Il Consiglio d'Europa è stato fondato il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra, firmato da dieci paesi tra cui l'Italia. La sua sede è a Strasburgo. Il suo obiettivo è assicurare il rispetto di tre principi fondamentali: la democrazia pluralista, il rispetto dei diritti umani e la preminenza del diritto.
Il Consiglio d'Europa opera inoltre per la valorizzazione dell'identità culturale europea attraverso la lotta contro ogni forma di intolleranza; la ricerca di soluzioni per i problemi sociali e la salvaguardia della qualità della vita dei popoli dell'Europa.I suoi lavori si traducono nella elaborazione di convenzioni e accordi a livello continentale, che costituiscono la base per l'armonizzazione delle legislazioni negli stati membri.
I paesi del CdE detengono a turno la Presidenza per sei mesi, alternandosi secondo l'ordine alfabetico inglese. I principali organi del Consiglio d'Europa sono: il Comitato dei Ministri, il Segretario generale, l'Assemblea parlamentare e il Congresso dei poteri locali e regionali. La Corte europea dei diritti dell'Uomo (CEDU) garantisce inoltre il rispetto dei diritti sanciti dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
L'Assemblea parlamentare (www.assembly.coe.int) rappresenta le forze politiche dei parlamenti degli Stati membri e promuove l'estensione della cooperazione europea a tutti gli Stati democratici d'Europa, operando secondo un proprio regolamento interno.
L'Assemblea è composta da 306 parlamentari (e altrettanti supplenti) che formano le delegazioni dei 46 paesi membri. Il numero dei rappresentanti dei diversi paesi è legato alla consistenza della popolazione e varia da un minimo di due ad un massimo di diciotto. L'Italia è rappresentata da 18 membri effettivi e 18 supplenti.
Il regolamento dell'Assemblea richiede che, compatibilmente con la disponibilità di seggi, le delegazioni nazionali siano il più possibile rappresentative delle correnti politiche all'interno dei vari parlamenti nazionali. È inoltre richiesto che le delegazioni nazionali comprendano una percentuale di membri del sesso meno rappresentato almeno uguale a quella del proprio parlamento. Infine, i componenti dell'Assemblea sono tenuti a sottoscrivere una dichiarazione solenne con la quale si impegnano ad osservare gli obiettivi e i principi fondamentali del Consiglio d'Europa, che sono menzionati nel trattato istitutivo.
Presidente - viene eletto ogni anno all'inizio della sessione sulla base di accordi fra i gruppi politici (non è prevista una rotazione fissa tra i Paesi membri). Può essere rieletto per un massimo di due mandati consecutivi.
Comitato dei Presidenti - è composto dal Presidente dell'Assemblea e dai Presidenti dei Gruppi politici, svolge un ruolo consultivo verso il Presidente e il Bureau, del quale prepara le riunioni.
Bureau - organo di direzione dell'Assemblea, composto dal Presidente, dai diciannove Vicepresidenti dell'Assemblea, dai Presidenti dei Gruppi politici e dai Presidenti delle Commissioni.
Commissione Permanente - composta dai membri del Bureau e dai Presidenti delle 46 Delegazioni nazionali. Si costituisce all'inizio di ogni sessione annuale e agisce a nome dell'Assemblea, con gli stessi poteri, nell'intervallo tra le sessioni plenarie.
Commissioni - costituite all'inizio di ogni sessione ordinaria, sono nove:
Questioni politiche e della democrazia
Questioni giuridiche e dei diritti dell'uomo
Questioni sociali, sanità e sviluppo sostenibile
Migrazioni, rifugiati e sfollati
Cultura, scienza, educazione e media
Uguaglianza e non-discriminazione
Regolamento, immunità e affari istituzionali
Rispetto degli obblighi e degli impegni degli stati membri
Elezione dei giudici della Corte dei diritti dell'Uomo
L'Assemblea si riunisce a Strasburgo quattro volte l'anno; nell'intervallo fra le sessioni la continuità dei lavori è assicurata dalla Commissione Permanente, che dispone degli stessi poteri dell'Assemblea. L'Assemblea ha la competenza esclusiva nella formulazione del proprio ordine del giorno, ed esamina argomenti di attualità riguardanti, in particolare, i problemi sociali e le più importanti questioni di politica internazionale. I testi approvati dall'Assemblea hanno la funzione di indirizzare e stimolare le attività del Comitato dei Ministri e di fornire orientamenti politici e giuridici ai Governi ed ai Parlamenti degli stati membri.
Tra i suoi poteri, l'Assemblea ha quello di eleggere i giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, il Commissario per i diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa ed il Segretario generale del Consiglio d'Europa.
Nell'Assemblea ne sono costituiti cinque:
Gruppo dei socialisti, democratici e verdi (SOC),
Gruppo del partito popolare europeo (EPP/CD),
Alleanza dei liberali e dei democratici per l'Europa (ALDE)
Gruppo dei conservatori europei e alleanza democratica (EC/DA),
Gruppo della sinistra unitaria europea (UEL).
Alcuni parlamentari non sono iscritti ad alcun gruppo politico.
Le lingue ufficiali sono il francese e l'inglese; i documenti ufficiali sono pubblicati solo in queste due lingue. L'italiano è una delle lingue di lavoro (insieme al tedesco) che viene usata nel corso delle riunioni plenarie e nelle commissioni.
Il Comitato dei Ministri è l'organo decisionale del Consiglio d'Europa. È composto dai Ministri degli Esteri di tutti gli Stati membri o dai loro Rappresentanti diplomatici permanenti a Strasburgo. Oltre a essere un'istanza governativa, nel cui ambito si possono discutere su un piede di parità i vari approcci nazionali relativi ai problemi che devono fronteggiare le società dei Paesi europei, è allo stesso tempo un organo collegiale di dibattiti in cui vengono elaborate le risposte europee a tali sfide. Insieme all'Assemblea parlamentare, è il custode dei valori fondamentali del Consiglio d'Europa e controlla il rispetto degli impegni assunti dagli Stati membri.
Nel maggio 1951 il Comitato dei Ministri ha invitato ogni Stato membro a nominare un Rappresentante permanente, al fine di mantenere dei contatti costanti con l'Organizzazione. Tutti i Rappresentanti permanenti risiedono a Strasburgo. Si tratta generalmente di diplomatici di alto livello aventi il rango di Ambasciatore, o talvolta di incaricato d'affari.
Il Comitato si riunisce a livello ministeriale due volte all'anno, a maggio e a novembre. Le sue riunioni si svolgono normalmente a Strasburgo e durano in genere una giornata completa o due mezze giornate. Di regola, la maggior parte di ogni sessione viene dedicata al dialogo politico, ma i Ministri possono discutere di tutti i problemi di interesse comune, a eccezione delle questioni riguardanti la difesa. I resoconti delle sessioni sono riservati, ma un comunicato finale viene pubblicato alla fine di ogni riunione. I Rappresentanti dei Ministri si riuniscono invece una volta alla settimana.
Il Comitato dei Ministri svolge un triplice ruolo:
Dal maggio 2022 la presidenza è esercitata dall'Irlanda. Si segnala che l'Italia ha detenuto la presidenza di turno del Comitato dei Ministri dal 17 novembre 2021 al 20 maggio 2022.
Il Segretario Generale è nominato dall'Assemblea parlamentare, su raccomandazione del Comitato dei Ministri, per un periodo di cinque anni. La carica è attualmente ricoperta da Despina Chatsivasiliou.
Ha la responsabilità di lavorare per il raggiungimento degli obiettivi del Consiglio d'Europa, in particolare per la realizzazione di una unione più stretta tra i suoi paesi membri al fine di promuovere e salvaguardare gli ideali e i principi che formano il loro patrimonio comune.
Il Segretario Generale assume la responsabilità globale della strategia del programma di lavoro e del bilancio del Consiglio d'Europa, sovrintende e controlla la gestione quotidiana dell'Organizzazione e del Segretariato (circa 1800 funzionari).
Il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa (CPLRE) è stato istituito nel 1994 in quanto organo consultivo del Consiglio d'Europa per sostituire la Conferenza permanente dei poteri locali e regionali d'Europa. Il Congresso aiuta i nuovi Stati membri ad attuare i provvedimenti pratici necessari per rendere effettiva l'autonomia locale e regionale.
È il portavoce degli interessi delle regioni e dei comuni d'Europa e costituisce uno spazio privilegiato di dialogo, entro il quale i rappresentanti dei poteri locali e regionali hanno la possibilità di dibattere problemi comuni, di confrontare le rispettive esperienze e di esprimere i propri punti di vista presso i governi. Il CPLRE inoltre consiglia il Comitato dei Ministri e l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa su tutti gli aspetti legati alla politica locale e regionale.
Il Congresso è composto da due camere: la Camera dei poteri locali e la Camera delle regioni. L'Assemblea plenaria delle due Camere comprende 306 membri titolari e 306 supplenti, ossia i rappresentanti eletti di oltre 200 000 enti locali e regionali degli Stati membri del Consiglio d'Europa. A turno, le Camere eleggono il Presidente del Congresso, il cui mandato dura due anni.
Il Congresso si riunisce una volta all'anno a Strasburgo, e accoglie le delegazioni di organizzazioni europee riconosciute, nonché quelle di alcuni Stati non membri che hanno ottenuto lo statuto di invitato speciale, o di osservatore.
La Commissione permanente, composta dai rappresentanti di tutte le delegazioni nazionali, si riunisce tra le sessioni plenarie del Congresso.
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo è una Corte internazionale istituita nel 1959, con sede a Strasburgo. Essa si pronuncia sui ricorsi individuali o statali inerenti presunte violazioni dei diritti civili e politici stabiliti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Dal 1998, la Corte è Organo permanente e può essere adita direttamente dagli individui. In quasi 50 anni la Corte ha adottato più di 10.000 sentenze, vincolanti per gli Stati interessati, che hanno portato i governi a modificare la loro legislazione e la propria prassi amministrativa in molti settori.
Presso l'Avvocatura della Camera dei deputati è istituito l'Osservatorio sulle sentenze della Corte.