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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 marzo 2017
784.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 49

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 15 marzo 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.

  La seduta comincia alle 8.35.

Indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l'Artico.
Audizione del presidente della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI), Franco Frattini.
(Svolgimento e conclusione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Franco FRATTINI, presidente della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI), svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, quindi, Fabrizio CICCHITTO, presidente, a più riprese, Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), Paolo ALLI (AP-NCD-CpE), Gianni FARINA (PD) e Fabio PORTA (PD).

  Franco FRATTINI, presidente della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI), replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

Pag. 50

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 marzo 2017. — Presidenza del presidente, Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola.

  La seduta comincia alle 14.15.

Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista.
Nuovo testo C. 3558 Dambruoso, Manciulli ed altri.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del nuovo testo del provvedimento in oggetto.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricordando che nella seduta del 21 febbraio la relatrice Quartapelle Procopio ha illustrato il provvedimento in titolo, avverte che la Commissione procede adesso ad esaminarne il nuovo testo, risultante dagli emendamenti approvati in sede referente, e ricorda che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 20 marzo prossimo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, premettendo che il nuovo testo, licenziato dalla I Commissione, reca effettivamente corpose integrazioni e modifiche che appaiono, da un lato, definire con puntualità il fenomeno che si intende prevenire e, dall'altro, le modalità con cui farlo, a partire da una strategia nazionale per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista, secondo quanto correttamente detta il nuovo titolo del provvedimento, sottolinea che la I Commissione appare avere certamente recepito il richiamo, da lei svolto nella precedente seduta, alla necessità di inserire nel provvedimento, come cornice di inquadramento giuridico, riferimenti alla collaborazione internazionale e regionale, con specifico riferimento ai Paesi dell'Unione europea e ai Paesi terzi impegnati su questo delicato terreno, quali in primis la Tunisia ma anche il Marocco o la Giordania.
  Ricorda, infatti, che l'articolo 1 è stato arricchito della citazione dei «consolidati indirizzi in sede internazionale e sovranazionale, anche tenuto conto della Risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2015 sulla prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento di cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche (2015/2063(INI))». Si tratta di un riferimento frutto di una proposta emendativa condivisa in modo unanime dai gruppi presenti in I Commissione e che recepisce nel testo soprattutto una fondamentale risoluzione del Parlamento europeo sulla materia. Sottolinea anche come sia significativo che tale articolo integri le finalità del provvedimento includendovi il recupero in termini di integrazione sociale, culturale e lavorativa dei soggetti coinvolti, cittadini italiani o stranieri residenti in Italia.
  Ritiene che il nuovo testo appaia di specifico interesse anche in quanto reca la definizione del fenomeno di radicalizzazione, con cui si devono intendere «fenomeni che vedono persone simpatizzare o aderire manifestamente ad ideologie di matrice jihadista, ispirate all'uso della violenza e del terrorismo, politicamente o religiosamente motivati». Afferma, quindi, che questa nuova definizione aiuta a circoscrivere e specificare il fenomeno, evitando confusioni che potrebbero essere fuorvianti per il contrasto al radicalismo violento oppure potrebbero diventare oggetto di strumentalizzazioni.
  Ai fini della strategia nazionale, ritiene decisivi i nuovi articoli da 1-bis a 1-sexies, Pag. 51inseriti nel corso dell'esame in sede referente su proposta della relatrice. Tali articoli, che riprendono le proposte della Commissione di studio sul fenomeno del radicalismo violento di matrice violenta presieduta dal professor Lorenzo Vidino, sono finalizzati ad istituire, presso il Dipartimento delle libertà civili e dell'immigrazione del Ministero dell'interno, il Centro nazionale sulla radicalizzazione, tra i cui componenti «è assicurata la presenza di rappresentanti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale», nonché di «qualificati esponenti di istituzioni, enti o associazioni operanti nel campo religioso, culturale, educativo e sociale e della Consulta per l'Islam italiano», istituita nel 2005.
  Evidenzia che il Centro nazionale (CRAD) elabora il Piano strategico nazionale di prevenzione e di recupero dei soggetti coinvolti, che è sottoposto annualmente al parere delle Commissioni parlamentari competenti da parte del Ministro dell'interno. Ricorda che sono, inoltre, istituiti dei Centri di coordinamento regionale sulla radicalizzazione, incaricati dell'attuazione del piano strategico nazionale.
  Sottolinea, poi, che le modifiche includono anche un coinvolgimento parlamentare: viene istituito un Comitato parlamentare per il monitoraggio dei fenomeni di radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista, composto da cinque deputati e cinque senatori, che svolge un'attività di monitoraggio sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle problematiche inerenti donne e minori. Ritiene che il coinvolgimento parlamentare appaia particolarmente utile a creare un monitoraggio continuo e un consenso trasversale tra le forze politiche, come dovrebbe accadere per tutti i temi che hanno a che fare con la sicurezza nazionale. Sottolinea che il Comitato parlamentare potrà funzionare anche attraverso audizioni di figure istituzionali, di rappresentanti della magistratura e delle forze di polizia, di ministri di culto e di operatori sociali. L'attività di monitoraggio è, quindi, specificata rispetto alle scuole, università, ospedali, carceri e luoghi di accoglienza o di detenzione amministrativa dei migranti. Evidenzia che il provvedimento stabilisce, poi, che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria trasmette al Parlamento una relazione trimestrale sull'andamento dei fenomeni di radicalizzazione all'interno delle carceri italiane, che è esaminata dal Comitato. Il Comitato esamina, altresì, un rapporto semestrale redatto dalla polizia postale.
  Mette in luce che tra i compiti del Comitato figura anche la presentazione alle Camere di una relazione annuale sull'attività svolta, oltre ad eventuali proposte o segnalazioni.
  Sempre in tema di obblighi informativi, fa presente che il provvedimento stabilisce che, entro il mese di febbraio di ogni anno, il Governo trasmette al Parlamento una relazione sulle politiche attuate nell'anno precedente in materia di radicalizzazione, nonché sui risultati ottenuti.
  Segnala che ulteriori rilevanti modifiche attengono alla soppressione dell'articolo 3, concernente il sistema informativo sui fenomeni di radicalismo jihadista e spiegabile alla luce della istituzione del Centro nazionale sulla radicalizzazione. Richiama, inoltre, i cambiamenti apportati sul terreno degli interventi preventivi in ambito scolastico al fine di ricondurre l'attività dell'Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni e per l'intercultura ai contenuti del Piano strategico nazionale, elaborato dal CRAD.
  Considera importanti anche le misure di carattere finanziario, che conferiscono robustezza al provvedimento e danno la misura della serietà del legislatore rispetto all'approccio di carattere preventivo al fenomeno. Ricorda che, al fine di consentire l'accesso dei docenti e degli studenti a iniziative di dialogo interculturale e interreligioso con docenti e studenti di altre nazioni, è assicurato uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2017 e per il 2018 per il potenziamento delle infrastrutture di rete nelle scuole. Sono, inoltre, previsti incrementi di risorse di pari importo anche per la formazione del personale scolastico Pag. 52sui temi della cittadinanza globale per l'integrazione scolastica e la didattica interculturale.
  Sottolinea che gli emendamenti approvati in I Commissione hanno anche destinato 5 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2017, per progetti di formazione universitaria e post universitaria per la formazione di figure professionali specializzate nell'ambito di accordi di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica siglati dall'Italia e da Paesi che aderiscono all'Organizzazione della Cooperazione Islamica.
  Segnala che è stato del tutto modificato l'articolo 6, relativo all'attività di comunicazione, adesso integrata da attività di informazione. Tale norma contempla lo sviluppo di campagne informative attraverso piattaforme multimediali che utilizzino anche lingue straniere, con il coinvolgimento della RAI e in partnership con altri soggetti pubblici e privati, nonché in sinergia tra i media nazionali. Considera tali attività strategiche alla luce della necessità di far vivere il provvedimento nella società e nelle comunità musulmane italiane, alleate imprescindibili per il successo del contrasto al terrorismo violento di matrice jihadista.
  Ribadisce, in conclusione, la rilevanza del provvedimento, che completa un percorso legislativo reso urgente e necessario dalla gravità della minaccia terroristica, tuttora incombente sui cittadini europei, e che mira a prevenire la radicalizzazione di matrice violenta e della trasformazione di messaggi di fanatismo politico e religioso in condotte di tipo terroristico.
  Ringraziando i colleghi presentatori per l'iniziativa legislativa assunta, alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA condivide la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 15 marzo 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Vincenzo Amendola.

  La seduta comincia alle 14.25.

Istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo.
C. 3831 La Marca ed altri e C. 4325 Caruso ed altri.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti.

  Marco FEDI (PD), relatore, ringrazia la Presidenza per la designazione come relatore sul provvedimento in titolo. Ricordando che le abbinate proposte di legge all'esame sono finalizzate alla creazione di una ricorrenza che rappresenti, divulghi e valorizzi le esperienze, le attività e il contributo sociale apportato dai cittadini italiani all'estero nel campo della cultura e della lingua italiane, della ricerca scientifica, dell'imprenditoria e delle professionalità, nonché della solidarietà internazionale, sottolinea che esse, il cui contenuto è quasi identico, si differenziano soltanto in relazione all'individuazione della data da dedicare all'istituenda Giornata, individuata nel 12 ottobre dalla proposta di legge n. 3831 e nel secondo venerdì di ottobre di ogni anno dalla proposta di legge n. 4235. Questa collocazione cronologica è legata, come si legge nelle relazioni illustrative, alla tradizione dell'emigrazione transoceanica che per le comunità emigrate ha rappresentato un riferimento per la loro peculiarità storica e culturale.
  Evidenzia che entrambe le proposte di legge dispongono l'istituzione della Giornata e precisano che essa non rappresenta giornata festiva, in quanto non determina Pag. 53gli effetti civili previsti dalle disposizioni in materia di ricorrenze festive, di cui alla legge n. 260 del 1949.
  L'articolo 2 delle due proposte prevede che in tale Giornata vengano promossi, in Italia e all'estero, incontri ed iniziative finalizzati alla divulgazione di attività, esperienze multiculturali e professionalità acquisite nei contesti internazionali dai cittadini italiani all'estero.
  L'articolo 3, infine, reca la clausola di invarianza finanziaria, prevedendo che dall'attuazione del provvedimento non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Ricorda che il Rapporto italiani nel mondo 2016 curato dalla Fondazione Migrantes indica, alla data del 1o gennaio 2016, in 4.811.163 gli iscritti all'AIRE: tale valore rappresenta una differenza di +174.000 unità rispetto al 2014, confermando il trend incrementale del fenomeno e la tendenza ad un cambiamento della presenza italiana nel mondo.
  Sul piano storico, ricorda come è ormai pienamente acquisito l'orientamento per il quale in alcune fasi cruciali della vita nazionale gli emigrati hanno avuto un ruolo decisivo per la modernizzazione economica e sociale del Paese, per la ripresa della sua economia nelle fasi postbelliche e per l'accreditamento dell'Italia nel concerto internazionale. Ritiene che l'esperienza storicamente accumulata nelle comunità italiane nel mondo può essere oggi un'utile base di conoscenza e di approfondimento delle best practices volte a favorire l'integrazione, un'esigenza sempre più avvertita in Italia con riferimento alla platea sempre più ampia dei «nuovi italiani». Sottolinea che si tratta di un'esperienza non più statica, considerando che con la crescita dei flussi migratori si producono nuovi bisogni sociali, dai servizi forniti dalla nostra rete consolare fino alle questioni previdenziali e pensionistiche.
  Evidenzia che la forte presenza italiana nel mondo è il risultato di un'ampia rete di sostegno all'Italia, all'intero sistema Paese: una base preziosa di proiezione dell'Italia nel mondo e un fattore essenziale per l'efficacia delle politiche di internazionalizzazione. Sottolinea che questa grande comunità è oggi composta da cittadini italiani, che partecipano anche con il diritto di voto alla vita politica nazionale, da oriundi, che desiderano mantenere con l'Italia un forte legame storico, linguistico e culturale, e sempre più da imprenditori, ricercatori e giovani professionisti che trovano spazi di lavoro e di vita all'estero.
  Confida in una rapida approvazione delle proposte di legge all'esame, che hanno l'obiettivo di arricchire la qualità della nostra democrazia, soprattutto nel campo della cultura e delle buone pratiche di integrazione, riportando in Italia il meglio delle esperienze che gli italiani hanno vissuto come emigrati e come «nuovi cittadini» di importanti Paesi del mondo.
  Propone, pertanto, alla Commissione di adottare il testo della proposta di legge n. 3831 come testo base per il seguito della discussione.

  La Commissione concorda.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA condivide la relazione svolta dal relatore.

  Guglielmo PICCHI (LNA), apprezzando l'iniziativa legislativa all'esame, sottolinea, però, che essa arriva all'esame del Parlamento con un notevole ritardo. Infatti, ricorda che già dieci anni fa i primi deputati eletti nella circoscrizione Estero facevano il loro ingresso alla Camera dei deputati. Ricorda, inoltre, che la Giornata di cui il provvedimento all'esame propone l'istituzione potrebbe sovrapporsi con la già istituita Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, che rappresenta un riconoscimento importante, viste le politiche degli ultimi governi in materia di lavoro, che hanno costretto molti giovani italiani a emigrare.

  Fabio PORTA (PD), ringraziando i colleghi primi firmatari dei provvedimenti all'esame per aver proposto tale importante iniziativa, ritiene che gli italiani nel Pag. 54mondo meritino davvero un'attenzione maggiore, anche grazie alla istituzione di una giornata dedicata. A tale proposito, ricorda il proprio sforzo affinché nelle scuole si studi il contributo italiano nel mondo, ma anche quello degli stranieri in Italia, come segno di attenzione ai temi dell'immigrazione e della specifica esperienza storica del nostro Paese. In qualità di rappresentante italiano del Sud America, ritiene, infine, preferibile la data indicata dal provvedimento C. 3831, considerate le varie sensibilità connesse alla data del 12 ottobre, che si associa alla controversa impresa di Cristoforo Colombo.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, propone che il termine per la presentazione degli emendamenti sia fissato alle ore 15 di lunedì 20 marzo prossimo.

  La Commissione concorda.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

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