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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 luglio 2014
277.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 35

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sugli esiti della visita nella Terra dei fuochi, svolta il 14 luglio 2014.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Svolge quindi una breve esposizione sugli esiti della visita in titolo, nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1), e di cui richiama le finalità con riferimento agli esiti dell'esame parlamentare del decreto-legge n. 163 del 2013 recante «Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate, su cui la Commissione in sede consultiva ha espresso due pareri – il 18 dicembre 2013 e il 14 gennaio 2014 – in relazione alla norma, di cui all'articolo 3, relativa alle misure di contrasto al fenomeno della combustione illecita di rifiuti. Alla luce di tali premesse, la visita ha avuto per obiettivo la verifica dei risultati ad oggi conseguiti grazie al sostegno assicurato dall'Esercito all'impegno delle Forze dell'ordine nella Terra dei fuochi.
  Ricorda anche che nel prosieguo la missione si è arricchita di un'ulteriore finalità, connessa alla discussione delle risoluzioni sull'impiego di aeromobili a pilotaggio remoto dell'Aeronautica militare di classe strategica Predator.
  Sottolinea che la visita ha consentito di appurare che l'impiego di personale dell'Esercito oggi si limita a 100 unità, individuate nell'ambito delle circa 4.250 unità di personale militare già assegnate a «Strade sicure». Rileva che se i risultati Pag. 36conseguiti nel contrasto al fenomeno dei roghi appaiono significativi, tuttavia, date le dimensioni del territorio e l'entità dell'emergenza, come anche richiesto dagli interlocutori militari e civili e confermato dal sopralluogo fatto in loco in elicottero, le unità di personale militare dovrebbero essere auspicabilmente portate ad almeno 200, potere operare per un intervallo di tempo più ampio ed operare sul piano di un miglior coordinamento tra le diverse autorità competenti.
  Segnala, infine, che tale orientamento è stato unanimemente condiviso dalla delegazione per cui anche agli organi di informazione, alla fine della visita, è stata prospettata la possibilità che la Commissione torni a lavorare sulla materia sulla base delle specifiche proposte di legge assegnate e tuttora in corso di esame.
  Coglie infine l'opportunità per ringraziare il sottosegretario Alfano che ha voluto presenziare attivamente alla missione della Commissione e che ha inteso in tal modo manifestare un sostegno significativo all'impegno parlamentare.

  Tatiana BASILIO (M5S) si associa alle parole del presidente Vito, sottolineando come il lavoro dell'Esercito nella Terra dei fuochi si esplichi su un territorio assai vasto, che richiederebbe la disponibilità di unità almeno doppie rispetto a quelle attualmente previste, alle quali è peraltro richiesto di dividersi tra le province di Napoli e Caserta. Evidenzia, quindi, la difficoltà emersa di assicurare adeguata vigilanza al territorio durante gli orari notturni e la necessità di operare sul piano culturale, mediante specifiche iniziative rivolte alle scuole. Auspica, infine, che sul piano normativo la prossima legge di stabilità rappresenti un'occasione utile per portare l'intervento militare ad un livello di adeguatezza numerica rispetto alle dimensioni dell'emergenza, osservando che la militarizzazione del territorio si giustifica solo se accompagnata da manifestazioni evidenti di una rafforzata sensibilità e attenzione soprattutto da parte delle istituzioni locali.

  Elio VITO, presidente, si associa all'auspicio della collega Basilio affinché entro la fine dell'anno possano essere assunte misure a sostegno di un efficace impegno dei militari nella Terra dei fuochi.

  Salvatore PICCOLO (PD) condivide l'illustrazione data dal presidente e dall'onorevole Basilio della situazione in loco e degli esiti della visita, con riferimento alla sproporzione tra l'esiguo numero di unità di personale militare, che pur svolgono un lavoro encomiabile, e la vastità del territorio interessato dall'emergenza. Osserva che, se la consistenza numerica delle unità di personale non potrà essere rafforzata, potrebbe non valere la pena mantenere l'intervento nel suo complesso, considerato che esso è comunque foriero di costi. Non incrementando il numero di militari da impiegare in Terra dei fuochi, la loro presenza sul territorio non può che rivestire un mero valore simbolico, pur utile per migliorare il rapporto tra popolazione e istituzioni, tuttavia non rispondente agli obiettivi e dunque complessivamente non sostenibile. Conclude segnalando, come fattore problematico non secondario, lo scarso coordinamento tra le diverse istituzioni locali che è emerso nel corso della missione.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) esprime viva soddisfazione per gli esiti della visita, che ha consentito di prendere visione diretta delle dimensioni del problema e dello sforzo profuso dai militari. Si associa alle considerazioni dei colleghi sull'entità troppo ridotta del contingente di personale militare impiegato, condividendo l'analisi svolta dal collega Piccolo circa gli effetti controproducenti che possono derivare da una presenza militare poco più che simbolica ed esposta al rischio di non essere neanche percepita dalla popolazione locale.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO si congratula con la delegazione che ha preso parte alla visita in Terra dei fuochi, alla quale ha presenziato proprio al fine di assicurare immediata efficacia alle risultanze cui si è pervenuti e, dunque, a Pag. 37rafforzamento del ruolo del Parlamento. Ricorda che l'impegno militare in Terra dei fuochi è limitato nel tempo e si esplica a sostegno dell'azione svolta dalle Forze dell'ordine, nonché secondo le linee di coordinamento impresse dai prefetti.

  Elio VITO, presidente, ricorda che il primo parere espresso dalla Commissione sul decreto-legge n. 136 del 2014 includeva un'osservazione volta a promuovere l'inserimento del Dicastero della difesa tra i componenti degli organi di coordinamento, istituiti dal medesimo provvedimento.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara, quindi, concluse le comunicazioni in titolo.

Sugli esiti della missione a Farnborough (Londra), svolta dal 15 al 16 luglio 2014, in occasione della 49a edizione del Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio.

  Elio VITO, presidente, ringrazia i vicepresidenti, onorevoli Villecco Calipari e Artini, per avere autorevolmente rappresentato la Commissione ad un evento internazionale di grande rilievo ai fini delle competenze della Commissione stessa, evidenziando come la visita al Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio si colleghi strettamente agli approfondimenti conoscitivi svolti in tema di sistemi d'arma, con particolare riferimento sia all'indagine conoscitiva da poco conclusa, sia all'esame del Documento programmatico pluriennale per il triennio 2014-2016.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel riferire sugli esiti della missione a Farnborough, cui ha partecipato insieme al collega Artini, sottolinea come la delegazione della Commissione abbia concentrato la presenza all'importante appuntamento in due sole giornate.
  Evidenzia, quindi, che nella giornata di martedì 15 luglio si sono svolti, presso l'ambasciata italiana a Londra, gli incontri con i rappresentanti di Finmeccanica e con i vertici della Difesa e delle Forze armate, mentre la visita ai numerosi padiglioni del 49o Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio, che ha richiesto oltre 7 ore, si è tenuta mercoledì 16 luglio.
  In particolare, segnala come il nuovo amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, abbia posto l'accento sulle limitate risorse a disposizione del principale gruppo industriale italiano, che non consentono di poter sviluppare tutti i programmi insieme e rendono necessario individuare quali saranno le priorità che dovranno orientare i processi di riconversione delle nostre imprese. Fra queste merita attenzione il fatto che le nostre imprese dovranno cercare di mantenere sempre elevate le loro capacità di sviluppare prodotti a più alto contenuto tecnologico e non semplicemente «fare carpenteria» come espressamente affermato dallo stesso Amministratore delegato.
  Interessanti elementi di informazione sono emersi anche in occasione della visita agli stand espositivi della Difesa e della Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) che ha consentito di incontrare molte piccole e medie aziende del settore. In particolare, evidenzia che alcune imprese che lavorano sul programma F-35, facenti parte del cosiddetto Tavolo del Titanio, hanno sollevate criticità e manifestato preoccupazione affinché il progetto non venga abbandonato.
  Aggiunge che la visita ha permesso di prendere cognizione dell'eccellenza italiana in alcuni segmenti, come testimonia il caso dell'azienda milanese che produce interamente il casco che dovranno utilizzare i piloti degli F-35.
  Nel rimarcare, quindi, come la materia risulti di innegabile interesse per la Commissione, alla luce di tali spunti di riflessione, anche al fine di comprendere meglio gli effettivi benefici che provengono dagli investimenti nel settore dell'aerospazio e il relativo livello qualitativo, ritiene opportuno che la Commissione svolga, in futuro, l'audizione sia dell'Amministratore delegato Moretti, sia dei rappresentanti delle piccole e medie imprese di tale settore.

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  Massimo ARTINI (M5S) concorda sull'osservazione della collega Villecco Calipari riguardo all'esiguità del tempo a disposizione per poter svolgere una visita accurata e approfondita di tutti gli spazi dell'esposizione, evidenziando come la missione sia comunque risultata utile per conoscere le imprese che operano nel settore dell'aerospazio e capire quali siano le problematiche che attualmente interessano tale segmento industriale.
  Condivide, inoltre, l'ipotesi di svolgere un ciclo di audizioni che, peraltro, ritiene potrebbero opportunamente essere svolte nell'ambito delle iniziative da programmare in vista del contributo che il Parlamento dovrà fornire al Governo ai fini dell'elaborazione del libro bianco della Difesa.
  Evidenzia, infine, come dalla missione sia emersa una chiara superiorità delle commesse militari, rispetto a quelle civili, nel favorire l'acquisizione, da parte delle imprese che sviluppano tali programmi, di importanti know-how che, una volta riversati in altre produzioni, consentono alle stesse imprese di espandere il loro mercato.

   Gian Piero SCANU (PD) nel ringraziare i colleghi per aver riferito puntualmente e con dovizia di informazioni sulla loro missione, ritiene opportuno che ogni decisione in merito allo svolgimento di audizioni debba essere assunta nell'ambito dell'ufficio di presidenza.
  In tale sede, peraltro, con riguardo a quanto prospettato dall'onorevole Artini, potrà essere esplicitata anche la posizione del gruppo del Partito Democratico in merito alle funzioni del Comitato che dovrà essere costituito sul libro bianco della difesa.

  Elio VITO, presidente, nel concordare con l'onorevole Scanu che l'Ufficio di presidenza costituisce la sede propria per ogni decisione al riguardo, fa presente che la materia del libro bianco della difesa interessa anche le competenze della Commissione affari esteri e che i rappresentanti dei gruppi potranno sollevarla nell'ambito del prossimo ufficio di presidenza congiunto che sarà convocato a breve, essendo proprio oggi in esame presso il Consiglio dei ministri il decreto legge di proroga delle missioni internazionali.

  Daniele MARANTELLI (PD) ritiene che quanto affermato dall'amministratore delegato di Finmeccanica al Salone di Farnborough, riguardo alla priorità per le imprese italiane di sviluppare quelle produzioni a più alto tasso tecnologico, sia pienamente condivisibile. Occorre favorire l'assunzione di giovani ingegneri nelle imprese in quanto il nostro Paese si trova davanti a sfide importantissime per il loro valore economico, che vale assolutamente la pena vincere e per le quali ritiene utile acquisire l'opinione delle imprese interessate, nonché elementi in merito alla strategia di Finmeccanica.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in oggetto.

  La seduta termina alle 14.55.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 23 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 14.55.

Indagine conoscitiva in materia di servitù militari.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Avverte che la proposta di documento conclusivo in esame è già stata distribuita informalmente ai gruppi nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi nella Pag. 39giornata di ieri, e sarà pubblicato in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2).

  Emanuela CORDA (M5S) esprime soddisfazione per i risultati del complesso lavoro istruttorio svolto dalla Commissione e che trova sintesi nella proposta di documento conclusivo alla cui predisposizione ha contribuito. Ne illustra quindi i contenuti salienti, nonché le condivisibili conclusioni e proposte di lavoro. Esprime apprezzamento per la valutazione prioritaria assicurata al diritto alla salute dei cittadini, in linea con i nostri principi costituzionali. Sottolinea che l'esigenza primaria che è emersa concerne l'avvio di una mappatura complessiva delle servitù militari esistenti e di una loro riperimetrazione. Quanto alla regione Sardegna, che non ha comprensibilmente siglato un protocollo d'intesa con la Difesa in occasione della II Conferenza sulle servitù militari, sussiste un'evidente esigenza di cambiamento radicale nella gestione del territorio, nei termini descritti dal presidente della Regione e dai diversi rappresentanti degli enti locali intervenuti, con particolare riferimento alla necessità di liberare fin da subito i territori di pregio turistico ed ambientale. Richiama, poi, il tema già sollevato con l'interrogazione n. 3-00615, relativa all'inserimento del comune di Teulada nella zona franca urbana di Carbonia Iglesias. In generale, sottolinea che la Sardegna rappresenta un caso a sé, ancora da risolvere secondo le modalità e nei termini rappresentati dal documento. A tal proposito, sottolinea che ogni intervento di chiusura o di riqualificazione dei poligoni sardi dovrà procedere di pari passo ad una strategia di valorizzazione dei territori sul piano produttivo ed ambientale, assicurando in ogni caso il mantenimento dei livelli occupazionali.
  Sottolinea che la citata Conferenza sulle servitù militari, che in futuro dovrà auspicabilmente tenersi a cadenza annuale, dovrà svolgersi secondo un registro diverso da quella celebrata nello scorso mese di giugno, rivelatasi deludente sopratutto sul piano del mancato coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
  Richiama, poi, il tema della equiparazione tra poligoni militari ed aree industriali ai fini della valutazione dei limiti alle concentrazioni di determinate sostanze inquinanti, prospettato dal decreto-legge n. 91 del 2014, attualmente in corso di esame presso il Senato, che necessariamente è destinato ad intrecciarsi con questo lavoro istruttorio.
  Conclude richiamando il tema degli indennizzi e della necessità di porre fine ai contenziosi in essere e auspicando che il documento conclusivo dell'indagine in titolo possa rappresentare una solida base conoscitiva, utile a prossime iniziative della Commissione sulla materia.

  Elio VITO, presidente, auspica ampia condivisione tra i gruppi rispetto alla proposta di documento conclusivo presentato, che potrà essere oggetto di una deliberazione finale già nel corso della prossima settimana.

  Michele PIRAS (SEL) esprime, a nome del suo gruppo, un giudizio positivo sul merito complessivo della proposta di documento conclusivo e sulle conclusioni e proposte cui esso perviene. Esprime disagio per il fatto che il Parlamento torna a pronunciarsi sul tema delle servitù militari nei medesimi termini già utilizzati nella precedente legislatura, in occasione dell'inchiesta svolta al Senato, ma senza che da parte governativa vi sia stata un'inversione di tendenza anche minima. Tale pervicacia ha trovato conferma nelle iniziative di rafforzamento del poligono di Capo Teulada e nelle modalità di svolgimento della II Conferenza sulle servitù militari, in cui il Parlamento non ha potuto giocare che un ruolo di spettatore, a conferma dell'isolamento in cui esso si ritrova ad operare sulla materia. In tal senso, a trent'anni dalla I Conferenza, questo evento si è rivelato, a suo avviso, del tutto fallimentare e poco dignitoso per il Parlamento. Pag. 40
  Premesse tali considerazioni, s'interroga sulle modalità da seguire per assicurare efficacia e capacità vincolante all'azione del Parlamento.
  Auspica, quindi, che l'esame del già richiamato decreto-legge n. 91 del 2014 costituisca un momento chiarificatore per comprendere le reali intenzioni del Governo in materia di tutela ambientale e anche al fine di preservare il ruolo e la dignità a questa Commissione e al Parlamento nel suo complesso.
  Conclude manifestando amarezza per il fatto che soltanto il processo di spending review abbia potuto esplicare effetti di ridimensionamento sulla spesa per la difesa e incoraggiare il ricorso a sistemi d'arma simulativi a fini addestrativi, privi di impatto sull'ambiente.

  Elio VITO, presidente, ribadisce la soddisfazione per i risultati dell'indagine conoscitiva, di cui ricorda le caratteristiche sul piano procedurale. Sottolinea, in particolare, che il documento conclusivo non ha natura di atto di indirizzo nei confronti del Governo, pur rivestendo un significato politicamente rilevante e vincolante per la Commissione.

  Giorgio ZANIN (PD) concorda con l'analisi condotta dai colleghi intervenuti sugli esiti della II Conferenza sulle servitù militari, dove la sua regione è stata peraltro rappresentata al più alto livello istituzionale, ma non in termini di partecipazione da parte di singoli comuni, come invece è stato il caso per la Regione Sardegna. Quanto alla proposta di documento conclusivo, che dichiara di condividere, auspica un rafforzamento delle proposte di lavoro relative all'avvio di una mappatura sullo stato attuale delle servitù militari. Ricorda, infatti, che la Conferenza di giugno ha messo in evidenza la disomogeneità delle misurazioni condotte nelle varie regioni italiane e dai diversi soggetti. Un ulteriore elemento decisivo per la materia sarà rappresentato dall'impatto delle norme del decreto-legge n. 91 del 2014, su cui auspica che la Commissione possa individuare una linea condivisa, anche grazie al lavoro istruttorio svolto.

  Marco MARCOLIN (LNA), in vista della stesura di un Libro Bianco sulla difesa, ritiene che il mantenimento dell'assetto esistente delle servitù militari, e in particolare dei poligoni, dipenderà dalla definizione che si darà al nostro futuro strumento militare. Peraltro, le strutture addestrative sono essenziali per l'esistenza stessa delle Forze armate e, soprattutto, per la sicurezza e la tutela della vita del personale in divisa impegnato nei teatri operativi. Ritiene che il mutamento degli scenari, che ha seguito la caduta del Muro di Berlino, determinerà nuove scelte, da cui non dovrà necessariamente derivare uno stravolgimento complessivo o un'inefficiente redistribuzione delle servitù militari e in cui dovranno essere esperiti tutti i possibili tentativi per una riconversione delle strutture esistenti.
  Quanto alla proposta di documento conclusivo, di cui condivide le conclusioni, manifesta soddisfazione per la considerazione che è stata assicurata ai diversi territori del nostro Paese.

  Emanuela CORDA (M5S) condivide le considerazioni del collega Zanin, precisando che il documento conclusivo non può registrare i contenuti del decreto-legge n. 91 del 2014, che è intervenuto in un momento successivo alla conclusione dei lavori dell'indagine conoscitiva.

  Elio VITO, presidente, nel fare presente che la Commissione procederà con ogni probabilità ad esaminare il decreto-legge n. 91 del 2014 in sede consultiva, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RELAZIONI AL PARLAMENTO

Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2014-2016.

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