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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 11 luglio 2018

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEL PDL 336 E ABB.

Pdl 336 e abb. – Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Discussione generale: 6 ore e 30 minuti.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 4 minuti
(con il limite massimo di 16 minuti per ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 46 minuti
 MoVimento 5 Stelle 56 minuti
 Lega – Salvini premier 45 minuti
 Partito Democratico 44 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 43 minuti
 Fratelli d'Italia 34 minuti
Liberi e Uguali 32 minuti
 Misto: 32 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani
  all'Estero
9 minuti
  Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 6 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 6 minuti
  +Europa-Centro Democratico 5 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta dell'11 luglio 2018.

  Baldino, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Brescia, Buffagni, Carfagna, Carinelli, Castelli, Castiello, Cirielli, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, De Micheli, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Frusone, Fugatti, Galizia, Galli, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giorgetti, Grande, Grillo, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Manzato, Micillo, Molteni, Morelli, Morrone, Nevi, Picchi, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Scagliusi, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tofalo, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 10 luglio 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   PINI: «Modifica all'articolo 122 del codice civile, in materia di cause di impugnazione del matrimonio» (895);
   PRESTIGIACOMO ed altri: «Modifiche alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, concernenti l'istituzione delle autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale 2 e dello Stretto di Messina» (896);
   CATALDI ed altri: «Agevolazioni fiscali e contributive per l'incentivazione di investimenti da parte di imprese estere nelle aree economicamente depresse del territorio nazionale» (897);
   APREA: «Estensione del piano nazionale di innovazione ordinamentale per la sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado a tutte le istituzioni scolastiche» (898);
   APREA: «Disposizioni concernenti le facoltà di assunzione del personale da parte delle università statali e istituzione del fondo punti organico» (899).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di inchiesta parlamentare.

  In data 10 luglio 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di inchiesta parlamentare d'iniziativa dei deputati:
   SALTAMARTINI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della produzione e della diffusione di merci contraffatte o usurpative nel campo commerciale nonché della pirateria elettronica e digitale e del commercio abusivo» (Doc. XXII, n. 26);
   DE TOMA e VALLASCAS: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della diffusione delle merci contraffatte e delle merci usurpative nel campo commerciale nonché della pirateria elettronica e digitale e del commercio abusivo» (Doc. XXII, n. 27);
   BRUNO BOSSIO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni statali e locali e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione» (Doc. XXII, n. 28).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge VIGNAROLI ed altri: «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e altre disposizioni per il contrasto dell'obsolescenza programmata dei beni di consumo» (73) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Carabetta.

Ritiro di proposte di legge.

  In data 10 luglio 2018 la deputata Businarolo ha comunicato di ritirare le seguenti proposte di legge:
   BUSINAROLO: «Modifiche al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, in materia di procedure concorsuali» (883);
   BUSINAROLO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli allontanamenti dei minori dalle famiglie e sulle situazioni di incompatibilità e di conflitto di interessi di componenti privati presso i tribunali e le corti di appello per i minorenni» (884);
   BUSINAROLO: «Modifica all'articolo 184 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni per l'istituzione della raccolta differenziata dei mozziconi dei prodotti da fumo» (885).

  Le proposte di legge saranno pertanto cancellate dall'ordine del giorno.

  In data 10 luglio 2018 la deputata Meloni ha comunicato, anche a nome dei cofirmatari, di ritirare la seguente proposta di legge:
   MELONI ed altri: «Norme per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo patologico, nonché in materia di pubblicità del gioco d'azzardo, di tutela dei minori e di disciplina dell'apertura di sale da gioco» (316).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

  In data 10 luglio 2018 il deputato Carabetta ha comunicato di ritirare la seguente proposta di legge:
   CARABETTA: «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e altre disposizioni per il contrasto dell'obsolescenza programmata dei beni di consumo» (872).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:  

   I Commissione (Affari costituzionali):
  BOLDRINI ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza» (105) Parere delle Commissioni II, III, V, VII, XII e XIV.

   II Commissione (Giustizia):
  COLLETTI ed altri: «Modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati» (765) Parere delle Commissioni I e V;
  COLLETTI ed altri: «Modifica dell'articolo 416-ter del codice penale concernente lo scambio elettorale politico-mafioso» (766) Parere della I Commissione.

Assegnazione di proposte di inchiesta parlamentare a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, le seguenti proposte di inchiesta parlamentare sono assegnate, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  CIRIELLI e SILVESTRONI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'amministrazione delle province» (Doc. XXII, n. 1) Parere delle Commissioni II, V, VII e VIII;
  CIRIELLI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo» (Doc. XXII, n. 2) Parere delle Commissioni II e V.

   XII Commissione (Affari sociali):
  CIRIELLI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul funzionamento e sulla gestione del servizio sanitario in Campania» (Doc. XXII, n. 11) Parere delle Commissioni I, II e V.
  CARDINALE: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla povertà in Italia» (Doc. XXII, n. 13) Parere delle Commissioni I, II, V e VII.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 10 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Investimenti immobiliari italiani – Società di gestione del risparmio (INVIMIT Sgr Spa), per l'esercizio 2016, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 43).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 28 giugno 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 11, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, la relazione sulle erogazioni effettuate in favore dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali e dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, aggiornata al 5 giugno 2018 (Doc. CLXVII, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 5 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, la relazione d'inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo concernente l'incidente occorso a un aeromobile in prossimità aeroporto di Roma Urbe il 28 ottobre 2017.

  Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 10 luglio 2018, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla messa a punto, sulla convalida e sulla legalizzazione di metodi alternativi alla sperimentazione animale nel settore dei cosmetici (2015-2017) (COM(2018)531 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni riunite X (Attività produttive) e XII (Affari sociali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 10 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione della direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità (COM(2018)492 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione del regolamento (UE) n. 549/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea, e sull'applicazione delle deroghe concesse (COM(2018)506 final);
   Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo – Prima relazione biennale sui progressi compiuti nello sviluppo dell'unione doganale dell'Unione europea e della sua governance (COM(2018)524 final).

Annunzio di sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 3 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 5, comma 3, lettera a-bis), della legge 23 agosto 1988, n. 400, la seguente sentenza pronunciata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano, divenuta definitiva nel mese di maggio 2018, che è inviata alla II Commissione (Giustizia) e alla III Commissione (Affari esteri):
   sentenza 1o febbraio 2018, V.C. contro Italia, n. 54227/14, in materia di sottoposizione a pene o trattamenti inumani o degradanti e di rispetto della vita privata e familiare. Constata la violazione degli articoli 3 e 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo in quanto le autorità competenti, precisamente il tribunale per i minorenni e i servizi sociali non hanno adottato, in tempo utile, misure di protezione adeguate per impedire gli abusi di cui la ricorrente è stata vittima (Doc. XX, n. 5).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettere in data 28 giugno 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Canzo (Como), Figino Serenza (Como), Gioia del Colle (Bari), Mollia (Vercelli), Paderno Dugnano (Milano), San Giorgio Piacentino (Piacenza), San Polo Matese (Campobasso) e Vastogirardi (Isernia).

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Difensore civico della provincia autonoma di Trento.

  Il Difensore civico della provincia autonoma di Trento, con lettera in data 25 giugno 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, della legge 15 maggio 1997, n. 127, la relazione sull'attività svolta dallo stesso Difensore civico nell'anno 2017 (Doc. CXXVIII, n. 7).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 22 giugno 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4 e 10 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
   alla III Commissione (Affari esteri) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale:
  al dottor Sergio Ferdinandi, l'incarico di consigliere ministeriale per consulenza, ricerca, studio e coordinamento in materia giuridica, amministrativa e di bilancio presso la Direzione generale per le risorse e l'innovazione;
   alla V Commissione (Bilancio) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
  al dottor Francesco Paolo Schiavo, l'incarico di direttore della Direzione dei sistemi informativi e dell'innovazione, nell'ambito del Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi;
   alla VII Commissione (Cultura) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca:
  alla dottoressa Anna Cammalleri, l'incarico di direttore dell'Ufficio scolastico regionale per la Puglia.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative volte ad evitare la pratica, da parte del Governo, di procedere all'annuncio di provvedimenti normativi di cui non risulti tempestivamente conoscibile il testo – 3-00064

   FORNARO. — Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e per la democrazia diretta. — Per sapere – premesso che:
   è trascorsa più di una settimana dall'annuncio dell'approvazione in Consiglio dei ministri del decreto-legge recante «Misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese», meglio noto come «decreto dignità», il cui testo – al momento della stesura di questa interrogazione – ancora non risulta essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale;
   nel corso di questi giorni si sono avvicendate critiche sia da parte della maggioranza che dell'opposizione sul contenuto di un testo che ancora non esiste. Lo stesso Ministro dell'economia e delle finanze ha sollevato la questione e sollecitato un cambio di rotta pragmatico, affermando, come si evince da organi di stampa, che «non si può fare un annuncio al giorno» –:
   quali iniziative intenda assumere il Governo affinché questo inaccettabile modus operandi possa terminare. (3-00064)


Iniziative per proseguire l’iter volto ad attribuire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alle regioni che ne abbiano manifestato l'interesse, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione – 3-00065

   INVERNIZZI, MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, SEGNANA, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZANOTELLI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 116, terzo comma, della Costituzione prevede che, con legge dello Stato, approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, previa intesa con la regione interessata, possano essere attribuite alle regioni a statuto ordinario ulteriori forme di autonomia;
   per attivare tale procedura, il 19 giugno 2014, il consiglio regionale del Veneto ha approvato due leggi, la n. 15 del 2014, volta a prevedere un referendum consultivo sull'autonomia del Veneto, e la n. 16 del 2014, volta all'indizione di un referendum sull'indipendenza del Veneto;
   la Corte costituzionale, con la sentenza n. 118 del 2015, se per un verso ha dichiarato illegittima la legge n. 16 – quella sull'indipendenza del Veneto –, viceversa ha ritenuto conforme alla Costituzione la legge n. 15, che conteneva il quesito consultivo sull'autonomia;
   il 22 ottobre 2017 si è pertanto svolto con successo il referendum popolare consultivo nella regione Veneto, il quale ha avuto un esito largamente positivo;
   peraltro, nella stessa data del 22 ottobre 2017, un analogo referendum consultivo si è tenuto in Lombardia;
   a sua volta, l'Emilia-Romagna aveva avviato un confronto interistituzionale finalizzato al raggiungimento del medesimo obiettivo, indicato nell'articolo 116, terzo comma della Costituzione;
   date queste premesse, tutte e tre le regioni hanno avanzato al Governo la richiesta di avviare i negoziati volti alla sottoscrizione delle rispettive intese;
   il 28 febbraio 2018 sono stati dunque sottoscritti tre accordi preliminari, rispettivamente con il Veneto, la Lombardia e l'Emilia-Romagna per avviare il percorso di attuazione della citata disposizione costituzionale –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo per proseguire l’iter volto ad attribuire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia a ciascuna delle regioni interessate, che hanno manifestato l'intenzione di attuare l'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
(3-00065)


Iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento alla promozione di un piano straordinario di assunzioni in relazione alle necessità del settore – 3-00066

   CARBONARO, GALLO, CASA, ACUNZO, AZZOLINA, BELLA, FRATE, LATTANZIO, MARIANI, MARZANA, MELICCHIO, NITTI, TESTAMENTO, TORTO, TUZI e VILLANI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   le molteplici dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate dal Ministro interrogato sottolineano la necessità e la volontà di rafforzare le politiche di tutela e di valorizzazione del patrimonio italiano, accogliendo, così, auspicabilmente un nuovo orientamento culturale incentrato sulla riflessione che il patrimonio italiano non è solo una fonte di spesa così come fin adesso considerato;
   durante la XVII legislatura la Commissione 7a del Senato della Repubblica ha promosso un'indagine conoscitiva sulla «Mappa dell'abbandono dei luoghi culturali», nelle cui risultanze si è anche sottolineato come la fruibilità dei luoghi di cultura debba essere supportata da adeguati finanziamenti volti a favorire l'apertura e l'usabilità dei luoghi, sia dal punto di vista strutturale che logistico;
   sempre nella XVII legislatura è stato previsto che la tutela, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale rientrano fra i livelli essenziali delle prestazioni e che l'apertura al pubblico dei luoghi della cultura costituisce un servizio pubblico essenziale;
   gestire l'immenso patrimonio culturale italiano affinché possa essere volano di una rinascita dell'attenzione al «bello» nelle sue molteplici sfaccettature e possibilità significa, in primis, permettere ai visitatori un accesso continuo ai servizi che ne consentano il pieno apprezzamento da parte degli utenti;
   particolarmente grave si è ritenuto quanto avvenuto agli scavi di Ercolano e Pompei quando a Natale 2014 e Capodanno 2015, a causa della carenza di personale di vigilanza, i cancelli sono rimasti chiusi a turisti italiani e stranieri. A tale riguardo a nulla è valsa la dichiarazione della soprintendenza che si dichiarava amareggiata per i disagi causati;
   l'esempio di Ercolano e Pompei evidenzia la criticità della situazione che da tempo ormai grava sui siti e sui luoghi di cultura, bisognosi di personale che ne garantisca non solo l'apertura ma anche la fruibilità –:
   se il Ministro interrogato intenda intervenire con politiche di valorizzazione dell'immenso patrimonio culturale italiano, promuovendo un piano straordinario di assunzioni di personale che risponda efficacemente alle necessità esposte. (3-00066)


Elementi in merito al trasferimento di risorse tra dicasteri in relazione al previsto riordino delle competenze in materia di turismo – 3-00067

   ASCANI, PICCOLI NARDELLI, ANZALDI, CIAMPI, DE MARIA, DI GIORGI, PRESTIPINO, ROSSI, GRIBAUDO, FIANO e ENRICO BORGHI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — per sapere – premesso che:
   il Consiglio dei ministri del 2 luglio 2018 ha approvato un decreto-legge che trasferisce al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo;
   nel 2013, il trasferimento di dette funzioni dalla Presidenza del Consiglio dei ministri al Ministero per i beni e le attività culturali ha consentito di avviare politiche del turismo collegate alla straordinaria potenzialità culturale del Paese;
   nel 2017, grazie alle misure promosse dal 2014, con il cosiddetto decreto-legge « Art bonus» a oggi, le strutture ricettive italiane hanno registrato il record di 122 milioni di arrivi e oltre 427 milioni di presenze totali (Istat) e la spesa dei turisti stranieri è aumentata del 7,2 per cento;
   questo importante rilancio del turismo è stato ottenuto anche tramite azioni di valorizzazione del patrimonio culturale, come confermano le previsioni del piano strategico del turismo 2017-2022, la celebrazione dell'anno dei borghi e dell'anno dei cammini o lo stanziamento, con delibera del Cipe del 1o maggio 2016, di 1 miliardo di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il piano «Turismo e cultura»;
   il citato decreto-legge prevedrebbe il trasferimento al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di tutte le risorse umane, finanziarie e strumentali impiegate a vario titolo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il turismo, con evidente indebolimento dell'amministrazione del patrimonio culturale;
   la scelta infelice di rompere l'integrazione organizzativa tra politiche del turismo e quelle della cultura appare irragionevole perché mira esclusivamente a potenziare uno specifico dicastero diverso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per di più meno legato al turismo di altri, quale per esempio il Ministero dello sviluppo economico, a cui innanzitutto spetterebbero le funzioni di promozione del made in Italy;
   tale potenziamento di un singolo dicastero a danno della cultura trova conferma nel fatto che gli uffici competenti in materia di turismo, nel passaggio da un Ministero all'altro, si triplicheranno perché a una direzione generale si sostituirà un dipartimento, dotato di ben due direzioni generali –:
   quale sia la reale entità delle risorse che saranno trasferite da un Ministero all'altro e con quali risorse il Ministro interrogato intenda assicurare che si proseguano le importanti azioni di valorizzazione del patrimonio culturale in collegamento con il turismo intraprese dal 2014 a oggi e citate in premessa. (3-00067)


Chiarimenti in merito alla possibilità di utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo per finanziare il reddito di cittadinanza – 3-00068

   D'ATTIS, GELMINI, OCCHIUTO, MULÈ e GIACOMONI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
   due settimane fa, il gruppo parlamentare Forza Italia-Berlusconi Presidente ha presentato l'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-00036 al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, per chiedere quali fossero le risorse che il Governo intende impiegare per garantire l'operatività del reddito di cittadinanza già dal 2018, nella considerazione che il Fondo sociale europeo non potrà essere utilizzato per finanziare tale misura, come evidenziato dalla Commissaria europea al welfare, Marianne Thyssen, la quale ha ribadito nel recente vertice di Lussemburgo che il Fondo sociale europeo può essere utilizzato come fonte complementare per sostenere misure volte a rafforzare i servizi pubblici per l'impiego, la formazione, per combattere la disoccupazione giovanile, ma non per sostituire la spesa nazionale, né per misure ordinarie o solo per politiche passive del lavoro e, quindi, misure di carattere permanente;
   rispetto a tale domanda il Ministro Di Maio non ha fornito alcuna risposta e ciò è da considerarsi di eccezionale gravità, sia perché sulla misura relativa al reddito di cittadinanza il MoVimento 5 Stelle ha costruito gran parte della propria campagna elettorale ad avviso degli interroganti illudendo migliaia di cittadini, sia perché il Fondo sociale europeo è richiamato dal contratto di governo Lega-MoVimento 5 Stelle come la principale fonte di finanziamento di tale misura, sia e soprattutto perché il responsabile di due dicasteri strategici quali quello del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico, oltre che Vice Presidente del Consiglio dei ministri dell'attuale Governo non è stato in grado di fornire alcuna indicazione precisa sulle fonti di copertura che saranno utilizzate per garantirne l'operatività del reddito di cittadinanza a partire dal 2018;
   il Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni Tria, aveva già espresso varie riserve sulla possibilità di varare il reddito di cittadinanza in questo momento e pure il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, si è visto costretto a evidenziare in occasione delle comunicazioni sul Consiglio europeo del 28 giugno 2018 che la negoziazione dei nuovi fondi sociali europei potrà essere proposta solo per il ciclo di programmazione 2021-2027, sgombrando il campo da qualsiasi ipotesi di utilizzo di quelle risorse per finanziare il reddito di cittadinanza non solo nel 2018 ma anche successivamente –:
   se il Ministro interrogato, alla luce di quanto descritto in premessa, intenda confermare l'impossibilità di finanziare il reddito di cittadinanza con le risorse del Fondo sociale europeo non solo nel 2018, ma addirittura sino al 2021. (3-00068)


Chiarimenti in ordine alla posizione assunta dal Governo nell'ambito del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018, con particolare riferimento alla riforma della governance dell'Unione monetaria europea – 3-00069

   FIDANZA, LOLLOBRIGIDA, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MASCHIO, MELONI, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
   il Consiglio europeo e l'Euro-summit del 28-29 giugno 2018 hanno affrontato il tema della riforma della governance dell'Unione monetaria europea, a partire dal pacchetto di proposte della Commissione europea del 6 dicembre 2017;
   tale appuntamento è stato preceduto, nelle settimane antecedenti, da un vertice franco-tedesco dal quale è scaturita la cosiddetta «dichiarazione di Meseberg», nella quale la Cancelliera Merkel e il Presidente Macron hanno espresso sostegno per una riforma che porti il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) a svolgere la funzione di backstop (garanzia) nei confronti dell'attuale Fondo di risoluzione unico delle crisi bancarie (Srf), configurandosi come il primo passo per l'istituzione di un vero e proprio Fondo monetario europeo (Fme);
   le conclusioni del Consiglio europeo e dell'Euro-summit, che hanno ricevuto un sostegno unanime (quindi anche da parte del Governo italiano), sembrano avallare, ad avviso degli interroganti, l'impostazione franco-tedesca;
   tale impostazione prevede, inoltre, l'incorporazione del Fiscal compact e dello stesso Meccanismo europeo di stabilità nel corpus giuridico dell'Unione europea, nonché la creazione di un bilancio unico per l'eurozona e l'istituzione di un unico Ministro delle finanze per gli Stati membri che vi aderiscono;
   l'evoluzione dell'attuale Meccanismo europeo di stabilità in Fondo monetario europeo porterebbe con sé sempre più vincolanti condizionalità macroeconomiche e un'ulteriore, e forse definitiva, cessione di sovranità economica e politica ad istituzioni europee che esulano dal controllo democratico dei cittadini, istituzionalizzando per gli Stati ad alto debito quella trojika che ha già messo in ginocchio la Grecia;
   intervenendo nel dibattito parlamentare del 27 giugno 2018 sulle comunicazioni per l'imminente Consiglio europeo, il Presidente del Consiglio dei ministri aveva positivamente dichiarato: «Non vogliamo un Fondo monetario europeo che, lungi dall'operare con finalità perequative, finisca per costringere alcuni Paesi verso percorsi di ristrutturazione predefiniti» e «non vogliamo pericolose duplicazioni con i compiti della Commissione europea per la sorveglianza fiscale, che rischierebbero di delegittimare la base democratica di funzioni essenziali per la stabilità finanziaria» –:
   per quali ragioni il Governo abbia condiviso le conclusioni del Consiglio europeo, venendo meno a giudizio degli interroganti all'impegno assunto in Aula dal Presidente del Consiglio dei ministri il 27 giugno 2018, e se in futuro, tenendo fede a quanto enunciato, sia pronto a rimettere in discussione questo processo fino ad avvalersi del diritto di veto in sede di Consiglio europeo, per bloccare una riforma che rischia di ledere irrimediabilmente la sovranità nazionale. (3-00069)