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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 giugno 2017
836.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-11530 Frusone: Sui contratti di cessione di armi tra l'Italia e il Qatar.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A premessa della risposta all'interrogante, va chiarito che non si tratta di cessione di materiale di armamento tra l'Italia ed il Qatar ma di un contratto tra l'industria nazionale (Fincantieri e MBDA Italia) e il Ministero della Difesa del Qatar. Il controllo dell'esportazione di materiale di armamento, prevista dal predetto contratto, è disciplinata dalla legge 185/90.
  Nel merito dei quesiti posti, il Dicastero ha già avuto modo di esporre in passato in riscontro ad altra interrogazione svolta dinanzi a questa commissione, come le richieste delle imprese italiane per l'esportazione e la cessione di materiale d'armamento siano gestite dall'UAMA, l'Unità Autorizzazione Materiali di Armamento del MAECI, che agisce «caso per caso», attenendosi alla normativa italiana, europea ed internazionale, acquisito il parere finale del Comitato consultivo di cui fanno parte i rappresentanti dei vari dicasteri.
  È noto, peraltro, che nel più ampio quadro delle relazioni internazionali richiamate dall'interrogante, non vi sono embarghi, sanzioni o misure restrittive in corso nei confronti del Paese in questione da parte dell'ONU o dell'Unione europea. Ove in sede ONU o UE fosse decisa una qualche misura prescrittiva, l'Italia vi si adeguerebbe prontamente.
  Per quanto concerne gli aspetti riguardanti la Difesa, si chiarisce che la base di Al Udeid ospita il personale del quartier generale avanzato statunitense (USCENTCOM) che svolge compiti di comando e controllo logistico per le operazioni in Iraq e in Afghanistan. La presenza italiana è limitata a 4 militari con funzione di collegamento nazionale con le forze aeree USA, per i quali valgono naturalmente le predisposizioni e procedure di sicurezza tipiche di ogni attività addestrativa ed operativa.
  Il Dicastero segue con grande attenzione l'evolversi della situazione e valutiamo ogni possibile rischio; attualmente i nostri militari continuano a svolgere la propria attività all'interno della Base statunitense.

Pag. 28

ALLEGATO 2

5-11531 Vito: Sul concorso interno per l'ammissione al corso di formazione per il ruolo sovrintendenti dell'Arma dei Carabinieri.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa si precisa che l'ipotesi di scorrimento delle graduatorie per i concorsi interni all'Arma dei Carabinieri non è prevista da alcuna disposizione normativa.
  In termini generali, per i concorsi pubblici nelle Forze Armate lo scorrimento riveste carattere di eccezionalità. Ciò in quanto il decreto legislativo n. 66 del 2010 (Codice dell'Ordinamento Militare) all'articolo 643, comma 4-bis stabilisce che, nei concorsi per il reclutamento del personale militare, vi si possa dar luogo solo nei casi e nei termini previsti dal Codice stesso.
  In particolare per i Carabinieri, gli articoli 688 e 708 del citato decreto legislativo disciplinano la facoltà di prorogare, con determinazione motivata, la validità delle graduatorie concorsuali entro 18 mesi dalla loro approvazione, esclusivamente per i concorsi pubblici per il reclutamento degli allievi marescialli del corso triennale e degli allievi, mentre si ribadisce l'assenza di previsioni legislative per i concorsi interni.
  Con specifico riferimento al concorso per il 22o Corso Allievi Vice-Brigadieri, nella considerazione delle carenze organiche menzionate dagli interroganti, è stato già a suo tempo disposto un ampliamento del numero dei posti, da 720 a 1078.
  Tale ampliamento – comunque non configurabile come ipotesi di scorrimento delle graduatorie, non essendo le stesse ancora definite – non è purtroppo suscettibile di ulteriori incrementi a causa dei limiti finanziari e ricettivi degli istituti di istruzione.

Pag. 29

ALLEGATO 3

5-11532 Duranti: Sul coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nell'ambito degli ulteriori provvedimenti di soppressione o riconfigurazione previsti dai decreti legislativi n. 7 e n. 8 del 2014.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A premessa si osserva che la nuova classificazione degli organismi della Marina militare, di cui al Foglio d'Ordini Marina (FOM) n. 51 del 21 dicembre 2016 citato dagli interroganti, non comporta la soppressione o la riconfigurazione di Comandi/Enti, come richiamato dall'articolo 2188-ter del Codice dell'Ordinamento militare, ma attiene al solo ambito amministrativo dell'organizzazione e non incide direttamente sul personale civile ivi presente.
  Ciò posto, in merito alla richiesta dell'interrogante di avviare un confronto sulle tematiche dell'interrogazione, si precisa che tra la Marina militare e le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) è stato effettuato un incontro in data 9 marzo 2017.
  Successivamente, in data 23 marzo 2017, presso lo Stato Maggiore della Marina si è tenuta un'altra riunione con le OO.SS. nazionali volta a rassicurare i partecipanti sul fatto che il personale civile conserverà la stessa sede, le stesse mansioni e le attuali posizioni organizzative.
  Gli organismi di rappresentanza, in tale occasione, hanno espresso l'apprezzamento per la celerità della convocazione che rappresenta un concreto segnale per un confronto proficuo con le parti sociali, convenendo sulla necessità di aprire tavoli, a livello locale, per meglio spiegare la riorganizzazione e dissipare qualsiasi dubbio o errata interpretazione.
  Si precisa, ad ogni buon conto, che gli organismi rappresentativi sono stati informati sulle questioni oggetto dell'atto con due distinte note.
  Con la prima del 12 gennaio 2017, si portava a conoscenza delle stesse l'avvenuta pubblicazione sul citato FOM del 21 dicembre della nuova classificazione degli organismi della Marina militare, al fine di ottimizzare la gestione amministrativa delle risorse della Forza armata.
  Con la seconda del 22 febbraio 2017, invece, tenuto conto di richieste di chiarimento pervenute da alcune OO. SS., sono state rappresentate, più nel dettaglio, le motivazioni che hanno portato alla nuova classificazione.