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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 febbraio 2019
143.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01433 Marco Di Maio: Sulla collocazione della sede della Questura di Rimini.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, On.li Deputati, l'interrogazione dell'On.le Di Maio consente al Governo di ribadire il proprio determinato impegno nel voler rafforzare la capacità operativa delle forze di polizia e a migliorarne le condizioni logistiche.
  In questi otto mesi di lavoro sono stati molteplici gli interventi normativi che abbiamo messo in campo a favore delle forze dell'ordine con uno stanziamento complessivo di ben 2,7 miliardi di euro.
  In particolare, è stato previsto nella legge di bilancio per il 2019 un piano di assunzioni straordinarie per 6.150 unità, che servirà a ripianare totalmente gli organici che, per la Polizia di Stato, saranno ulteriormente ampliati fino a tornare alla consistenza precedente ai tagli operati dalla legge «Madia».
  Ma importanti risorse sono state stanziate anche per gli interventi di logistica. Nel decreto sicurezza abbiamo previsto 10,5 milioni di euro per il 2018 e 36,6 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2025 da destinare alle esigenze della Polizia di Stato.
  Venendo al merito della questione posta dall'interrogante, devo premettere che gli Uffici della Questura e della Polizia Stradale di Rimini hanno attualmente sede in sei diversi stabili di proprietà privata, inadeguati a soddisfare le esigenze sia logistiche che operative, tra i quali, in particolare, l'edificio sede dell'Ufficio Immigrazione che è tra l'altro da rilasciare su ordinanza comunale.
  Sin dal 1995 sono state avviate ricerche per allocare tutti gli uffici presso un'unica struttura, individuata poi in uno stabile in costruzione della Società DA.MA s.r.L, sito in Via Ugo Bassi. Nel corso degli anni successivi le trattative non hanno mai portato ad un accordo definitivo per la locazione dell'immobile, anche per l'indisponibilità della parte proprietaria di accettare il canone stabilito dall'Agenzia del Demanio.
  Nel frattempo, la struttura proposta ha subito un processo di degrado al quale la parte proprietaria non ha potuto fare fronte a causa di problematiche economiche che ne hanno determinato il fallimento.
  Negli anni successivi si è pensato di riorganizzare gli Uffici statali nel territorio riminese sul modello del « Federal Building». Nel 2017 l'Agenzia del Demanio ha redatto uno studio di fattibilità per la realizzazione, nello stabile in questione, di un unico Compendio – « Cittadella della Sicurezza» – che avrebbe dovuto ospitare, oltre agli Uffici della Questura, anche la Sezione della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza.
  Tale studio di fattibilità è stato trasmesso all'INAIL per una valutazione economica ai fini dell'acquisto dello stabile attraverso il curatore fallimentare della Società DA.MA s.r.l.
  L'ipotesi, in un primo momento, non ha avuto corso perché l'Istituto previdenziale, al pari dell'Amministrazione dell'Interno, era impossibilitato a finanziare i cospicui interventi di riqualificazione della struttura.
  Successivamente, sulla base di alcune disposizioni introdotte dalla legge di bilancio per il 2017, che consentono l'acquisto di stabili non ancora in locazione alla Pubblica Amministrazione, l'INAIL ha Pag. 12nuovamente manifestato interesse ad acquisire l'immobile a nuove condizioni.
  A tal fine, parallelamente all’iter avviato da quell'istituto per la concretizzazione della compravendita, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha trasmesso all'Agenzia del Demanio, per le valutazioni di competenza, un documento relativo alla efficiente distribuzione degli spazi all'interno della struttura, in funzione delle esigenze degli uffici di polizia.
  Nelle more del perfezionamento dell’iter avviato con l'INAIL e della progettazione degli indispensabili interventi di recupero conservativo del cespite di via Ugo Bassi, sono state avviate iniziative per l'individuazione di sedi provvisorie idonee ad ospitare gli uffici della Questura di Rimini che, come già evidenziato, si trovano in condizioni di grave sofferenza logistica.
  In data 15 dicembre 2017 la Prefettura ed i sindaci dei comuni della provincia di Rimini sottoscrivevano il «Patto per la sicurezza avanzata della provincia di Rimini» che, all'articolo 16, prevedeva, da un lato, l'impegno delle parti interessate a promuovere ogni azione utile affinché la realizzazione del Compendio potesse avvenire nel periodo compreso tra il 2019 ed il 2020, dall'altro, l'individuazione di una soluzione transitoria per gli Uffici della Questura presso l'immobile della società Diegaro s.r.l. sito in piazzale Alessandro Bornaccini.
  Appare evidente che i tempi indicati nel Patto per la Sicurezza del 2017 con riferimento alla realizzazione della Cittadella della sicurezza – 2019/2020 – risultavano fin troppo ottimisti a fronte della consistenza degli interventi da realizzare e soprattutto per le difficoltà di reperire le risorse economiche per finanziare i lavori.
  Difficoltà rese ancor più palesi dalla recente indisponibilità dichiarata dall'INAIL e dall'Agenzia del Demanio ad intervenire sull'immobile di via Ugo Bassi.
  Nonostante ciò oggi l'Amministrazione dell'Interno, sia a livello centrale che periferico, intende continuare a perseguire gli obiettivi delineati nel Patto per la sicurezza e che finora non sono stati realizzati.
  Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha, pertanto, avanzato la proposta di acquisto e ristrutturazione dell'immobile per un totale stimato di circa 30 milioni di euro, da finanziare con fondi del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.).
  Nelle more dell'inserimento di tale proposta nel piano di riparto dei fondi CIPE, il Ministero dell'interno ha attivato le procedure per assicurare la disponibilità dell'immobile ubicato in Piazzale Alessandro Bomaccini quale sede provvisoria degli Uffici della Questura di Rimini. A tal riguardo, informo che il 31 gennaio scorso la società Diegaro s.r.l ha accolto con favore le proposte dell'Amministrazione dell'interno, accettate formalmente con lettera del successivo 4 febbraio.
  Concludo, ribadendo quanto ho già avuto modo di dichiarare in occasione della mia recente visita a Rimini e cioè che stiamo lavorando per portare avanti un percorso parallelo, ovvero, da un lato, procedere con la soluzione transitoria in modo da assicurare nell'immediato una sede dignitosa alle forze di polizia e, dall'altro, realizzare il progetto più ambizioso della Cittadella della Sicurezza, obiettivo che non può non essere condiviso da tutte le amministrazioni coinvolte.

Pag. 13

ALLEGATO 2

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018)800 final).

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI, n. 2).

PARERE APPROVATO

  La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),
   esaminati, per gli aspetti di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018)800 final), il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18), e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI, n. 2);
   rilevato, in linea generale, come l'esame congiunto di tali documenti consenta al Parlamento di essere partecipe della «fase ascendente» di definizione delle politiche e degli atti dell'Unione europea, dedicata alla valutazione e al confronto tra le priorità delle Istituzioni europee e quelle del Governo per l'anno in corso;
   evidenziato come nella Relazione programmatica il Governo, in tema di politiche sulla migrazione, affermi l'intenzione di adoperarsi affinché si delinei una strategia europea strutturata su politiche comuni sull'immigrazione, in particolare di contrasto alla tratta degli esseri umani, con una condivisione da parte degli Stati membri sia nella protezione dei confini esterni sia nell'accoglienza, per un'equa ripartizione delle pressioni derivanti dai flussi migratori, in particolare delle persone salvate in mare, nonché nell'adozione di misure, anche comuni, per l'effettivo rimpatrio dei migranti il cui ingresso o soggiorno sia irregolare;
   sottolineato come, a fronte di movimenti di massa, su tale tema, sia necessario individuare meccanismi condivisi che vadano oltre la responsabilità degli Stati geograficamente più esposti;
   rilevato come nella già citata Relazione programmatica il Governo affermi che intende lavorare per evitare possibili fughe in avanti su specifici aspetti della riforma del Sistema comune europeo d'asilo che non tengano debitamente conto degli interessi nazionali;
   condivisa l'impostazione espressa al riguardo dal Governo italiano, il quale considera cruciali la modifica del regolamento Dublino e la trasformazione della direttiva procedure in un nuovo regolamento Pag. 14per il raggiungimento di un compromesso equilibrato che tenga in debita considerazione le esigenze degli Stati membri più esposti ai flussi migratori;
   rilevato positivamente come il Governo, nel merito della riforma del predetto regolamento Dublino, manifesti l'intenzione di sostenere la necessità di forme di redistribuzione obbligatorie dei richiedenti asilo e di un meccanismo ad hoc per quelli giunti via mare, rifiutando strumenti di solidarietà su base volontaria o che si estrinsechino solo in forme di sostegno finanziario, messa a disposizione di esperti e mezzi, senza contemplare il citato obbligo di accettare la redistribuzione dei richiedenti asilo;
   rilevato come il Governo, nella Relazione programmatica, confermi la propria posizione favorevole ad un rafforzamento del ruolo dell'Agenzia Frontex, soprattutto con riferimento al tema dei rimpatri, chiedendo allo stesso tempo un'attenta ponderazione del rapporto costi – benefici dei previsti incrementi di organico e degli effetti sulle strutture nazionali dei relativi meccanismi di reclutamento;
   evidenziato come, nelle priorità indicate dal Programma di lavoro della Commissione per il 2019 in tema di politiche sulla migrazione, ci si soffermi in particolare sulle proposte, tuttora oggetto di iter legislativo, necessarie al fine di rafforzare la coerenza e l'efficacia della politica di rimpatrio e di ridurre gli incentivi alla migrazione irregolare;
   osservato che, sul medesimo tema delle politiche sulla migrazione, il Programma di diciotto mesi stabilisce quale intervento prioritario il rafforzamento delle frontiere esterne dell'UE, anche potenziando la guardia di frontiera e costiera europea e introducendo nuovi sistemi d'informazione (EES, ETIAS), nonché attuando i necessari meccanismi di controllo della qualità e sviluppando la strategia di gestione integrata delle frontiere, tenendo nel contempo in considerazione l'equilibrio tra la sicurezza e la fluidità degli attraversamenti di frontiera;
   evidenziato, altresì, in termini di azione esterna, come il Programma di diciotto mesi segnali la necessità di un partenariato autentico con i Paesi di origine e di transito che integri saldamente la politica migratoria esterna nelle relazioni bilaterali complessive dell'UE con i Paesi terzi, al fine di affrontare le cause profonde della migrazione, considerando necessari ulteriori lavori relativamente all'aumento dei rimpatri, per una politica europea di rimpatrio più efficace e coerente;
   valutati positivamente i programmi illustrati dal Governo, nella Relazione programmatica, in tema di pari opportunità e con riferimento alle politiche per la parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni;
   preso atto delle priorità indicate sul medesimo tema delle pari opportunità nel Programma di lavoro della Commissione per il 2019 e nel Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea;
   condivisa, in tema di giustizia e affari interni, la scelta del Governo di indicare tra le priorità la lotta al terrorismo e alla radicalizzazione, anche per quanto concerne la diffusione dei relativi contenuti online, nonché un ulteriore rafforzamento della cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata transnazionale;
   preso atto delle priorità indicate, in tema di giustizia ed affari interni, dalla Commissione europea, per quanto riguarda in particolare la realizzazione di un'Unione europea della sicurezza, nonché dalle tre Presidenze, che si impegnano ad adottare rapidamente i nuovi orientamenti strategici per lo sviluppo dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia;
   rilevato positivamente come, in tema di riforma delle pubbliche amministrazioni e semplificazione, la Relazione programmatica indichi, tra le priorità per il 2019, quella di continuare a partecipare alle attività della rete informale per le amministrazioni pubbliche (EUPAN) e del Comitato europeo per il dialogo sociale Pag. 15nelle pubbliche amministrazioni, al fine di sostenere iniziative volte a ridurre gli oneri amministrativi e a semplificare la regolamentazione, proseguendo l'azione già avviata in tal senso nel 2014 durante il semestre di presidenza del Consiglio dell'UE;
   ricordato che, sul medesimo tema, l'iniziativa «Legiferare meglio», lanciata dalla Commissione europea nel 2016 e su cui l'Esecutivo europeo ha investito massicciamente, mira a garantire un processo decisionale aperto e trasparente, attraverso la partecipazione dei cittadini e delle parti interessate ai processi decisionali e all'esecuzione delle politiche, intendendo ridurre gli oneri normativi e burocratici per le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini attraverso una semplificazione delle norme;
   preso atto delle priorità indicate nel Programma di diciotto mesi, in tema di finalizzazione dei lavori concernenti il mercato unico digitale e le infrastrutture digitali,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE