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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 aprile 2017
806.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5 e Allegati).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5, e Allegati);
   rilevato che:
    il Programma nazionale di riforma (Sez. III del DEF) prevede l'attuazione entro il 2017 delle riforme in materia di difesa preannunciate dal Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa del 2015, nonché l'adozione delle misure di riordino delle carriere e dei ruoli delle Forze armate e delle Forze di polizia;
    le predette riforme sono oggetto di un disegno di legge di iniziativa del Governo attualmente all'esame della Commissione difesa del Senato (S. 2728) e di due decreti legislativi i cui schemi sono all'esame, per l'espressione del parere al Governo, delle Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato (atti n. 395 e n. 396);
    sul fronte della sicurezza cibernetica, il Governo programma di adottare misure di carattere organizzativo e finanziario per garantire maggiore affidabilità al sistema nazionale di sicurezza cibernetica nella convinzione che il rafforzamento del dominio digitale, incidendo positivamente sulla propensione ad investire degli operatori economici, con particolare riferimento al commercio internazionale, rappresenti un importante volano di crescita economica;
    tra le misure di prossima attuazione si prevede, in particolare, la revisione sostanziale e complessiva, entro dicembre 2017, del Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica adottato dal Governo nel dicembre del 2013 unitamente al Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica, nel quale vengono individuate per il biennio 2014-2015 obiettivi specifici e linee d'azione per dare concreta attuazione al Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   considerato che la protezione dello spazio cibernetico riveste un'importanza strategica essenziale per il futuro del Paese, in termini sia di prosperità economica sia di indipendenza politica, appare necessario programmare negli anni a venire stanziamenti consistenti per rafforzare nei cittadini, nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni la consapevolezza della minaccia, per accrescere la resilienza cibernetica del sistema Paese e per promuovere i centri di eccellenza nazionali dediti alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni tecnologiche in questo campo.

Pag. 60

ALLEGATO 2

Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5 e Allegati).

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA DEL GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

  La IV Commissione (Difesa)
   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5, e Allegati);
   considerato che il DEF evidenzia il sostanziale fallimento delle politiche economiche attuate dal Governo Renzi e proseguite dal Governo Gentiloni rimodulando gli indici di finanza pubblica, a causa di un ritmo insoddisfacente della ripresa, nonostante nell'area euro si continui a beneficiare di condizioni monetarie e finanziarie molto più accomodanti rispetto al passato;
   in particolare, per le parti di propria competenza, considerato che:
   il Programma nazionale di riforma menziona nell'ambito del cronoprogramma delle riforme le iniziative elencate dal Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa del 2015, di cui il documento prevede l'attuazione entro il 2017. Come noto è all'esame della Commissione difesa del Senato il disegno di legge n. 2728, di iniziativa governativa, recante norme per la riorganizzazione dei vertici del Ministero della difesa e delle relative strutture e per delegare al Governo la revisione del modello operativo delle Forze armate, la rimodulazione del modello professionale, la revisione delle norme in materia di personale delle Forze armate, nonché la riorganizzazione del sistema della formazione;
   il Programma nazionale di riforma menziona altresì le misure di riordino delle carriere delle Forze armate e delle Forze di polizia, previste da specifiche norme di delega legislativa (inserite nella legge n. 124 del 2015 e nella legge n. 244 del 2012);
   il DEF tace però le evidenti contraddizioni presenti nel Libro bianco rispetto agli atti del Governo n. 395 e n. 396 ed in particolare il fatto che questi ultimi allontanano in modo decisivo l'obiettivo architrave del Libro bianco, ovvero portare il bilancio della difesa in equilibrio tra il 50 per cento di spese per gli investimenti, il 25 per cento per il personale e il 25 per cento per l'esercizio;
   in particolare, la scelta di aumentare la piramide gerarchica (con ben 16 gradi) comporta un costo di quasi quasi un miliardo soltanto per i primi tre anni. Dopo di che – a regime – saranno necessari circa 400 milioni ogni anno. Per sempre, ai gradi più elevati sarà concesso un aumento di stipendio fisso del 6 per cento ogni due anni; per non parlare della quantità di stellette. Gli ufficiali superiori con grado da maggiore in su sarebbero oggi 12.346: e con i 470 (quattrocentosettanta) generali, arriviamo a 12.816. Una cifra destinata a crescere ininterrottamente fino ai 16.031 del 2022, per scendere poi pian piano fino al 2026 quando i 13.926 appartenenti agli alti gradi saranno pur sempre 1.110 più del numero previsto oggi dal riordino. I generali resteranno sempre gli stessi: 57 di Corpo d'armata, 104 di Divisione e 309 di Brigata. Molti di più rispetto ai posti di comando disponibili fra Esercito, Marina e Aeronautica. Abbiamo metà dei generali degli Usa (900 circa) che contano però su Pag. 61un milione e mezzo di effettivi. Dieci volte i nostri, previsti ridursi a 150 mila entro il 2024, quando avremo un ufficiale superiore per ogni dieci militari;
   non solo non si rimette in discussione il privilegio dell'ausiliaria, ma si cerca di far rientrare dalla finestra ciò che con la legge di stabilità il Parlamento ha voluto far uscire dalla porta (la promozione automatica al grado superiore alla vigilia del congedo);
   tra le misure di prossima attuazione si prevede la revisione sostanziale e complessiva del «Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica», adottato dal Governo nel dicembre del 2013 unitamente al «Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica». Tale lodevole indicazione contrasta con la recente decisione del Governo italiano di non aderire all'accordo firmato ad Helsinki sul memorandum of understanding per la creazione di un European Centre of Excellence for Countering Hybrid Threats. Il documento è stato sottoscritto da Regno Unito, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Svezia e Stati Uniti. Il Centro mira a strutturare e organizzare gli sforzi per rispondere alla cosiddetta minaccia ibrida che è stata nei mesi scorsi più volte al centro dell'attenzione non solo mediatica a seguito di vere o sospettate interferenze in eventi di grande rilievo internazionale come ad esempio le elezioni statunitensi;
   manca totalmente una visione tesa a ridimensionare sul serio le spese militari a partire dalla totale assenza di ogni taglio nei sistemi d'arma più costosi (come gli F35) e a contrastare e prevenire i fenomeni di corruzione nei grandi programmi di ammodernamento dei sistemi d'arma (a cominciare dalla cosiddetta legge navale) nonché alle gare di appalto oggetto di diverse inchieste giudiziarie che stanno coinvolgendo una parte dei vertici delle Forze armate;
   per quanto concerne, poi, il profilo finanziario connesso alla partecipazione del personale civile e militare alle missioni internazionali, l'articolo 4 della legge n. 145 del 2016 ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un apposito Fondo, destinato al finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali, la cui dotazione è stabilita annualmente dalla legge di bilancio ovvero da appositi provvedimenti legislativi (comma 1). Attualmente nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, programma 5.8, cap. 3006/1 – Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1, della legge n. 145 del 2016 – sono appostati per il 2017 fondi pari a 997 milioni di euro. Le risorse del Fondo sono ripartite tra le missioni in corso con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della Difesa, dell'Interno e dell'Economia e delle finanze. Appare tuttavia necessario un bilancio critico delle nostre missioni internazionali – a cominciare da quella afghana – che invece il Governo continua a reiterare opponendosi ad ogni prospettiva di ritiro delle truppe,
   esprime

PARERE CONTRARIO.

Frusone, Basilio, Corda, Tofalo, Rizzo, Paolo Bernini.