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La relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008
informazioni aggiornate a lunedì, 15 giugno 2009

La Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008, presentata in Consiglio dei Ministri il 20 aprile 2009, è stata successivamente trasmessa al Parlamento, come previsto dall'articolo 15 della legge 11/2005.

   L'art. 15 della legge 11/2005, stabilisce che la relazione tratti i seguenti temi:
  • gli sviluppi del processo di integrazione europea, con particolare riferimento alle attività del Consiglio europeo e del Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea, alle questioni istituzionali, alle relazioni esterne dell'Unione Europea, alla cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni e agli orientamenti generali delle politiche dell'Unione;
  • la partecipazione dell'Italia al processo normativo comunitario con l'esposizione dei princìpi e delle linee caratterizzanti della politica italiana nei lavori preparatori in vista dell'emanazione degli atti normativi comunitari e, in particolare, degli indirizzi del Governo su ciascuna politica comunitaria, sui gruppi di atti normativi riguardanti la stessa materia e su singoli atti normativi che rivestono rilievo di politica generale;
  • l'attuazione in Italia delle politiche di coesione economica e sociale, l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e la loro utilizzazione, con riferimento anche alle relazioni della Corte dei conti delle Comunità europee per ciò che concerne l'Italia;
  • i pareri, le osservazioni e gli atti di indirizzo delle Camere, nonché le osservazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza dei presidenti dell'Assemblea, dei Consigli regionali e delle province autonome, con l'indicazione delle iniziative assunte e dei provvedimenti conseguentemente adottati;
  • l'elenco e i motivi delle impugnazioni che il Consiglio dei Ministri intende assumere a seguito della notificazione di decisioni adottate dal Consiglio o dalla Commissione delle Comunità europee.
   Nella relazione debbono essere inoltre indicati i resoconti delle attività svolte e gli orientamenti che il Governo intende assumere per l'anno in corso.

Come indicato dal Governo nella Premessa, essa costituisce, da un lato, un necessario momento di raffronto tra le azioni programmatiche del Governo sui temi europei ed i risultati effettivamente conseguiti nel corso dell'anno 2008 e, dall'altro, un'occasione di riflessione sia sulla incisività della politica italiana in sede europea, sia sull'attuazione della politica europea nel nostro Paese.

La Relazione è strutturata in tre parti:

  1. la prima parte tratta le questioni istituzionali dell'Unione e gli orientamenti prioritari delle politiche economico-finanziarie, anche in relazione alla recente crisi dei mercati internazionali;

In particolare viene sottolineata l'azione incisiva e continua svolta dall'Italia per favorire l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona ed il processo di allargamento dell'Unione. Per quanto concerne la crisi dei mercati finanziari, l'Italia ha adottato – nel corso del 2008 – tre decreti-legge che prevedono diverse misure di sostegno in favore delle famiglie e delle imprese

   Si tratta del decreto-legge 155/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 190/2008, del decreto-legge 157/2008 che – decaduto – è confluito nelle disposizioni della citata legge di conversione 190/2008, e del decreto-legge 185/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 2/2009. Ad essi si è aggiunto, all'inizio di quest'anno, il decreto-legge 5/2009, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi, nonché disposizioni in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario, convertito, con modificazioni, dalla legge 33/2009.

2. la seconda parte, suddivisa in tre sezioni, illustra la partecipazione dell'Italia alla cd. "fase ascendente" del processo normativo comunitario ed a quella "discendente";

Nella prima sezione viene sottolineato il ruolo centrale avuto dal Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE) nella fase della partecipazione italiana al processo decisionale dell'Unione europea; inoltre nel corso del 2008 si è intensificata l'attività di adeguamento dell'ordinamento nazionale alla normativa comunitaria: da un lato è aumentato il numero dei provvedimenti di recepimento di direttive, con una significativa riduzione del deficit di trasposizione (dal 3,8% registrato nel 2006 all'1,3% del 2008) e, dall'altro, è diminuito il numero delle procedure di infrazione da 198 a gennaio 2008 a 159 a dicembre 2008).

La seconda sezione analizza l'azione del Governo nelle singole politiche, con particolare riguardo per il mercato interno e la concorrenza, le politiche agricole e la pesca, i trasporti e le infrastrutture, la ricerca, l'energia e l'ambiente, la politica fiscale e la lotta alle contraffazioni, le politiche sociali, lo spazio europeo della libertà giustizia e sicurezza.

La terza sezione illustra la dimensione esterna del processo di integrazione europea e la partecipazione italiana alle missioni internazionali in corso.

 3. la terza parte riguarda le politiche di coesione e l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e la loro utilizzazione.

In particolare vengono illustrate le politiche di coesione realizzate nell'ambito della programmazione 2000-2006 e quelle avviate a seguito del nuovo Quadro strategico nazionale 2007-2013. Viene inoltre fornita la situazione delle risorse finanziarie versate dall'UE in favore dell'Italia: alla data del 30 settembre 2008 gli accrediti, a titolo di cofinanziamento degli interventi strutturali e come sostegno alla Politica Agricola Comune, risultavano essere pari a 8.557,06 milioni di euro.

La Relazione presenta inoltre 10 Allegati contenenti dati riguardanti, principalmente, l'attività del CIACE, i provvedimenti attuativi di atti comunitari adottati nel 2008 da parte dello Stato, delle regioni e Province autonome, i provvedimenti in materia fiscale (decisioni in materia di aiuti di Stato, le procedure di infrazione avviate dalla Commissione e le richieste avanzate di deroga alla direttiva IVA e accise), i lavori in seno a gruppi tecnici per la lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata, i ricorsi presentati dal Governo avverso notificazioni degli organismi comunitari, la partecipazione delle Camere al processo normativo comunitario.

La Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008, presentata in Consiglio dei Ministri il 20 aprile 2009, è stata successivamente trasmessa al Parlamento, come previsto dall'articolo 15 della legge 11/2005.

   L'art. 15 della legge 11/2005, stabilisce che la relazione tratti i seguenti temi:
  • gli sviluppi del processo di integrazione europea, con particolare riferimento alle attività del Consiglio europeo e del Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea, alle questioni istituzionali, alle relazioni esterne dell'Unione Europea, alla cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni e agli orientamenti generali delle politiche dell'Unione;
  • la partecipazione dell'Italia al processo normativo comunitario con l'esposizione dei princìpi e delle linee caratterizzanti della politica italiana nei lavori preparatori in vista dell'emanazione degli atti normativi comunitari e, in particolare, degli indirizzi del Governo su ciascuna politica comunitaria, sui gruppi di atti normativi riguardanti la stessa materia e su singoli atti normativi che rivestono rilievo di politica generale;
  • l'attuazione in Italia delle politiche di coesione economica e sociale, l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e la loro utilizzazione, con riferimento anche alle relazioni della Corte dei conti delle Comunità europee per ciò che concerne l'Italia;
  • i pareri, le osservazioni e gli atti di indirizzo delle Camere, nonché le osservazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza dei presidenti dell'Assemblea, dei Consigli regionali e delle province autonome, con l'indicazione delle iniziative assunte e dei provvedimenti conseguentemente adottati;
  • l'elenco e i motivi delle impugnazioni che il Consiglio dei Ministri intende assumere a seguito della notificazione di decisioni adottate dal Consiglio o dalla Commissione delle Comunità europee.
   Nella relazione debbono essere inoltre indicati i resoconti delle attività svolte e gli orientamenti che il Governo intende assumere per l'anno in corso.

Come indicato dal Governo nella Premessa, essa costituisce, da un lato, un necessario momento di raffronto tra le azioni programmatiche del Governo sui temi europei ed i risultati effettivamente conseguiti nel corso dell'anno 2008 e, dall'altro, un'occasione di riflessione sia sulla incisività della politica italiana in sede europea, sia sull'attuazione della politica europea nel nostro Paese.

La Relazione è strutturata in tre parti:

  1. la prima parte tratta le questioni istituzionali dell'Unione e gli orientamenti prioritari delle politiche economico-finanziarie, anche in relazione alla recente crisi dei mercati internazionali;

In particolare viene sottolineata l'azione incisiva e continua svolta dall'Italia per favorire l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona ed il processo di allargamento dell'Unione. Per quanto concerne la crisi dei mercati finanziari, l'Italia ha adottato – nel corso del 2008 – tre decreti-legge che prevedono diverse misure di sostegno in favore delle famiglie e delle imprese

   Si tratta del decreto-legge 155/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 190/2008, del decreto-legge 157/2008 che – decaduto – è confluito nelle disposizioni della citata legge di conversione 190/2008, e del decreto-legge 185/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 2/2009. Ad essi si è aggiunto, all'inizio di quest'anno, il decreto-legge 5/2009, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi, nonché disposizioni in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario, convertito, con modificazioni, dalla legge 33/2009.

2. la seconda parte, suddivisa in tre sezioni, illustra la partecipazione dell'Italia alla cd. "fase ascendente" del processo normativo comunitario ed a quella "discendente";

Nella prima sezione viene sottolineato il ruolo centrale avuto dal Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei (CIACE) nella fase della partecipazione italiana al processo decisionale dell'Unione europea; inoltre nel corso del 2008 si è intensificata l'attività di adeguamento dell'ordinamento nazionale alla normativa comunitaria: da un lato è aumentato il numero dei provvedimenti di recepimento di direttive, con una significativa riduzione del deficit di trasposizione (dal 3,8% registrato nel 2006 all'1,3% del 2008) e, dall'altro, è diminuito il numero delle procedure di infrazione da 198 a gennaio 2008 a 159 a dicembre 2008).

La seconda sezione analizza l'azione del Governo nelle singole politiche, con particolare riguardo per il mercato interno e la concorrenza, le politiche agricole e la pesca, i trasporti e le infrastrutture, la ricerca, l'energia e l'ambiente, la politica fiscale e la lotta alle contraffazioni, le politiche sociali, lo spazio europeo della libertà giustizia e sicurezza.

La terza sezione illustra la dimensione esterna del processo di integrazione europea e la partecipazione italiana alle missioni internazionali in corso.

 3. la terza parte riguarda le politiche di coesione e l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e la loro utilizzazione.

In particolare vengono illustrate le politiche di coesione realizzate nell'ambito della programmazione 2000-2006 e quelle avviate a seguito del nuovo Quadro strategico nazionale 2007-2013. Viene inoltre fornita la situazione delle risorse finanziarie versate dall'UE in favore dell'Italia: alla data del 30 settembre 2008 gli accrediti, a titolo di cofinanziamento degli interventi strutturali e come sostegno alla Politica Agricola Comune, risultavano essere pari a 8.557,06 milioni di euro.

La Relazione presenta inoltre 10 Allegati contenenti dati riguardanti, principalmente, l'attività del CIACE, i provvedimenti attuativi di atti comunitari adottati nel 2008 da parte dello Stato, delle regioni e Province autonome, i provvedimenti in materia fiscale (decisioni in materia di aiuti di Stato, le procedure di infrazione avviate dalla Commissione e le richieste avanzate di deroga alla direttiva IVA e accise), i lavori in seno a gruppi tecnici per la lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata, i ricorsi presentati dal Governo avverso notificazioni degli organismi comunitari, la partecipazione delle Camere al processo normativo comunitario.