Organo inesistente

XVII LEGISLATURA
 

CAMERA DEI DEPUTATI


   N. 1803


PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
BENI, CHAOUKI, REALACCI, IACONO, ROBERTA AGOSTINI, BASSO, BERLINGHIERI, BIONDELLI, FRANCO BORDO, BORGHESE, BRAGA, BRUNO BOSSIO, CAPONE, CAPOZZOLO, CENNI, CIMBRO, D'AGOSTINO, DE MICHELI, D'INCECCO, FOSSATI, GINOBLE, GOZI, GRIBAUDO, GIUSEPPE GUERINI, INCERTI, IORI, LA MARCA, LOCATELLI, MALPEZZI, MARCHI, MARIANI, MATTIELLO, MIGLIORE, MOGNATO, MORANI, MOSCATT, NARDUOLO, PASTORINO, PELLEGRINO, PIAZZONI, QUARTAPELLE PROCOPIO, ROCCHI, SBERNA, SCUVERA, SERENI, TENTORI, VALERIA VALENTE, VALIANTE, VILLECCO CALIPARI, ZACCAGNINI
Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione
Presentata il 13 novembre 2013


      

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Onorevoli Colleghi! La presente proposta di legge, che istituisce il 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, nasce dall'esigenza di preservare nella memoria collettiva del Paese il ricordo della grave tragedia avvenuta al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013.
      Quel tragico naufragio è forse l'episodio più grave in termini di perdita di vite umane, ma purtroppo non è l'unica strage di migranti avvenuta nel canale di Sicilia: in questi anni oltre 20.000 persone vi hanno già perso la vita, trasformando i fondali del Mediterraneo in un enorme cimitero.
      Erano uomini, donne e bambini in fuga dalle persecuzioni, dalla violenza e dalla miseria. Esseri umani umiliati e violentati da guerre e terrorismi, oppressi da regimi corrotti, che cercavano di riprendersi il proprio futuro. Disposti per questo ad affrontare, su mezzi di fortuna e in condizioni disumane, una pericolosa traversata verso le nostre coste, ricattati e costretti a rischiare la vita da trafficanti senza scrupoli.
      Una situazione drammatica, aggravata dall'intensificarsi dei flussi migratori provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo in seguito agli eventi politici e sociali che hanno interessato quei territori negli ultimi anni. Un'emergenza umanitaria di fronte alla quale si dimostrano insufficienti le misure dei Paesi europei in materia di immigrazione e diritto di asilo. Le coste italiane sono una porta di accesso ai Paesi europei che tanti migranti vorrebbero raggiungere in cerca di un futuro migliore. Per questo l'Europa tutta è chiamata ad assumersi le proprie responsabilità e a intervenire con azioni più incisive, garantendo ai Paesi maggiormente coinvolti dai flussi migratori il supporto necessario per creare canali umanitari di ingresso e per contrastare il traffico di esseri umani.
      Quanto accaduto a Lampedusa non può non suscitare la ribellione morale di chiunque abbia senso civico e rispetto della dignità umana. Ci sono circostanze in cui l'indifferenza e la passività non sono ammesse. Dal Mediterraneo è venuta gran parte della nostra storia e ancora oggi ciò che accade in quel mare riguarda ciascuno di noi.
      Le speranze e le tragedie di quanti, spinti dalla disperazione e dalla miseria, fuggono dai propri Paesi alla ricerca di un'esistenza dignitosa ci parlano anche della nostra storia, degli emigranti italiani che subirono sulla propria pelle il peso dell'indifferenza e il disprezzo del razzismo. Tanti nostri connazionali hanno vissuto quelle sofferenze ma hanno anche avuto la possibilità di riscattarsi e costruirsi un futuro migliore. Quella possibilità, oggi, altri popoli la chiedono a noi e all'Europa.
      Fare memoria del passato serve per imparare a guardare al futuro con senso critico e porre rimedio agli errori commessi. L'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione intende contribuire – attraverso il ricordo della strage di migranti del 3 ottobre 2013 – alla diffusione di un più forte senso di solidarietà civile, del rispetto della dignità umana, della consapevolezza del valore della vita di ogni essere umano e del valore dell'accoglienza, affinché tragedie come quelle di Lampedusa non si ripetano.
      È indispensabile sensibilizzare in particolare le nuove generazioni al rispetto dei diritti e della dignità umani, nonché dei valori della solidarietà e dell'accoglienza, per contribuire a affermare quel senso di comunità troppo spesso offuscato dai pregiudizi e dall'egoismo sociale.
      A tale proposito, l'articolo 2 della presente proposta di legge promuove, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, iniziative di sensibilizzazione e di formazione su questi temi nelle scuole di ogni ordine e grado.
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PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.

      1. La Repubblica riconosce il giorno 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, di seguito denominata «Giornata nazionale», al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria.
      2. La Giornata nazionale non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.

Art. 2

      1. In occasione della Giornata nazionale sono organizzati in tutto il territorio nazionale cerimonie, iniziative e incontri al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ogni singolo individuo, all'integrazione e all'accoglienza.
      2. In occasione della Giornata nazionale il Ministro per l'integrazione, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e gli enti territoriali nell'ambito delle rispettive competenze promuovono apposite iniziative, nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in coordinamento con le associazioni e con gli organismi operanti nel settore, al fine di sensibilizzare e di formare i giovani sui temi dell'immigrazione e dell'accoglienza.

Art. 3.

      1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

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