Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Vai all'elenco delle sedute >>

CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 settembre 2018
58.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00412 Fusacchia: Sui finanziamenti destinati al recupero del centro «Strampelli» di Rieti.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On. le Fusacchia,
  rispondo alla Sua interrogazione evidenziando che il progetto per la riqualificazione e valorizzazione del centro «Nazareno Strampelli» di Rieti, cui Lei fa riferimento, era stato approvato dal CIPE nel dicembre del 2015 a valere sulle risorse del fondo FISR del MIUR.
  Tale progetto era pronto per essere avviato, anche con il materiale trasferimento delle risorse ai soggetti beneficiari (Università della Tuscia e CREA), già nell'agosto del 2016, attraverso una specifica convenzione messa a punto da questo Ministero e dai suddetti soggetti.
  Come da Lei ricordato, gli eventi sismici dell'agosto e dell'ottobre 2016 hanno reso del tutto inagibili i locali individuati come sede del sopracitato progetto.
  A tal proposito, colgo questa occasione per ricordare come, immediatamente, dopo gli eventi sismici, si siano susseguiti una serie di incontri tra Ministero, Università della Tuscia e CREA, al fine di individuare prontamente possibili soluzioni alternative.
  Da ultimo, in una specifica audizione, condotta in data 10 luglio 2018 da esperti appositamente nominati da questo Ministero per la valutazione e il monitoraggio dei progetti FISR, è stato ascoltato un rappresentante del CREA, il quale ha illustrato il progetto cui si fa riferimento nella sua interrogazione e ha relazionato sulle difficoltà di realizzazione dello stesso dovute alle perduranti conseguenze del terremoto del 2016, che ha colpito proprio l'edificio destinato ad ospitare le attività del progetto medesimo. È stato, altresì, riferito che da quel momento il CREA si sarebbe impegnato nella ricerca di sedi alternative, ad oggi ancora senza esito. Nel frattempo, nessuna attività progettuale è stata avviata.
  Tanto premesso, desidero sottolineare che le risorse summenzionate sono cadute in perenzione e conseguentemente necessita, perché tornino ad essere disponibili, procedere alla loro reinscrizione in bilancio secondo i tempi, le modalità e le necessarie procedure previste dalle norme di contabilità pubblica.
  Segnalo, peraltro, che questo Ministero, già dopo gli esiti della specifica audizione, ha rilevato che il perdurare di tale situazione di incertezza non può più giustificare, in termini di efficienza ed efficacia dell'intervento pubblico, il mantenimento del finanziamento a favore del progetto, così come configurato.
  Aggiungo come il MIUR sia tenuto a riferire, periodicamente, in ordine allo stato di avanzamento dei progetti, sia al CIPE sia alla Corte dei conti, ed è per questo che si è riservato l'adozione, in tempi brevi, di adeguate decisioni in merito.
  Ciò posto, posso concludere evidenziando che è già nelle intenzioni di questo Ministero giungere ad una soluzione, confermando ancora una volta la nostra piena disponibilità ad esplorare, congiuntamente con i soggetti beneficiari e con eventuali altri soggetti interessati, ogni possibile azione ulteriore concretamente percorribile e finalizzata al raggiungimento degli obiettivi a suo tempo individuati con il progetto stesso.

Pag. 14

ALLEGATO 2

5-00413 Ascani: Sull'osservatorio sui concorsi nelle università e negli enti di ricerca.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Ringrazio l'onorevole Ascani, sperando che questa risposta metta fine alle polemiche pretestuose e talvolta ridicole rispetto alla nomina di Dino Giarrusso nel mio staff.
  Il dottor Dino Giarrusso è stato nominato mio Segretario Particolare già a fine luglio, nei tempi e nei modi previsti dalla legge. Dunque il suo ruolo, onorevole Ascani, è formalizzato in termini sia istituzionali che ufficiali. In quel ruolo si sta occupando, a norma di legge, di coordinare la comunicazione e curare rapporti con altri soggetti pubblici e privati, in ragione del suo incarico. La legge prevede che la nomina del segretario particolare sia fiduciaria, cioè basata sulla fiducia nella persona che viene nominata. Ho grande fiducia in Dino Giarrusso per averlo conosciuto negli scorsi mesi e per aver apprezzato il lavoro da lui svolto in precedenza.
  Giacché da quando mi sono insediato ho ricevuto decine di segnalazioni su presunte irregolarità, ho chiesto a Dino Giarrusso di occuparsi ANCHE di raccogliere queste segnalazioni, leggerle, rispondere a chi le ha inviate. NON sarà dunque «il controllore» dei concorsi come ha scritto qualcuno, perché NON esiste una figura di «controllore» e perché questo ministero ha pieno rispetto dell'autonomia delle Università italiane e non vuol sostituirsi ad alcun organo ispettivo esistente né tantomeno alla magistratura. Sappiamo tutti però che accanto a tanti esempi virtuosi nei nostri atenei esistono casi di abusi, distorsioni del sistema meritocratico ed episodi poco trasparenti, e che spesso chi subisce un'ingiustizia ha paura a denunciare la propria situazione. Vogliamo quindi offrire una possibilità di ascolto in più a chi vuol segnalare procedure poco chiare RISPONDENDO A TUTTI, e vogliamo studiare ogni singolo episodio riferitoci.
  Sia chiaro: è un lavoro importante che vogliamo condurre INSIEME alla CRUI e ai singoli atenei, perché sono proprio le università ad essere danneggiate da qualunque anomalia. Nei prossimi mesi mi confronterò con i rettori e con il CUN per parlare INSIEME del modo migliore per scongiurare ogni possibile abuso, presente e futuro.
  Solo nelle prime 24 ore seguite all'annuncio che Dino Giarrusso si sarebbe occupato anche di questo, sono arrivate oltre 50 segnalazioni. E tantissime altre nei giorni seguenti. Questo ci suggerisce che offrire una possibilità ulteriore a chi evidenzia un potenziale problema è stata una scelta azzeccata: tutto ciò che si può fare a norma di legge per rendere l'Università italiana ancora più trasparente e meritocratica di quanto sia, è per noi un passo avanti, un cambiamento positivo.
  Nel rispondere a Lei approfitto anche per rispondere ad alcuni docenti che si sono detti preoccupati per le attività precedenti del dr. Giarrusso: ebbene, al contrario di come riportato da alcuni organi di stampa, Dino Giarrusso non si è MAI occupato né di metodo stamina, né di vaccini né di cure miracolose per il cancro, e non ha MAI sponsorizzato cure alternative senza fondamento scientifico. Chi ha scritto questo, ha propalato fakenews e dovrebbe avere il buonsenso di scusarsi.

Pag. 15

ALLEGATO 3

5-00414 Aprea: Sull'immissione in ruolo di docenti per la classe di concorso «Scienze giuridiche ed economiche A046» nella regione veneto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Bond,
  in merito alla situazione delle nomine dei docenti nella regione Veneto per la classe di concorso A046, si ricorda, preliminarmente, che la relativa graduatoria è stata pubblicata in data 21 dicembre 2016 (quindi dopo il 31 agosto 2016) e, pertanto, la validità della stessa decorre dalle nomine riferite all'a.s. 2017/18.
  Inoltre, con la legge di bilancio del 2018, la validità di tutte le graduatorie concorsuali del personale docente è passata da tre a quattro anni e, quindi, la graduatoria della classe A046 del Veneto sarà in vigore fino alle nomine dell'a.s. 2020/21 comprese.
  Per le nomine dell'a.s. 2018/19, il M.I.U.R. ha stabilito e diffuso il contingente di nomina per la classe A046, in ordino al quale sono previste sette disponibilità nella regione Veneto.
  In particolare, le sette disponibilità della regione sono state ridotte a 3 posti di contingente in quanto nelle province di Treviso e di Verona al termine delle operazioni di mobilità per l'a.s. 2018/19 sono rimaste per la classe di concorso in argomento quattro posizioni di docenti in esubero (2 a Treviso e 2 a Verona).
  È noto, infatti, che con la Legge n. 107 del 2015, il ruolo del personale docente è diventato regionale e, di conseguenza, non è possibile procedere ad assunzioni in ruolo sulle disponibilità di una provincia se in un'altra provincia della regione ci sono posizioni di esubero.
  A riguardo, si precisa che, come prevede la norma, dei tre posti del contingente assegnato, due sono stati destinati alla graduatoria di merito del concorso del 2016 e uno alle graduatorie ad esaurimento (GAE).
  Infatti, nel Veneto le nomine per l'a.s. 2018/19 per la classe A046 sono state tre.
  Infine, si ricorda che la classe A046, a differenza delle altre classi di concorso e della classe A045, è una classe di concorso con un forte esubero anche nazionale.
  Infatti, dei 296 «esuberi nazionali» presenti ancora dopo l'effettuazione delle operazioni di mobilità dell'a.s. 2018/19, ben 238 appartengono alla classe A046.

Pag. 16

ALLEGATO 4

5-00415 Mollicone: Sullo stato di attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Mollicone,
  rispondo alla sua interrogazione evidenziando come il MIUR sia da tempo impegnato nella promozione di diverse iniziative per favorire nelle scuole un utilizzo sempre maggiore dei libri digitali, cui si intende dare sicuramente un forte impulso.
  In particolare, con il progetto «Curricoli digitali» già nel mese di ottobre di quest'anno saranno individuate 25 reti di scuole pilota a livello nazionale per l'utilizzo sistematico delle tecnologie digitali nel curricolo scolastico, compresa la produzione di testi digitali e multimediali e di risorse educative aperte, che sarà possibile diffondere successivamente a tutte le altre scuole.
  Inoltre, con il progetto «Biblioteche scolastiche innovative» abbiamo messo le scuole in condizione di poter acquistare libri digitali ed accedere anche a sistemi di prestiti di libri digitali.
  Entro la fine di ottobre pubblicheremo un avviso per rafforzare le dotazioni tecnologiche delle scuole e degli ambienti didattici, anche sul versante delle digitalizzazione dei testi, introducendo l'utilizzo di applicativi didattici basati sulla realtà aumentata.
  Ciò premesso, giova ricordare che questo Ministero e l'Associazione Italiana Editori (AIE) hanno firmato un protocollo d'intesa finalizzato alla rilevazione dei dati concernenti le adozioni dei libri di testo nelle scuole e negli istituti di istruzione primaria e secondaria (statali e paritarie).
  Detto protocollo prevede, in particolare, che sia l'AIE a mettere a disposizione una piattaforma online che consenta alle istituzioni scolastiche la trasmissione dei dati sulle adozioni dei libri di testo per l'anno scolastico di riferimento e, ai Direttori Generali degli uffici centrali e periferici del MIUR, la consultazione dei dati per ogni singola classe ed anno di corso, al fine di verificare anche il rispetto dei tetti di spesa.
  Ad oggi l'AIE non ha ancora trasmesso i dati definitivi relativi all'anno scolastico 2018/2019. In base ad una prima statistica provvisoria, ad oggi, l'adozione di libri di testo di tipo B si attesterebbe al 97,8 per centro nella scuola primaria, al 91 per cento nella scuola secondaria di primo grado e all'86 per cento nella scuola secondaria di secondo grado.
  Per completezza ritengo opportuno rappresentare una sintesi dei dati relativi alla tipologia di testi adottati negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 ripartiti secondo le tipologie previste nell'allegato 1, al decreto del MIUR n. 781, del 27 settembre 2013, tra:
   libri di testo in versione cartacea accompagnati da contenuti digitali integrativi (modalità mista di tipo A);
   libri di testo in versione cartacea e digitale accompagnati da contenuti digitali integrativi (modalità mista di tipo B).

  Dalla rilevazione dei dati risulta che:
   i libri di testo in formato cartaceo hanno subito un decremento tra i due anni scolastici: nella scuola primaria si è passati dal 13,2 per cento al 4,6 per cento delle adozioni; nella scuola secondaria di Pag. 17I grado si è passati dal 30,0 per cento al 19,4 per cento; nella scuola secondaria di II grado si è passati dal 32,2 per cento al 23,8 per cento delle adozioni;
   i libri di testo in formato misto cartaceo e digitale (tipo B) hanno viceversa conosciuto un incremento nelle adozioni tra gli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 che può essere così sintetizzato: nella scuola primaria si è passati dal 86,5 per cento al 95,2 per cento delle adozioni; nella scuola secondaria di I grado dal 69,2 per cento al 79,8 per cento; nella scuola secondaria di II grado si è passati dal 66,7 per cento al 75,0 per cento delle adozioni.

  Pertanto, nel periodo di osservazione si evince che, in generale, il tipo di adozione di libri in formato misto cartaceo e digitale (tipo B) è aumentato rispetto all'anno precedente nei tre ordini scolastici, conquistando in larga parte lo spazio in precedenza riservato alle adozioni in formato cartaceo (tipo A), soprattutto nella scuola primaria.
  Non posso, infine, non evidenziare come tale situazione sia coerente con le disposizioni normative vigenti (articolo 11 del decreto-legge n. 179 del 2012) che prevedono che il collegio dei docenti adotti, a partire dall'anno scolastico 2014/2015, esclusivamente libri nella versione digitale (tipo C) o mista (tipo B). Questo processo si sta svolgendo progressivamente, iniziando dalle nuove adozioni per le classi prima e quarta della scuola primaria, per la classe prima della scuola secondaria di primo grado e dalla classe prima e dalla classe terza della scuola secondaria di secondo grado.

Pag. 18

Pag. 19

ALLEGATO 5

5-00416 Bella: Sulla realizzazione del piano di stabilizzazione del personale precario negli enti pubblici di ricerca.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Bella,
  per rispondere alla questioni poste nell'atto di sindacato ispettivo in parola è necessario premettere che l'articolo 20 rubricato «Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni» del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, al comma 1 prevede che, nel triennio 2018-2020, le amministrazioni pubbliche possano assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale che possegga specifici requisiti e al comma 2 stabilisce che possano bandire procedure concorsuali riservate al personale non dirigenziale che possegga specifici requisiti.
  La legge di stabilità 2018, ai commi 668 e successivi, ha disposto, per gli enti di ricerca di cui al decreto legislativo n. 218 del 2016 (quindi non solo del MIUR), interventi di sostegno con uno specifico stanziamento al percorso di stabilizzazione previsto ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75.
  Nello specifico, il comma 670 ha previsto che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con i Ministri vigilanti, fossero individuati i criteri per l'attribuzione delle risorse di cui alla legge di stabilità 2018 e gli enti pubblici di ricerca beneficiari.
  Il successivo comma 671 ha disposto che gli enti di ricerca beneficiari del finanziamento destinano alle assunzioni in argomento risorse proprie aventi carattere di certezza e stabilità e comunque, nel rispetto dell'articolo 9 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, in misura pari ad almeno il 50 per cento dei finanziamenti ricevuti.
  Ciò premesso, con il decreto ministeriale di riparto del «Fondo ordinano per gli enti e le istituzioni di ricerca», ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, è stata rispettata la condizione posta da questa Commissione parlamentare nel proprio parere di luglio scorso, con la quale espressamente chiedeva che i 68 milioni di euro della ex premialità del FOE fossero «esposti con evidenza separata nella tabella 1 tra le assegnazioni ordinarie, alla stabilizzazione delle figure professionali previste dall'articolo 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, coprendo sia i costi salariali ordinari sia quelli accessori».
  Pertanto, in tale decreto ministeriale si è ritenuto di destinare i 68 milioni di euro alle stabilizzazioni previste dall'articolo 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, coprendo sia i costi salariali ordinari sia quelli accessori e di ripartire la medesima somma proporzionalmente rispetto all'assegnazione ordinaria del «Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziati dal Ministero» (FOE) dell'anno 2017.

Pag. 20

ALLEGATO 6

5-00417 Belotti: Sulla destinazione dei docenti scolastici a sedi diverse da quella prescelta.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Sasso,
  l'interrogazione in questione fa riferimento agli effetti del piano straordinario di mobilità adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 108, della legge 107 del 2015 declinato con la relativa contrattazione integrativa per l'anno scolastico 2016/17.
  A seguito del piano straordinario di assunzioni previsto dalla Legge 107, infatti, sono stati assunti nell'a.s. 2015/16 circa 86.000 docenti, ma la medesima Legge ha anche avviato, per l'a.s. 2016/17, un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale rivolto anche ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015 su tutti i posti vacanti e disponibili dell'organico dell'autonomia, inclusi quelli assegnati in via provvisoria agli assunti nell'a.s. 2015/16.
  In altre parole, numerosi docenti assunti su sede provvisoria nel 2015/16 con la c.d. «Buona scuola» nelle province di residenza o limitrofe sono stati, a seguito delle operazioni di mobilità del 2016/17, pretermessi, nel loro posto, da docenti che avevano già acquisito il ruolo entro il 2014/15; pertanto, gli assunti nel 2015/16 sono stati costretti ad abbandonare le sedi provvisoriamente assegnate per ricollocarsi successivamente sul territorio nazionale.
  La complessa procedura di mobilità, contestata anche nelle sedi giudiziarie per alcuni effetti distorti, ha comportato, pertanto, la permanenza nelle regioni settentrionali di numerosi docenti residenti in altre parti d'Italia.
  Occorre, a tal fine, anche considerare che il sistema scolastico della scuola statale ha fatto registrare, specialmente negli ultimi decenni, un sensibile disallineamento, a livello territoriale, tra la «domanda», cioè la popolazione scolastica e «l'offerta», cioè il corpo insegnante presente in un determinato territorio. Questa disomogeneità è risultata particolarmente elevata tra le regioni del sud e quelle del nord, registrandosi un forte decremento della popolazione scolastica nel meridione a fronte di un incremento di questa nelle scuole statali del nord.
  L'intervento del nuovo Governo per risolvere la situazione pregressa si snoda lungo due direttrici.
  La prima, già attuata nell'immediatezza, ha riguardato la mobilità annuale del personale scolastico. In sede di contratto collettivo integrativo relativo alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, proprio al fine di favorire maggiori possibilità di rientro, sono state introdotte innovazioni ampliative sia in merito alla platea dei docenti sia per quanto attiene alle disponibilità dei posti, con apposita ipotesi sottoscritta in data 28 giugno 2018 per l'anno scolastico 2018/19.
  L'Amministrazione in accordo con le parti sociali ha consentito con il comma 16 dell'articolo 7, la possibilità di richiedere l'assegnazione provvisoria per posti di sostegno anche dai docenti privi del titolo di specializzazione, purché stiano per concludere il percorso di specializzazione sul sostegno o, in subordine, abbiano prestato almeno un anno di servizio – anche a tempo determinato – su posto di sostegno.
  Con l'articolo 7, comma 1 si è consentito il ricongiungimento al genitore senza richiedere l'ulteriore requisito della convivenza, Pag. 21come prescritto nella precedente contrattazione collettiva. Si tratta nel caso di specie di interventi resi possibili compatibilmente con il quadro normativo vigente.
  Dal punto di vista più strutturale il MIUR sta valutando diverse iniziative, anche a carattere normativo, volte a promuovere l'occupazione nel Sud con l'obiettivo di istituire classi a tempo pieno con conseguente incremento di posti di organico di quelle regioni. A ciò si aggiunga la richiesta di consolidamento in organico di diritto di quei posti di sostegno attualmente presenti come posti in deroga.
  Sono inoltre di prossima attivazione i percorsi di specializzazione sul sostegno per tutti i gradi di istruzione. Tutte misure che amplieranno, in modo consistente rispetto alla situazione attuale, la possibilità di ottenere un rientro presso le Regioni di residenza da parte di numerosi docenti.