l'avvio di politiche incentivanti delle «buone pratiche» ambientali;
   a prorogare e rendere strutturali le detrazioni fiscali del 55 per cento per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, con l'obiettivo di dare impulso in modo «virtuoso» al comparto edilizio, la cui funzione di traino per l'economia del Paese non può più essere legata alla devastazione del territorio;
   a promuovere una politica di gestione del territorio che anteponga la tutela del paesaggio e la difesa del suolo alle scelte di tipo speculativo, impedendo nuovo consumo di suolo e avviando programmi di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza del territorio, sismica e idrogeologica;
   a rivalutare il piano delle opere pubbliche, espungendone quelle più costose e più dannose per il territorio e per l'ambiente – come la tratta Alta Velocità Ferroviaria Torino-Lione –, che dovrà superare l'attuale impostazione priva di una visione strategica e affermare una nuova visione che tenga conto delle vere priorità del Paese in tema di infrastrutture di pubblica utilità: messa in sicurezza del territorio; riequilibrio modale del trasporto di merci e persone, attualmente eccessivamente sbilanciato a favore della gomma; sistemazione ed efficientamento delle reti idriche; valorizzazione e riqualificazione dei centri urbani; avvio di infrastrutture e programmi per lo sviluppo e la diffusione della mobilità sostenibile; potenziamento delle reti di trasporto pubblico, urbano ed extraurbano;
   a sviluppare una politica energetica che punti chiaramente alla riduzione del consumo di combustibili fossili, al rispetto degli accordi internazionali relativi al Protocollo di Kyoto, all'affrancamento dalla dipendenza energetica dall'estero, alla sostenibilità economica evitando incentivi economici a favore di lobbies, mirando alla riduzione dell'inquinamento e dei conseguenti danni alla salute e all'ambiente;
   ad affrontare le criticità preesistenti, in particolare per quanto attiene le bonifiche dei siti di interesse nazionale (SIN) a partire dalla straordinaria emergenza sanitaria ed ambientale dell'ILVA di Taranto, per la quale è auspicabile un intervento immediato per garantire la tutela della salute dei cittadini;
   a velocizzare i pagamenti dei debiti dello Stato con le imprese e i cittadini attraverso la cessione pro soluto verso le banche, o meglio, attraverso la Cassa depositi e prestiti, la quale liquiderà il dovuto alle imprese tramite gli sportelli di Poste italiane e comunque attraverso la compensazione con altre tasse dovute o girabili ad altre aziende (favorendo la rete impresa);
   ad attuare con gli strumenti della politica nazionale un'efficace lotta alla contraffazione nelle dogane e sul territorio, in difesa dei consumatori e della produzione nazionale;
   ad avviare una riforma del lavoro che, come previsto dalle direttive europee, contempli quale prima tipologia di contratto quella a tempo indeterminato e solo per esigenze organizzative quella a tempo determinato;
   a riformare la legge 28 giugno 2012, n. 92, la cosiddetta «riforma Fornero», prevedendo, in particolare, l'abrogazione delle norme previdenziali come punto di partenza per un riordino dell'intero ambito al fine di garantire il diritto alla pensione a tutti i lavoratori in un età dignitosa, in particolare per chi svolge lavori usuranti;
   a garantire l'erogazione della cassa integrazione in deroga che verrà usufruita nel corso del 2013 e a riordinare tutta la gestione degli ammortizzatori sociali in modo da garantire la copertura ai lavoratori anche per gli anni futuri;
   a garantire la stabilizzazione del personale precario non dirigenziale nella pubblica amministrazione come disposto dal comma 560 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
   a riformare la legge 24 giugno 1997, n. 196 (c.d. legge Treu) e il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (c.d. riforma Biagi) in particolare sulle disposizioni che hanno introdotto la possibilità per soggetti privati di occuparsi di collocamento dei lavoratori creando quindi una concorrenza tra servizi pubblici e operatori privati autorizzati. A riguardo i centri per l'impiego devono tornare ad essere l'unico canale di collegamento tra imprese e lavoratori, in modo che tale servizio di intermediazione sia gratuito e trasparente. Ciò potrebbe inoltre permettere allo Stato di avere a disposizione tutti i dati necessari a comprendere quali siano, in ogni momento, le richieste del mercato del lavoro e le risorse lavorative disponibili, in modo da favorire, anche con corsi di formazione o riqualificazione adeguati, l'incontro tra domanda e offerta;
   ad incrementare il tasso di occupazione femminile, anche attraverso la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro;
   a definire una strategia di lotta al lavoro nero al fine di rendere più efficaci e costanti le forme di controllo e repressione, migliorando il sistema di relazioni tra la pubblica amministrazione, le aziende e i lavoratori e ricreare un sistema di legalità in cui tutti, pubblico, aziende e lavoratori, si applichino, affinché vengano fatte conoscere e rispettare tutte le normative sul lavoro;
   a realizzare un piano d'interventi, non a pioggia, che consenta al Mezzo giorno d'Italia di liberarsi, attuando una reale e dura lotta alla criminalità organizzata, contrastando la «mala politica» per attrarre investimenti stabili nel territorio e trasformare il Sud in motore per il rilancio dell'Italia verso uno sviluppo eco-sostenibile. Punto di snodo di una nuova politica europea che riconsideri fra i suoi interessi d'intervento anche i popoli del Sud del mediterraneo e del Mondo;

  in materia di agricoltura: a porre in essere tutte le misure necessarie affinché l'agricoltura, nel rispetto dell'ambiente e della salute umana, abbia l'obiettivo non solo di fare da traino per l'economia del Paese ma anche di migliorare la qualità della vita. A tal fine si impegna il Governo:
   a) ad individuare, in considerazione della palese inefficacia della politica agricola comune (PAC), strade alternative per incrementare la produzione agricola italiana senza intaccarne la qualità, salvaguardando i prodotti locali di specie autoctone, riducendo al massimo il ricorso a tecniche che prevedano il ricorso a molecole di sintesi e preservando il paesaggio nonché l'integrità e la fertilità del suolo;
   b) a riconsiderare la politica della grande distribuzione organizzata (GDO) in direzione del sostegno dei piccoli produttori, valorizzando la filiera corta e la tutela del marchio «Made in Italy»;
   c) a disincentivare pratiche insostenibili in agricoltura quali l'allevamento intensivo nell'industria zootecnica e nell'acquacoltura, riducendo il consumo di carne e aumentando i controlli sul pescato;
   d) a procedere al riordino degli enti che fanno capo al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
(6-00005) «Lombardi, Barbanti, Cancelleri, Castelli, Cominardi, Rostellato, Ruocco, Sorial».


   La Camera,
   esaminato il Documento di economia e finanza 2013;
   premesso che:
    il Documento in esame è stato presentato da un Governo già dimissionario nella precedente legislatura e non poteva che confermare la linea sin qui tenuta da quell'Esecutivo senza assumere impegni per il futuro;
    nella prima sezione, relativa al Programma di stabilità, viene evidenziato il rallentamento registrato nel 2012 dall'economia mondiale rispetto al 2011, rallentamento che si è riflesso, in parte, anche nei primi mesi dell'anno in corso, determinando una revisione al ribasso delle previsioni di crescita per il 2013 dell'economia globale e dell'Eurozona. Positiva appare, pertanto, la decisione della BCE di ridurre il tasso di interesse di riferimento, anche se sarà necessario vigilare affinché la maggiore liquidità delle banche si traduca in una ripresa del credito, specie per le piccole e medie imprese;
    l'analisi del quadro macroeconomico italiano nel 2012 e le previsioni per l'anno in corso e per il periodo 2014-2017 riflettono gli elementi di incertezza che ancora inficiano le prospettive di crescita dell'economia globale;
    il processo di riconduzione dei conti pubblici in Italia su un percorso sostenibile può dirsi in gran parte completato con successo, pur in presenza di un livello elevato di debito pubblico, mentre le prospettive di crescita dell'economia italiana risultano incerte e comunque fortemente influenzate dagli sviluppi della crisi che coinvolge l'Europa, e in particolare i Paesi dell'area mediterranea, e dall'evoluzione dello scenario economico internazionale;
    entro il mese di giugno, a livello europeo saranno assunte decisioni sull'Italia in merito alla «procedura di disavanzo eccessivo»: l'auspicata chiusura di tale procedura confermerebbe l'efficacia dell'azione di risanamento della finanza pubblica svolta negli anni della crisi dagli ultimi governi;
    le previsioni della Commissione europea pubblicate il 3 maggio prendono atto dell'efficacia del consolidamento fiscale svolto in questi anni e proiettano un'evoluzione della finanza pubblica italiana che vede un indebitamento netto inferiore al limite del 3 per cento ed un saldo strutturale, al netto cioè della componente ciclica e delle una tantum, che si avvicina al pareggio nei prossimi anni, evidenziando come vi siano le premesse per una positiva conclusione della «procedura di disavanzo eccessivo»;
    la prosecuzione di una politica di bilancio basata esclusivamente sull'austerità non sarebbe in grado di assicurare la crescita e aggraverebbe l'attuale recessione: ad essa va immediatamente associata una politica volta a creare occupazione. A tal fine, mentre deve proseguire la politica di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica, i margini di flessibilità finanziaria che si renderanno disponibili con la chiusura della «procedura di disavanzo eccessivo» dovranno essere utilizzati per accrescere gli investimenti produttivi e per attenuare il carico fiscale che attualmente grava sulle famiglie e sulle imprese;
    il Presidente del Consiglio dei ministri, nelle comunicazioni rese alle Camere in occasione del conferimento del voto di fiducia, ha sottolineato come «Dopo più di un decennio senza crescita le politiche per la ripresa non possono più attendere», e ha indicato una serie di nuovi provvedimenti in materia di riduzione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, di stimolo all'occupazione e di riforme, da assumere per agganciare la ripresa nel più breve tempo possibile;
    analogamente agli Stati membri, che hanno mantenuto gli impegni in termini di consolidamento dei bilanci pubblici, è necessario che l'UE mantenga gli impegni assunti in sede di Consiglio europeo il 28-29 giugno 2012 con l'approvazione del «Patto per la crescita e l'occupazione», nonché del documento «Verso un'autentica unione economica e monetaria» presentato dai presidenti del Consiglio e della Commissione europea, della BCE e dell'Eurogruppo, che prevede l'unione bancaria, economica, di bilancio e politica nell'Eurozona, su cui si è ritornati in sede di Consiglio europeo il 13-14 dicembre 2012;
    il programma del nuovo Governo richiede di essere attuato anche a livello europeo, promuovendo le intese necessarie a segnare una nuova fase per l'integrazione economica e monetaria, nonché ottenendo i margini di flessibilità necessari ad affrontare con determinazione i problemi della crescita e della coesione sociale;
    il Documento in esame fornisce un quadro esauriente e trasparente della finanza pubblica ed evidenzia gli impegni, assunti e rispettati, dalla comunità nazionale in ambito europeo, ma non può riflettere le prospettive future in materia di politica economica e finanziaria,

impegna il Governo:

  a presentare al Consiglio europeo e alla Commissione europea il Programma di stabilità ed il Programma nazionale di riforma e ad assumere tutte le iniziative per favorire una positiva conclusione della «procedura di disavanzo eccessivo»;
  a riconsiderare in tempi brevi il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio 2013-2014 e ad individuare gli interventi prioritari necessari per dare attuazione alle linee programmatiche indicate dal Presidente del Consiglio dei ministri nelle sue comunicazioni alle Camere e su cui ha ottenuto la fiducia, sottoponendo tempestivamente tali nuovi indirizzi all'approvazione parlamentare e presentando quindi al Consiglio europeo e alla Commissione europea un aggiornamento del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma.
(6-00006)
(Nuovo testo) «Speranza, Brunetta, Dellai, Pisicchio».