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La governance dell'Agenda digitale
informazioni aggiornate a martedì, 6 marzo 2018

Con riferimento alla governance dell'Agenda digitale l'art. 47 del decreto legge n. 5/2012, aveva istituito il primo marzo 2012 un'apposita Cabina di Regia con il compito di accelerare il percorso di attuazione dell'Agenda digitale italiana. La Cabina di Regia, a seguito delle modifiche introdotte dall'articolo 13 del decreto-legge n. 69/2013, era presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato e composta dal Ministro dello sviluppo economico, dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dal Ministro per la coesione territoriale, dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal Ministro della salute, dal Ministro dell'economia e delle finanze, dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da un Presidente di regione e da un sindaco designati dalla Conferenza Unificata.

La governance dell'Agenda digitale italiana è stata tuttavia fortemente modificata dal decreto legislativo n. 179 del 2016 che ha abrogato le disposizioni concernenti la cabina di regia e ha previsto (art. 63) che il Presidente del Consiglio dei ministri possa nominare, per un periodo non superiore a tre anni, con proprio decreto, un Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale.

Il Commissario svolge funzioni di coordinamento operativo dei soggetti pubblici, anche in forma societaria operanti nel settore delle tecnologie dell'informatica e della comunicazione e rilevanti per l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, limitatamente all'attuazione degli obiettivi di cui alla predetta Agenda digitale ed anche in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea. Il Presidente del Consiglio con decreto individua uno o più progetti di rilevanza strategica e di interesse nazionale che possono essere affidati al commissario. Il commissario ha potere di impulso e coordinamento nei confronti delle amministrazioni responsabili dell'attuazione dei citati progetti e può avvalersi del potere sostitutivo in caso di inadempienza. Il commissario riferisce direttamente al Presidente del Consiglio.

Lo stesso decreto legislativo istituisce inoltre una Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica, con il compito di supportare il Presidente del Consiglio o il Ministro delegato nell'elaborazione delle linee strategiche di indirizzo in materia di innovazione e digitalizzazione (art. 18 del d. lgs. n. 82 del 2005, come modificato dal decreto legislativo). La Conferenza opera anche attraverso la consultazione telematica di rappresentanti di ministeri ed enti pubblici e dei portatori di interessi, i quali costituiscono la Consulta permanente dell'innovazione, che opera come sistema aperto di partecipazione. Infine sono individuati nuovi poteri (art. 14-bis del decreto legislativo n. 82 del 2005, introdotto dall'articolo 13 del decreto legislativo n. 179 del 2016) per l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), istituita con gli articoli 19, 20 e 21 del decreto legge n. 83/2012 (c.d. "decreto crescita"). L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) è preposta alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda Digitale Italiana, in coerenza con gli indirizzi dettati dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato, e con l'Agenda digitale europea. L'Agenzia deve monitorare in particolare l'attuazione dei piani in materia delle pubbliche amministrazioni, promuovendone annualmente di nuovi, in linea con l'Agenda digitale europea. Essa assorbe anche le funzioni dei preesistenti organismi DigitPA e Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione.

Con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 16 settembre 2016 il dottor Diego Piacentini è stato nominato Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale per due anni.

La legge di bilancio per il 2017 ha assegnato al Commissario straordinario 11 milioni di euro per l'anno 2017 (nonché fino a ulteriori 9 milioni di euro a valere sui Fondi sviluppo e coesione del periodo 2014-2020) e di 20 milioni di euro per l'anno 2018 per la realizzazione delle azioni e delle iniziative, nonché dei progetti connessi e strumentali all'attuazione del Codice dell'amministrazione digitale e dell'Agenda digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea.

Con riferimento alla governance dell'Agenda digitale l'art. 47 del decreto legge n. 5/2012, aveva istituito il primo marzo 2012 un'apposita Cabina di Regia con il compito di accelerare il percorso di attuazione dell'Agenda digitale italiana. La Cabina di Regia, a seguito delle modifiche introdotte dall'articolo 13 del decreto-legge n. 69/2013, era presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato e composta dal Ministro dello sviluppo economico, dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dal Ministro per la coesione territoriale, dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal Ministro della salute, dal Ministro dell'economia e delle finanze, dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da un Presidente di regione e da un sindaco designati dalla Conferenza Unificata.

La governance dell'Agenda digitale italiana è stata tuttavia fortemente modificata dal decreto legislativo n. 179 del 2016 che ha abrogato le disposizioni concernenti la cabina di regia e ha previsto (art. 63) che il Presidente del Consiglio dei ministri possa nominare, per un periodo non superiore a tre anni, con proprio decreto, un Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale.

Il Commissario svolge funzioni di coordinamento operativo dei soggetti pubblici, anche in forma societaria operanti nel settore delle tecnologie dell'informatica e della comunicazione e rilevanti per l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, limitatamente all'attuazione degli obiettivi di cui alla predetta Agenda digitale ed anche in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea. Il Presidente del Consiglio con decreto individua uno o più progetti di rilevanza strategica e di interesse nazionale che possono essere affidati al commissario. Il commissario ha potere di impulso e coordinamento nei confronti delle amministrazioni responsabili dell'attuazione dei citati progetti e può avvalersi del potere sostitutivo in caso di inadempienza. Il commissario riferisce direttamente al Presidente del Consiglio.

Lo stesso decreto legislativo istituisce inoltre una Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica, con il compito di supportare il Presidente del Consiglio o il Ministro delegato nell'elaborazione delle linee strategiche di indirizzo in materia di innovazione e digitalizzazione (art. 18 del d. lgs. n. 82 del 2005, come modificato dal decreto legislativo). La Conferenza opera anche attraverso la consultazione telematica di rappresentanti di ministeri ed enti pubblici e dei portatori di interessi, i quali costituiscono la Consulta permanente dell'innovazione, che opera come sistema aperto di partecipazione. Infine sono individuati nuovi poteri (art. 14-bis del decreto legislativo n. 82 del 2005, introdotto dall'articolo 13 del decreto legislativo n. 179 del 2016) per l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), istituita con gli articoli 19, 20 e 21 del decreto legge n. 83/2012 (c.d. "decreto crescita"). L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) è preposta alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda Digitale Italiana, in coerenza con gli indirizzi dettati dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato, e con l'Agenda digitale europea. L'Agenzia deve monitorare in particolare l'attuazione dei piani in materia delle pubbliche amministrazioni, promuovendone annualmente di nuovi, in linea con l'Agenda digitale europea. Essa assorbe anche le funzioni dei preesistenti organismi DigitPA e Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione.

Con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 16 settembre 2016 il dottor Diego Piacentini è stato nominato Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale per due anni.

La legge di bilancio per il 2017 ha assegnato al Commissario straordinario 11 milioni di euro per l'anno 2017 (nonché fino a ulteriori 9 milioni di euro a valere sui Fondi sviluppo e coesione del periodo 2014-2020) e di 20 milioni di euro per l'anno 2018 per la realizzazione delle azioni e delle iniziative, nonché dei progetti connessi e strumentali all'attuazione del Codice dell'amministrazione digitale e dell'Agenda digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea.