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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 dicembre 2018
107.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00336 Braga: procedura di infrazione comunitaria in materia di trattamento delle acque reflue urbane.

TESTO DELLA RISPOSTA

      Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta che il sito istituzionale del Ministero dell'ambiente, nella sezione relativa alla procedura «Discariche abusive», è stato aggiornato lo scorso 3 settembre con le informazioni inerenti la VI penalità riferita al periodo 2 giugno 2017-2 dicembre 2017. L'aggiornamento del sito non era andato a buon fine a causa di un problema tecnico-informatico che è stato superato.
      Sul tema in argomento, si evidenzia che, all'indomani della seconda sentenza di condanna del 2 dicembre 2014, il Ministero dell'ambiente ha avviato un'intensa attività di confronto e supporto tecnico con i Comuni e le Regioni interessate dalla procedura di infrazione, al fine di agevolare la conclusione dei procedimenti di bonifica che la sentenza stessa ha richiesto al fine di escludere i siti delle discariche messe in sicurezza dal pagamento della penalità semestrale.
      Le predette attività sono svolte dal Ministero di concerto con la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento delle politiche europee, ai quali, da marzo 2017, è stato affiancato, per velocizzare le attività di bonifica/messa in sicurezza dei siti, il Commissario Straordinario Generale Vadalà.
      La sentenza di condanna in questione si riferisce a violazioni di direttive comunitarie in 200 discariche ubicate in 18 Regioni italiane.
      Il dispositivo della sentenza ha previsto il pagamento di una sanzione forfettaria una tantum di euro 40.000.000,00 ed una sanzione semestrale, da corrispondersi per ciascun sito, sino alla completa regolarizzazione.
      La sanzione semestrale è fissata nella somma di euro 200.000,00 a semestre per ciascun sito contenente rifiuti non pericolosi e di euro 400.000,00 a semestre se il sito contiene rifiuti pericolosi.
      Per dare esecuzione alla sentenza ed al calcolo della penalità semestrale, la Commissione Europea ha definito due scadenze per l'invio della documentazione idonea alla richiesta di stralcio: il 2 giugno e il 2 dicembre di ogni anno.
      Lo scorso 19 ottobre 2018, i servizi tecnici della Commissione europea hanno notificato alla Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles la decisione con la quale è stata accolta la richiesta di stralcio di ulteriori 13 siti dalla procedura di infrazione.
      Tenuto conto che la comunicazione dell'accoglimento è pervenuta al Dipartimento per le Politiche europee lo scorso 24 ottobre, sono attualmente in corso di aggiornamento sul sito del Ministero dell'ambiente le relative informazioni.
      Fermo restando quanto fin qui esposto, si rappresenta altresì che, alla data del 26 ottobre 2018, il numero delle discariche stralciate dalla procedura di infrazione in quanto messe in sicurezza/bonificate e restituite alla collettività sono 145 (diminuzione in percentuale pari al 72,5 per cento) mentre quelle ancora soggette al pagamento della sanzione semestrale sono 55.
      Conseguentemente, si è ridotta anche la sanzione semestrale fissando, per la VII penalità semestrale, l'importo di euro 11.600.000,00 rispetto ai 42.800.000,00 iniziali.
      Per completezza di informazione, si comunica, infine, che sono in corso le attività istruttorie tecnico-amministrative relative alla richiesta di stralcio per ulteriori 10 siti, in vista della scadenza del prossimo 2 dicembre 2018.

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ALLEGATO 2

5-00266 Vianello: richiesta di verifica delle condizioni accertate nel giudizio di compatibilità ambientale della discarica in località Torre Caprarica Grottaglie (TA).

TESTO DELLA RISPOSTA

      Con riferimento alle questioni poste, si specifica che le autorizzazioni per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti attengono alle singole Regioni, come previsto dall'articolo 196, comma 1, lettere d) ed e) del decreto legislativo n.  152 del 2006. Peraltro, in merito al caso in questione, la Regione Puglia ha fatto presente che con legge regionale 3/2014 è stata ulteriormente delineata la delega di competente, in favore delle Province e delle Città metropolitane, per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali. Per l'installazione in esame, la Regione ha precisato, dunque, che l'Autorità competente è la Provincia di Taranto che, a tal proposito, ha infatti adottato il provvedimento di aggiornamento per modifica AIA con Determinazione Dirigenziale 45 del 5 aprile 2018.
      La Provincia ha, inoltre, provveduto a pubblicare sul proprio sito istituzionale tutti gli atti relativi al procedimento coordinato VIA-AIA dell'impianto, tra cui, in particolare, la relazione tecnica AIA che, al paragrafo 3.6 relativo alle caratteristiche tecniche dell'impianto, e più precisamente al successivo sottoparagrafo 3.6.1, inerente l'impermeabilizzazione fondo e scarpate, riporta la stratigrafia del pacchetto di fondo della discarica. Secondo quanto previsto nella predetta relazione tecnica, il sistema di impermeabilizzazione del fondo è costituito da: uno strato di argilla dello spessore di un metro; un geocomposito bentonitico dello spessore di 7 mm; una geomembrana in HDPE dello spessore di 2 mm; un geotessile tessuto non tessuto della densità di 400 /mq; uno strato di sabbia dello spessore di 50 cm; uno strato drenante di ghiaia in cui sono allocati i collettori di adduzione del percolato, dello spessore di 50 cm e di un metro di larghezza. Dalla predetta relazione tecnica risulterebbe, dunque, che lo strato di argilla dello spessore di un metro è previsto nel sistema di impermeabilizzazione del fondo della discarica e non è stato sostituito dal manto bentonitico. Con riferimento a quest'ultimo, sempre secondo quanto previsto nella relazione tecnica AIA, lo stesso è caratterizzato da una permeabilità K<= 5x10-11 m/s viene aggiunto quale ulteriore elemento di impermeabilizzazione in quanto avente caratteristiche di impermeabilità superiori di due ordini di grandezza rispetto allo strato geologico naturale di materiale argilloso con permeabilità K<= 10-9 m/s.
      Occorre, ad ogni modo, evidenziare quanto fatto presente dall'ARPA Puglia sulla vicenda in esame. L'Agenzia ha comunicato, in particolare, di non essere intervenuta nella specifica trattazione delle difformità costruttive segnalate dal Comune di Grottaglie e di aver espresso parere negativo sulla compatibilità ambientale del progetto. L'ARPA ha segnalato, altresì, di essere intervenuta ad adiuvandum nel giudizio instaurato dai Comuni di Grottaglie, Carosino e San Marzano di San Giuseppe innanzi al TAR per la Puglia Lecce – Sezione Seconda (R.G. n.  615/2018), per l'annullamento – previa sospensione cautelare – della Determinazione Dirigenziale n.  45 del 5 aprile 2018, avente ad oggetto il giudizio di compatibilità ambientale, il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale e l'accertamento Pag. 83di compatibilità, per la modifica sostanziale inerente l'impianto denominato III Lotto, in località Torre Caprarica Grottaglie presentato dalla Linea Ambiente S.r.l..
      In merito al predetto giudizio, si ritiene opportuno evidenziare che, all'esito della Camera di Consiglio, il Giudice amministrativo, con ordinanza del 27 giugno 2018 n.  324, «ritenuto che le esigenze dei ricorrenti sono tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito», ha fissato l'udienza pubblica al 28 novembre 2018.
      Nelle more della definizione del giudizio, l'ARPA ha segnalato che sta proseguendo sia con le attività ordinarie di controllo e monitoraggio sia alla predisposizione in contraddittorio del Piano di Monitoraggio e Controllo.
      Alla luce delle informazioni esposte, si è pertanto in attesa di conoscere la decisione del giudice amministrativo circa l'eventuale annullamento della Deliberazione Dirigenziale provinciale 45/2018 che ha concluso il procedimento amministrativo VIA/AIA sul progetto della discarica.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare e dell'acquacoltura ottenuta con metodo biologico. Testo unificato C. 290-410-1314-1386.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

      La VIII Commissione,
          esaminato, per le parti di competenza, il testo unificato C. 290-410-1314-1386 recante «Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare e dell'acquacoltura ottenuta con metodo biologico», quale risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito, nel corso dell'esame in sede referente;
          apprezzati i richiami alle finalità generali di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, di salvaguardia della biodiversità, di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di sviluppo sostenibile;
          valutata positivamente la disciplina dei distretti biologici di cui all'articolo 11, come integrata nel corso dell'esame presso la Commissione di merito attraverso la previsione, tra i requisiti, della presenza in essi di aree paesaggisticamente rilevanti e delle aree comprese nella rete europea «Natura 2000», che prevede, tra le finalità dei distretti, la garanzia degli ecosistemi, la promozione dell'economia circolare, l'impiego di processi produttivi che salvaguardino l'ambiente e la riduzione dell'uso della plastica;
          preso atto che gli articoli 12, 13 e 14, perseguono la comune finalità di rafforzare i meccanismi di tutela dei beni ambientali,
      esprime

PARERE FAVOREVOLE

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