La legge comunitaria 2008 (legge n. 88 del 2009) è stata approvata in via definitiva dal Parlamento il 23 giugno 2009. La legge, come le precedenti leggi comunitarie, è essenzialmente basata sul conferimento di deleghe legislative al Governo per la trasposizione nell'ordinamento nazionale delle direttive comunitarie secondo una procedura standardizzata.
Essa modifica inoltre la legislazione vigente per assicurarne la piena conformità agli obblighi derivanti dalla partecipazione all'Unione europea e reca disposizioni finalizzate a risolvere le procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia, o ad ottemperare a sentenze emesse dalla Corte di giustizia delle Comunità europee.
La legge comunitaria 2008 da un lato ha l'obiettivo di garantire maggiore celerità al processo di adeguamento agli impegni assunti a livello UE (mediante disposizioni che consentono un più rigoroso rispetto dei termini di recepimento delle direttive) e, dall'altro, di favorire la codificazione, la semplificazione e il coordinamento della normativa di derivazione comunitaria attraverso testi unici o codici di settore.
Sul piano dei contenuti, si indicano i seguenti settori particolarmente interessati dalla legge:
Specifiche disposizioni riguardano poi la costituzione dei Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT), che promuovono azioni finanziate al di fuori dei fondi strutturali per la realizzazione di obiettivi di coesione territoriale, con particolare riferimento alla cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale.
La legge comunitaria 2008 contiene inoltre specifiche disposizioni per l'attuazione di alcune decisioni quadro adottate nell'ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, il cd. "terzo pilastro" dell'Unione europea.