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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 luglio 2018
42.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00223 Migliore ed altri: Sulla mancata pubblicazione delle graduatorie per l'ammissione degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi di asilo.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In merito alla questione della pubblicazione delle graduatorie concernenti i progetti finanziati nell'ambito del sistema SPRAR, informo che il 27 giugno scorso la Commissione di valutazione prevista dall'articolo 2 del Decreto del Ministro dell'Interno 10 agosto 2016, ha concluso l'esame delle nuove proposte progettuali.
  Si tratta di 74 proposte presentate da 71 enti per un totale di 1780 posti, per le quali è stata predisposta la graduatoria dei progetti ammissibili.
  Contestualmente è stata completata l'istruttoria relativa a 67 richieste avanzate da 58 enti finalizzate alla modifica della capacità di accoglienza, secondo quanto previsto dalle linee guida allegate al citato decreto ministeriale.
  Va ricordato che il Ministro dell'interno procede con proprio provvedimento, in relazione alle esigenze di accoglienza, a finanziare le nuove proposte assegnando le risorse disponibili del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo.
  Tuttavia, considerato che la capienza del sistema SPRAR negli ultimi tempi è cresciuta notevolmente, anche in rapporto alle risorse disponibili, si sono determinate criticità di carattere finanziario che non hanno consentito di soddisfare le progettualità presentate dagli enti locali.
  Pertanto, al superamento delle predette criticità, in relazione alle quali si stanno valutando le modalità di reperimento delle risorse necessarie, si confida di poter procedere all'adozione del decreto che consentirà alle Amministrazioni locali interessate di avviare le rispettive progettualità con la necessaria copertura finanziaria.

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ALLEGATO 2

5-00224 Sisto ed altri: Sulle esigenze di sicurezza nella città di Prato e sulla sperimentazione in tale ambito della pistola elettrica Taser.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Voglio preliminarmente informare che sull'episodio citato dagli onorevoli interroganti, avvenuto lo scorso 4 luglio a Prato e che ha visto il coinvolgimento di gruppi di cittadini cinesi per dissidi legati allo sfruttamento della prostituzione, sono in corso indagini dell'Arma dei Carabinieri.
  In merito ai dati sull'andamento della delittuosità nella città di Prato, risulta effettivamente, per l'anno 2016, un aumento del totale generale dei delitti pari a circa il 5 per cento rispetto al 2015.
  Tuttavia, tale tendenza si è invertita del corso del 2017 con un -10 per cento dei delitti, calo che si conferma anche per i primi sei mesi del 2018 (-7 per cento rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso).
  Si segnala, altresì, nel primo semestre dell'anno, un incremento del 4 per cento del totale delle persone denunciate ed arrestate a conferma del livello di attenzione riservato al capoluogo pratese da parte delle Forze dell'ordine.
  Per quanto concerne il livello organizzativo della Questura di Prato, si informa che è stato istituito, nell'ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza un gruppo di lavoro con il compito di analizzare complessivamente e comparativamente le realtà provinciali nonché i carichi di lavoro delle Questure. Ciò al fine di individuare le soluzioni tecniche e organizzative più appropriate per innalzare i livelli di efficacia dei dispositivi periferici della Polizia di Stato.
  Per quanto concerne, infine, la sperimentazione della pistola ad impulsi elettronici «Taser», si riferisce che l'individuazione delle città attualmente interessate è il frutto di proposte e valutazioni avanzate in sede tecnica sulla base di una pluralità di indicatori concernenti la significatività dei contesti territoriali.
  In tale quadro si colloca la scelta delle 12 località coinvolte sull'intero territorio nazionale per la sperimentazione (Milano, Napoli, Torino Bologna, Firenze, Palermo Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi e Genova), al termine della quale, in caso di esito positivo, l'uso del dispositivo in argomento verrà esteso a tutto il territorio nazionale.
  Per completezza di informazione, rappresento che la città di Prato è coinvolta nella sperimentazione del sistema «X-LOW» per la previsione dei delitti predatori e la conseguente migliore dislocazione delle Forze di polizia sul territorio urbano.
  Inoltre, la Questura di Prato utilizza la più moderna evoluzione del sistema «MIPG-WEB» (Modello Indagini Polizia Giudiziaria in modalità web) volto alla gestione informatizzata degli atti dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza.

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ALLEGATO 3

5-00225 Prisco e Donzelli: Sul mancato inserimento delle città di Prato, Perugia e Terni nella sperimentazione della pistola elettrica Taser.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Gli onorevoli interroganti chiedono l'inserimento delle città di Prato Perugia e Temi tra quelle coinvolte nella sperimentazione della pistola ad impulsi elettronici Taser.
  Osservo preliminarmente che in merito ai dati sull'andamento della delittuosità nella città di Prato, risulta effettivamente, per l'anno 2016, un aumento del totale generale dei delitti pari a circa il 5 per cento rispetto al 2015.
  Come già ho avuto modo di riferire in risposta a precedente interrogazione, tale tendenza si è invertita del corso del 2017 con un -10 per cento dei delitti, calo che si conferma anche per i primi sei mesi del 2018 (-7 per cento rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso).
  Segnalo, altresì, nel primo semestre dell'anno, un incremento del 4 per cento del totale delle persone denunciate ed arrestate a conferma del livello di attenzione riservato al capoluogo pratese da parte delle Forze dell'ordine.
  Anche nel territorio perugino non si registrano, ad oggi, situazioni di carattere emergenziale ovvero di crescita del tasso di criminalità.
  Relativamente all'aggressione a danno di operatori delle Forze di Polizia verificatasi a Città di Castello, richiamata dagli onorevoli interroganti, faccio presente che personale del locale Commissariato ha provveduto ad arrestare gli autori del fatto che, comunque, non sembra essere di per sé sintomatico di un tendenziale aumento dei reati contro la persona. Si registra, ad esempio, la diminuzione di oltre il 30 per cento dei casi di lesioni dolose nell'ultimo semestre dell'anno in corso, rispetto al corrispondente arco temporale di riferimento del 2017.
  Analoghe considerazioni valgono per la città di Temi dove si registra complessivamente una sensibile diminuzione dell'andamento generale dei delitti pari a circa il 14 per cento nel primo semestre del corrente anno rispetto al dato del corrispondente periodo di riferimento del 2017.
  Per quanto concerne la sperimentazione della pistola ad impulsi elettronici «Taser», l'individuazione delle città attualmente interessate è il frutto di proposte e valutazioni avanzate in sede tecnica sulla base di una pluralità di indicatori concernenti la significatività dei contesti territoriali.
  In tale quadro si colloca la scelta delle 12 località coinvolte sull'intero territorio nazionale per la sperimentazione (Milano, Napoli, Torino Bologna, Firenze, Palermo Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi e Genova), al termine della quale, in caso di esito positivo, l'uso del dispositivo in argomento verrà esteso a tutto il territorio nazionale.

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ALLEGATO 4

5-00226 Magi e Gebhard: Questioni relative all'autonomia decisionale delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione umanitaria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con circolare del 4 luglio scorso, in occasione dell'assunzione dei 250 funzionari con formazione specialistica destinati a far parte delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, il Ministro dell'interno ha rivolto alla Commissione Nazionale per il diritto all'Asilo ed ai collegi territoriali, indirizzi operativi diretti a conferire maggiore speditezza ed efficienza alle procedure, anche in considerazione dei circa 136.000 procedimenti pendenti.
  Per quanto riguarda la protezione «umanitaria», nella citata circolare è stata richiamata l'attenzione sulla posizione espressa dalla recente giurisprudenza della Corte di Cassazione che, sulla base della normativa vigente, ha delineato i presupposti per l'applicazione dell'istituto, sottolineando la necessità di un esame complessivo della condizione del richiedente asilo in relazione alla situazione oggettiva del Paese di origine e alla sua condizione soggettiva.
  Il permesso di soggiorno per motivi umanitari è stato finora concesso in una varia gamma di situazioni collegate, a titolo esemplificativo, allo stato di salute, alla maternità, alla minore età, al vissuto personale, alle traversie affrontate nel viaggio verso l'Italia, alla permanenza prolungata in Libia, per arrivare anche ad essere uno strumento premiale dell'integrazione.
  Tale prassi ha comportato la concessione di un titolo di soggiorno ad un gran numero di persone che, in base alla normativa sull'asilo, non avevano i requisiti per la protezione internazionale al momento dell'ingresso nel nostro Paese e che, ora, permangono sul territorio con difficoltà di inserimento sia dal punto di vista sociale che dell'autosufficienza economica, ferme restando le conseguenze in termini di funzionamento del complesso sistema di accoglienza ove esteso ad una platea di non aventi diritto.
  Da tale situazione trae, quindi, origine e necessità la circolare del 4 luglio con cui il Ministro dell'interno ha richiamato l'attenzione delle Commissioni territoriali sull'esame delle circostanze di vulnerabilità degne di tutela.
  Quanto, infine, alla questione della nota informale inviata lo scorso 16 luglio dal Presidente della Commissione Nazionale per il diritto all'Asilo, ai Presidenti delle Commissioni territoriali, si osserva che si tratta di un atto rientrante nei compiti ordinari del Presidente, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo n. 25 del 2008, ed in particolare nell'attività di indirizzo e coordinamento, che viene costantemente esercitata anche attraverso la verifica e il monitoraggio delle procedure e dell'attività delle predette Commissioni.

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ALLEGATO 5

5-00227 Macina ed altri: Sull'adeguatezza dei presidi di sicurezza in Puglia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  La situazione della criminalità sul territorio pugliese registra dal 2016 una tendenziale diminuzione, circa l'andamento generale dei delitti.
  Il trend positivo è confermato anche dai dati del primo semestre del corrente anno che registrano una diminuzione pari all'8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017.
  Analogo andamento si riscontra anche nel territorio del comune di Brindisi, con una diminuzione significativa di oltre il 10 per cento nei primi sei mesi del 2018 rispetto al 2017.
  Si segnala, altresì, che nel periodo gennaio-giugno del corrente anno sono state quasi 29 mila le persone denunciate ed arrestate sull'intero territorio regionale, mentre 1.100 sono quelle denunciate ed arrestate nel territorio comunale di Brindisi.
  Tali dati confermano la costante attenzione che le Forze di polizia riservano alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica sul territorio pugliese.
  A tal proposito, al fine di incrementare l'attività di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di illegalità, le stesse Forze di polizia ottimizzano l'impiego delle risorse disponibili rimodulando, nel corso di apposite riunioni tecniche interforze, i servizi di prevenzione generale sulla base delle criticità riscontrate e secondo specifiche strategie che garantiscono sempre un'adeguata presenza di personale sul territorio.
  L'attività dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato ha visto, nel periodo dal 1o gennaio al 15 luglio del corrente anno, complessivamente 613 interventi con l'impeigo di 6.815 equipaggi.
  Ciò ha consentito l'arresto di 133 persone e la denuncia di 214; sono state, altresì, controllate 95.446 persone.
  Per quanto concerne la situazione degli organici della Polizia di Stato, presso gli Uffici a presidio della regione Puglia risultano in forza 4.581 appartenenti ai ruoli operativi. Tale dotazione sarà incrementata nei prossimi mesi con l'immissione, in diverse questure della provincia, di ulteriori 67 unità di personale appartenenti ai ruoli dei Sovrintendenti e degli Assistenti ed Agenti.
  Quanto, infine, all'adeguatezza dei Presidi e con specifico riferimento alla presenza della criminalità organizzata, c’è la massima attenzione delle strutture preposte sulla dislocazione territoriale delle forze di polizia, come dimostra, tra l'altro la recente istituzione del terzo Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato nella regione, a San Severo, in provincia di Foggia.