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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 settembre 2014
299.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 164

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 settembre 2014. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 13.40.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03577 Scotto: Strategia per l'attuazione dell'Agenda digitale e per lo sviluppo della banda larga, con particolare riguardo all'ammontare complessivo delle risorse.

  Lara RICCIATTI (SEL), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che l'Agenda digitale, ad avviso del suo gruppo di appartenenza, non costituisce un mero documento programmatico di settore, ma un'occasione unica per l'Italia di valorizzare i propri punti di forza culturali, diventando protagonista della rivoluzione digitale.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI, nel rispondere all'interrogazione in titolo, dichiara di condividere pienamente l'approccio con il quale viene affrontato il tema oggetto dell'Agenda digitale, che a suo giudizio è centrale sia per Pag. 165quanto riguarda le infrastrutture a sostegno della digitalizzazione sia per i numerosi vantaggi che l'erogazione telematica dei servizi può apportare nel settore privato e nella pubblica amministrazione. Nel condividere la preoccupazione manifestata dagli interroganti riguardo alla paventata riduzione di risorse destinate allo sviluppo della banda larga, fa presente che nei prossimi giorni si concluderà l'interlocuzione volta a perfezionare l'accordo di partenariato che dovrebbe prevedere risorse, seppur non sufficienti, almeno di pari importo a quelle originariamente previste, a seguito della sollecitazione svolta dalla Presidenza del Consiglio nei confronti delle regioni, che metteranno a disposizione per tali finalità risorse pari a 2 miliardi di euro. Osserva che l'interlocuzione ha avuto come preziosi protagonisti gli operatori, che a suo avviso devono essere coinvolti laddove Governo e Parlamento intendano introdurre norme incentivanti per il settore, e auspica che con il contributo di tutti i soggetti interessati si possa pervenire al perfezionamento di un piano nazionale capace di valorizzare le attività di digitalizzazione delle realtà locali, dando al contempo una regia unitaria e una visione organica alle azioni da compiere. Ritiene inoltre utile che la Commissione, nell'ambito delle proprie competenze, possa svolgere, insieme al Governo, alle regioni e agli operatori del settore, una riflessione sull'accordo di partenariato, una volta concluso, al fine di valutare l'adeguatezza delle risorse e la congruità delle azioni volte allo sviluppo della banda larga sul territorio nazionale.

  Lara RICCIATTI (SEL), replicando, nel dichiarare la disponibilità del proprio gruppo a qualsiasi confronto si ritenga utile su tale tema, osserva che l'entità delle risorse originariamente stanziata era già stata ritenuta inadeguata al superamento del deficit tecnologico che l'Italia registra a paragone degli altri Paesi europei e stigmatizza la riduzione delle risorse destinate alla digitalizzazione, già insufficienti, per meri motivi di coerenza contabile. Osserva che le agende digitali regionali, pur essendo assai omogenee dal punto di vista degli obiettivi da raggiungere, dispongono di risorse molto differenziate tra di loro. Pur apprezzando la condivisione dimostrata dal sottosegretario sulla centralità di tale tema per lo sviluppo del Paese, ritiene che l'azione del Governo dovrebbe essere al riguardo assai più incisiva e auspica pertanto che vengano attuate azioni efficaci, supportate da risorse sufficienti alla loro realizzazione.

5-03578 Catalano: Esercizio della tutela aziendale da parte dei dipendenti della società Poste italiane SpA.

  Ivan CATALANO (Misto) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI preliminarmente, pur comprendendo, in qualità di parlamentare, l'esigenza di un confronto con il Governo su temi di tale rilevanza, che intende senz'altro onorare, fa presente che la questione oggetto dell'interrogazione investe le competenze anche di altri ministeri, e segnatamente dei ministeri della giustizia, dell'economia e del lavoro.
  Risponde, quindi, all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ivan CATALANO (Misto), replicando, nel ritenere le affermazioni della società Poste italiane relative all'ispettore cui si fa riferimento nell'atto a propria firma inaccettabili, in quanto questi ha avuto numerosissimi encomi da parte delle forze dell'ordine, ha compilato più di trecento rapporti ispettivi, ha fatto sì che si potessero eseguire licenziamenti di dipendenti che operavano in modo illegale all'interno della società medesima, giudica vergognoso che la società Poste sostenga che il trasferimento del citato ispettore è motivato dall'esigenza di rafforzare il servizio filatelia nella regione Sicilia, nella quale è presente un grave problema di tutela della legalità. Ritiene gli elementi forniti dalla società in relazione al proprio atto totalmente inadeguati ed esprime sorpresa per Pag. 166la scelta del sottosegretario di tenerne conto nella sua risposta, in quanto a suo giudizio ci si dovrebbe vergognare a farsene portatori. Ritiene che la criminalità che pervade le attività all'interno della società nel Mezzogiorno arrechi grave danno allo Stato, che, attraverso il Ministero dell'economia, è azionista di riferimento, e segnala numerose questioni problematiche sulle quali sarebbe opportuno intervenire con sollecitudine, tra le quali ricorda da ultimo la consegna delle raccomandate che è stata affidata a società esterne, malgrado ci siano numerosi postini nell'organico. Osserva che nessuna azione è stata intrapresa contro i numerosi dipendenti condannati per atti illeciti, che continuano a lavorare nella società, mentre chi, come l'ispettore oggetto dell'interrogazione, compie il proprio dovere con scrupolo e negli interessi dell'azienda viene declassato quanto alle mansioni e isolato all'interno della società. Auspica, in conclusione, che il Governo nell'ambito delle proprie competenze, in un'interlocuzione che auspica più facile di quella da lui tentata, induca la società Poste italiane a riaffermare la legalità nelle proprie sedi siciliane e a collocare le persone di valore ai vertici dell'azienda.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI ritiene che approfittare della disponibilità da lui dimostrata nei confronti della Commissione, avendo accettato di rispondere ad un'interrogazione che in gran parte esula dalla delega a lui conferita, per formulare insulti nei suoi riguardi non sia il modo migliore di esercitare il mandato di parlamentare. Ritiene di aver attivato il corretto percorso per dar seguito alle richieste formulate dall'onorevole Catalano, che invita ad una maggiore moderazione sia nei modi che nei contenuti. Non crede si possano verificare particolari difficoltà nei contatti diretti con i vertici della società, che sono disponibili certamente ad un confronto diretto con i singoli parlamentari, in termini che auspica più ragionevoli di quelli mostrati dall'interrogante nella propria replica.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda all'onorevole Catalano che, secondo quanto stabilito dall'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione svolgerà nelle prossime settimane un'audizione dei vertici della società Poste italiane SpA, che potrà costituire un'utile occasione di confronto nel senso da lui auspicato.

5-03579 Bruno Bossio: Progressiva chiusura degli uffici postali nel territorio nazionale e violazione degli obblighi di servizio pubblico da parte della società Poste italiane SpA.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) nell'illustrare l'interrogazione in titolo, fa presente che essa si svolge nell'imminenza della presentazione, da parte dell'amministratore delegato di Poste italiane, del nuovo piano industriale, nel quale sarà affrontato anche il tema delle modalità di erogazione del servizio universale, che auspica venga declinato in modo da contemperare l'esigenza della società dell'equilibrio economico e quella dei cittadini riguardo all'erogazione di un servizio pubblico di grande rilievo.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Precisa che il dicastero che rappresenta è al centro di una rete complessa di competenze che investono altri soggetti e ritiene a suo avviso utile che la Commissione valuti di mettere in campo un'iniziativa con il coinvolgimento del Governo e delle regioni che prevedesse un percorso organico di confronto con la società Poste italiane volto a valutare le singole realtà locali, al fine di pervenire alla soluzione di numerose criticità che vengono altrimenti evidenziate di volta in volta attraverso i singoli atti di sindacato ispettivo.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta e auspica che la Commissione possa Pag. 167raccogliere l'invito ad essa rivolto dal sottosegretario Giacomelli.

  Michele Pompeo META, presidente, nel giudicare anch'egli positivamente tale iniziativa, demanda alle determinazioni dell'Ufficio di presidenza ogni decisione al riguardo.

5-03580 Liuzzi: Vendita negli uffici postali di biglietti della lotteria istantanea «Gratta e vinci».

  Mirella LIUZZI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Mirella LIUZZI (M5S), replicando, fa presente che l'interrogazione a propria prima firma non pone una questione di legalità riguardo alla vendita dei biglietti della lotteria «gratta e vinci» negli uffici postali, bensì di opportunità. Rileva che gli incassi derivanti dalla vendita dei citati biglietti nel 2012 ha superato i venti milioni di euro, attestandosi ad una cifra pari a più del doppio rispetto all'anno precedente, e che ciò genera preoccupazione sotto il profilo dell'aumento delle ludopatie. Preannuncia la presentazione da parte del proprio gruppo di una mozione in Assemblea avente ad oggetto il gioco d'azzardo, nella quale sarà fatto esplicito riferimento alla questione oggetto dell'interrogazione, e che auspica possa sortire l'effetto di impedire la vendita di tali biglietti in luoghi di massima frequentazione come gli uffici postali, come già accaduto in alcune città per le forti pressioni esercitate ad opera dei cittadini.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

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