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Temi dell'attività parlamentare

Istruzione, cultura e informazione
Commissione: VII Cultura
Cultura, spettacolo, sport

 

Nella XVII legislatura è stato introdotto un nuovo strumento di pianificazione strategica, denominato "Grandi Progetti Beni culturali", ed è stato costituito un Fondo per la tutela del patrimonio culturale. Inoltre, per incentivare le erogazioni liberali, è stato introdotto il c.d. ART-BONUS.

Si è registrato un complesso intervento finalizzato a tutelare e valorizzare l'area archeologica di Pompei, è stata reintrodotta la categoria del "monumento nazionale", sono state introdotte novità per garantire l'erogazione dei servizi nei luoghi della cultura ed è stato previsto il conferimento annuale del titolo di Capitale italiana della cultura.

Specifiche iniziative sono state rivolte alla diffusione della cultura.

Per quanto riguarda l'organizzazione del Ministero, in particolare, sono state trasferite allo stesso le funzioni in materia di turismo e sono stati costituiti 32 musei e parchi archeologici di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale. Novità sono intervenute anche in materia di conferimento degli incarichi dirigenziali in tali luoghi della cultura, per alcuni dei quali si è determinato un contenzioso che, in un caso, è ancora in corso.

Con la riforma relativa al cinema e all'audiovisivo è stato istituito un apposito Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel settore ed è stata rafforzata la disciplina del credito di imposta. Inoltre, sono stati previsti due piani straordinari per il potenziamento del circuito delle sale e per la digitalizzazione del patrimonio e sono stati ridisciplinati la tutela dei minori nella visione delle opere, la promozione delle opere europee e italiane, i rapporti di lavoro. La disciplina applicativa è stata pressoché tutta adottata.

La riforma dello spettacolo ha introdotto nello stesso nuovi settori, esteso l'ART-BONUS, reintrodotto il credito di imposta per le attività musicali. L'intervento deve essere completato, entro il 27 dicembre 2018, attraverso l'adozione di decreti legislativi.

Con specifico riferimento al settore lirico-sinfonico, si è cercato di fronteggiarne la crisi, in particolare prevedendo il riassetto della governance delle fondazioni e l'adozione di piani di risanamento ed erogando specifiche risorse. Dal 31 dicembre 2019, le attuali fondazioni lirico-sinfoniche saranno inquadrate, alternativamente, come fondazione lirico-sinfonica o teatro lirico-sinfonico, con conseguenti diverse modalità organizzative, di gestione e di funzionamento.

 

Le iniziative in materia di sport hanno riguardato, anzitutto, l'impiantistica, prevedendo, in particolare, lo stanziamento di risorse – anche attraverso l'istituzione del Fondo sport e periferie e l'introduzione del c.d. SPORT BONUS –, la semplificazione della procedura per la realizzazione e l'ammodernamento degli stessi impianti, la modifica della disciplina in materia di uso e gestione dei medesimi, l'introduzione di previsioni finalizzate ad agevolare lo svolgimento di eventi sportivi internazionali.

Relativamente alla promozione dello sport, gli interventi sono stati finalizzati, tra l'altro, al potenziamento delle discipline motorie in ambito scolastico, alla tutela degli studenti praticanti attività sportiva agonistica, all'agevolazione del tesseramento sportivo di minori stranieri e alla tutela della parità di genere nello sport. Inoltre, è stato istituito il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano.

Con riferimento agli organismi sportivi, è stato stabilizzato il finanziamento del Comitato italiano paralimpico (CIP) e il medesimo Comitato è stato trasformato in ente autonomo di diritto pubblico ed è stato ridefinito il limite dei mandati degli organi del CONI, del CIP e degli altri organismi. E' stata, infine, prevista la possibilità di costituire società sportive dilettantistiche con scopo di lucro e, con l'istituzione presso il CONI di un apposito Registro nazionale, si è regolamentata la professione di agente sportivo.

Temi
Speciale provvedimenti
Informazione e Comunicazioni

 

L'attività parlamentare della XVII Legislatura è stata caratterizzata, per il settore editoriale, dall'istituzione, prima, di un Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria e, poi, di un Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, destinato al sostegno dell'editoria e dell'emittenza radiofonica e televisiva locale. Conseguentemente, è stata ridefinita la disciplina per l'erogazione dei contributi diretti alle imprese editoriali e in favore delle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale. Inoltre, sono stati previsti incentivi agli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, nonché sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, e a sostegno delle imprese editrici di nuova costituzione.

Una ulteriore novità - che ha anticipato orientamenti in corso di maturazione nell'ambito dell'Unione europea - è stata costituita dalla previsione di un regime IVA agevolato per i prodotti editoriali online.

Con riferimento ai giornalisti, sono state ridefinite la disciplina per l'accesso ai trattamenti di pensione di vecchiaia anticipata e la composizione e le attribuzioni del Consiglio nazionale dell'Ordine.

Relativamente al sistema di distribuzione e vendita dei prodotti editoriali, sono state semplificate le procedure per l'esercizio dell'attività da parte dei punti vendita e sono stati stabiliti principi finalizzati a regolare i rapporti tra distributori e rivenditori. 

Con riferimento al servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, sono stati modificati la procedura per l'affidamento in concessione dello stesso e la relativa durata. Ulteriori interventi hanno riguardato i contratti di servizio, la governance, l'applicazione anche in ambito RAI del limite massimo retributivo di 240.000 euro.

Altri interventi hanno riguardato il canone RAI per uso privato, per il quale sono state modificate le modalità di riscossione, nonché la destinazione. In particolare, quota parte degli introiti derivanti dal canone sono destinati al Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione.

La IX Commissione ha inoltre svolto un'indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. 

 

Con riferimento al settore postale è proseguito il processo di liberalizzazione del servizio. In particolare è stato abrogato l'affidamento in esclusiva a Poste italiane Spa dei servizi di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e degli accertamenti relativi a violazioni del codice della strada. L'altra linea di intervento ha riguardato la ridefinizione del perimetro del servizio universale. Le principali novità (principalmente connesse alle nuove tempistiche di recapito) sono state inserite nel contratto di programma 2015-2019 tra Ministero dello sviluppo economico e Poste italiane Spa. Sempre nel settore postale è mutato l'assetto proprietario di Poste italiane S.p.A. di cui è stata avviata la parziale privatizzazione.

Diversi interventi normativi sono stati effettuati nel settore dei servizi telefonici in massima parte diretti alla tutela dell'utente in relazione a strategie commerciali aggressive poste in essere da operatori telefonici o da terzi. In tal senso è stato modificato il regime di funzionamento del registro delle opposizioni per tutelare gli utenti nei confronti del telemarketing indesiderato.

Nel campo delle comunicazioni elettroniche, la XVII Legislatura  si è caratterizzata per le iniziative necessarie alla realizzazione della banda ultralarga.

Temi
Speciale provvedimenti
Istruzione

 

La XVII legislatura è stata caratterizzata da una intensa attività legislativa relativa al settore dell'istruzione.

Per l'università, l'azione legislativa è stata indirizzata ad elevare le facoltà assunzionali di professori e ricercatori, che sono tornate, per il sistema nel suo complesso, al 100% dal 2018. Si è ora in attesa del DPCM che deve disciplinare, per il triennio 2018-2020, la misura delle assunzioni possibili per ciascun ateneo.

Ulteriori novità hanno riguardato le modalità per il conseguimento dell'abilitazione scientifica nazionale – che è diventata "a sportello" - e il trattamento stipendiale di professori e ricercatori che, dal 2020, tornerà ad essere biennale. Al contempo, è stato previsto un meccanismo di parziale compensazione del blocco degli scatti stipendiali relativo al periodo 2011-2015.

Inoltre, si è registrato un incremento del 9,3% del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) - destinandone una quota sempre crescente alla valorizzazione della qualità dell'offerta didattica, della ricerca, delle sedi – ed è stato ridisciplinato il costo standard per studente, sulla cui base è annualmente ripartita una percentuale del FFO.

Gli interventi per il diritto allo studio hanno registrato, in particolare, un incremento del 57,0% del Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio e l'esonero o la graduazione dei contributi universitari a favore degli studenti in maggiore difficoltà economica.

E' stata, inoltre, ridisciplinata l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca ed è stato elevato, dal 2018, l'importo della relativa borsa di studio.

Per le Istituzioni AFAM gli interventi hanno riguardato, in particolare, il conferimento di incarichi di insegnamento, lo stanziamento di risorse per superare il precariato, l'avvio di un processo di graduale statizzazione delle Accademie di belle arti non statali e degli Istituti superiori di studi musicali non statali.

 

Per la scuola, gli interventi per i docenti hanno riguardato, in particolare, nuove assunzioni, volte anche ad assorbire il precariato storico, e le modalità di attribuzione dell'incarico, affidata al dirigente scolastico.

Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, la novità principale è consistita nella diminuzione della dotazione organica. Si è ora in attesa di una modifica dei criteri di riparto dell'organico, al fine di tenere conto della presenza di studenti con disabilità certificata e del genere degli stessi.

Infine, per i dirigenti scolastici le principali novità hanno riguardato la procedura per il reclutamento, i compiti e il procedimento di valutazione, le risorse per la retribuzione.

Per gli studenti, gli interventi sono stati finalizzati, fra l'altro, a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, a garantire il diritto allo studio, a rafforzare il collegamento con il mondo del lavoro – in particolare, introducendo l'obbligatorietà dell'alternanza scuola-lavoro – e ad ampliare l'offerta formativa.

Altri interventi hanno riguardato l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e le modalità di svolgimento dell'esame conclusivo del primo ciclo e dell'esame di Stato.

E' stato, poi, istituito il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni.

L'edilizia scolastica ha rappresentato un filone di grande rilevanza: in particolare, sono stati ridefiniti gli strumenti di governance, è stata introdotta una programmazione unica triennale e sono state attivate numerose nuove linee di finanziamento. Dall'indagine conoscitiva svolta dalla VII Commissione della Camera è emerso che il totale delle risorse a ciò destinate nel periodo 2014-2017 è stato pari a 9 miliardi e 573 milioni di euro. Ma, il documento conclusivo  evidenzia che è opportuno rafforzare una programmazione strutturata sul piano sia finanziario, sia degli interventi materiali.

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    Speciale provvedimenti
    Ricerca

    In Italia, l'attività di ricerca e  innovazione tecnologica rappresenta la chiave di volta per sostenere la produttività e il miglioramento del tenore di vita e rappresenta dunque una sfida-chiave per il Paese. In questo quadro, nella XVII legislatura, ha assunto un'importanza rilevante il Piano"Industria 4.0", volto a modernizzare i processi di produzione e a sostenere gli investimenti innovativi. Rilievo hanno assunto anche l'adozione del Programma nazionale per la ricerca (PNR) per il quinquennio 2015-2020, le misure di sostegno alle start-up e PMI innovative e gli interventi fiscali nel settore della ricerca. Il Fondo per la crescita sostenibile si è posto l'obiettivo di promuovere i progetti di ricerca strategica, il rafforzamento della struttura produttiva e la presenza internazionale delle imprese nazionali.

     

    Nel corso della XVII legislatura sono state adottate una serie di misure volte a sostenere il sistema di ricerca e innovazione tecnologica, fra le quali:

    • l'adozione del Programma nazionale per la ricerca (PNR) per il quinquennio 2015-2020, con delibera del CIPE 1 maggio 2016, pienamente operativo dal luglio 2016, e basato sulle priorità del programma quadro Horizon 2020;
    • la strategia "Industria 4.0", che consiste in un pacchetto di misure finanziarie e fiscali volte a modernizzare i processi di produzione e a sostenere gli investimenti innovativi. Si rinvia, sul punto, anche all'area tematica "sviluppo economico e politiche energetiche";
    • l'implementazione delle misure di sostegno alle start-up innovative e l'estensione di tale disciplina di sostegno alle "PMI innovative", 
    • gli interventi fiscali nel settore della ricerca, con l'obiettivo di sostenere la competitività delle imprese italiane e di promuovere la crescita del Paese; tale scopo è stato perseguito attraverso misure di agevolazione, tra cui il cd. "patent box" e il credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo. In sostanza, sono state rese agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali;
    • la ripartizione fra le università di almeno tre quinti della quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) sulla base dei risultati conseguiti nella valutazione della qualità della ricerca (VQR) e il finanziamento quinquennale dei dipartimenti universitari di eccellenza, valutati – fra l'altro - sulla base dei risultati della stessa VQR;
    • l'adesione dell'Italia alla cooperazione rafforzata a livello dell'UE sulla tutela brevettuale unitaria.

     

    Per ciò che riguarda il settore della ricerca spaziale, nel corso della legislatura, è stata approvata la legge n. 7/2018 che contiene misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana. La legge, allo scopo di assicurare il coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali,  ha attribuito al Presidente del Consiglio dei ministri "l'alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento delle politiche dei Ministeri relative ai programmi spaziali e aerospaziali, nell'interesse dello Stato".

     

    Nella XVII legislatura è stato poi operato un intervento di riforma rivolto a 20 enti pubblici di ricerca – di cui, 14 vigilati dal MIUR e 6 da altri Ministeri - allo scopo di inquadrare la ricerca pubblica in un sistema di regole più snello e più appropriato a gestire la peculiarità dei tempi e delle esigenze del settore. L'intervento ha creato, per la prima volta, un riferimento normativo comune, ferme restando, comunque, per quanto non previsto, le disposizioni specifichei relative ai singoli enti.

    In particolare, è stata conferita a tutti gli enti pubblici di ricerca autonomia statutaria e regolamentare, sono state agevolate, dall'anno 2017, le assunzioni, è stata prevista la valorizzazione del merito di ricercatori e tecnologi. Inoltre, sono state estese a tutti gli enti previsioni in precedenza rivolte solo a quelli vigilati dal MIUR, con specifico riferimento alla elaborazione di un Piano triennale di attività e alla valutazione dei risultati della ricerca. Infine, sono stati disciplinati il riconoscimento del dissesto e il commissariamento. Dal 2018 i Ministeri vigilanti effettuano, annualmente, il monitoraggio sull'attuazione delle nuove prescrizioni da parte degli enti vigilati. Gli esiti dell'attività di monitoraggio sono esposti in una relazione annuale trasmessa al Parlamento.

    Si segnala infine che, nel campo della ricerca sanitaria, nella XVII legislatura, gli interventi hanno riguardato in particolare due aspetti: la protezione degli animali da laboratorio con il recepimento della relativa direttiva europea in materia  e la disciplina dell'attività di ricerca negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).

    Temi