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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 18 settembre 2018

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 18 settembre 2018.

  Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Cardinale, Carfagna, Carinelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Barba, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Fugatti, Galizia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Picchi, Raduzzi, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Scoma, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tofalo, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Cardinale, Carfagna, Carinelli, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Barba, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Fugatti, Galizia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Guerini, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Picchi, Raduzzi, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Scoma, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tofalo, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 17 settembre 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   TOCCAFONDI: «Introduzione dell'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza e alla Costituzione nella scuola primaria e secondaria» (1166);
   BIGNAMI: «Delega al Governo per l'introduzione di norme in materia di repressione della pratica dell'accattonaggio» (1167);
   BALDELLI: «Introduzione dell'articolo 14-bis del decreto legislativo 29 luglio 2015, n. 129, in materia di sanzione per la violazione del diritto dei passeggeri alla compensazione economica connessa al prezzo del biglietto in caso di ritardo all'arrivo» (1168).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di una domanda di autorizzazione all'utilizzazione dei verbali e delle registrazioni delle conversazioni o comunicazioni intercettate.

   Con nota pervenuta il 17 settembre 2018, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha trasmesso alla Presidenza della Camera una domanda di autorizzazione all'utilizzazione dei verbali e delle registrazioni delle conversazioni o comunicazioni intercettate nei confronti di Lello DI GIOIA, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento penale n. 261/17 NR. La domanda è stata assegnata in pari data alla competente Giunta per le autorizzazioni.

   Copia della domanda sarà stampata e distribuita (Doc. IV, n. 1).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 17 settembre 2018, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – 11a relazione finanziaria della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) – Esercizio finanziario 2017 (COM(2018) 629 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commisione (Agricoltura);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta, a nome dell'Unione europea, nel Comitato europeo per l'elaborazione di norme per la navigazione interna e nella Commissione centrale per la navigazione sul Reno sull'adozione di norme relative alle qualifiche professionali nel settore della navigazione interna (COM(2018) 642 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Rafforzare il quadro dell'Unione per la vigilanza prudenziale e antiriciclaggio degli istituti finanziari (COM(2018) 645 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze).

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con lettera in data 12 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 18 agosto 2015, n. 141, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente i requisiti minimi e le modalità relativi alle attività di agricoltura sociale (48).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura), che dovrà esprimere il prescritto parere entro l'8 ottobre 2018.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

Iniziative volte ad incrementare i controlli di qualità sui prodotti destinati agli istituti scolastici nell'ambito del programma «Frutta nelle scuole» – 3-00168; 3-00172

A) Interrogazioni

   GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il programma «Frutta nelle scuole» è un progetto introdotto dal regolamento (CE) n. 1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdure da parte dei bambini con uno stanziamento importante (per il 2017/2018 Ansa.it parla di circa 31 milioni di euro);
   come si apprende dal sito www.fruttanellescuole.gov.it il progetto è stato confermato anche per l'anno scolastico 2018/2019 ed è possibile ad oggi per gli istituti scolastici partecipare allo stesso tramite sottoscrizione;
   tra le iniziative, oltre alla distribuzione di prodotti ortofrutticoli e all'informazione rivolta a genitori e insegnanti, erano previste visite a fattorie didattiche, creazione di orti scolastici, sistemi multilingue per la promozione del territorio e dei suoi prodotti;
   il programma «Frutta nelle scuole» in Italia è gestito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo e fino ad oggi ha coinvolto decine di migliaia di studenti, ma i risultati sono ancora lontani dal poter essere considerati soddisfacenti, a fronte di un'ingente somma di denaro pubblico investito;
   sono stati molti i casi in cui insegnanti e genitori si sono lamentati per la qualità discutibile dei prodotti distribuiti: acerbi, troppo maturi, fuori stagione (e quindi di provenienza estera) o addirittura ammuffiti;
   uno dei casi sopra citati è stato posto il 15 maggio 2018 all'attenzione dell'interrogante, alla quale è stato segnalato che sul proprio territorio di residenza sarebbe stata servita, nell'ambito del già citato programma «Frutta nelle scuole», frutta acerba, marcescente o prossima a tale stato;
   il tema è stato affrontato anche con diversi atti di sindacato ispettivo dell'interrogante durante la XVII legislatura, tra cui l'interrogazione n. 5-04671, oltre che dalla stampa di settore, come il sito Il Fatto alimentare mediante diversi articoli, tra cui si segnala quello dal titolo «“Frutta ammuffita” acerba o immangiabile: il progetto “Frutta nelle scuole” è un fallimento»;
   passati 3 anni dall'articolo sopra citato, pare che le segnalazioni sulle problematiche già esposte permangano, come è possibile leggere dall'articolo pubblicato sul sito www.ilfattoquotidiano.it del 30 gennaio 2018 dal titolo «Frutta e verdura agli alunni. Le denunce: arrivano “sporche” o “con la muffa”» –:
   come tale stato di degrado si concili con la promozione della qualità dei prodotti ortofrutticoli;
   se non si ritenga di aumentare i controlli di qualità sui prodotti destinati agli istituti scolastici nell'ambito del programma «Frutta nelle scuole».
(3-00168)


(17 settembre 2018)

(ex 5-00023 del 5 giugno 2018)

   BIGNAMI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   da fonti stampa (Il Resto del Carlino del 23 maggio 2018) si apprende dell'incredibile quanto inaccettabile episodio occorso in una classe della scuola primaria Croce Coperta a Bologna, dove sono state servite carote marce e maleodoranti nell'orario di merenda. Era già capitato con le albicocche qualche giorno prima ed episodi analoghi si erano verificati anche nella scuola primaria Casaralta, sempre a Bologna, come debitamente riportato dagli organi di stampa locali (Il Resto del Carlino del 28 febbraio 2018);
   le merende monoporzione, a base di frutta e verdura, sono parte del programma finanziato – con fondi dell'Unione europea – dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo denominato «Frutta e verdura nelle scuole»;
   sul sito web dedicato www.fruttanellescuole.gov.it è allegato un documento denominato «Monitoraggio frutta e verdura nelle scuole – anno scolastico 2016-2017», nel quale, a pagina 15, pur evidenziandosi un gradimento complessivo della qualità dei prodotti, viene riportato: «Non sono mancate, tuttavia, scuole (intorno al 6 per cento) che hanno parlato di scadente qualità della frutta e della verdura, magari in avanzato stato di maturazione o troppo acerba, in alcuni casi non utilizzabile. Altre hanno dichiarato che sarebbe opportuno fornire alle classi i prodotti locali, a chilometro zero»;
   a pagina 22 del medesimo report si legge che: «La relazione fra scuola e fornitori è giudicata molto positiva nel 25 per cento dei casi, abbastanza positiva nel 62 per cento. È una situazione che può essere associata all'assenza di problemi nella distribuzione, evidenziata dal 64 per cento degli istituti rispondenti. Non è tuttavia da sottovalutare il 36 per cento di scuole che ha invece posto in risalto l'esistenza di problemi, con quote più marcate nelle zone di fornitura Trentino-Alto Adige-Veneto ed Emilia-Romagna-Friuli Venezia Giulia-Marche (...). Le principali difficoltà fanno riferimento, in ordine di importanza, alla qualità delle singole forniture, alla puntualità delle consegne, alla corretta quantità delle forniture» –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se abbia notizie aggiornate al riguardo;
   se risultino eventualmente verifiche in corso anche da parte del Comando dei carabinieri per la tutela della salute;
   quali iniziative si intendano promuovere al fine di avviare una verifica puntuale in relazione alla qualità dei cibi proposti;
   quali forme di controllo siano previste sulla qualità dei cibi offerti agli alunni e, in caso di carenze o mancanze da parte dei fornitori, quali provvedimenti possano essere assunti;
   se si intenda fornire un quadro riepilogativo dei provvedimenti effettivamente assunti in relazione alla scarsa qualità dei prodotti proposti e delle iniziative intraprese per risolvere tali criticità.
(3-00172)


(17 settembre 2018)

(ex 4-00359 del 5 giugno 2018)

Iniziative volte al riconoscimento dello stato di calamità naturale a favore dei territori della provincia di Torino colpiti da eccezionali precipitazioni tra il 2 e il 3 luglio 2018 – 3-00054

B) Interrogazione

   GARIGLIO e BONOMO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2018 si è registrata nel torinese una violenta tempesta di pioggia, evento che purtroppo ha fatto registrare una vittima, annegata in auto in un sottopasso tra Feletto e Rivarolo;
   l'evento atmosferico ha provocato anche ingentissimi danni all'agricoltura, con intere coltivazioni di mais andate distrutte, alberi abbattuti e aziende allagate;
   purtroppo, la sistematicità con cui si verificano simili calamità atmosferiche sta mettendo in ginocchio l'intero comparto agricolo;
   a partire dalle prossime ore si procederà alla verifica e alla conta dei danni –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il comprensorio colpito dal citato evento atmosferico.
(3-00054)


(4 luglio 2018)

Iniziative relative alle criticità della gestione delle domande per il riconoscimento dello status di rifugiato, alla luce dei rilievi in materia sollevati dalla Corte dei conti – 2-00005

C) Interpellanza

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   va richiamata la delibera della Corte dei conti – sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato del 7 marzo 2018 in tema di prima accoglienza dei migranti, cui si rimanda per ogni altro ulteriore dettaglio;
   nel 2016 sono sbarcati sul territorio nazionale più di 181 mila migranti; nel 2015 ne erano giunti circa 153 mila. Per la loro accoglienza gli impegni finanziari ammontano complessivamente a 1,7 miliardi di euro nel 2016, di cui 1,29 miliardi per la prima accoglienza, 266 milioni per la seconda accoglienza e 111,5 milioni per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati;
   l'Unione europea ha contribuito, nel 2016, per mezzo di «Frontex» per 8,1 milioni di euro e, per mezzo del Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Fami) per 38,7 milioni di euro, risorse che rappresentano soltanto il 2,7 per cento rispetto all'onere gravato sul bilancio dello Stato. A ciò deve aggiungersi la stima delle spese per le mancate ricollocazioni di migranti negli altri Paesi europei che, alla data del 15 ottobre 2017, ammonta a non meno di 762,5 milioni di euro;
   nelle strutture di accoglienza i migranti restano per tutto il periodo in cui la domanda di asilo è oggetto di esame, oltre sei mesi, salvo ricorsi;
   il costo medio pro capite per migrante è oscillato, nel 2013, da un minimo di 4,97 euro per la Sicilia e di 11,63 euro per la Puglia, fino ad un massimo di 56,16 euro per l'Emilia-Romagna; solo per il centro di identificazione ed espulsione di Modena la spesa è stata di 167,81 euro pro capite. Nel 2015 il costo pro capite in Emilia-Romagna è sceso a 33,48 euro;
   scrive la Corte dei conti che la gestione di ogni domanda di asilo è costata in media 203,95 euro, cui vanno ad aggiungersi i costi per le varie fasi di giudizio e per l'impiego del gratuito patrocinio. Nel 2016, il 56 per cento delle richieste è stato respinto e solo il 13 per cento dei richiedenti asilo ha ottenuto lo status di rifugiato; la maggioranza dei richiedenti è, infatti, costituita da «migranti economici» che non fuggono da situazioni di aperto conflitto, ma partono dal Paese di origine spinti dall'aspettativa di migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro;
   i migranti cui non viene riconosciuta alcuna protezione diventano irregolari, «rimpatriarli è complesso e oneroso, essi restano sul territorio senza diritti, facilmente inseribili anche nei circuiti delle attività illecite e malavitose». La Corte dei conti auspica, pertanto, la creazione di un metodo di valutazione e vaglio maggiormente celere, «qualificate commissioni ristrette» che assumano, in tempi brevissimi, i relativi provvedimenti in relazione alle domande pervenute, evitando di riconoscere un «diritto di permanenza indistinto» a tutti coloro che sbarcano;
   la Corte dei conti sottolinea come tale situazione evidenzi «perplessità circa la tenuta dei conti da parte dei locali uffici territoriali del Governo» e circa la gestione contabile del fenomeno migratorio nel suo complesso, svelando inoltre «un aspetto sintomatico di disordine contabile che certamente non salvaguarda i principi di buona amministrazione, ma che dovrebbe indurre il Ministero a rimeditare un ritorno tempestivo alle regole di contabilità ordinaria» –:
   se e in che modo si intenda rispondere alle sollecitazioni della Corte dei conti e con quali tempistiche;
   quali iniziative si intendano mettere in campo per accelerare le procedure di riconoscimento o diniego della protezione internazionale e/o dello status di rifugiato e per perseguire un'efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto all'accoglienza.
(2-00005) «Bignami».


(10 aprile 2018)

Iniziative di competenza in merito all'occupazione abusiva del palazzo «del Picchetto» sito nel centro di Livorno – 3-00009

D) Interrogazione

   POTENTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il palazzo «del Picchetto», o più semplicemente noto come «Picchetto», di proprietà pubblica, sorge nel centro di Livorno, lungo la Via Grande, delimitando al contempo il lato nord-occidentale di Piazza Guerrazzi. Fu costruito nel 1701 su disegno del celebre architetto Giovan Battista Foggini. Fu ristrutturato ed ampliato da Giovanni del Fantasia per volere del granduca Cosimo III de’ Medici;
   l'edificio, che si inserisce a pochi metri dal Cisternino di città e dal monumento a Francesco Domenico Guerrazzi, è stato sede, fino ad un recente passato, del comando di presidio (XX comando zona); nel 2016 fu occupato abusivamente da alcune famiglie sfrattate;
   alla data del 15 aprile 2017 sul quotidiano Il Tirreno, cronaca di Livorno, era riportata la pubblica denuncia, risalente ad una manifestazione del precedente mese di novembre 2016, in cui il sindacato Asia Usb e alcune famiglie occupanti della città, insieme al comitato per il diritto all'abitare, denunciavano casi di richieste di denaro «alle famiglie in difficoltà per vivere nelle stanze nei palazzi occupati abusivamente (...)». Sempre nel predetto articolo, si riferisce dell'esistenza di un video che racconta uno scenario fino a oggi solo ipotizzato;
   nello stesso articolo il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, parla espressamente di « racket delle case occupate», chiede l'intervento della questura e scrive che il Picchetto «deve essere sgomberato»;
   alla data odierna nulla è ancora stato fatto ed anzi l'intero edificio, visitato in data 6 aprile 2018 dall'interrogante, è oggi occupato da cittadini stranieri che hanno allontanato le precedenti famiglie italiane sfrattate, che ivi si erano insediate. Infatti, in un articolo del 17 aprile 2018 sulle pagine di Livorno Press il sindacato Asia-usb ha ribadito di non avere nulla a che fare con quel complesso, che anzi ha segnalato in più occasioni che all'interno succedono cose irregolari come «un pizzo» che viene pagato dagli occupanti ad alcuni soggetti e che non si sente di escludere che avvenga anche dello spaccio di droga –:
   se e di quali informazioni dispongano la locale questura e la prefettura di Livorno, per quanto di competenza, riguardo al monitoraggio dell'occupazione in corso, agli odierni occupanti e ai fatti denunciati sulla stampa;
   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per impedire il protrarsi di una grave situazione di illegalità, nonché per porre rimedio all'evidente pericolosità che l'attuale uso dell'edificio sta determinando per gli abitanti dei quartieri limitrofi.
(3-00009)


(7 maggio 2018)

Orientamenti del Governo in ordine all'ipotesi della realizzazione di un blocco navale davanti alle coste della Libia, alla luce del piano in materia elaborato dal generale di Corpo d'armata Vincenzo Santo – 3-00096

E) Interrogazione

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in data 15 luglio 2018 gli organi di stampa hanno dato risalto a un preciso piano di contrasto all'emergenza dell'immigrazione clandestina articolato in dodici punti, elaborato dal generale di Corpo d'armata Vincenzo Santo, ex capo di Stato maggiore della Nato in Afghanistan;
   il generale Vincenzo Santo ha pubblicato il predetto piano su Report difesa e lo ha contestualmente presentato al Governo come promemoria;
   il generale Santo, figura certamente autorevole in materia, ha precisato che «il traffico e l'arrivo incontrollato degli immigrati è da considerarsi una vera e propria invasione che mette a rischio la sovranità non solo dell'Italia, ma dell'intera Unione europea»;
   attesa la gravità della situazione e l'inadeguatezza delle risposte italiane ed europee sino ad oggi poste in campo, il generale Santo propone non solo e non tanto la chiusura dei porti, quanto e soprattutto il «blocco navale» davanti alle coste libiche –:
   quale sia l'orientamento del Governo in ordine all'ipotesi della realizzazione di un blocco navale davanti alle coste della Libia e se si intendano assumere iniziative per porre in essere tale soluzione.
(3-00096)


(19 luglio 2018)

Elementi e iniziative in ordine alla traslocazione delle specie animali a rischio nell'ambito della bonifica del Mar Piccolo di Taranto – n. 3-00169

F) Interrogazione

   LABRIOLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel 2014, nell'ambito delle attività di competenza del commissario nominato ad hoc, ha preso il via un piano di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di un'area complessiva di 500 chilometri quadrati, che riguarda i comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montesemola, classificata come una delle più inquinate d'Europa a causa delle numerose fonti di inquinamento che hanno gravato su di essa per decenni e che hanno deteriorato la qualità dell'aria, del suolo, dell'acqua;
   per quanto riguarda nello specifico il Mar Piccolo di Taranto, l'intervento di bonifica ha comportato interventi per la rimozione di 180 fonti inquinanti, più di 500 oggetti depositati sul fondale compresi elettrodomestici, scooter, auto abbandonate, pneumatici;
   il Mar Piccolo rappresenta un ecosistema unico nel quale vivono specie animali di particolare interesse, alcune delle quali in pericolo o in via d'estinzione;
   per valutare concretamente il tipo di intervento da avviare sono state effettuate analisi biologiche delle aree da trattare e predisposto, con il supporto dell'Università di Bari e la collaborazione di Arpa e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, un piano di azione che ha previsto la traslocazione delle specie animali a rischio o di particolare valore faunistico, al fine di una loro salvaguardia;
   le specie non traslocate sono costantemente monitorate;
   non è dato al momento di conoscere dati e modalità relativi a questi spostamenti, né, tantomeno, quali misure precauzionali siano state prese per scongiurare la contaminazione del delicato ecosistema a causa del rilascio di sostanze tossiche o altamente inquinanti, quali, a mero titolo esemplificativo, oli lubrificanti, combustibili, liquidi per batterie –:
   quali siano le quantità e le qualità di specie prelevate e la destinazione degli spostamenti e se questi saranno di natura permanente o solo temporanea;
   se, nel corso delle procedure di trasferimento, si siano registrati danni anche irreversibili alle specie animali.
(3-00169)


(17 settembre 2018)

(ex 4-00147 del 7 maggio 2018)

Elementi e iniziative in merito al prelievo di alcuni documenti storici presenti a «Villa Verdi», sita nel comune di Villanova sull'Arda (località Sant'Agata Verdi) – 3-00170

G) Interrogazione

   FOTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
   Villa Verdi – residenza di Giuseppe Verdi, posta in località Sant'Agata Verdi, nel comune di Villanova sull'Arda (provincia di Piacenza) – di proprietà degli eredi del grande compositore, è soggetta a vincolo del Ministero per i beni e le attività culturali, che ha sancito l'inscindibilità della predetta Villa e dei beni in essa contenuti;
   il 10 gennaio 2017, con provvedimento della soprintendenza archivistica e della direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali, veniva disposto il prelievo di alcuni documenti storici (raccolti in 17 cartelle, relative ad opere del Maestro), e agli eredi veniva formalizzato, da parte della soprintendenza regionale, il deposito degli stessi presso l'Archivio di Stato di Parma, al fine di provvedere alla «archiviazione e digitalizzazione» degli stessi;
   in ordine a detta vicenda, il 21 settembre 2017, l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna (Commissione V) approvava la risoluzione n. 5301, di cui era primo firmatario l'interrogante (Bollettino ufficiale della regione Emilia-Romagna n. 308 del 15 novembre 2017), che impegnava il presidente della giunta regionale «a voler chiedere al signor Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo a disporre, una volta ultimate le procedure avviate di digitalizzazione e archiviazione dei documenti oggetto di “custodia coattiva” temporanea, che i documenti originali, di proprietà privata, facciano ritorno alla famiglia Carrara Verdi presso la casa di Giuseppe Verdi, in località Sant'Agata nel comune di Villanova ed in provincia di Piacenza, consentendo che la consultazione da parte di ricercatori e studiosi avvenga in tal modo nella sede propria di origine, a garanzia e tutela dei diritti degli eredi, compreso il legittimo uso dei diritti di pubblicazione e di riproduzione»;
   nel corso di un recente sopralluogo (il 7 maggio 2018) effettuato a Villa Verdi, gli ispettori della soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia-Romagna hanno stabilito l'inadeguatezza della conservazione dei «carteggi» verdiani, disponendo, seduta stante, il trasferimento degli stessi;
   a giudizio dell'interrogante è opinabile la nota della soprintendenza che evidenzia la possibilità di trasferire la documentazione presso un istituto culturale al fine di agevolare l'opera degli studiosi, con ciò contraddicendo quanto disposto dal sopra citato vincolo di inseparabilità tra la «Villa» e i beni mobili;
   nel caso in cui la soprintendenza, per entrare in possesso dei carteggi verdiani e della corrispondenza Verdi-Ghislanzoni, avesse inteso procedere all'espropriazione del bene, non è chiaro se abbia rispettato i procedimenti e le tempistiche di legge (articoli 95, 98 e 99 del decreto legislativo n. 42 del 2004). Al tempo stesso, essendo i carteggi nelle medesime modalità di conservazione da decenni, risulta quanto mai incomprensibile la decisione di trasferirli in altra sede;
   tra questi vi è anche un carteggio, che è stato oggetto di lunga corrispondenza, cui la soprintendenza avrebbe potuto avere accesso ai sensi dell'articolo 127 del decreto legislativo n. 42 del 2004, e successive modificazioni e integrazioni –:
   quali siano le ragioni per le quali, a tutt'oggi, non risultino erogati i fondi previsti dalle due convenzioni stipulate nel 2000 e nel 2015 tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la proprietà di Villa Verdi per il restauro dell'immobile in questione e il miglioramento delle modalità di conservazione dell'archivio;
   se e quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per verificare il rispetto delle procedure e delle norme vigenti, da parte della soprintendenza in questione, rispetto ai fatti evidenziati in premessa;
   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative volte a garantire la piena tutela del diritto di proprietà degli eredi del compositore Giuseppe Verdi, oltre alla tutela del vincolo di inscindibilità tra Villa Verdi e i beni in essa contenuti.
(3-00170)


(17 settembre 2018)

(ex 5-00033 del 6 giugno 2018)

DISEGNO DI LEGGE: RENDICONTO GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE DELLO STATO PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2017 (A.C. 850)

A.C. 850 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

TITOLO I
RENDICONTO GENERALE DELLO STATO

Capo I
CONTO DEL BILANCIO

Art. 1.
(Entrate).

  1. Le entrate tributarie, extratributarie, per alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti, nonché per accensione di prestiti, accertate nell'esercizio finanziario 2017 per la competenza propria dell'esercizio, risultano stabilite in euro 864.583.888.059,13.
  2. I residui attivi delle Amministrazioni centrali dello Stato, determinati alla chiusura dell'esercizio 2016 in euro 212.238.024.734,79, non hanno subìto modifiche nel corso della gestione 2017.
  3. I residui attivi al 31 dicembre 2017 ammontano complessivamente a euro 204.075.773.491,06, così risultanti:

Somme versate Somme rimaste
da versare
Somme rimaste
da riscuotere
Totale
(in euro)
Accertamenti 776.321.155.024,69 28.345.311.813,17 59.917.421.221,27 864.583.888.059,13
Residui attivi dell'esercizio 2016 34.216.248.455,66 16.469.321.437,13 99.343.719.019,49 150.029.288.912,28
204.075.773.491,06

A.C. 850 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Spese).

  1. Le spese correnti, in conto capitale e per rimborso di passività finanziarie, impegnate nell'esercizio finanziario 2017 per la competenza propria dell'esercizio, risultano stabilite in euro 854.142.790.005,54.
  2. I residui passivi delle Amministrazioni centrali dello Stato, determinati alla chiusura dell'esercizio 2016 in euro 134.423.196.353,47, non hanno subìto modifiche nel corso della gestione 2017.
  3. I residui passivi al 31 dicembre 2017 ammontano complessivamente a euro 137.905.537.262,88, così risultanti:

Somme pagate   Somme rimaste da pagare Totale  
(in euro)
Impegni 783.981.641.396,44 70.161.148.609,10 854.142.790.005,54
Residui passivi dell'esercizio 2016 49.088.605.690,63 67.744.388.653,78 116.832.994.344,41
137.905.537.262,88

A.C. 850 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Avanzo della gestione di competenza).

  1. L'avanzo della gestione di competenza dell'esercizio finanziario 2017, di euro 10.441.098.053,59, risulta stabilito come segue:
(in euro)

Entrate tributarie 491.417.598.368,79
Entrate extratributarie 89.081.524.705,79
Entrate provenienti dall'alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e dalla riscossione di crediti 2.475.107.043,27
Accensione di prestiti 281.609.657.941,28
      Totale entrate 864.583.888.059,13
Spese correnti 548.889.873.074,30
Spese in conto capitale 63.180.564.578,25
Rimborso di passività finanziarie 242.072.352.352,99
      Totale spese 854.142.790.005,54
      Avanzo della gestione di competenza 10.441.098.053,59

A.C. 850 – Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 4.
(Situazione finanziaria).

  1. Il disavanzo finanziario del conto del Tesoro alla fine dell'esercizio 2017, di euro 206.535.089.569,76, risulta stabilito come segue:
(in euro)

Avanzo della gestione di competenza  10.441.098.053,59
Disavanzo finanziario del conto del Tesoro dell'esercizio 2016  205.331.595.470,21
Diminuzione nei residui attivi lasciati dall'esercizio 2016:
  Accertati:
al 1o gennaio 2017  212.238.024.734,79
al 31 dicembre 2017 204.075.773.491,06
8.162.251.243,73
Diminuzione nei residui passivi lasciati dall'esercizio 2014:
  Accertati:
al 1o gennaio 2017 134.423.196.353,47
al 31 dicembre 2017 137.905.537.262,88
3.482.340.909,41
Disavanzo al 31 dicembre 2017  216.976.187.623,35
Disavanzo finanziario al 31 dicembre 2017  206.535.089.569,76

A.C. 850 – Articolo 5

ARTICOLO 5 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 5.
(Allegati).

  1. Sono approvati l'Allegato n. 1, annesso alla presente legge, previsto dall'articolo 28, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, nonché l'Allegato n. 2 relativo alle eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo per l'esercizio 2017 rispettivamente sul conto della competenza, sul conto dei residui e sul conto della cassa, relative alle unità di voto degli stati di previsione della spesa dei Ministeri.

A.C. 850 – Articolo 6

ARTICOLO 6 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Capo II
CONTO GENERALE DEL PATRIMONIO

Art. 6.
(Risultati generali della gestione patrimoniale).

  1. La situazione patrimoniale dell'Amministrazione dello Stato, al 31 dicembre 2017, resta stabilita come segue:
(in euro)

Attività
Attività finanziarie    636.530.873.990,60
Attività non finanziarie prodotte  307.041.097.495,99
Attività non finanziarie non prodotte  4.200.194.521,13
947.772.166.007,72
Passività
Passività finanziarie  2.823.179.191.571,09
2.823.179.191.571,09
Eccedenza passiva al 31 dicembre 2015  1.875.407.025.563,37

A.C. 850 – Articolo 7

ARTICOLO 7 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

TITOLO II
APPROVAZIONE DEL RENDICONTO

Art. 7.
(Rendiconto).

  1. Il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio 2017 è approvato nelle risultanze di cui ai precedenti articoli.

Allegato 1

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Allegato 2

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DISEGNO DI LEGGE: DISPOSIZIONI PER L'ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DELLO STATO PER L'ANNO FINANZIARIO 2018 (A.C. 851-A)

A.C. 851-A – Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

Sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n.1.

A.C. 851-A – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE E ANNESSE TABELLE

Art. 1.
(Disposizioni generali).

  1. Nello stato di previsione dell'entrata e negli stati di previsione dei Ministeri, approvati con la legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono introdotte, per l'anno finanziario 2018, le variazioni di cui alle annesse tabelle.

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.
(Disposizioni generali).

  Allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, missione 23 – Fondi da ripartire, programma 23.1 – Fondi da assegnare, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: –3.000.000;
   CS: –3.000.000.

  Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, missione 2 – Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto, programma 2.6 – Sviluppo e sicurezza della mobilità locale, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: +3.000.000;
   CS: +3.000.000.
Tab. 2. 1. (ex Tab. 2. 1.) Silvestroni, Crosetto, Lucaselli, Rampelli.

  Allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, missione 23 – Fondi da ripartire, programma 23.2 Fondi di riserva e speciali, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: –5.000.000;
   CS: –5.000.000.

  Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, missione 1 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, programma 1.1 – Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: +5.000.000;
   CS: +5.000.000.
Tab. 2. 2. (ex Tab. 2. 2.) Caretta, Ciaburro, De Carlo, Lucaselli, Crosetto, Rampelli.

  Allo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, missione 3 – Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo, programma 3.2 – Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: +50.000.000;
   CS: +50.000.000.

  Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero dell'interno, missione 5 – Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, programma 5.1 – Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: –50.000.000;
   CS: –50.000.000.
Tab. 3. 1. (ex Tab. 3. 1.) Lucaselli, Crosetto, Rampelli.

  Allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, missione 3 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, programma 3.1 – Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: +50.000.000;
   CS: +50.000.000.

  Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero dell'interno, missione 5 – Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, programma 5.1 – Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: –50.000.000;
   CS: –50.000.000.
Tab. 4. 1. (ex Tab. 4. 1.) Lucaselli, Crosetto, Rampelli.

  Allo stato di previsione del Ministero dell'interno, missione 3 – Ordine pubblico e sicurezza, programma 3.1 – Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: +500.000.000;
   CS: +500.000.000.

  Conseguentemente, allo stato di previsione del medesimo Ministero, missione 5 – Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, programma 5.1 – Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: –500.000.000;
   CS: –500.000.000.
Tab. 8. 1. (ex Tab. 8. 1.) Prisco, Donzelli, Crosetto, Lucaselli, Rampelli.

  Allo stato di previsione del Ministero dell'interno, missione 5 – Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, programma 5.1 – Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: –50.000.000;
   CS: –50.000.000.

  Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, missione 1 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, programma 1.3 – Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione, apportare le seguenti variazioni:
  2018:
   CP: +50.000.000;
   CS: +50.000.000.
Tab. 8. 2. (ex Tab. 8. 2.) Lucaselli, Crosetto, Rampelli.

  Sostituire la denominazione della Tabella n. 12 con la seguente: Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

  Conseguentemente, sostituire la denominazione della Tabella n. 13 con la seguente: Ministero per i beni e le attività culturali.
Tab. 12. 100. La Commissione.
(Approvato)

A.C. 851-A – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e disposizioni relative).

  1. All'articolo 3, comma 3, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, le parole: «18.000 milioni di euro» sono sostituite dalle seguenti: «20.000 milioni di euro».
  2. All'articolo 3, comma 5, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, le parole: «7.300 milioni di euro» sono sostituite dalle seguenti: «7.000 milioni di euro».

A.C. 851-A – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Stato di previsione del Ministero dell'interno e disposizioni relative).

  1. All'articolo 9, comma 3, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, le parole: «Pianificazione e coordinamento Forze di polizia» sono sostituite dalle seguenti: «Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica».

A.C. 851-A – Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 4.
(Disposizioni diverse).

  1. All'articolo 18, comma 5, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per l'attuazione di quanto previsto dal presente comma, le somme iscritte nel conto dei residui sul capitolo n. 3027 (Fondo da ripartire per l'attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, ivi compreso il personale militare e quello dei corpi di polizia) dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze possono essere versate all'entrata del bilancio dello Stato».
  2. All'articolo 18, comma 26, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Nelle more del perfezionamento del decreto del Ministro dell'interno, di cui all'articolo 43, tredicesimo comma, della legge 1o aprile 1981, n. 121, al fine di consentire il tempestivo pagamento dei compensi per lavoro straordinario al personale dei corpi di polizia, è autorizzata l'erogazione dei predetti compensi nei limiti stabiliti dal decreto adottato ai sensi del medesimo articolo 43, tredicesimo comma, per l'anno 2017».

LE TABELLE RECANTI LE VARIAZIONI ALLO STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA E AGLI STATI DI PREVISIONE DELLA SPESA, CON GLI ANNESSI ALLEGATI ED ELENCHI, SONO STATE APPROVATE NEL TESTO PROPOSTO DAL GOVERNO, CON LE SEGUENTI MODIFICAZIONI (1)

  (1) Sono di seguito riportate esclusivamente le voci per le quali la Commissione ha approvato modificazioni e integrazioni alle variazioni proposte dal Governo.
  Le parti modificate sono stampate in
neretto.
  Per le restanti parti delle tabelle, nel testo del Governo, si rinvia allo stampato A.C. 851.

TABELLA N. 2
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
(in euro)

Unità di voto Variazioni
Codice Missione Programma alla previsione di competenza alla autorizzazione di cassa
12 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18)
12.2 Sostegno allo sviluppo sostenibile (18.14) 500.000 ( — ) 500.000 ( — )

TABELLA N. 12
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
(in euro)

Unità di voto Variazioni
Codice Missione Programma alla previsione di competenza alla autorizzazione di cassa
1 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)
1.1 Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2) –150.201 (349.799) –5.575.843 (–5.075.843)

TABELLA N. 13
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
(in euro)

Unità di voto Variazioni
Codice Missione Programma alla previsione di competenza alla autorizzazione di cassa
1 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)
1.1 Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2) 10.000.000
( — )
18.339.725
(8.339.725)
1.3 Tutela dei beni archeologici (21.6) –1.603.593
(244.462)
–3.167.803
(–1.319.748)
1.6 Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio (21.12) –7.329.100
(1.825)
–7.684.133
(–353.208)
1.9 Tutela del patrimonio culturale (21.15) 97.374
(217.374)
–1.978.537
(–1.858.537)
1.10 Tutela e promozione dell'arte e dell'architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16) –701.020
( — )
–741.460
(–40.440)

A.C. 851-A – Ordine del giorno

ORDINE DEL GIORNO

   La Camera,
   premesso che:
    la legge n. 112 del 2016 (cosiddetta «Dopo di noi») ha previsto all'articolo 3, comma 1, l'istituzione di un Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare, con una dotazione pari a 90 milioni di euro per l'anno 2016, a 38,3 milioni di euro per l'anno 2017 e a 56,1 milioni di euro annui a decorrere dal 2018;
    la legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio per il 2018), nell'ambito dei definanziamenti disposti ai sensi dell'articolo 23, comma 3, lettera b), della legge n. 196 del 2009, ha previsto la riduzione della dotazione del citato Fondo per un ammontare pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, verosimilmente in considerazione del fatto che le risorse del citato Fondo potrebbero essere reintegrate per effetto del meccanismo previsto dall'articolo 9, comma 2, della predetta legge n. 112 del 2016;
    infatti, ai sensi della disposizione da ultimo richiamata, qualora all'esito del monitoraggio effettuato dal Ministero dell'economia e delle finanze in merito alla fruizione delle deduzioni e delle agevolazioni fiscali riconosciute dagli articoli 5 e 6 della medesima legge le risorse all'uopo stanziate risultino superiori a quelle effettivamente utilizzate, le disponibilità residue dovranno essere riversate nel Fondo medesimo;
    non è escluso, pertanto, che le risorse che si renderanno effettivamente disponibili all'esito del suddetto monitoraggio siano superiori a quelle stanziate dall'articolo 3, comma 1, della legge n. 112 del 2016 per il finanziamento del Fondo in parola;
    tuttavia, al fine di non rischiare di pregiudicare gli obiettivi che la legge n. 112 del 2016 si propone di realizzare in una materia di grande rilevanza sociale, si potrebbe valutare l'opportunità, in vista della conclusione dell’iter, di reintegrare la dotazione del Fondo medesimo in misura pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019,

impegna il Governo

a reintegrare le risorse del Fondo di cui all'articolo 3, comma 1, della legge n. 112 del 2016, per un ammontare pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, anche attraverso l'adozione di un apposito provvedimento d'urgenza nel corso del corrente anno finanziario.
9/851-A/1Carnevali, Marattin, Padoan, Boschi, Madia, Navarra, De Filippo, Campana, Pini, Rizzo Nervo, Siani, Ubaldo Pagano, Schirò, Mandelli, Prestigiacomo, D'Ettore, D'Attis, Pella, Cannizzaro, Occhiuto, Zucconi, Angiola, Lovecchio, Buompane, Flati, Gubitosa, Misiti, Gabriele Lorenzoni, Adelizzi, Donno, Manzo, Faro, Zennaro, Sodano.