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Temi dell'attività parlamentare

Commissione: XI Lavoro
Casse professionali

Il sistema delle casse previdenziali private è stato oggetto di vari interventi normativi, complessivamente finalizzati ad assicurare l'equilibrio finanziario di lungo periodo e la tutela degli iscritti.

 
I principali interventi
  • 2 focus
17/01/2018

Nel corso della XVII legislatura si sono succeduti numerosi interventi normativi incidenti, direttamente o indirettamente, sul sistema delle Casse di previdenza private. In particolare:

  • l'articolo 10-bis del D.L. 76/2013, ha stabilito l'obbligo, per le Casse professionali, di realizzare ulteriori e aggiuntivi risparmi di gestione (aggiuntivi a quelli determinati dall'articolo 8, comma 3, del D.L. 95/2012, derivanti dagli interventi di razionalizzazione per la riduzione della spesa sostenuta per consumi intermedi e ferme restando le misure di contenimento della spesa previste dalla legislazione vigente), allo scopo di destinare risorse aggiuntive per favorire l'ingresso dei giovani professionisti nel mercato del lavoro delle professioni, nonché di sostenere i redditi dei professionisti nelle fasi di crisi economica. I risparmi vengono realizzati attraverso specifiche forme associative, destinando le ulteriori economie e risparmi agli interventi di welfare in favore degli iscritti, nonché per le finalità di assistenza relative al contributo integrativo. Inoltre è stata prevista la facoltà di destinare i risparmi ottenuti ad interventi di promozione e sostegno al reddito dei professionisti e agli interventi di assistenza in favore degli iscritti, nel rispetto dell'equilibrio finanziario di ciascun ente;
  • l'articolo 1, comma 417, della L. 147/2013, ha consentito che, a decorrere dal 2014, le Casse professionali adempiano gli obblighi di contenimento della spesa a cui sono soggetti sulla base della normativa vigente, effettuando, in via sostitutiva, un riversamento in favore dell'entrata del bilancio dello Stato, entro il 30 giugno di ciascun anno, pari al 12% della spesa sostenuta per i consumi intermedi nell'anno 2010;
  • l'articolo 1, comma 488, della L. 147/2013, con una norma di interpretazione autentica dell'articolo 1, comma 763, della L. 296/2006 (volto a fare salvi gli atti e le deliberazioni adottati dagli enti ed approvati dai Ministeri vigilanti prima del 1° gennaio 2007), ha disposto che essa operi unicamente a condizione che i richiamati atti e deliberazioni siano intesi (coerentemente con le finalità complessive dell'intervento normativo) ad assicurare l'equilibrio finanziario di lungo termine delle gestioni previdenziali;
  • l'articolo 1, commi 91-95, della L. 190/2014, ha introdotto, a decorrere dal 2015, due crediti d'imposta a favore delle Casse di previdenza private (e dei fondi pensione), riconosciuti nella misura del 9 per cento per i fondi pensione e del 6 per cento alle casse di previdenza, al fine di compensare l'incremento dell'aliquota impositiva sui redditi di natura finanziaria (che per gli investimenti dei fondi pensione è incrementata dall'11,5% al 20% e per le casse di previdenza private dal 20% al 26% dal D.L. n. 66 del 2014);
  • l'articolo 1, comma 4, della L. 208/2015, ha disposto l'iscrizione degli esperti contabili, iscritti alla Sezione B dell'Albo dei dottori commercialisti, nonché degli esperti contabili che esercitano la libera professione con carattere di continuità, alla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei ragionieri e periti commerciali (CNPR) (e non, pertanto, a quella dei Commercialisti);
  • l'articolo 1, commi 88-99, della L. 232/2016, che, al fine di agevolare gli investimenti a lungo termine, ha disposto la detassazione per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine (almeno 5 anni) effettuati dalle casse previdenziali (o da fondi pensione), nel limite del 5% del loro attivo patrimoniale (risultante dal rendiconto dell'esercizio precedente), in azioni o in quote di imprese residenti fiscalmente in Italia, nella UE o nello Spazio economico europeo, o in azioni o quote di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio sempre residenti fiscalmente in Italia, nella UE o nello Spazio economico europeo che investono prevalentemente in determinati strumenti. Contestualmente è stata soppressa la disciplina del credito d'imposta per gli investimenti infrastrutturali introdotta dalla legge di stabilità 2015, la quale ha previsto due crediti d'imposta a favore degli enti di previdenza obbligatoria e dei fondi pensione, rispettivamente nella misura del 6% e del 9%, a condizione che i proventi assoggettati alle ritenute e imposte sostitutive fossero investiti in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze (L. 190/2014, articolo 1, commi 91-95);
  • l'articolo 1, comma 195, della L. 232/2016 (legge di bilancio per il 2017) ha esteso l'istituto del cumulo gratuito (di cui all'articolo 1, commi 238-249 della L. 228/2012) ai periodi contributivi maturati presso le Casse professionali privatizzate;
  • l'articolo 1, comma 370, della L. 232/2016 (legge di bilancio per il 2017) ha stabilito l'obbligo, per le casse di previdenza dei liberi professionisti che non hanno rispettato, per gli anni 2011-2014, la normativa vigente sul contenimento della spesa di personale (di cui all'articolo 9, comma 1, del D.L. 78/2010), di riversare a favore dell'entrata del bilancio dello Stato (entro il 30 giugno di ciascun anno) una quota pari al 16 per cento della spesa sostenuta per consumi intermedi nell'anno 2010 (assolvendo così agli obblighi ivi previsti);
  • l'articolo 1, commi 182-183,della L. 205/2017 (legge di bilancio 2018) reca norme per salvaguardare la titolarità delle somme e dei valori delle casse professionali conferiti in gestione o deposito, con riferimento alle ipotesi di azioni, da parte di terzi, o di procedure concorsuali, nei confronti del soggetto gestore o depositario (o subdepositario). Inoltre, si stabilisce che le casse sono escluse, dal 2020, dall'ambito di applicazione delle norme di contenimento delle spese (diverse da quelle che pongono vincoli in materia di personale) previste a carico dei soggetti inclusi nell'elenco delle amministrazioni ai fini del conto economico consolidato.
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