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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 ottobre 2014
320.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Risoluzione n. 7-00402: Sulla strategia dell'Unione europea per la regione alpina (EUSALP)

PROPOSTA DI RIFORMULAZIONE DELL'ONOREVOLE BERLINGHIERI

  Le Commissioni III e XIV,
   premesso che:
    il Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013 ha dato mandato alla Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri, di elaborare entro giugno 2015, una Strategia dell'Unione europea per la regione alpina che dovrebbe comprendere i territori alpini di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia;
    il 18 ottobre 2013, i rappresentanti delle regioni e degli Stati della macroregione alpina, riuniti a Grenoble (Francia), avevano sottoscritto una risoluzione, con la quale raccomandavano l'avvio del processo di elaborazione della Strategia e del relativo piano d'azione;
    secondo la procedura che si è consolidata nella prassi, la Commissione europea, al fine di dare seguito al mandato del Consiglio europeo, dovrebbe presentare, dopo aver consultato gli Stati membri e i territori interessati, un'apposita comunicazione ed un piano d'azione, che dovranno essere approvati da parte del Consiglio europeo;
    l'attuazione della Strategia sarà effettuata a più livelli: la Commissione europea sarà responsabile del coordinamento, del monitoraggio e del supporto, in coerenza con l'approccio definito dal Consiglio dell'Unione europea, mentre i «territori» interessati e gli Stati membri adotteranno le misure di rispettiva competenza;
    l'area alpina è una macroregione interconnessa con capacità economiche eterogenee e preoccupazioni crescenti in materia di questioni ambientali, evoluzione democratica, infrastrutture di trasporto, turismo e questioni energetiche;
    la strategia dell'Unione europea per la regione alpina, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, dovrebbe essere intesa in particolare a superare gli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e creare le condizioni per la crescita economica e per un'effettiva coesione sociale e territoriale nella medesima area e con i territori circostanti, mediante il coordinamento delle politiche dell'Unione e di quelle di tutte le parti interessate;
    in particolare, la Strategia dovrebbe essere intesa a dare impulso allo sviluppo dell'area attraverso una migliore capacità di utilizzo dei fondi europei e nazionali;
    l'area alpina è già oggetto della convenzione delle Alpi, firmata nel 1991 dagli otto Paesi alpini (Austria, Germania, Francia, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Svizzera e Slovenia) e dall'Unione europea e ratificata dall'Italia, con la legge n. 50 del 2012. Tale Convenzione si applica ad un'area di 190.959 chilometri quadrati, che include 5.867 Comuni lungo 1.200 chilometri di arco alpino. Nel 2007 la popolazione totale residente all'interno del perimetro della Convenzione era pari a quasi 14 milioni; Pag. 11
    la Convenzione delle Alpi è integrata da otto protocolli che stabiliscono misure specifiche di attuazione dei principi da essa previsti, con particolare riferimento a pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile, protezione della natura e tutela del paesaggio, agricoltura di montagna, foreste montane, turismo, energia, difesa del suolo, trasporti. Oltre ai protocolli, nel novembre 2006 sono state redatte due dichiarazioni dei Ministri relative a popolazione e cultura e ai cambiamenti climatici;
    appare necessario che la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina includa, le aree montane e la connessione con i territori circostanti. L'obiettivo delle strategie macroregionali dell'Unione europea è infatti quello di assicurare il coordinamento delle politiche dell'Unione europea in relazioni a territori (di Paesi membri e di Paesi terzi) accomunati da esigenze comuni. La caratteristica principale e vero valore aggiunto della strategia è nella stretta collaborazione tra i livelli statuale, regionale e transfrontaliero;
    il Parlamento europeo ha approvato il 23 maggio 2013 una risoluzione sulla strategia macroregionale per le Alpi nella quale si sottolinea «l'importanza di allineare il contenuto della strategia per le Alpi alla Convenzione alpina ad ai rispettivi protocolli successivi,
  impegnano il Governo:

   ad adoperarsi affinché la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina:
    a) includa in via principale i territori alpini di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia, come delimitati dalla Convenzione delle Alpi del 1991, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
    b) sia intesa prioritariamente al superamento degli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e a garantirne un'effettiva coesione sociale e territoriale, anche con i territori circostanti, con particolare riferimento alle questioni connesse alla fragilità dell'ecosistema alpino, allo sviluppo sostenibile dei territori e alle culture transfrontaliere;
    c) favorisca, in sede di attuazione, mutui benefici alle aree montane e ai territori circostanti, avendo però cura di evitare squilibri a vantaggio delle grandi aree metropolitane;
    d) tenga conto degli strumenti di cooperazione e delle reti transnazionali già esistenti in questo ambito.

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ALLEGATO 2

Risoluzione n. 7-00402: Sulla strategia dell'Unione europea per la regione alpina (EUSALP)

RISOLUZIONE APPROVATA DALLE COMMISSIONI

  Le Commissioni III e XIV,
   premesso che:
    il Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013 ha dato mandato alla Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri, di elaborare entro giugno 2015, una Strategia dell'Unione europea per la regione alpina che dovrebbe comprendere i territori alpini di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia;
    il 18 ottobre 2013, i rappresentanti delle regioni e degli Stati della macroregione alpina, riuniti a Grenoble (Francia), avevano sottoscritto una risoluzione, con la quale raccomandavano l'avvio del processo di elaborazione della Strategia e del relativo piano d'azione;
    secondo la procedura che si è consolidata nella prassi, la Commissione europea, al fine di dare seguito al mandato del Consiglio europeo, dovrebbe presentare, dopo aver consultato gli Stati membri e i territori interessati, un'apposita comunicazione ed un piano d'azione, che dovranno essere approvati da parte del Consiglio europeo;
    l'attuazione della Strategia sarà effettuata a più livelli: la Commissione europea sarà responsabile del coordinamento, del monitoraggio e del supporto, in coerenza con l'approccio definito dal Consiglio dell'Unione europea, mentre i «territori» interessati e gli Stati membri adotteranno le misure di rispettiva competenza;
    l'area alpina è una macroregione interconnessa con capacità economiche eterogenee e preoccupazioni crescenti in materia di questioni ambientali, evoluzione democratica, infrastrutture di trasporto, turismo e questioni energetiche;
    la strategia dell'Unione europea per la regione alpina, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, dovrebbe essere intesa in particolare a superare gli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e creare le condizioni per la crescita economica e per un'effettiva coesione sociale e territoriale nella medesima area e con i territori circostanti, mediante il coordinamento delle politiche dell'Unione e di quelle di tutte le parti interessate;
    in particolare, la Strategia dovrebbe essere intesa a dare impulso allo sviluppo dell'area attraverso una migliore capacità di utilizzo dei fondi europei e nazionali;
    l'area alpina è già oggetto della convenzione delle Alpi, firmata nel 1991 dagli otto Paesi alpini (Austria, Germania, Francia, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Svizzera e Slovenia) e dall'Unione europea e ratificata dall'Italia, con la legge n. 50 del 2012. Tale Convenzione si applica ad un'area di 190.959 chilometri quadrati, che include 5.867 Comuni lungo 1.200 chilometri di arco alpino. Nel 2007 la popolazione totale residente all'interno del perimetro della Convenzione era pari a quasi 14 milioni;
    la Convenzione delle Alpi è integrata da otto protocolli che stabiliscono misure specifiche di attuazione dei principi da essa previsti, con particolare riferimento Pag. 13a pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile, protezione della natura e tutela del paesaggio, agricoltura di montagna, foreste montane, turismo, energia, difesa del suolo, trasporti. Oltre ai protocolli, nel novembre 2006 sono state redatte due dichiarazioni dei Ministri relative a popolazione e cultura e ai cambiamenti climatici;
    appare necessario che la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina includa, le aree montane e la connessione con i territori circostanti. L'obiettivo delle strategie macroregionali dell'Unione europea è infatti quello di assicurare il coordinamento delle politiche dell'Unione europea in relazioni a territori (di Paesi membri e di Paesi terzi) accomunati da esigenze comuni. La caratteristica principale e vero valore aggiunto della strategia è nella stretta collaborazione tra i livelli statuale, regionale e transfrontaliero;
    il Parlamento europeo ha approvato il 23 maggio 2013 una risoluzione sulla strategia macroregionale per le Alpi nella quale si sottolinea «l'importanza di allineare il contenuto della strategia per le Alpi alla Convenzione alpina ad ai rispettivi protocolli successivi,

impegnano il Governo:

  ad adoperarsi affinché la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina:
   a) includa in via principale i territori alpini di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia, come delimitati dalla Convenzione delle Alpi del 1991, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
   b) sia intesa prioritariamente al superamento degli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e a garantirne un'effettiva coesione sociale e territoriale, anche con i territori circostanti, con particolare riferimento alle questioni connesse alla fragilità dell'ecosistema alpino, allo sviluppo sostenibile dei territori e alle culture transfrontaliere, con specifico riguardo ai temi del sostegno allo sviluppo delle infrastrutture e delle intermodalità, del superamento del digital divide anche attraverso lo sviluppo della banda larga e ultralarga, dello sviluppo del turismo come strumento di valorizzazione del territorio, dello sviluppo di reti di aziende su scala macroregionale e della tutela dell'ambiente e della difesa idrogeologica del territorio;
   c) favorisca, in sede di attuazione, mutui benefici alle aree montane e ai territori circostanti, avendo però cura di evitare squilibri a vantaggio delle grandi aree metropolitane;
   d) tenga conto degli strumenti di cooperazione e delle reti transnazionali già esistenti in questo ambito;
   e) sia attuata dalle regioni e dagli enti locali interessati secondo tali indicazioni.
(8-00082) «Berlinghieri, Borghi, Amendola, Braga, Giuseppe Guerini, Rosato, Sanga, Piccoli Nardelli, Brandolin, De Menech».