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CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 marzo 2014
205.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01248 Mucci: Costi e funzionalità del portale Italia.it.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Mucci richiede notizie in merito al portale Italia.it.
  Preliminarmente vorrei sottolineare come il settore italiano del turismo, con un patrimonio d'interesse turistico, probabilmente senza pari al mondo, che comprende il più alto numero di siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO ed innumerevoli tesori di rilevanza assoluta, non esprima, ancora oggi, tutte le sue effettive potenzialità.
  In realtà, l'azione promozionale del nostro Paese è oggi frammentata in molteplici iniziative locali e ciò costituisce una criticità sotto il profilo della proficua utilizzazione delle risorse disponibili e dell'efficacia dell'azione di valorizzazione del turismo italiano.
  Le Regioni adottano la propria strategia promozionale, ciascuna con la propria campagna, il proprio logo e slogan di riferimento, in assenza di un coordinamento organico delle iniziative.
  Diventa, perciò, determinante far fronte alla concorrenza internazionale attraverso una politica che qualifichi l'offerta con un unico brand del prodotto Italia, che sia riconoscibile e che serva da traino alle peculiarità delle diverse offerte turistiche locali.
   È, quindi, necessario intervenire sulla comunicazione al fine di garantire una giusta collocazione del turismo italiano e quindi del Sistema Italia nell'immaginario collettivo. In questo ambito, il web è certamente il mezzo di comunicazione più costante e lo strumento di informazione preferito al mondo.
  Infatti Internet si è trasformato in uno strumento insostituibile di promozione e commercializzazione nel turismo in quanto avvicina il cliente finale a un grande numero di posti e di luoghi e, in particolare, è la principale fonte di informazione che i turisti utilizzano per decidere dove andare in vacanza.
  La decisione di sviluppare il progetto di un Portale di promozione del turismo italiano risale all'anno 2002 da parte del Comitato dei Ministri per la società dell'informazione; successivamente, dopo un serie di studi e approfondimenti, il Comitato nella seduta del 7 luglio 2005 stanziò per il progetto 45 milioni di euro (Progetto: «Scegli l'Italia»), di cui 25 milioni destinati alle Regioni e 20 milioni per le attività di studio e sviluppo, gestione tecnica e redazionale, promozione internazionale.
  Il progetto «Scegli Italia» prevedeva il rilancio del sistema turistico nazionale con l'obiettivo di incrementare i flussi di ingresso di turisti e visitatori e di creare una «vetrina digitale» in grado di consentire ai potenziali turisti un efficace accesso alla conoscenza dell'offerta e agli strumenti per l'organizzazione dei propri viaggi, in collaborazione fra le Amministrazioni centrali, le regioni, l'ENIT – Agenzia nazionale del turismo, le associazioni di categoria.
  A seguito della sottoscrizione di un Accordo di programma con le Regioni e le Province Autonome finalizzato alla piena realizzazione del progetto e alla istituzione del «Comitato per la gestione del Portale» ai sensi della legge 80 del 2005, il 31 Pag. 95marzo 2006 l'allora Ministro per l'Innovazione tecnologica ha presentato ufficialmente il Portale www.italia.it.
  La messa in rete del Portale «Italia.it», procedura interamente gestita dal Dipartimento per l'Innovazione e le tecnologie, depositario quindi di tutta la documentazione relativa al progetto «Scegli Italia», ha determinato consistenti reazioni negative da parte della comunità degli utilizzatori della rete internet che ha rilevato varie problematiche in ordine ai contenuti ed all'accessibilità del portale.
  Dopo annose vicende, gestite dal Dipartimento per l'Innovazione, che hanno portato ad un contenzioso con la società IBM (società a cui era stata affidata la realizzazione del portale), per una spesa complessiva di circa 10.000.000,00 euro e alla stipula, nella prima metà del 2006, di Convenzioni con le Regioni per la parte redazionale – contenutistica del Portale medesimo, mai portate a conclusione, per un totale di circa 21 milioni di euro, nel 2008 il Governo decise di riavviare il progetto.
  All'avvio del nuovo «progetto portale» si ripresentò, senza avere soluzione, l'annoso problema inerente alle finalità che deve avere il Portale, ovvero se debba svolgere soltanto una funzione di promozione, conoscenza del territorio e delle attrattive del nostro Paese, nonché di mera comunicazione, oppure se debba anche consentire al navigatore la possibilità, anche non direttamente ma attraverso altri siti collegati, di prenotare o acquistare pacchetti turistici.
  Per assicurare la tutela e il rilancio del marchio Italia, promuovendone la commercializzazione e la diffusione attraverso la rete, le attività relative all'implementazione e messa in funzione del Portale «Italia.it» da parte del Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, che erano state ufficialmente interrotte dal 1o gennaio 2008, sono state riprese fino ad addivenire alla stipula in data 15 gennaio 2009 di un Protocollo d'Intesa tra l'allora Sottosegretario di Stato con delega per il turismo e il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione e al successivo trasferimento delle risorse da parte del Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie (10 milioni di Euro).
  Appurata l'impossibilità di utilizzare i risultati tecnici del precedente lavoro svolto dalla società IBM, nel frattempo diventati obsoleti a causa della velocissima evoluzione tecnologica, il Ministro pro tempore ritenne di avviare un nuovo progetto, la cui realizzazione e gestione venne affidata all'ACI, impegnando una somma di euro 4.050.000,00, oltre l'IVA (totale impegnato pari euro 4.860.000,00).
  In merito all'organizzazione della redazione e alla comunicazione del Portale, si rende noto che furono affidate dal Ministro pro tempore alla società Promuovi Italia S.p.A., con l'incarico di selezionare e contrattualizzare le risorse professionali necessarie a tali attività, per un importo complessivo di euro 4.550.000,00 (esente da IVA, comprensiva dei costi per la gara dei servizi tecnici della redazione).
  Per l'affidamento dei servizi tecnici relativi allo staff di redazione del portale, Promuovi Italia S.p.A. ha indetto una gara europea, oggetto di ricorso al TAR, conclusasi con l'aggiudicazione alla società Unicity.
  Al riguardo, giova rappresentare che l'evoluzione del Portale è stata sempre seguita direttamente dagli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, che hanno attribuito a consulenti la responsabilità di dette attività, mentre il previgente Dipartimento curava solo gli aspetti amministrativi nel rapporto con le due società affidatarie.
  Successivamente, al fine di conferire la piena titolarità del progetto «Portale Nazionale del Turismo» all'ENIT, il Ministro pro tempore per gli affari regionali, il turismo e lo sport, con proprio atto di indirizzo del 30 ottobre 2012, aveva disposto che l'ENIT – Agenzia nazionale del turismo dovesse assumere il ruolo di soggetto preposto a dettare gli indirizzi editoriali del Portale «Italia.it», in coerenza con le proprie attività di comunicazione strategica e di promo-commercializzazione del prodotto turistico Italia.Pag. 96
  In tale atto di indirizzo, venivano individuate le attività che l'ENIT avrebbe dovuto svolgere, veniva disposto che l'Ente subentrasse nei rapporti in essere con ACI e Promuovi Italia S.p.A e che, con una apposita Convenzione, venissero determinate le modalità di trasferimento delle risorse e le ulteriori attività dirette alla valorizzazione del ruolo del Portale all'interno della strategia complessiva di promozione del sistema Paese.
  Tale Convenzione è stata stipulata nel mese di dicembre 2012 ed era stato predisposto il relativo provvedimento di approvazione e di impegno per un importo di 1.612.099,83 di euro. Il Capo Dipartimento pro tempore, alla luce delle osservazioni dell'Ufficio centrale del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ritirato il predetto provvedimento e, pertanto, le sopra citate risorse sono state oggetto di riporto.
  In ogni caso per quanto riguarda gli sviluppi futuri delle politiche del Ministero, in generale e con specifico riguardo all'oggetto dell'interrogazione, posso sin d'ora preannunciare che il Ministro ha in progetto di rendere noti in tempi rapidi i propri orientamenti attraverso apposite linee programmatiche che verranno prioritariamente illustrate in sede parlamentare.

Pag. 97

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01273 Mucci: Utilizzo dei fondi destinati al sostegno del settore turistico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Mucci richiede notizie in merito all'utilizzo ed al possibile rifinanziamento del Fondo per il sostegno del settore turistico.
  A tale proposito riferisco che il decreto del Ministro per il Turismo pro tempore del 13 dicembre 2010, regolarmente registrato alla Corte dei Conti e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 6 aprile 2011, definisce le finalità degli interventi di sostegno del settore turistico e dispone che le risorse finanziarie, individuate in 10.000.000,00 di Euro dal bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2010, siano destinate per il potenziamento e il sostegno della realizzazione e diffusione dei servizi innovativi a favore dell'utenza turistica organizzati e gestiti dagli Enti Pubblici Territoriali anche in forma associata.
  Con decreto del Capo del Dipartimento pro tempore del 5 dicembre 2012, registrato alla Corte dei Conti il successivo mese di aprile, veniva approvato l'impegno di spesa dei suddetti progetti e la relativa graduatoria, pubblicata sul sito del Dipartimento per il turismo della Presidenza del Consiglio.
  Dalla suddetta graduatoria risultano come beneficiarie del cofinanziamento, 18 proposte progettuali, di cui le ultime 3 si sono classificate in posizione ex-aequo (16. 17 e 18).
  Nel mese di agosto 2013 l'allora Ufficio per le Politiche del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri trasmetteva ai Comuni/Enti beneficiari del cofinanziamento i testi degli Accordi di Programma con scadenza per la restituzione dei medesimi fissata per il 31 ottobre 2013.
  Sono ancora in corso di perfezionamento le procedure di versamento in entrata e di riassegnazione delle somme afferenti al Turismo, destinate a questo Ministero. Solo a seguito del compimento dell'iter di riassegnazione si registrerà una variazione di bilancio in aumento sui pertinenti capitoli, che consentirà di impegnare tali risorse e di giungere alla sottoscrizione di obbligazioni giuridiche.
  La spesa è chiaramente subordinata all'avvenuta sottoscrizione degli Accordi di Programma e alle verifiche di rito da eseguire da parte degli Organi di controllo.
  Allo stato attuale non risultano pervenute rinunce da parte dei Comuni/Enti risultati idonei a ricevere il cofinanziamento.
  Il solo Comune di Reggio Calabria ha presentato all'Amministrazione una richiesta di rimodulazione finanziaria del progetto.

Pag. 98

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01542 Prodani: Potenziamento del settore industriale degli eventi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Prodani chiede quali iniziative questo Ministero intende porre in essere per favorire il rilancio del settore industriale degli eventi.
  Il turismo congressuale è indubbiamente un turismo di nuova generazione. La motivazione che spinge i partecipanti a recarsi in una certa località e a servirsi di determinate strutture non è squisitamente turistica, ma semmai più vicina a quella che si può definire una momentanea delocalizzazione professionale.
  Il congressuale va ben oltre la dimensione «business», un evento congressuale infatti non si risolve soltanto in una o più giornate di lavoro, in cui tessere anche rapporti e contatti con i convenuti.
  Se un tempo, durante i congressi, si sottovalutavano gli aspetti paralleli legati al tempo libero, da qualche anno, appare quasi irrinunciabile la scelta di siti interessanti e non soltanto di luoghi fisici ben attrezzati, come sedi delle convention.
  Da diverso tempo, ormai, sia il grande meeting che i piccoli convegni prevedono varie possibilità di arricchimento, di stimolo a fianco e dentro le giornate d'incontro. Gastronomia, natura, shopping, escursioni, visite guidate, esperienze emozionanti e particolari sono quasi irrinunciabili integratori del pacchetto congressuale. In poche parole una destinazione congressuale al giorno d'oggi è sempre più anche una destinazione turistica.
  Il turismo congressuale si rivolge ad un target che ha una capacità di spesa interessante, attento alle proposte di buona cucina e che non disdegna anche proposte di natura culturale. È attratto dallo shopping e più in generale dalle proposte peculiari che un territorio è in grado di offrire. Proprio per queste continue evoluzioni le ricadute sulle comunità presentano margini sempre più in crescita.
  Il turismo congressuale svolge di riflesso anche un ruolo promozionale per la stessa destinazione: chi frequenta una località con questa motivazione potrebbe essere spinto a ritornarci per semplici motivazioni di vacanza, a patto ovviamente che la destinazione abbia anche dei prodotti da offrire.
  Attualmente, in Italia non esiste un referente unico per questo prodotto turistico, a differenza delle esperienze internazionali che mostrano il successo di una tale organizzazione delle proposte, come Gran Bretagna, Francia, Spagna e Germania.
  A seguito della chiusura e liquidazione del Convention Bureau Italia, dopo meno di due anni di attività, su atto di indirizzo del Ministro pro tempore per gli affari regionali, il turismo e lo sport, è stato affidato all'ENIT – Agenzia nazionale del turismo il compito di garantire la continuità delle azioni promozionali a sostegno del settore congressuale, i cui costi sarebbero stati coperti dai fondi residuati dalla società Convention Bureau S.p.A.
  L'ENIT – Agenzia nazionale del turismo ha avviato un tavolo di lavoro congiunto per condividere, sia con le Regioni che con i rappresentanti delle imprese, le decisioni in merito alle azioni da intraprendere a sostegno del settore.
  Il 26 luglio 2013, a Santo Stefano di Sessanio, come correttamente ricordato dall'onorevole interrogante, è stato siglato un «Protocollo di relazione per il coordinamento delle Azioni di Sviluppo dell'offerta congressuale italiana» ed è stato costituito un Comitato di coordinamento, Pag. 99presieduto dall'ENIT – Agenzia nazionale del turismo e composto da 4 rappresentanti nominati dalle Regioni e dalle Province autonome, un rappresentante della Regione Toscana, in quanto capofila del progetto interregionale, un rappresentante del coordinamento regionale in materia di turismo, 4 rappresentanti di Federcongressi e 3 rappresentanti nominati dalle Associazioni di categoria.
  I lavori del Comitato sono stati avviati ed è in fase avanzata di studio un denso programma di iniziative che prevedono, oltre al sostegno alla promo-commercializzazione del settore, anche attività di formazione e studio e, non ultimo, il progetto di rilancio dell'Osservatorio Congressuale Italiano.
  L'ENIT – Agenzia nazionale del turismo, sulla base delle direttive ricevute, ha garantito la continuità delle azioni promozionali, confermando la partecipazione dell'Italia alle principali fiere del settore: IMEX Francoforte (maggio 2013), IMEX America (Las Vegas, ottobre 2013), BTC (Firenze, novembre 2013) e EIBTM (Barcellona, novembre 2013).
  In ordine alle misure da intraprendere a sostegno del settore, si ritiene che, per far diventare l'Italia meta privilegiata del turismo congressuale, occorra potenziare la promozione della destinazione Italia e l'intero suo sistema di offerta attraverso un coordinamento efficiente della selezione dei luoghi, delle sedi, dei fornitori e delle imprese. Pertanto, tenuto conto della rilevanza strategica che riveste il turismo congressuale per le notevoli ricadute sul territorio in termini di volume d'affari indotto, è necessario dare impulso alla filiera di riferimento, realizzando una giusta integrazione tra pubblico e privato.
  Vorrei da ultimo precisare che la materia del turismo è stata solo di recente accorpata alle altre competenze istituzionali del Ministero dei beni culturali ed è in corso una riflessione approfondita su queste tematiche. Una riflessione che avrà ripercussioni sulla governance del settore, nonché sul riassetto dell'intero sistema di sostegno, tramite incentivi sia diretti che fiscali e forme di semplificazione amministrativa e burocratica, a favore del comparto delle imprese di settore, accompagnata dalla previsione di una serie di azioni specifiche, legate in particolare all'ormai imminente Expo 2015.