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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 luglio 2018
39.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 54

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 luglio 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione sul circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione del circuito.

DL 87/2018: Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.
C. 924 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VI e XI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 18 luglio 2018.

  Luigi GALLO, presidente, che il relatore, deputato Bella, ha svolto ieri la relazione introduttiva e che nella stessa seduta di ieri è iniziato il dibattito.

  Valentina APREA (FI) rileva che da troppo tempo norme sulla scuola vengono inserite in collocazione marginale in decreti-legge che nel complesso nulla hanno a che vedere col sistema scolastico e che per questo vengono assegnati, come competenza primaria, ad altre Commissioni parlamentari, con la conseguenza di sottrarre alle Commissioni competenti in materia di istruzione la facoltà di modificare il testo. Rivendica quindi l'unicità del settore e la specifica professionalità dei lavoratori della scuola, che è diversa da quella dei lavoratori delle imprese, per i quali il provvedimento in titolo è stato nell'impianto generale pensato. Ritiene che questo provvedimento – che nelle ambizioni del Governo dovrebbe tutelare la dignità dei lavoratori – lascerà in piedi solo la dignità della disoccupazione, perché si tratta di un intervento concepito in stato di dissociazione e senza cognizione dei problemi che si vogliono risolvere. È dell'opinione che la norma sui diplomati magistrali serva al Governo soltanto per prendere tempo e che finirà per complicare la vita dei docenti e di chi deve far funzionare le scuole. Preannuncia la presentazione di emendamenti volti a dare risposta già oggi, e non solo ad anno scolastico iniziato, al problema dei diplomati magistrali.

  Lucia AZZOLINA (M5S) ricorda che la sentenza che la deputata Ascani ha invitato a rispettare è del 20 dicembre 2017, quando il Partito democratico, pur essendo al Governo, non ha ritenuto necessario intervenire né sui diplomati magistrali, né sulle modalità di reclutamento dei docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
  Rimarca, inoltre, che, per rispettare la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea sull'abuso nell'utilizzo dei contratti a tempo determinato nella scuola, il precedente Governo avrebbe dovuto prevedere la stabilizzazione dei precari, mentre invece ha inserito nella legge n. 107 del 2015 una norma che ne prevede il licenziamento al raggiungimento dei trentasei mesi di durata dei contratti a tempo determinato. Conviene che il differimento del termine di esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali concernenti i diplomati magistrali non costituisce una soluzione, ma ritiene che tale misura potrà consentire, nel frattempo, l'avvio dell'anno scolastico e garantire la presenza in cattedra degli insegnanti. Assicura quindi che, dopo aver ascoltato tutte le parti che gravitano nel mondo della scuola, la sua parte politica cercherà una soluzione non solo in linea con la sentenza citata, ma di carattere strutturale e tale da porre rimedio ai tanti strafalcioni legislativi che hanno fin qui caratterizzato l'ordinamento scolastico.

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  Luigi GALLO, presidente, nel dare la parola al deputato Andrea Rossi, invita tutti a contenere i propri interventi, tenuto conto della brevità del tempo a disposizione della Commissione per l'esame del provvedimento dovuta all'imminenza dell'inizio delle votazioni in Assemblea.

  Anna ASCANI (PD) rileva che è poco opportuno che il presidente inviti alla brevità proprio nel momento in cui è iscritto a parlare un deputato dell'opposizione, e proprio dopo che la deputata Azzolina ha svolto un intervento nient'affatto contenuto.

  Marco MARIN (FI), pur convinto che l'invito del presidente a essere più brevi sia stato formulato in funzione del buon andamento dei lavori della Commissione, riterrebbe più corretto che limiti di tempo alla durata degli interventi fossero evidenziati in modo chiaro prima dell'inizio del dibattito, così da valere per tutti.

  Luigi GALLO, presidente, chiarisce che non ha inteso limitare il diritto di intervento di nessuno, bensì semplicemente raccomandare a tutti di contenere gli interventi al fine di non penalizzare chi parla per ultimo. Ricorda, peraltro, che in sede di ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi si è avviata una riflessione sull'opportunità di razionalizzare l'uso del tempo a disposizione, per evitare di dover continuamente aggiornare i lavori della Commissione.

  Andrea ROSSI (PD) esprime perplessità sull'inserimento in un decreto-legge di una norma come l'articolo 13, comma 4, concernente le società sportive dilettantistiche. Tale disposizione, infatti, modifica tutto d'un tratto misure che erano il frutto di un lungo percorso di riflessione, caratterizzato da ragionamenti ponderati e ascolto delle parti interessate.
  Concorda con la deputata Aprea sull'inopportunità di inserire in un decreto-legge rivolto principalmente al mondo del lavoro anche norme eterogenee incidenti su altri ambiti materiali. Tali norme avrebbero dovuto trovare diversa collocazione, in autonomi disegni di legge, da discutere in parlamento con la dovuta attenzione e pazienza, laddove il loro inopinato inserimento in un decreto d'urgenza – nonostante non vi sia alcuna ragione di urgenza – induce a sospettare che si sia voluto accontentare le richieste di qualcuno. Conclude invitando il Governo a svolgere una riflessione attenta, nelle sedi opportune, sul mondo dello sport, ascoltando anche le voci dei protagonisti, prima di adottare norme in modo frettoloso.

  Flora FRATE (M5S) concorda con il giudizio positivo espresso ieri dalla deputata Villani sulla norma che prevede un differimento dei termini di applicazione delle sentenze sui diplomati magistrali. La sospensione dei termini, infatti, potrà assicurare la presenza in cattedra degli insegnanti all'avvio del nuovo anno scolastico, garantendo agli alunni la continuità didattica. Non comprende le ragioni addotte, invece, dalla deputata Ascani, non essendo qui in discussione la sentenza, ma una norma che vuole scongiurare il rischio di paralisi della scuola. Concorda con la necessità di prevedere, comunque, una riforma strutturale del sistema, anche rivedendo profondamente le disposizioni della legge n. 107 del 2015, che, a suo avviso, hanno provocato solo danni.

  Paola FRASSINETTI (FdI) ritiene che la norma sui diplomati magistrali contenuta nel decreto-legge in titolo non sia sufficiente a risolvere il problema, che ha natura strutturale. Quanto alla norma sullo sport, trova che la questione sia stata affrontata con troppa superficialità e che si rischi di far venire meno un necessario supporto al mondo dello sport, che invece va favorito e sostenuto perché crea un virtuoso reticolato protettivo per i ragazzi. Conclude rimarcando l'eccessiva approssimazione con cui sono state scritte le disposizioni del provvedimento di competenza della Commissione.

  Vittoria CASA (M5S) sottolinea che la norma di cui all'articolo 4 del provvedimento, Pag. 56più che trovare una soluzione, rappresenta la presa d'atto della complicata situazione dei diplomati magistrali. Si dice certa del fatto che il Governo utilizzerà il tempo per definire misure strutturali per tutti i soggetti interessati, le cui posizioni sono diverse. Accoglie con favore l'imminente inizio delle prove del concorso per dirigente scolastico e la prossima emanazione del bando per il concorso a DSGA, ritenendo che le assunzioni permetteranno di porre fine al sistema delle reggenze, che sta strozzando il funzionamento delle scuole, e di ridare finalmente dignità al ruolo dei docenti, del personale ATA e dei dirigenti scolastici.

  Luigi GALLO, presidente, invita il relatore a presentare la sua proposta di parere.

  Marco BELLA (M5S), relatore, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO valuta favorevolmente la proposta di parere del relatore.

  Nicola FRATOIANNI (LeU), dopo aver dichiarato la propria astensione dal voto sulla proposta di parere, rileva come il decreto-legge, pur muovendo da un obiettivo condivisibile, cioè difendere la dignità delle persone, offra poi però un contenuto non in linea con le premesse. Ritiene che nel mondo del lavoro, in questi anni, non sia andata smarrita solo la dignità, ma anche molto altro, come diritti, salario e considerazione sociale dei lavoratori. Purtroppo le norme del decreto-legge, lungi dal recare misure strutturali, hanno quel carattere di estemporaneità e improvvisazione, tipica di tanti provvedimenti emergenziali, che non aiuta ad andare al cuore dei problemi e a trovare soluzioni adeguate. Si riferisce, in particolare, alla questione dei diplomati magistrali, per la quale si è scelto di percorrere una strada che, sì, forse assicura alle famiglie l'ordinato avvio dell'anno scolastico, ma certamente non ne garantisce la conclusione. Ritiene che sarebbe stato più saggio disporre un differimento dell'attuazione delle sentenze per tutto l'anno scolastico, e non limitata a 120 giorni. Preannuncia quindi la presentazione di emendamenti volti a sanare disposizioni non sufficientemente coraggiose e in evidente contraddizione con lo spirito del decreto.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) preannuncia l'astensione dal voto sulla proposta di parere del relatore, chiarendo che non voterà contro non perché non sia critico rispetto alle soluzioni ipotizzate nel provvedimento per la scuola, ma perché ha profonda conoscenza delle difficoltà intrinseche al sistema di reclutamento del personale della scuola: un ambito nel quale il Ministero dell'istruzione ha voce in capitolo appena per il 20 per cento, mentre un altro 20 per cento dipende dal Ministero dell'economia e il restante 60 per cento dai tribunali della giustizia amministrativa.
  Sottolinea, al riguardo, che, a causa delle decennali stratificazioni normative, i ricorsi al TAR in materia di graduatorie e reclutamento sono all'ordine del giorno, con inevitabili ricadute in termini di incertezza per chi si trova a dover applicare le norme. Invita, quindi, tutti a una maggiore chiarezza e a procedere con più prudenza, evitando di invocare di continuo e solo la continuità didattica, che è senz'altro un valore essenziale, ma che non andrebbe richiamata con troppa disinvoltura, come se il valore del fine perseguito sanasse di per sé le misure utilizzate. Si interroga quindi su quali siano le valutazioni che hanno portato il Governo alla decisione di differire l'applicazione delle sentenze per soli 120 giorni, trascorsi i quali ci si ritroverà probabilmente – se non si trovano soluzioni veramente efficaci – al punto di partenza. Chiede al Governo di tenere la Commissione costantemente aggiornata sull'utilizzo che farà di questi 120 giorni e di spiegare chiaramente quale sia la sua visione in materia di reclutamento del personale docente. A suo avviso, infatti, la condizione posta dal relatore nella proposta Pag. 57di parere, se dà il segno che si intuisce l'esistenza di un problema, non chiarisce però quali siano le priorità e quale il bilanciamento tra le esigenze dei diplomati magistrali e quelle delle famiglie degli studenti che stanno completando la loro formazione. Conclude stigmatizzando la mancanza di una visione complessiva organica da parte del Governo e della maggioranza.

  Valentina APREA (FI) preannuncia il voto contrario del suo gruppo.

  Luigi GALLO, presidente, essendo imminente l'inizio delle votazioni in Assemblea, sospende la seduta fino al termine degli impegni di Assemblea.

  La seduta, sospesa alle 9.25, riprende alle 14.10.

  Lucia CIAMPI (PD), in merito a quanto disposto dall'articolo 4, conferma le perplessità del suo gruppo circa le garanzie riguardanti la continuità didattica, che risultano ad ora totalmente assenti.
  Ricorda che la disposizione interviene per differire l'esecuzione delle sentenze con le quali il Consiglio di Stato ha dichiarato che il possesso del solo diploma magistrale, sebbene conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002, non costituisce titolo sufficiente per l'inserimento nella graduatoria a esaurimento (GAE) del personale docente. In proposito, il suo gruppo ritiene necessario contemperare l'esecuzione delle sentenze relative ai diplomati magistrali con la salvaguardia della continuità didattica degli alunni per tutto l'anno scolastico, e non solo per 120 giorni, garantendo e tutelando, altresì, i diritti di coloro che hanno conseguito titoli abilitanti per l'accesso alla professione di insegnante, i quali non vengono neppure citati nel dispositivo del Governo.
  Rileva la necessità di stabilire sin da ora un percorso che consenta un intervento strutturale sul reclutamento. A suo avviso, la condizione posta nel parere dal relatore rinnega, di fatto, il dispositivo del Governo, chiedendo che esso venga radicalmente cambiato.
  Ritiene inoltre inopportuno e fuori contesto il disposto dell'articolo 13, che sopprime le previsioni introdotte dalla legge di bilancio 2018, in base alle quali le attività sportive potevano essere esercitate anche da società sportive dilettantistiche con scopro di lucro e abroga le agevolazioni fiscali a favore delle stesse, sottolineando che un intervento drastico come questo avrebbe richiesto una discussione più ampia e un confronto con i protagonisti del mondo sportivo. Reputa peraltro che non sia giusto cancellare in poche settimane il lavoro di un anno, senza aver neanche compreso fino in fondo i vantaggi recati dalle norme abrogate, a partire dalla possibilità di avere strutture più efficienti e personale maggiormente qualificato.
  Dopo aver preso atto che la proposta di parere del relatore non contiene alcun riferimento all'articolo 13, che pure reca disposizioni rientranti nelle competenze della Commissione, preannuncia il voto contrario del suo gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2017 (C. 850 Governo).
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2018 (C. 851 Governo).
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2018 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2018 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2018.

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Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno finanziario 2018.
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole su C. 850 – Relazione favorevole su C. 851).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto, rinviato nella seduta del 18 luglio 2018.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che non sono state presentate proposte emendative riferite ai disegni di legge in esame. Quindi, non essendovi richieste di intervento sui provvedimenti, invita il relatore a formulare le sue proposte di relazione.

  Domenico FURGIUELE (Lega), relatore, propone di riferire in senso favorevole su entrambi i disegni di legge.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, delibera di riferire favorevolmente tanto sul disegno di legge di rendiconto, quanto sul disegno di legge di assestamento; nomina inoltre il deputato Furgiuele quale relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 14.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 19 luglio 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00180 Lattanzio e Carbonaro: Sugli episodi di violenza nei confronti dei docenti scolastici.

  Paolo LATTANZIO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Paolo LATTANZIO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, sottolineando in particolare il valore della cultura del rispetto non solo nei confronti dei docenti, ma dell'intera istituzione scolastica, che va intesa come comunità. Conclude invitando al coinvolgimento di tutte le componenti interessate nel patto educativo di corresponsabilità.

5-00181 Toccafondi e Fusacchia: Sulla «chiamata diretta» dei docenti prevista dall'articolo 1, comma 79, della legge 107 del 2015.

  Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta, che ritiene resa più dal rappresentante del Governo esponente del Movimento 5 Stelle che dal dirigente scolastico Giuliano, che si è fatto conoscere e apprezzare negli anni scorsi. La sua insoddisfazione concerne innanzitutto il metodo, atteso che il Governo annuncia la volontà di modificare, con il primo provvedimento legislativo utile, i commi da 79 a 82 della legge n. 107 del 2015 per Pag. 59abrogare l'istituto della cosiddetta «chiamata diretta»: in altre parole, si vuole sopprimere la norma appena possibile, senza avviare una riflessione al riguardo. Per inciso, ricorda che il primo provvedimento utile avrebbe potuto essere quello sul quale si è espressa pochi minuti fa la Commissione, ovvero il decreto-legge n. 87. In secondo luogo, evidenzia che non è possibile modificare una legge votata dal Parlamento con un accordo sindacale.

5-00182 Belotti ed altri: Sull'inserimento di insegnanti di educazione motoria nell'organico della scuola primaria e sull'assunzione degli educatori nei convitti e nei collegi statali.

  Rossano SASSO (Lega), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Rossano SASSO (Lega), replicando, si dichiara soddisfatto perché le iniziative annunciate rappresentano certamente un buon inizio e vanno valutate favorevolmente le anticipazioni fornite dal Governo in merito all'inserimento di specifiche attività di potenziamento delle discipline motorie nella scuola primaria e la previsione di iniziative analoghe destinate alla scuola dell'infanzia. In merito all'assunzione di educatori, evidenzia l'insufficiente numero di posti disponibili per figure pedagogiche delle quali rimarca il rilievo. Conclude sottolineando la necessità di tutelarne il ruolo al fine anche di salvaguardare le prestigiose istituzioni nel cui organico queste figure sono inserite.

5-00183 Aprea e Palmieri: Sulla partecipazione degli istituti scolastici paritari ai progetti del Piano nazionale per la scuola digitale.

  Antonio PALMIERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Antonio PALMIERI (FI), replicando, si dichiara soddisfatto nella misura in cui il Governo effettivamente realizzerà quanto anticipato dal sottosegretario con l'ultima affermazione, ovvero che per l'inizio del prossimo anno scolastico gli avvisi sull'innovazione e sulle competenze digitali ricomprenderanno quali beneficiari anche le scuole paritarie.

5-00184 Ascani ed altri: Sul prestito agli studenti per favorire l'accesso a percorsi di studio universitari e post-universitari.

  Anna ASCANI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Salvatore GIULIANO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Anna ASCANI (PD), replicando, si dichiara non soddisfatta perché la risposta del Governo riporta una notizia ulteriormente preoccupante. Si riferisce al preannunciato avvio di un percorso per introdurre nel Paese lo strumento del prestito d'onore, che, a suo parere, ha dato risultati discutibili in altri Paesi, determinando un grave indebitamento a carico degli studenti che ne hanno fatto richiesta. Aggiunge che tale misura costituisce un intervento parziale nell'ambito del diritto allo studio, per il quale sono state approvate dal precedente Governo misure importanti, quali la fascia di non tassazione, rispetto al cui ampliamento si dichiara favorevole. Conclude invitando il Governo ad una riflessione più approfondita e a valutare iniziative per l'incremento delle risorse per il diritto allo studio, che deve essere garantito a tutti.

  Luigi GALLO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.

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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una nuova agenda europea per la cultura COM(2018)267 final.

  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Costruire un'Europa più forte: il ruolo delle politiche in materia di gioventù, istruzione e cultura COM(2018)268 final.

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Europa creativa (2021-2027) e che abroga il regolamento (UE) n. 1295/2013 COM(2018) 366 final.

  Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 COM(2018) 367 final.

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