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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 febbraio 2016
586.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-07639 Quaranta ed altri: Su un documento della Direzione centrale della Polizia di prevenzione dell'11 aprile 2015.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, il movimento CasaPound, sorto nel dicembre 2003 ma ufficializzato formalmente nel 2007, si è affermato progressivamente nel panorama nazionale dell'estremismo di destra.
  L'incremento delle attività di propaganda e l'interesse del sodalizio per temi a forte rilevanza sociale hanno accentuato la concorrenzialità con i gruppi di opposto orientamento, sfociata nell'ultimo anno in ben 106 episodi di contrapposizione, con il ferimento, in alcuni casi anche grave, di 24 attivisti di destra e di sinistra.
  Il Ministero dell'interno segue l'evoluzione di questa situazione di conflittualità, dedicando particolare attenzione all'attività dei gruppi politici estremisti e alle frange più radicali in tutte le zone d'Italia.
  In tale contesto, vengono costantemente controllati anche i luoghi di aggregazione dei simpatizzanti di CasaPound e le iniziative assunte dai medesimi.
  Eventuali comportamenti illeciti posti in essere da singoli esponenti del movimento vengono perseguiti con fermezza e sistematicità dalle Forze dell'ordine e dalla magistratura.
  Al riguardo, informo che nel quinquennio 2011-2015 sono stati tratti in arresto 19 militanti o simpatizzanti di CasaPound, mentre 336 sono stati deferiti a vario titolo all'Autorità Giudiziaria. A ciò aggiungo che dall'inizio del corrente anno sono già stati effettuati 1 arresto e 23 denunce.
  Quanto all'ispirazione fascista del movimento evocata nell'interrogazione, rilevo che, allo stato attuale, non risultano pronunce giurisdizionali che abbiano accertato, nei riguardi di Casapound, il concretizzarsi della fattispecie della riorganizzazione del disciolto partito fascista e che legittimino, quindi, l'adozione di provvedimenti di scioglimento.
  Con riferimento specifico al documento della Direzione centrale della polizia di prevenzione, su cui è incentrata l'interrogazione, rappresento che esso non costituisce un documento di analisi o di valutazione sul movimento, ma una risposta a precisi quesiti posti dal Tribunale Civile di Roma, concernenti in particolare:
   dati conoscitivi sull'associazione;
   informazioni sull'articolazione della struttura organizzativa anche a livello periferico;
   notizie sull'eventuale diretto coinvolgimento del sodalizio in procedimenti penali o attività d'indagine, sfociate in denunce o rapporti informativi all'Autorità giudiziaria per fatti di violenza o per manifestazioni politiche non autorizzate, segnatamente di carattere antisemita e/o neonazista.

  Per quanto attiene al terzo punto, sono state sottoposte all'attenzione del magistrato talune situazioni di criticità riguardanti in particolare:
   l'infiltrazione nelle tifoserie ultras sportive, divenuta spesso il presupposto per il compimento di azioni violente nei confronti di esponenti di opposta ideologia anche fuori dagli stadi;
   più in generale, la presenza, all'interno del sodalizio o in ambienti vicini ad Pag. 54esso, di elementi inclini all'uso della violenza intesa come strumento ordinario di confronto e di affermazione politica. È stato quindi precisato che tali soggetti si trovano sovente coinvolti in episodi di illegalità contro elementi di opposto orientamento, ponendo in essere risse, aggressioni e scontri, talvolta preordinati.

  Nel documento viene anche chiarito che tali comportamenti sono puntualmente e sistematicamente perseguiti sotto il profilo penale ogni qualvolta si riesce a giungere all'individuazione delle responsabilità, come ho avuto già modo di evidenziare nella prima parte del mio intervento.
  In conclusione, voglio rassicurare gli onorevoli interroganti che le autorità provinciali di pubblica sicurezza svolgono una costante attività di prevenzione attraverso un attento monitoraggio ed un'accurata raccolta informativa nei confronti dei movimenti estremisti – tra i quali CasaPound –, finalizzata a cogliere il minimo segnale di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica e ogni ipotesi di deviazione dalle regole del diritto e della pacifica convivenza.

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ALLEGATO 2

5-07640 Famiglietti e Fiano: Sugli episodi di violenza accaduti sulle linee di autobus che interessano il quartiere di Scampia (NA).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno gli onorevoli Famiglietti e Fiano chiedono quali iniziative il Ministero dell'interno intenda adottare per assicurare il rispetto della legalità e il ripristino del regolare servizio del trasporto pubblico locale di Napoli, con particolare riferimento alle linee che transitano nel quartiere di Scampia.
  Rendo noto che i reiterati atti teppistici e di violenza, consumati in danno dei mezzi pubblici e, in qualche caso, anche degli autisti, sono stati più volte oggetto di approfondimento in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica con le Forze di polizia, che hanno attivato misure di contrasto congiunte nonché servizi di prevenzione nelle zone più a rischio, intensificati a seguito degli ultimi avvenimenti.
  In particolare dal 2015, l'Arma dei carabinieri, in collaborazione con l'Azienda Napoletana di Mobilità (ANM), ha attuato un piano di azione coordinata per le strade più a rischio e nelle ore serali e notturne, anche con la presenza di una o due unità a bordo degli automezzi. Contestualmente, ha attivato un programma di intervento formativo nelle scuole di Ponticelli, Secondigliano e Scampia per indirizzare i più giovani a un maggior rispetto delle persone e delle regole di convivenza civile.
  D'altro canto, la Polizia di Stato provvede ad un capillare controllo del territorio nella zona di Scampia intensificato nell'arco delle 24 ore, attuando nella fascia oraria tardo-serale anche un servizio di vigilanza presso gli stazionamenti dell'ANM situati in prossimità della stazione della metro.
  Tale vigilanza dedicata è stata estesa, inoltre, agli stazionamenti ubicati nelle altre aree a rischio.
  Venendo alla vicenda evidenziata nell'interrogazione, rappresento che lo scorso 29 gennaio l'ANM, con una determinazione del tutto autonoma, ha provveduto ad una variazione dell'itinerario notturno dei bus in talune strade di Scampia, dirottandoli verso percorsi alternativi. Nel fare ciò, l'Azienda ha anche precisato che la misura non avrebbe determinato riduzioni del servizio.
  Al riguardo, informo che già il 1o febbraio, su sollecitazione del Sindaco, i mezzi pubblici hanno ripreso il loro originario percorso.
  Quanto agli atti vandalici degli ultimi anni, essi appaiono riferibili anche a un contesto di devianza sociale che vede coinvolti gruppi di giovanissimi, generalmente provenienti da ambienti fortemente degradati. Si tratta, il più delle volte, di veloci scorribande che costituiscono espressione di una volontà prevaricatrice o di una malintesa goliardia.
  Desidero assicurare che la situazione è costantemente monitorata dalle Forze di polizia, che operano anche di intesa con l'Amministrazione comunale nel più ampio quadro della sicurezza integrata.
  Quest'ultima è impegnata, con diverse progettualità, in diversi interventi di recupero sociale soprattutto in ambito giovanile, nell'incremento dei servizi pubblici alla collettività – dall'illuminazione pubblica ai trasporti –, nonché nell'installazione di più efficaci sistemi di difesa passiva che possono costituire deterrente al verificarsi di episodi di vandalismo.

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ALLEGATO 3

5-07638 Nuti ed altri: Sullo scioglimento del consiglio comunale di Salerno.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli colleghi, la questione cui fanno riferimento gli interroganti, concernente la vicenda dell'ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, trova oggi risposta nel parere dell'Avvocatura generale dello Stato, da poco pervenuto agli organi ministeriali.
  L'organo consultivo, a cui l'Amministrazione ha ritenuto di rivolgersi attesa la complessità giuridica del caso, ha manifestato l'avviso secondo il quale la rinuncia al ricorso in Cassazione da parte del signor De Luca determina immediatamente l'esecutività della sentenza d'appello impugnata, a sua volta confermativa dell'Ordinanza del Tribunale civile di Salerno con la quale è stata dichiarata la decadenza del citato amministratore, ai sensi dell'articolo 70 del TUEL.
  Lo stesso Organo consultivo ha tuttavia aggiunto che non è ancora intervenuta l'irretrattabilità della pronuncia di accertamento della decadenza. Questa, infatti, consegue solo alla presa d'atto della rinuncia al ricorso da parte della Cassazione; presa d'atto che non risulta ancora essere intervenuta.
  L'Avvocatura, inoltre, rileva che, in mancanza della formazione del giudicato e considerata la delicatezza degli interessi in gioco, è prudente che l'Amministrazione attenda, ai fini dello scioglimento del consiglio comunale, il consolidamento della situazione giuridica, che, come ho appena ricordato, interviene soltanto con la presa d'atto, da parte dei giudici della Cassazione, della rinuncia al ricorso.
  Ora in considerazione del fatto che l'Amministrazione comunale di Salerno andrà comunque rinnovata, per scadenza naturale, nella prossima tornata elettorale primaverile, e che, dunque, nessuna conseguenza pratica viene a determinarsi circa un'eventuale protrazione della situazione in atto, il Ministero dell'interno ritiene di dover aderire alla linea suggerita dall'Avvocatura dello Stato, non determinando tale comportamento alcuna alterazione, nemmeno in via teorica, del gioco democratico.

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ALLEGATO 4

5-07641 Sisto e Santelli: Su questioni relative ai consigli comunali di Cosenza e Catanzaro.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l'interrogazione all'ordine del giorno gli onorevoli Sisto e Santelli richiamano l'attenzione del Ministro dell'interno su presunti tentativi di «corruzione politica» che si starebbero verificando ad opera di amministratori e consiglieri della maggioranza della regione Calabria, al fine di ottenere un «cambio casacca» di alcuni consiglieri di maggioranza del comune di Cosenza e di Catanzaro; tentativi che si concretizzerebbero in offerte di lavoro agli stessi consiglieri e ai propri congiunti.
  Mi preme subito rappresentare che dagli elementi informativi acquisiti – nella ristrettezza dei tempi dettati dal question time – sia presso le Prefetture e le Questure dei capoluoghi citati che dagli organi centrali del Ministero dell'interno, non risulta al momento alcun elemento che riscontri quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo.
  Va altresì rilevato che non risultano siano state sporte denunce o segnalazioni di tentativi finalizzati ad ottenere il passaggio di alcuni consiglieri di maggioranza in altre coalizioni politiche, dietro promesse di lavoro o altre opportunità.
  Tanto premesso, appare giocoforza del tutto prematuro – se non incauto – effettuare una qualunque valutazione in merito alla specifica vicenda segnalata.
  Va tuttavia osservato che laddove dovessero emergere elementi in grado di suffragare la sussistenza di tentativi di «corruzione politica», saranno avviati, nelle sedi competenti, tutti gli approfondimenti necessari al fine di attivare gli strumenti offerti dall'ordinamento a tutela dell'integrità e della credibilità delle istituzioni locali, ferma restando, ovviamente, l'autonoma azione della magistratura.
  Non si mancherà comunque di monitorare con attenzione la vicenda e di assicurare, tramite le Prefetture competenti, una costante e diretta interlocuzione con i rappresentanti degli enti territoriali al fine di garantire il rispetto dei fondamentali principi di legalità e trasparenza.