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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Lunedì 23 giugno 2014

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 23 giugno 2014.

  Aiello, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Amici, Baldelli, Bellanova, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Brambilla, Brescia, Bressa, Brunetta, Capezzone, Casero, Castiglione, Censore, Centemero, Cicchitto, Cirielli, Costa, Dambruoso, De Girolamo, Del Basso De Caro, Dellai, Di Battista, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Frusone, Galati, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Gozi, La Russa, Leone, Lorenzin, Lotti, Lupi, Madia, Marazziti, Merlo, Migliore, Mogherini, Nicoletti, Orlando, Pes, Pisicchio, Pistelli, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rossi, Rughetti, Sani, Santerini, Scalfarotto, Speranza, Tabacci, Taglialatela, Valentini, Velo, Vignali, Vito, Zanetti.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 19 giugno 2014 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
  PRATAVIERA e FEDRIGA: «Disposizioni in materia di cessione di ferie da parte dei lavoratori in favore di colleghi con figli disabili o affetti da gravi malattie» (2471);
  MARZANO ed altri: «Introduzione dell'articolo 580-bis del codice penale, concernente il reato di istigazione a pratiche alimentari idonee a provocare l'anoressia, la bulimia o altri disturbi del comportamento alimentare» (2472).

  In data 20 giugno 2014 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
  CATANOSO GENOESE: «Disposizioni per l'inquadramento di soggetti incaricati di funzione dirigenziale presso l'Agenzia delle entrate nei ruoli dirigenziali della medesima» (2473);
  PREZIOSI: «Delega al Governo per l'adozione di disposizioni volte alla promozione e alla diffusione del microcredito» (2474);
  GINEFRA ed altri: «Disposizioni in materia di servizi, anche integrati, di gestione degli immobili e disciplina delle gare di appalto ad essi relative» (2475);
  BOCCIA: «Modifiche al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, in materia di prededucibilità dei crediti e di concordato preventivo con prenotazione, nonché abrogazione del comma 3-quater dell'articolo 11 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9» (2476);
  BOCCIA: «Modifiche all'articolo 50-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, in materia di semplificazione delle comunicazioni telematiche all'Agenzia delle entrate» (2477);
  BOCCIA: «Introduzione dell'articolo 24-bis del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, in materia di regolarizzazione delle violazioni degli obblighi di dichiarazione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto commesse fino al 31 dicembre 2013» (2478);
  BOCCIA: «Norme in materia di sanatoria delle cartelle di pagamento, delle ingiunzioni fiscali e degli avvisi di accertamento esecutivi» (2479);
  BOCCIA: «Disposizioni per la liquidazione della società Equitalia Spa e il trasferimento delle funzioni in materia di riscossione all'Agenzia delle entrate» (2480);
  BOCCIA: «Modifica all'articolo 125-quater del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, in materia di recesso dai contratti di credito ai consumatori» (2481);
  BOCCIA: «Modifica all'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, in materia di istituzione di zone franche nelle aree di sviluppo industriale» (2482).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge COCCIA ed altri: «Disposizioni concernenti l'insegnamento dell'educazione fisica e sportiva nella scuola primaria» (2067) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Tino Iannuzzi.

  La proposta di legge SPADONI ed altri: «Riforma della disciplina legislativa sulla cooperazione internazionale allo sviluppo» (2201) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Agostinelli, Alberti, Artini, Baldassarre, Barbanti, Baroni, Basilio, Battelli, Bechis, Benedetti, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Bonafede, Brescia, Brugnerotto, Businarolo, Busto, Cancelleri, Cariello, Carinelli, Caso, Castelli, Cecconi, Chimienti, Ciprini, Colletti, Colonnese, Cominardi, Corda, Cozzolino, Crippa, Currò, Da Villa, Dadone, Daga, Dall'Osso, D'Ambrosio, De Lorenzis, De Rosa, Della Valle, Dell'Orco, Di Benedetto, Luigi Di Maio, Di Vita, Dieni, D'Incà, D'Uva, Fantinati, Ferraresi, Fico, Fraccaro, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Luigi Gallo, Silvia Giordano, Grillo, Cristian Iannuzzi, L'Abbate, Liuzzi, Lombardi, Lorefice, Lupo, Mannino, Mantero, Marzana, Micillo, Mucci, Nesci, Nuti, Parentela, Pesco, Petraroli, Pinna, Pisano, Prodani, Rizzetto, Rizzo, Paolo Nicolò Romano, Rostellato, Ruocco, Sarti, Segoni, Sorial, Spessotto, Terzoni, Tofalo, Toninelli, Tripiedi, Turco, Vacca, Simone Valente, Vallascas, Vignaroli, Villarosa e Zolezzi.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
   II Commissione (Giustizia):
  FANTINATI ed altri: «Modifiche al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e al decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, in materia di concordato preventivo e disciplina della transazione fiscale» (2235) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X e XIV.
   VI Commissione (Finanze):
  BOCCIA: «Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e al decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 462, in materia di rateazione dei debiti tributari» (2347) Parere delle Commissioni I, II, V e XI;
  BOCCIA: «Norme in materia di sanatoria delle cartelle di pagamento, delle ingiunzioni fiscali e degli avvisi di accertamento esecutivi» (2348) Parere delle Commissioni I, II e V.
   XI Commissione (Lavoro):
  DE MITA: «Modifica all'articolo 13 della legge 27 marzo 1992, n. 257, in materia di pensionamento anticipato dei lavoratori già occupati in imprese estrattrici o utilizzatrici dell'amianto» (1426) Parere delle Commissioni I, V e XII.
   XII Commissione (Affari sociali):
  NICCHI ed altri: «Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di volontà per i trattamenti sanitari» (2264) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  RIZZETTO ed altri: «Istituzione di unità operative per il benessere degli animali d'affezione e il randagismo nell'ambito dei servizi veterinari nonché di un numero telefonico nazionale per le chiamate di pronto soccorso veterinario» (2360) Parere delle Commissioni I, V, IX, XI, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  La Corte dei conti – Sezione del controllo sugli enti, con lettera in data 19 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'ENIT – Agenzia nazionale del turismo, per l'esercizio 2012. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 161).
  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Ministro degli affari esteri.

  Il Ministro degli affari esteri, con lettera del 16 giugno 2014, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data alla risoluzione conclusiva Quartapelle Procopio ed altri n. 8/00037, accolta dal Governo ed approvata dall'Assemblea nella seduta del 5 marzo 2014, concernente la situazione in Libia al momento della Conferenza internazionale di Roma (6 marzo 2014).
  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) competente per materia.

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 18 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 26, comma 5, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, la relazione concernente i risultati ottenuti in materia di razionalizzazione della spesa per l'acquisto di beni e servizi per le pubbliche amministrazioni, riferita all'anno 2013 (Doc. CLXV, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro della difesa.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 20 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2014-2016.
  Questo documento è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissioni dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 giugno 2014, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nella seduta del 12 giugno 2014, sul disegno di legge concernente «Conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo» (atto Camera n. 2426).

  Questo parere è trasmesso alla VII Commissione (Cultura) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 giugno 2014, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta del 12 giugno 2014, sul disegno di legge concernente «Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 73, recante misure urgenti di proroga di Commissari per il completamento di opere pubbliche» (atto Senato n. 1479, atto Camera n. 2447).

  Questo parere è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 giugno 2014, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta del 12 giugno 2014, sul disegno di legge concernente «Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014, nonché per assicurare l'operatività del Fondo per le emergenze nazionali» (atto Camera n. 2365, atto Senato n. 1518).

  Questo parere è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 19 giugno 2014, ha trasmesso il programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o luglio 2014-31 dicembre 2015) elaborato dalle future presidenze italiana, lettone e lussemburghese (10948/1/14 REV 1).
  Questo documento è trasmesso a tutte le Commissioni permanenti.

Trasmissione di delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 19 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   n. 9/2014 del 14 febbraio 2014, concernente «Contratto di filiera tra il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali e «“ATI Natura Verde”» – alla V Commissione (Bilancio) e alla XIII Commissione (Agricoltura);
   n. 10/2014 del 14 febbraio 2014, concernente «Contratto di filiera tra il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali e il Consorzio “OROGEL”» – alla V Commissione (Bilancio) e alla XIII Commissione (Agricoltura);
   n. 14/2014 del 14 febbraio 2014, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 – “Rimodulazione di alcuni interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella regione Sardegna” (Delibera 8/2012)» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 19 e 20 giugno 2014, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Strategia europea di sicurezza energetica (COM(2014) 330 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Ricerca e innovazione come fattori di rilancio della crescita (COM(2014) 339 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, di un protocollo che modifica l'accordo euro-mediterraneo sui trasporti aerei tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il governo dello Stato di Israele, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea (COM(2014) 346 final), corredata dal relativo allegato (COM(2014) 346 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (COM(2014) 358 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che l'Unione europea adotterà in sede di Consiglio dei ministri ACP-UE riguardo alla revisione dell'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE (COM(2014) 364 final), corredata dal relativo allegato (COM(2014) 364 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma, a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, e all'applicazione provvisoria del protocollo che modifica l'accordo euro-mediterraneo sui trasporti aerei tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il governo dello Stato di Israele, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea (COM(2014) 370 final), corredata dal relativo allegato (COM(2014) 370 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Relazione della Commissione al Consiglio – Seconda relazione della Commissione al Consiglio in merito all'attuazione della raccomandazione 2009/C151/01 del Consiglio sulla sicurezza dei pazienti, compresi la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all'assistenza sanitaria (COM(2014) 371 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali);
   Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE) n. 43/2014 del Consiglio per quanto riguarda alcuni limiti di cattura (COM(2014) 378 final), corredata dai relativi allegati (COM(2014) 378 final – Annexes 1 to 3), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, con comunicazione del 19 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
  Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
  Con la medesima comunicazione, il Governo ha richiamato l'attenzione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla diffusione dei dati satellitari di osservazione della terra per scopi commerciali (COM(2014) 344 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

Trasmissione dalla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

  Il Presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, con lettera in data 13 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lettera n), della legge 12 giugno 1990, n. 146, copia dei verbali delle sedute della Commissione relative ai mesi di marzo e aprile 2014.

  Questa documentazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dalla regione Piemonte.

  La regione Piemonte, in data 19 giugno 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19-bis, comma 5, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, la relazione sullo stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE, riferita all'anno 2013.

  Questa relazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

Comunicazione di nomina ministeriale.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 18 giugno 2014, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, della nomina del dottor Gian Luigi Pillola a commissario straordinario del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna.

  Questa comunicazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

MOZIONI PALAZZOTTO, RIZZO, BENI, SBERNA ED ALTRI N. 1-00344 E DORINA BIANCHI E SAMMARCO N. 1-00511 CONCERNENTI INIZIATIVE IN ORDINE ALLA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI TRASMISSIONE SATELLITARE DENOMINATO MUOS NELLA BASE MILITARE DI NISCEMI

Mozioni

   La Camera,
   premesso che:
    il MUOS (per esteso: Mobile User Objective System) è un moderno sistema di radio-telecomunicazioni satellitari ad altissima frequenza della marina militare statunitense, dotato di satelliti geostazionari e stazioni di terra. Sarà utilizzato per coordinare in maniera capillare tutti i sistemi militari statunitensi dislocati in ogni parte del globo e per guidare sistemi d'arma quali gli aerei privi di pilota;
    destinato principalmente ad utenti mobili (piattaforme aeree e marittime, veicoli di terra e soldati), il MUOS trasmetterà la voce degli utenti, i dati e le comunicazioni video tramite l'installazione di antenne paraboliche ad emissioni elettromagnetiche in grado di comunicare in ambienti svantaggiati (come, ad esempio, regioni altamente boscose);
    il MUOS comprenderà quattro impianti di stazione a terra. Le selezioni per la scelta dei siti terrestri sono state completate nel 2007 con la firma di un «Memorandum of Agreement» (MOA) tra la marina degli Stati Uniti e il Dipartimento della difesa australiano. Le quattro stazioni di terra, ognuna delle quali serve uno dei quattro satelliti attivi, saranno ubicate presso: l’Australian defence satellite communications station a Kojarena a circa 30 chilometri a est di Geraldton, nel sud-ovest dell'Australia; all'interno del Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) a Niscemi, a circa 60 chilometri dalla US Naval Air Station di Sigonella, in Sicilia; nel sud-est della Virginia (sito non specificato); nel Naval Computer and Telecommunications Area Master Station Pacific nelle Hawaii;
    la stazione terrestre posta nell'area del Mediterraneo, in un primo momento, era prevista all'interno della base militare americana di Sigonella. Ma, a seguito dei risultati di uno studio sull'impatto delle onde elettromagnetiche generate dalle antenne (Sicily RADHAZ Radio and Radar Radiation Hazards Model), eseguito da due aziende private, AGI – Analytical Graphics Inc (con sede a Exton, in Pennsylvania) e Maxim Systems (San Diego, in California), il progetto fu spostato a Niscemi. Nello specifico, fu elaborato un modello di verifica dei rischi di irradiazione sui sistemi d'armi, munizioni, propellenti ed esplosivi (il cosiddetto HERO – Hazards of Electromagnetic to ordnance), ospitati nella grande base siciliana. Una simulazione informatica del sistema MUOS, fornita dai consulenti di Maxim Systems, dimostrava la reale esistenza di rischi connessi al regolare funzionamento dell'impianto. Si prevedeva l'emissione di fasci di onde elettromagnetiche di portata tale da interferire con le apparecchiature poste sugli aeromobili in volo in quella zona per i vicini aeroporti civili di Comiso e di Fontanarossa e, in loco, per quello militare di Sigonella. Si presuppone il fondamento di questa relazione in quanto i vertici militari americani si convinsero a spostare la stazione MUOS a Niscemi, nella base NRTF-8 già all'epoca sotto il comando di Sigonella;
    in Sicilia, il terreno di impianto del MUOS, ricadente all'interno della riserva naturale orientata denominata Sughereta di Niscemi, istituita con decreto assessoriale n. 475 del 1997 e inserita nella rete ecologica «Natura 2000» come sito di importanza comunitaria ITA050007, si trova ad una distanza di circa 6 chilometri a sud-est del centro abitato del paese di Niscemi e ad una distanza di circa 2 chilometri dai primi agglomerati edilizi;
    i comitati No MUOS, il primo dei quali sorto già nel febbraio del 2009, esprimono fortissime preoccupazioni riguardo le conseguenze dell'installazione di tale sistema, per l'incidenza che l'utilizzo a regime dello stesso possa avere su: salute umana, ecosistema della Sughereta di Niscemi, qualità dei prodotti agricoli, diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti;
    in data 21 dicembre 2012, la sezione prima del Tar di Palermo, nell'ambito del procedimento iscritto al n. 1864 del 2011, ha disposto, con ordinanza, la nomina di un verificatore, nella persona del preside della facoltà di ingegneria di Roma «La Sapienza», che dichiari quali siano la consistenza e gli effetti delle emissioni elettromagnetiche generate dall'impianto MUOS e se tali emissioni siano o meno conformi alla normativa nazionale e regionale in materia di tutela delle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale dei siti di importanza comunitaria;
    tale verificazione, depositata in data 27 giugno 2013, ha confermato che tutti gli studi e i dati posti a base della autorizzazioni regionali sono erronei ed inattendibili, sottolineando che non sono stati adeguatamente valutati i rischi per la popolazione e per le interferenze strumentali con i vicini aeroporti. Mentre risulta certo l'impatto ambientale negativo legato alle onde elettromagnetiche emesse dall'impianto;
    frattanto, la regione siciliana, con atti del 29 marzo 2013, revocava le autorizzazioni ambientali rilasciate per la realizzazione del MUOS;
    avverso tali revoche ha proposto ricorso il Ministro della difesa, con due distinti ricorsi innanzi al Tar di Palermo iscritti ai numeri 808 e 950 del 2013, chiedendone l'annullamento previa sospensione;
    il Tar, con ordinanze del 9 luglio 2013, rigettava la domanda di sospensiva, ritenendo che vi fossero seri dubbi sulla nocività dell'impianto per la salute pubblica, per l'ambiente e per la sicurezza del traffico aereo dei vicini aeroporti;
    le ordinanze del 9 luglio 2013 venivano impugnate, sempre il Ministro della difesa, innanzi al Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, il quale fissava per la discussione la camera di consiglio del 25 luglio 2013;
    tuttavia, il 24 luglio 2013 interveniva la revoca dei provvedimenti di revoca del 29 marzo 2013 ad opera della regione siciliana in forza di un procedimento concordato con il Ministero della difesa che subordinava la ripresa dei lavori di realizzazione del MUOS (ed il ripristino delle autorizzazioni regionali) al parere positivo di una commissione formata dall'Istituto superiore di sanità;
    anche la revoca del 24 luglio 2013 desta forti perplessità posto che l'Istituto superiore di sanità a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo non è organo terzo e le sue conclusioni contraddicono quelle alle quali era giunto il verificatore del Tar, professor D'Amore, ed i tecnici incaricati dalla regione che avevano allegato parere contrastante. Inoltre, la relazione dell'Istituto superiore di sanità è fondato sulle rilevazioni effettuate in una settimana dall'Ispra che contraddicono le rilevazioni delle emissioni elettromagnetiche effettuate in decenni dall'Arpa Sicilia;
    quanto operato dal Ministero della difesa, sia nella concessione in uso esclusivo alle Forze armate statunitensi della base di Niscemi, sia negli atti successivi, compresa l'instaurazione del contenzioso volto a far annullare la revoca delle autorizzazioni operata dalla regione siciliana, si pone ad avviso dei firmatari del presente atto in grave contrasto con quanto previsto dagli articoli 80, 87 e 11 della Costituzione. Si segnala, peraltro, che il Ministero della difesa ha operato senza la necessaria preventiva autorizzazione del Parlamento;
    sul territorio italiano vi è una compresenza di basi militari ad uso delle forze Nato in esecuzione del Patto Atlantico e di basi militari concesse in uso esclusivo alle forze armate statunitensi, oltre a basi militari nelle quali coesistono attrezzature ad uso promiscuo delle forze Nato o dello stesso esercito italiano e delle forze armate statunitensi;
    il Trattato Nord Atlantico non contiene precise disposizioni per quanto riguarda le basi. Si è fatto spesso riferimento a due categorie di disposizioni: a) l'articolo 3, che obbliga gli Stati membri a prestarsi mutua assistenza e a mantenere ed accrescere la loro capacità individuale o collettiva di resistere ad un attacco armato; b) l'articolo 9, istitutivo del Consiglio atlantico, che è stato talvolta invocato, specialmente in passato, per giustificare l'assunzione di obblighi indipendentemente da un accordo formale stipulato secondo le procedure stabilite dalla nostra Costituzione. Ma dall'obbligo di cooperazione non discende certamente l'obbligo di concedere una base. Il fondamento della base resta pur sempre un accordo bilaterale;
    mentre le basi in uso alla Nato o ad uso promiscuo trovano la loro ragion d'essere nel Trattato Nord Atlantico, le basi di uso esclusivo degli Usa trovano la loro fonte in convenzioni di uso pattizio. Una recente pubblicazione del Servizio studi del Senato della Repubblica, intitolata «Le basi americane in Italia – problemi aperti», a cura di Natalino Ronzitti dell'Istituto Affari Internazionali, al riguardo riporta che: Nel quadro della Nato, le strutture militari dell'organizzazione coesistono accanto a quelle derivanti da accordi bilaterali stipulati dagli Stati Uniti. Talvolta è difficile distinguere se si tratti di una base Nato o di una base Usa, poiché può darsi che nella base Nato esistano aree riservate agli Stati Uniti. Si tratta di basi ad uso promiscuo. Una classificazione delle due categorie di installazioni non è possibile in questa sede e richiederebbe un'indagine puntuale, che si rivela difficile, spesso a causa della mancanza di pubblicità dei relativi accordi istitutivi;
    in passato, il Ministro della difesa Arturo Parisi ha dichiarato, dinanzi alla Camera dei deputati, il 19 settembre 2006, che esistono otto basi Usa in Italia disciplinate sulla base di accordi bilaterali Italia-Usa;
    per quanto riguarda le infrastrutture, il principale accordo bilaterale tra Italia e Stati Uniti è l'Accordo bilaterale italo-americano sulle infrastrutture (BIA) del 1954. L'accordo venne preceduto da due accordi in materia di difesa nel 1950 e nel 1952, nonché da uno scambio di note del 1952. L'accordo venne firmato dal Ministro degli esteri italiano (Giuseppe Pella) e dall'ambasciatrice statunitense in Italia (Clara Booth Luce), ma non venne mai sottoposto a ratifica parlamentare. Il fondamento giuridico di tale procedura viene fatto risalire alla «procedura semplificata», un comportamento consuetudinario che prevede l'entrata in vigore di un atto non appena siglato da un rappresentante dell'Esecutivo Questa procedura, di norma utilizzata per accordi di natura tecnica, non si sarebbe potuta applicare anche all'accordo relativo alle installazioni militari. In virtù degli articoli 80 ed 87 della Costituzione, l'accordo circa le installazioni militari, rientrando tra gli accordi di natura politica e non essendo inquadrabile in fattispecie di natura finanziaria, costituisce un caso per il quale la procedura semplificata non potrebbe essere applicata. Il ricorso alla procedura semplificata nella risoluzione delle problematiche connesse all'installazione militare potrebbe configurare l'incostituzionalità dei procedimenti adottati;
    dal punto di vista operativo, le basi militari utilizzate dalle forze armate statunitensi e le basi ad utilizzo della Nato differiscono notevolmente in termini di possibilità di utilizzo. Le basi concesse in utilizzo alla Nato vengono utilizzate solo in riferimento ad operazioni, belliche o esercitative, definite dall'alleanza. Le basi concesse ad uso agli Stati Uniti sono invece a disposizione per i fini specifici determinati dagli accordi bilaterali ad esse applicabili che assumono grande rilevanza politica;
    la normativa circa la presenza di installazioni militari statunitensi in Italia è stata incrementata nel 1995 dallo Shell Agreement o «Memorandum d'intesa tra il ministero della difesa della Repubblica italiana ed il dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America, relativo alle installazioni/infrastrutture concesse in uso alle forze statunitensi in Italia». Questo accordo, ugualmente, è entrato in vigore attraverso procedura semplificata ed inizialmente secretato;
    la base di Niscemi è regolata dall'Accordo sottoscritto il 6 aprile 2006 (Technical Arrangement between the Ministry of Defence of the Italian Republic and the Department of Defence of the United States of America regarding the installations/infrastructure in use by the U.S forces in Sigonella, Italy);
    tale accordo è composto da una scrittura negoziale avente carattere prevalentemente tecnico, nel proprio allegato numero 1 specifica che il sito di Niscemi è fra quelli US Funded – US exclusive use (finanziato ed utilizzato esclusivamente dalle forze armate statunitensi);
    lo stesso accordo prevede che tutte le spese sia di costruzione che di esercizio e manutenzione spettano alle forze armate degli Usa, le quali restano proprietarie sia degli impianti che di tutti i materiali, approvvigionamenti e ricambi necessari per il loro esercizio;
    va richiamato quanto disciplinato dall'annesso allegato «A» al Memorandum di intesa tra il Ministero della difesa della Repubblica Italiana ed il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti D'America relativo alle installazioni/infrastrutture concesse in uso alle forze statunitensi in Italia del 2 febbraio 1995;
    detto allegato, alla pagina A-4, disciplina l'uso esclusivo e specifica: «Con il termine “uso esclusivo” si intende l'utilizzazione da parte di una forza appartenente ad una singola Nazione di installazioni e/o infrastrutture, definite e comprese nel perimetro dell'installazione, per lo svolgimento di attività correlate alla missione e/o dei compiti assegnati a detta forza dal Governo dello Stato di origine. L'attribuzione di “uso esclusivo” ad installazioni e/o infrastrutture utilizzate dalle forze USA non limita in alcun modo l'esercizio della sovranità dello Stato Italiano, secondo quanto stabilito dall'articolo VII del NATO/SOFA»;
    è da notare che l'articolo VII dell'accordo Nato/Sofa richiamato disciplina esclusivamente l'attività d'ordine pubblico interna alla base e la giurisdizione sul personale e non l'uso della base;
    il capitolo VI dell'allegato rubricato sotto il titolo «Comando» specifica che «Le funzioni di tale Comando, che sono esercitate da un Ufficiale Italiano, variano a seconda che l'installazione sia utilizzata congiuntamente o esclusivamente dalle Forze Armate degli USA (...)»;
    inoltre prevede (comma 3) che «il Comandante USA esercita il comando pieno sul personale, l'equipaggiamento e le operazioni statunitensi», disponendo solo un obbligo di informazione nei confronti del Comandante italiano;
    infine il capitolo IX che disciplina le infrastrutture prevede la seguente classificazione: a) Infrastrutture a finanziamento congiunto; b) Infrastrutture a finanziamento Nato; c) Infrastrutture a finanziamento Usa; d) Infrastrutture a finanziamento italiano;
    i fabbricati e le infrastrutture sono classificate in: a) Nato o Nazionale, di uso congiunto; b) Nato di uso esclusivo, Italiano o Usa; c) Nazionali di uso esclusivo Italiano o Usa;
    seguendo questa classificazione, in base all'allegato 1 dell'accordo sottoscritto il 6 aprile 2006 (Technical Arrangement between the Ministry of Defence of the Italian Republic and the Department of Defence of the United States of America regarding the installations/infrastructure in use by the U.S forces in Sigonella, Italy), il sito di Niscemi è fra quelli classificati a finanziamento degli Usa e di uso esclusivo degli Usa;
    le considerazioni di cui sopra, da un lato, rendono evidente che il Ministro della difesa pro tempore, Mario Mauro, ha risposto in maniera inesatta, in data 22 maggio 2013, ad un'interrogazione parlamentare del primo firmatario della presente mozione, nella quale si chiedeva quale legittimazione il Ministro della difesa avesse per impugnare le revoche delle autorizzazioni ambientali effettuate dalla regione siciliana; il Ministro della difesa pro tempore in quella sede ha affermato che il Ministero della difesa agiva per un interesse proprio, trattandosi di opera strategica anche per l'Italia e che esso rappresenterà, qualora completato subordinatamente agli esiti dello studio dell'Istituto superiore di sanità, «un sistema strategico di comunicazione satellitare di cui potranno servirsi anche le forze armate italiane, in attuazione del principio di assistenza reciproca vigente in ambito Nato»;
    tali affermazioni, in base alle superiori considerazioni, appaiono non veritiere posta la classificazione del sito di Niscemi come di uso esclusivo delle forze armate Usa e l'assenza di alcun accordo successivo riguardante l'utilizzazione del sistema satellitare MUOS;
    la rilevata inesattezza ha come effetto di evitare che gli accordi bilaterali sottoscritti e attuati possano rilevarsi illegittimi perché formalizzati al di fuori delle procedure disciplinate dagli articoli 80 e 87 della Costituzione, spogliando il Parlamento di una propria inalienabile prerogativa di decidere nelle scelte riguardanti la politica internazionale autorizzando la ratifica degli accordi internazionali;
    il MUOS è un impianto satellitare, che guiderà sistemi d'arma e che fa parte di una costellazione di impianti satellitari il cui simultaneo funzionamento è essenziale per le finalità strategiche della difesa degli Usa. Ciò vuol dire che, rispetto ad altre basi, aeree o navali, delle quali può essere impedito l'utilizzo in caso di conflitti nei quali siano coinvolti gli Stati Uniti ma che non siano partecipati dall'Italia, di questo impianto non potrà essere negato l'uso. L'Italia viene legata indissolubilmente alle politiche belliche degli Usa e le popolazioni, in particolari quelle residenti nelle adiacenze, saranno esposte a rischi bellici dipendenti dalle guerre altrui. L'accordo che consente la realizzazione di un simile impianto ha un impatto fortissimo nella politica internazionale dell'Italia e non può essere classificato né come accordo tecnico né come accordo di natura puramente economica. Per questo tipo di accordi, che rappresentano autentici trattati internazionali, esiste la cautela dell'articolo 80 della Costituzione che prevede che siano resi esecutivi dal Governo, previa approvazione da parte del Parlamento e promulgazione ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione da parte del Capo dello Stato. Nel caso in questione, mai nessuna approvazione è intervenuta da parte del Parlamento ed il Ministero della difesa ha continuato ad applicare, proponendo anche ricorsi giurisdizionali, atti che i firmatari del presente atto giudicano illegittimi;
    anche perché la politica bellica statunitense che si muove fuori dai limiti previsti dall'articolo 11 della Costituzione repubblicana, e non, è limitata agli scopi previsti dall'articolo 5 del Trattato Nord Atlantico e l'installazioni di basi militari statunitensi con le caratteristiche sopra indicate non può essere compresa nella mera esecuzione dei principi di cui all'articolo 3 dello stesso Trattato;
    a ciò va aggiunto che, anche a prescindere dalla classificazione della base come di uso e a finanziamento esclusivo degli Usa, in nessuna parte il Trattato Nord Atlantico prevede che gli Stati membri siano tenuti ad ospitare basi militari di altri Stati membri sul proprio territorio, sicché accordi ulteriori che prevedano lo stazionamento di forze armate ed armamenti stranieri sul territorio italiano sicuramente sono trattati internazionali di natura politica soggetti alla disciplina degli articoli 80 e 87 della Costituzione;
    il trattato che riguardi la realizzazione di un impianto, il cui uso non può essere impedito in occasione di eventi bellici nei quali l'Italia non è ufficialmente coinvolta, anche quando questi esulino dai limiti stabiliti dall'articolo 11 della Costituzione repubblicana e dall'articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, non sarebbe autorizzabile dal Parlamento neanche ai sensi dell'articolo 80 della Costituzione stessa;
    i trattati, inoltre, al fine di rispettare anche il disposto del secondo comma dell'articolo 11 della Costituzione repubblicana, dovrebbero prevedere forme di reciprocità, di controllo o, quantomeno, dei termini di validità o di revisione, cosa non presente nei trattati istitutivi delle servitù militari oggi in essere,

impegna il Governo

a sospendere l'esecuzione di ogni accordo bilaterale relativo alla realizzazione del sistema di trasmissione satellitare denominato MUOS nella base militare di Niscemi e a rimettere ogni accordo al riguardo al Parlamento, ai fini dell'approvazione preventiva ai sensi degli articoli 80 ed 87 della Costituzione, chiarendo le reali caratteristiche e le condizioni d'uso dell'impianto di trasmissione, la sua possibile esclusione in occasione di eventi bellici, i costi sostenuti dal Governo italiano per le basi militari statunitensi e lo stazionamento dei militari degli Usa in Italia.
(1-00344) «Palazzotto, Rizzo, Beni, Sberna, Artini, Marcon, Corda, Duranti, Migliore, Di Benedetto, Basilio, Lupo, Cancelleri, Villarosa, Frusone, Lorefice, Grillo, Silvia Giordano, Tofalo, Di Vita, Nuti, Manlio Di Stefano, Baroni, Marzana, D'Uva, Mannino, Currò, Scotto, Fratoianni, Costantino, Fava, Giancarlo Giordano, Piras, Cimbro, Franco Bordo, Zanin, Aiello, Airaudo, Di Salvo, Daniele Farina, Ferrara, Kronbichler, Lacquaniti, Lavagno, Matarrelli, Melilla, Nardi, Nicchi, Paglia, Pannarale, Pellegrino, Piazzoni, Pilozzi, Placido, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Sannicandro, Zan, Zaratti, Boccadutri».


   La Camera,
   premesso che:
    il MUOS è il programma di comunicazione satellitare a banda stretta di nuova generazione del dipartimento della difesa degli Stati Uniti creato per sostenere le operazioni militari della Nato e degli Usa in tutto il mondo, nonché per assicurare una copertura affidabile durante operazioni di assistenza in situazioni di emergenza nazionale, interventi a seguito di calamità naturali e operazioni umanitarie;
    con l'attuale sistema di comunicazione a banda stretta, gli utenti sono obbligati a stazionare con un'antenna puntata in direzione di un satellite;
    il MUOS consentirà, invece, di essere mobili mentre si comunica e di inviare dati con una capacità 10 volte superiore a quella attuale, adattando una normale rete di telefonia cellulare di terza generazione a banda larga ai satelliti geostazionari;
    la costellazione del MUOS sarà costituita da quattro satelliti più uno di scorta in orbita. Il sistema prevede, inoltre, quattro stazioni terrestri posizionate in modo strategico alle Hawaii, in Virginia, in Italia e in Australia, che garantiranno una copertura globale e consentiranno agli utenti di connettersi ovunque essi siano. Il sistema terrestre trasferisce dati, gestisce la rete globale e controlla i satelliti;
    la stazione di trasmissione radio della marina statunitense (NRTF) della base aeronavale di Sigonella si trova all'interno di una struttura militare italiana nei pressi di Niscemi, in Sicilia, e ospiterà una delle quattro stazioni terresti per il Mobile User Objective System (MUOS);
    i Ministeri della difesa italiano e statunitense hanno sottoscritto il 6 novembre 2006 un accordo tecnico in materia di comunicazioni satellitari, in forza del quale le Forze armate italiane potranno usufruire delle comunicazioni satellitari americane (anche instradate via MUOS) per supportare le proprie operazioni in aree non coperte dai sistemi trasmissivi nazionali;
    dal 2005, la marina statunitense opera per garantire che la stazione di terra del MUOS ottemperi a tutte le disposizioni applicabili in materia di salute e sicurezza, inclusi gli studi di valutazione sulla sicurezza del sistema e sulle eventuali implicazioni per la salute. Tali studi hanno dato esiti coerenti;
    le basi terrestri del MUOS alle Hawaii e in Australia sono attualmente operative e lo stesso vale per il sito in Virginia;
    il sito alle Hawaii è operativo da oltre un anno. Si prevede che la costellazione MUOS sarà pienamente operativa nel 2015, garantendo la disponibilità della banda stretta ben oltre il 2025;
    gli Stati Uniti ospitano due siti MUOS in Virginia e alle Hawai. Il sito MUOS alle Hawaii si trova a meno di 2 chilometri dalle case di privati cittadini, mentre il MUOS in Virginia ad una distanza di 3 chilometri;
    da oltre un anno il sito MUOS alle Hawaii opera in sicurezza e senza aver fatto registrare incidenti. Le autorità e gli operatori sono nelle condizioni di poter assicurare che l'installazione MUOS in Italia rispetterà gli stessi rigorosi standard in materia di sicurezza e salute applicati alle installazioni presenti negli Stati Uniti;
    dal 2005, la marina statunitense opera a stretto contatto con il Ministero della difesa per far sì che il sito MUOS in Sicilia ottemperi alle normative italiane, dell'Unione europea e degli Stati Uniti;
    gli esiti di due studi sulla sicurezza condotti dalla marina statunitense e dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) della regione siciliana indicano che, dopo l'installazione del MUOS, le emissioni elettromagnetiche presso il sito vicino Niscemi rimarranno ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge;
    nel mese di luglio 2013, l'Istituto superiore di sanità ha ultimato lo studio commissionatogli dal Governo, alla cui stesura hanno contribuito rappresentanti della regione siciliana, affermando la piena compatibilità delle emissioni radio previste con la normativa vigente in materia e l'insussistenza di rischi per la salute;
    gli studi dimostrano anche che il MUOS non interferirà con i sistemi di comunicazione dell'aeroporto di Comiso. Inoltre, il sito MUOS alle Hawaii, operativo dal 2009, si trova a meno di 20 chilometri dall'aeroporto internazionale di Honolulu e non è stata registrata alcuna interferenza con le attività aeroportuali. Il MUOS sarà pienamente operativo solo a seguito della certificazione da parte delle autorità italiane di un rapporto post-installazione sugli effetti ambientali;
    gli Stati Uniti sono impegnati ad adottare tutte le misure di mitigazione tecnicamente compatibili per ridurre i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici e continuano ad esplorare tecnologie alternative e innovative per ridurre i consumi energetici e le emissioni presso il sito;
    è stato poi assicurato l'impegno a condurre un monitoraggio continuo ed a trasmettere tutti i risultati all'Arpa della Sicilia attraverso canali di comunicazione dedicati, con l'installazione di una rete di cavi e connessioni a fibra ottica per consentire al Ministero della difesa e all'Arpa di effettuare rilevamenti nell'area attorno al sito;
    gli Stati Uniti sono, inoltre, impegnati a mantenere gli eccellenti rapporti già esistenti con le autorità siciliane e con la comunità locale e, quali membri responsabili della comunità locale, a preservare un ambiente sicuro presso il sito del MUOS,

impegna il Governo:

   ad attivare e mantenere in stato di perfetta e costante efficienza la rete di rilevazione dell'attività elettromagnetica già prevista dal protocollo d'intesa sottoscritto dal Ministero della difesa e la regione siciliana, con il coinvolgimento diretto dell'Arpa della Sicilia, sin dal 1o giugno 2011;
   a dare immediato corso a tutte le compensazioni previste in vista della realizzazione del MUOS;
   a far immediatamente sospendere l'attività del MUOS, anche dopo che sarà attivato, qualora emerga da detta rete di rilevazione un segnalato pericolo per la salute pubblica;
   a verificare costantemente che l'attività per l'installazione del MUOS, ed ogni altra attività eventualmente militare connessa svolta da Forze armate alleate sul suolo nazionale, sia compiuta nel rispetto ed in esecuzione dei condivisi principi sanciti dal Trattato Nord Atlantico;
   a dare piena, immediata e rispettosa attuazione alle decisioni delle competenti autorità giudiziarie in ordine alla legittimità degli accordi tecnici sanciti con i Paesi alleati.
(1-00511) «Dorina Bianchi, Sammarco».
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga)