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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 novembre 2017
910.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e IX)
COMUNICATO
Pag. 13

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 novembre 2017. — Presidenza del presidente della IX Commissione Michele Pompeo META. — Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 15.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante riforma delle disposizioni legislative in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.
Atto n. 469.
(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 25 ottobre.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che lo scorso 25 ottobre le relatrici per le due Commissioni hanno svolto le relazioni introduttive e che si è altresì conclusa una ampia e approfondita attività conoscitiva, mediante le audizioni informali dei rappresentanti di ANICA, Associazione produttori TV, 100 autori, e Confindustria radio-televisioni, nonché con l'acquisizione di memorie scritte da parte di AGCOM e Netflix.
  Ricorda inoltre che il termine per l'espressione dei pareri parlamentari viene a scadenza il prossimo 16 novembre 2017 e che la delega deve essere esercitata entro l'11 dicembre.
  Peraltro qualora il Governo non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, è tenuto a trasmettere nuovamente i testi alle Commissioni per acquisirne un secondo parere entro dieci giorni.

  Lorenza BONACCORSI (PD), relatrice per la VII Commissione, sottolinea alcuni Pag. 14profili critici emersi nel corso delle audizioni ed evidenziati nel documento finale dell'indagine conoscitiva sulla produzione audiovisiva svolta dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e nel parere del Consiglio di Stato del 30 ottobre 2017. In particolare, rappresenta la necessità di una maggiore flessibilità in materia di obblighi di programmazione delle trasmissioni e sugli investimenti nonché di sanzioni, considerate particolarmente pesanti dagli operatori. Fa presente, inoltre, l'opportunità che l'entrata in vigore delle misure previste avvenga con gradualità, al fine di favorire la possibilità per gli operatori di adeguarvisi progressivamente.

  Mirella LIUZZI (M5S) condivide l'analisi della relatrice in ordine alle questioni problematiche che il testo solleva. Occorre, a suo avviso, una maggiore flessibilità nell'applicazione della nuova disciplina anche per quanto concerne l'arco temporale di riferimento per il computo delle quote. Invita inoltre le relatrici a valutare se suggerire una sia pure parziale eliminazione delle sotto quote che non appaiono compatibili con le diverse tipologie di reti televisive e di broadcast che operano nel settore, cui invece deve essere dato un più ampio margine di scelta circa i modi con cui adeguarsi alle quote di programmazione stabilite. In caso contrario, il rischio è quello di dover ricorrere sempre più frequentemente a deroghe delle autorità di controllo.
  Un ulteriore aspetto che ritiene meritevole di attenzione riguarda la nozione di produttore indipendente che il testo in esame, da un lato, definisce puntualmente mentre, dall'altro lato, demanda all'AGCOM tale competenza attribuendo a quest'ultima un ruolo che non le spetta.
  Infine invita le relatrici a prendere attentamente in esame per la loro proposta di parere le valutazioni espresse da un soggetto importante quale è Netflix, che appaiono condivisibili.

  Deborah BERGAMINI (FI-PdL), intervenendo a nome del suo Gruppo, esprime apprezzamento per gli elementi di miglioramento del testo che le relatrici hanno preannunciato.
  Ritiene che sia condivisibile l'orientamento volto a limitare il più possibile oneri per gli operatori del settore in termini di vincoli per investimenti e programmazione. Peraltro la dettagliata previsione di quote e sotto quote in tale ambito presenta il rischio di creare discriminazioni e privilegi ingiustificati tra coloro che agiscono nel medesimo settore di mercato e persino tra gli stessi produttori indipendenti. Non appare assolutamente giustificabile alcuna restrizione della libertà contrattuale di aziende che sono chiamate a interagire in un mercato globale. Auspica pertanto – e le parole della relatrice sembrano confortare tale auspicio – che nel parere si vincoli il Governo ad adottare meccanismi più razionali di orientamento nella fornitura di prodotti audiovisivi tali da produrre meno costi e meno vincoli possibili a un comparto che, lungi dall'essere penalizzato, dovrebbe invece essere protetto per la sua funzione di produzione culturale.

  Lorenza BONACCORSI (PD), relatrice per la VII Commissione, crede che sia necessario intervenire in modo più stringente sui produttori non lineari. Non comprende, inoltre, le perplessità della deputata Liuzzi in ordine alla definizione di produttore indipendente, che le pare compiutamente descritta nel provvedimento.

  Mirella LIUZZI (M5S) precisa che nel precedente intervento faceva riferimento al contenuto del nuovo articolo 44-quinquies, comma 1, lettera a).

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.