Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Vai all'elenco delle sedute >>

CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 giugno 2016
655.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 73

RISOLUZIONI

  Martedì 14 giugno 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.45.

Pag. 74

7-01015 Quartapelle Procopio: Sull'impegno dell'Italia per il Fondo Globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00186).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) illustra la risoluzione in titolo, ricordando che la Commissione ha già trattato la questione del finanziamento al Fondo Globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria e che vi sono vari impegni globali, in particolare con riferimento all'Agenda 2030, per interrompere il diffondersi delle pandemie in oggetto. Ricorda quindi che il Fondo Globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria è uno strumento «verticale» di finanziamento dedicato specificamente a tali pandemie e che il nostro Paese ha partecipato alla creazione del meccanismo globale di tale Fondo, nel 2001, nel corso del Vertice del G8 che si tenne a Genova e che, fino al 2008, è stato uno dei principali finanziatori del Fondo. Rammenta altresì che il finanziamento italiano allo stesso Fondo ha subito una riduzione per alcuni anni e che si è riusciti a ristabilirne l'entità nel 2014, per effetto di un'iniziativa dell'allora Ministra Federica Mogherini. Evidenzia, quindi, che la risoluzione in titolo ha l'obiettivo di impegnare il Governo, in vista della Conferenza destinata al rifinanziamento del Fondo che si terrà in Canada, a settembre, sia ad incrementare in modo significativo il contributo del nostro Paese per il prossimo triennio sia a partecipare, dando un senso di presenza politica, ai meccanismi di governance del Fondo. Sottolinea inoltre che la risoluzione in esame ha tale obiettivo, in coerenza con la caratterizzazione degli impegni assunti dall'Italia nella cooperazione in campo sanitario e con riferimento ad un auspicato nuovo ruolo di protagonismo del nostro Paese sulla scena della cooperazione internazionale, anche in vista della Presidenza del G7 che l'Italia assumerà il prossimo anno. Ricorda ancora che l'atto di indirizzo in titolo è il risultato di un'ampia collaborazione tra diverse parti politiche. Auspica, pertanto, che sulla risoluzione in titolo si manifesti un consenso che sia il più ampio possibile, e non solo limitato alla maggioranza di governo. Propone, infine, una riformulazione dell'atto di indirizzo in titolo, sostituendo, al penultimo capoverso delle premesse, le parole, in fine: «con un incremento del 46 per cento rispetto al triennio precedente» con le seguenti: «importo analogo a quello annunciato nel 2013».

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, nel rilevare che il nostro Paese torna ad essere uno dei maggiori donatori del Fondo globale e intende, in linea con la risoluzione in titolo, ampliare il ruolo attivo che già svolge nella governance del Fondo stesso, esprime un orientamento favorevole alla risoluzione in titolo, ivi inclusa la proposta di riformulazione testé illustrata dall'onorevole Quartapelle.

  Maria Edera SPADONI (M5S), nel ricordare l'ampio dibattito che si è svolto tra le forze politiche sull'atto di indirizzo in titolo al di fuori dell'esame in Commissione, esprime apprezzamento per alcuni punti in esso contenuti, in particolare per quanto riguarda l'impegno sul monitoraggio e la trasparenza dei meccanismi di erogazione del contributo finanziario. Pur evidenziando che, come già emerso in precedenza, anche in virtù delle osservazioni del Movimento Cinque Stelle, sarebbe da approfondire la questione dell'attribuzione di fondi a Paesi non propriamente attivi sul fronte della lotta alla corruzione, preannunzia comunque il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione in titolo, così come riformulata, in quanto le azioni del Fondo sono fondamentali per debellare le pandemie di cui si tratta.

  Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI) auspica che, con riferimento a quanto detto dal sottosegretario Della Vedova, in occasione della quinta Conferenza di ripianamento del Fondo globale, aumentino gli stanziamenti da parte del nostro Paese. Ricorda, infatti, come l'Italia, che pure era stata tra i promotori e tra i principali Pag. 75contributori di tale strumento, sia scivolata, dal 2008 al 2014, per effetto dell'azzeramento delle somme destinate al finanziamento del Fondo, all'ottava posizione tra i Paesi finanziatori, mentre dal 2014 si assiste ad una ripresa, seppur non dell'entità auspicabile, della nostra contribuzione. Considerata, quindi, l'importanza e, soprattutto, l'efficacia dimostrata da tale Fondo nella lotta all'eradicazione delle pandemie di cui si tratta, auspica, attraverso l'approvazione dell'atto di indirizzo in titolo, che il nostro Paese possa ritrovare un ruolo da protagonista, anche con riferimento ai meccanismi di governance del Fondo stesso.

  Eleonora CIMBRO (PD) sottoscrive la risoluzione in titolo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, quindi, all'unanimità la risoluzione n. 7-01015, come riformulata, che assume il n. 8-00186 (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 14 giugno 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.

  La seduta comincia alle 14.50.

Indagine conoscitiva sull'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
(Deliberazione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella riunione del 7 giugno scorso, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha condiviso in modo unanime l'opportunità che la Commissione svolga un'indagine conoscitiva sull'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. A tal proposito, osserva che l'indagine conoscitiva – promossa dalle colleghe Spadoni e Quartapelle e il cui svolgimento sarà delegato al Comitato permanente sull'attuazione dell'Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, presieduto dalla deputata Spadoni, salva la facoltà della Commissione di avocare di volta in volta a sé di specifiche sedute – rappresenta di un'indagine molto attesa, riguardando temi cruciali per lo sviluppo e la pace internazionali e su cui la stessa Presidenza della Camera ha promosso l'istituzione presso le Commissioni permanenti di Comitati ai sensi dell'articolo 22, comma 4, delegati alla trattazione di temi connessi all'Agenda 2030 secondo le rispettive competenze.
  Ciò premesso, avverte che ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, è intervenuta l'intesa della Presidente della Camera allo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, il cui termine di conclusione è fissato al 31 dicembre prossimo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma allegato (vedi allegato 2).

Indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l'Artico.
(Deliberazione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella riunione del 7 giugno scorso, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha condiviso in modo unanime l'opportunità che la Commissione svolga un'indagine conoscitiva sulla Strategia italiana per l'Artico.
  A tal proposito segnala che l'indagine – promossa dal collega Alli, oggi impossibilitato a prendere parte alla seduta in quanto impegnato in una concomitante missione all'estero al seguito della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO – attiene una questione di rilievo prioritario che è stata da lui stesso portata all'attenzione del Presidente Renzi in occasione delle Comunicazioni del Governo in Aula in occasione del Consiglio europeo del Pag. 76mese di marzo scorso. Sottolinea, infatti che il tema dell'Artico implica l'approfondimento sul rapporto tra Unione europea, Russia Stati Uniti, Canada e Cina e, in generale, sulla connessione tra pace e sicurezza europea da un lato e risorse, rotte commerciali e cambiamenti climatici dall'altra.
  Ciò premesso, avverte che ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, è intervenuta l'intesa della Presidente della Camera allo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, il cui termine di conclusione è fissato al 31 dicembre prossimo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma allegato (vedi allegato 3).

Sulla tutela dei diritti delle minoranze per il mantenimento della pace e della sicurezza a livello internazionale.
(Deliberazione di una proroga del termine).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione svolta il 7 giugno scorso, si è convenuto sull'opportunità di prorogare al 31 dicembre 2016 il termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva in titolo, deliberata il 4 marzo 2015 e il cui termine di scadenza era stato da ultimo prorogato al 30 giugno 2016. Avverte, quindi, che è pervenuta l'intesa in tal senso della Presidenza della Camera ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, la proroga del termine dell'indagine conoscitiva in titolo al 31 dicembre 2016.

Sulle problematiche emergenti, le sfide e le nuove prospettive di sviluppo dell'Africa Sub-sahariana.
(Deliberazione di una proroga del termine).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione svolta il 7 giugno scorso, si è convenuto sull'opportunità di prorogare al 31 dicembre 2016 il termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva in titolo, deliberata il 4 marzo 2015 e il cui termine di scadenza era stato da ultimo prorogato al 30 giugno 2016. Avverte, quindi, che è pervenuta l'intesa in tal senso della Presidenza della Camera ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, la proroga del termine dell'indagine conoscitiva in titolo al 31 dicembre 2016.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE REFERENTE

  Martedì 14 giugno 2016 — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Tagikistan sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Dushanbe il 22 maggio 2007.
C. 2800 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 maggio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Cultura e Attività produttive, mentre la Commissione per le questioni regionali ha preannunziato di non procedere all'espressione Pag. 77del previsto parere. Avverte, inoltre, che la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Conseguentemente, il relatore, onorevole Valentini, ha presentato l'emendamento 3.1.

  Valentino VALENTINI (FI-PdL), relatore, illustra quindi il suo emendamento 3.1 (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.
  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera altresì di conferire il mandato al relatore, onorevole Valentini, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo aggiuntivo alla Convenzione di reciproca assistenza giudiziaria, di esecuzione delle sentenze e di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno del Marocco del 12 febbraio 1971, fatto a Rabat il 1o aprile 2014; b) Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno del Marocco sul trasferimento delle persone condannate, fatta a Rabat il 1o aprile 2014.
C. 3458 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 aprile scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia e Bilancio.
  Propone quindi, a seguito di intese intercorse all'interno del gruppo del Partito Democratico, che la Commissione conferisca all'onorevole Cimbro il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame, per il quale la funzione di relatore durante l’iter in Commissione è stata assolta dal collega Chaouki.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire all'onorevole Cimbro il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio federale svizzero, fatto a Roma il 14 ottobre 2013.
C. 3767 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessio TACCONI (PD), relatore, introducendo l'esame del provvedimento in titolo, evidenzia che l'Accordo all'esame della Commissione stabilisce l'impegno dei due Paesi a rafforzare e ad intensificare la cooperazione transfrontaliera, nonché il reciproco scambio di informazioni, esperienze e prassi al fine di prevenire e combattere la criminalità e il terrorismo. Osserva, al riguardo, che il contesto internazionale e la contiguità territoriale pongono l'obbligo di aumentare e perfezionare la collaborazione nel contrasto alle attività della criminalità organizzata. Rileva, quindi, che l'Intesa si pone l'obiettivo di creare uno strumento giuridico più aderente Pag. 78alla realtà e più attuale rispetto all'Accordo attualmente in vigore – che risale al 1998 – per disciplinare la collaborazione operativa, intensificando i rapporti tra gli omologhi organismi dei due Paesi.
  Evidenzia, inoltre, che l'Accordo prende spunto da strumenti giuridici di collaborazione transfrontaliera già esistenti in ambito internazionale. Segnala, a tal proposito, che specifiche forme di cooperazione di polizia sono state fissate dal Trattato di Prüm del 27 maggio 2005 e che l'Accordo, già operativo per 14 Stati dell'Unione europea, non è ancora entrato in vigore nel nostro Paese.
  Ricorda, poi, che anche la Svizzera non è parte del Trattato, pur se il Consiglio federale elvetico ha annunciato, nel marzo 2015, che intende negoziare l'adesione al Trattato stesso, per semplificare lo scambio di informazioni al fine di contrastare la criminalità transfrontaliera tra gli Stati dell'Unione europea. Osserva, tuttavia, che la Confederazione ha concluso con l'Unione europea, il 28 gennaio 2008, un Accordo di associazione al sistema di Schengen sulla libera circolazione ed il 28 febbraio 2008, un Accordo di associazione al sistema di Dublino, sulla determinazione dello Stato competente per l'esame di una richiesta di asilo.
  Rileva, altresì, che l'Accordo sancisce quali sono le rispettive «zone di frontiera» ove esercitare le singole modalità di cooperazione, nonché definisce i termini «centro comune», «agenti» e «sorveglianza» utilizzati nell'articolato corpo dell'Accordo.
  Sottolinea, quindi, che nel Titolo II seguono altre disposizioni che definiscono l'ambito della cooperazione, la cui attuazione avverrà in conformità alle proprie legislazioni nazionali e agli obblighi internazionali; e che sono elencati gli ambiti criminosi oggetto dell'Accordo, che vanno dalla criminalità organizzata transnazionale al traffico dei migranti alla criminalità informatica.
  In conclusione, evidenzia che il disegno di legge, già approvato dal Senato il 20 aprile scorso, quantifica in circa 100 mila euro annui gli oneri derivanti dall'attuazione dell'Accordo, che saranno coperti mediante ricorso al fondo speciale di parte corrente iscritto nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2016 utilizzando parzialmente l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dal relatore, osservando che l'Accordo in titolo riveste una grande importanza nell'ambito di una partnership ristabilita di recente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione del Memorandum d'Intesa sulla lotta alla criminalità tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato del Qatar, fatto a Roma il 16 aprile 2012.
C. 2710 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco MONACO (PD), relatore, illustrando l'articolato del provvedimento in titolo, evidenzia che il Memorandum che la Commissione si accinge ad esaminare disciplina la collaborazione per la lotta alla criminalità organizzata, in particolare per i casi in cui la prevenzione, la scoperta e la repressione dei reati e l'individuazione dei criminali richiedono un'azione comune tra le autorità dei due Paesi. Evidenzia, al proposito, che l'Intesa mira a definire uno strumento giuridico per regolamentare la collaborazione di polizia, sia sotto il profilo Pag. 79strategico che operativo, consentendo di intensificare i rapporti tra gli omologhi organismi dei due Paesi preposti all'applicazione. Osserva, quindi, che, in tale prospettiva, essa si inserisce in un contesto internazionale che richiede sempre maggiore attenzione sulla necessità di collaborazioni più strette per il contrasto del crimine organizzato transnazionale e del terrorismo.
  Evidenzia, inoltre, che, tra gli obiettivi del Memorandum, figurano quelli della collaborazione nella lotta alla criminalità, in generale, e in tutti i casi in cui la prevenzione e la repressione dei reati, nonché l'individuazione dei criminali, richiedono un'azione comune tra le autorità dei due Paesi preposte all'applicazione dell'Accordo.
  Sottolinea, inoltre, che l'Accordo è finalizzato, in particolare, a contrastare, attraverso la cooperazione di polizia, il traffico illegale di armi, l'immigrazione illegale, il terrorismo e altri reati attinenti alla criminalità organizzata.
  Rileva, poi, le ulteriori disposizioni che definiscono le modalità della cooperazione, quali lo scambio delle informazioni, nonché l'assistenza nei settori dello sviluppo scientifico e tecnico di polizia, delle indagini e dell'equipaggiamento. Rileva, inoltre, che particolari forme di collaborazione sono sancite nel settore della formazione, quali lo scambio di mezzi e di cognizioni tecniche per l'addestramento delle Forze di polizia.
  Sottolinea ancora che il Memorandum indica le motivazioni per cui le richieste di assistenza possono essere rifiutate e prevede un'adeguata tutela per la protezione dei dati personali.
  Rileva anche che l'Atto internazionale individua quali autorità competenti: per l'Italia, il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, e per Doha, il Dipartimento per la cooperazione internazionale dell'omologo dicastero.
  Pone in evidenza, quindi, che gli oneri di attuazione dell'Intesa ammontano a circa 49 mila euro annui.
  Nell'auspicare, quindi, una celere conclusione dell'iter di approvazione del provvedimento in titolo, ne sottolinea la rilevanza ai fini del consolidamento dei rapporti del nostro Paese con Doha, con cui si registra una significativa consonanza di vedute su tutti i principali dossier regionali, così come nel sostegno alle candidature presentate dall'Italia nelle sedi internazionali, anche se non possono essere sottaciute le forti zone d'ombra che condizionano l'impegno del Qatar per accreditarsi come nuovo attore della scena internazionale, dall'incapacità di bloccare i flussi di finanziamento alle organizzazioni jihadiste alle inchieste per presunta corruzione nell'assegnazione dei Mondiali di calcio 2022, fino alle denunce da parte di organizzazioni sindacali ed umanitarie per le pesantissime condizioni nelle quale sono costretti i lavoratori immigrati.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 14 giugno 2016.

  L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

Pag. 80