Frontespizio | Relazione |
CAMERA DEI DEPUTATI |
N. 1574-A-ter |
Onorevoli Colleghi! – Il decreto-legge in esame ha come finalità dichiarata quella di «alleviare una situazione di difficoltà conseguente anche agli interventi di riduzione di spesa che negli ultimi anni hanno interessato l'istruzione». Rispetto a tale finalità, risulta idonea la scelta dello strumento del decreto legge, che per la sua intrinseca natura, rappresenta un atto diretto a provvedere a situazioni di eccezionale urgenza e necessità.
a) maggiori entrate alcolici e imposte di registro;
b) minori risorse ammortizzatori sociali;
c) riduzione stanziamenti correnti programma «Iniziative per lo sviluppo del sistema istruzione scolastica per il diritto allo studio» del MIUR;
d) Riduzione stanziamenti destinati all'edilizia e alle attrezzature didattiche e strumentali;
e) riduzione stanziamenti correnti programma «Sistema universitario e formazione post-universitaria» del MIUR;
f) Riduzione Fondo FIRST.
Permettetemi di effettuare, a questo punto, le ultime considerazioni, a fronte di queste disposizioni di natura finanziaria. A nostro avviso, come già rilevato, è proprio la capacità di reperire finanziamenti a permettere di valutare le reali intenzioni e quindi la volontà politica di impiegare risorse in un determinato settore e, a questo proposito, le coperture finanziarie disposte da questo decreto si commentano da sole. Avremmo voluto che si recuperassero risorse dall'abolizione del finanziamento alle scuole paritarie, dall'abrogazione del finanziamento all'editoria, oppure con la tassazione delle plusvalenze, con la tobin tax, con una drastica riduzione delle auto blu, con la sospensione della costosissima missione in Afghanistan, con la tassazione delle rendite finanziarie, con l'aumento dei costi per le concessioni radiotelevisive, ma niente di tutto ciò è previsto da questo decreto, anzi le
nostre proposte di copertura alternative, durante l'esame in sede referente, sono state respinte.
Concludendo vorrei precisare che, alla valutazione estremamente critica nei confronti dell'intero provvedimento effettuata dal Gruppo che rappresento e che emerge dalla presente relazione, è comunque seguita, durante l'esame in Commissione, una serie di proposte emendative al testo, anche a dimostrazione della nostra volontà di non svolgere una mera funzione di interdizione agli indirizzi dell'attuale governo, quanto piuttosto un'azione costruttiva, nell'interesse del Paese. È con profondo rammarico che dobbiamo costatare che invece molte delle nostre proposte non sono state considerate e molte altre ancora, sono state dichiarate incomprensibilmente ed ingiustificatamente, estranee per materia al provvedimento e dunque inammissibili.
Vorremmo fare solo un esempio affinché l'intero parlamento e poi l'opinione pubblica vengano a conoscenza dell'atteggiamento a dir poco ostile con cui questa maggioranza, capeggiata dal PD e dal PDL, si sta ponendo nei confronti del Movimento 5 stelle e cioè di una forza politica che rappresenta qui, in questo fondamentale organo istituzionale, un'ampia fetta dell'elettorato del paese e per questo meriterebbe tutt'altro trattamento, nel rispetto delle regole della democrazia e della nostra Costituzione. Abbiamo scelto un esempio davvero eclatante che riguarda alcune nostre proposte emendative all'articolo 5 del decreto in esame. L'articolo 5 ha per argomento il Potenziamento dell'offerta formativa e prevede al comma 1, come già ricordato, l'inserimento di un ora settimanale di insegnamento di geografia in una delle due classi del biennio degli istituti tecnici e professionali laddove tale disciplina era stata
completamente eliminata dalla riforma Gelmini. Una nostra proposta emendativa prevedeva di inserire nel potenziamento dell'offerta formativa anche l'aumento delle ore di insegnamento del latino letteralmente falcidiate nei nostri licei sempre a causa della riforma Gelmini. Questa nostra proposta è stata dichiarata inammissibile per estraneità di materia. I membri della VII Commissione devono spiegare all'intera Aula come sia possibile considerare il potenziamento dell'offerta formativa relativa ad un'altra disciplina (in questo caso il latino) rispetto a quella prevista dal testo del decreto, una disposizione che tratta una materia estranea a quella contenuta all'interno dell'articolo 5 che, è doveroso ricordarlo ancora una volta, reca proprio il titolo di Potenziamento dell'offerta formativa! Confidiamo in una più puntuale valutazione di ammissibilità per l'esame in Aula, per avere almeno la possibilità di contribuire al dibattito
istituzionale intorno a quelli che sono per noi settori strategici e di fondamentale importanza per il futuro del nostro paese, il Sistema di Istruzione, l'Università e la Ricerca scientifica.