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Resoconti delle Giunte e Commissioni

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CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 gennaio 2019
127.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 49

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 17 gennaio 2019. — Presidenza della vicepresidente Patrizia TERZONI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 gennaio scorso.

Pag. 50

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che, nel termine fissato per la giornata di ieri alle 18, non sono pervenuti emendamenti al disegno di legge europea.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO, facendo seguito alle richieste di chiarimento formulate ieri dalla relatrice in ordine all'articolo 16, comma 1, lettera c) del disegno di legge con riferimento all'obbligo di apposizione del marchio sulle AEE immesse sul mercato, fa presente che il richiamo al marchio di cui alla citata lettera c) rappresenta un elemento aggiuntivo rispetto alle revisioni della direttiva che risulta comunque funzionale all'implementazione del sistema di raccolta dei RAEE, consentendo di migliorare la tracciabilità dei prodotti e di ricollegare i prodotti immessi nel mercato da parte dei produttori e i RAEE del medesimo marchio. Sottolinea che il già vigente articolo 28, comma 7, del decreto legislativo n. 49 del 2014 menziona il marchio, oltre al simbolo.
  Al fine di assicurare il corretto recepimento della direttiva, viene ora indicato l'obbligo di apposizione anche sulla garanzia, come previsto al citato articolo 14, paragrafo 4, della direttiva europea. Pertanto, il disegno di legge europea assicura il corretto recepimento della direttiva mantenendo l'impianto della vigente normativa nazionale, ora opportunamente corretta al fine di superare la procedura EU Pilot che, nel caso di specie riguardava solo la mancata apposizione del simbolo sulla garanzia.
  Precisa infine che, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera f) della direttiva, il produttore è colui che commercializza tali apparecchiature apponendovi il proprio marchio di fabbrica, nel territorio dello Stato membro, ragion per cui è importante pubblicizzare il marchio in modo da identificare il soggetto cui spettano i vari obblighi connessi alla raccolta dei RAEE, secondo il principio della responsabilità estesa del produttore.

  Elena LUCCHINI (Lega), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO esprime parere conforme alla relatrice.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole con condizione formulata dalla relatrice (vedi allegato 1).
  Nomina altresì l'onorevole Lucchini come relatrice della Commissione Ambiente ai lavori della XIV Commissione.

  La seduta termina alle 9.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 17 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Alessandro Manuel BENVENUTO presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.
  Ricorda che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti. Avverte altresì che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Avverte che le interrogazioni 5-01230 Muroni e 5-01231 Trancassini, vertendo sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente.

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5-01230 Muroni: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.
5-01231 Trancassini: Danni ambientali e sulla salute dei cittadini conseguenti all'incendio dell'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di via Salaria a Roma, occorso l'11 dicembre 2018.

  Rossella MURONI (LeU), illustra l'interrogazione in titolo. Evidenzia che la questione oggetto dell'interrogazione è già stata affrontata in Commissione il 6 settembre scorso e in quella sede era già evidente la pericolosità di quell'impianto, da lei stessa sottolineata. Pur essendo consapevole dell'esistenza di una «sindrome di Cassandra» degli ambientalisti, fa presente che oggi ci si trova in una situazione addirittura peggiore della precedente. La discarica è ricoperta di rifiuti che al momento sono classificabili come rifiuti speciali, essendo andati a fuoco. Conoscendo le diverse competenze istituzionali, ricorda che il giorno dell'incendio erano presenti il Ministro, il Sottosegretario Micillo e la sindaca Raggi, proprio a sottolineare l'importanza nazionale di quel drammatico evento, a seguito del quale si è generata una nube tossica che ha invaso la capitale con 5 km di lunghezza e un km di raggio. Ritiene pertanto necessario comprendere quali iniziative abbia assunto la Cabina di regia e il percorso da questa individuato per pervenire ad una rapida soluzione della questione.

  Marco SILVESTRONI (FdI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo. Ritiene opportuno conoscere le iniziative del Ministero sia nell'immediato, sia per coadiuvare la sindaca di Roma, Raggi, nella sua attività di bonifica, nonché le modalità con le quali si pensa di coinvolgere i sindaci della città Roma capitale, a seguito dell'incontro che si è tenuto recentemente, non dovendo questi essere chiamati a risolvere problemi che avrebbero dovuto essere affrontati già da lungo tempo.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde congiuntamente alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Rossella MURONI (LeU), ringrazia il sottosegretario per le informazioni rese nella risposta, che non ritiene affatto tranquillizzanti. I rifiuti sono ancora abbandonati lì, si tratta di milioni di tonnellate di rifiuti, caratterizzati dall'ARPA come tipologia, ma rispetto ai quali nulla si sa in ordine alla loro movimentazione.
  Ritiene opportuno evidenziare al sottosegretario Micillo, firmatario della proposta di legge sugli ecoreati, che il trattamento meccanico biologico di via Salaria ha fatto in passato traffici illeciti di rifiuti, uscendo dall'impianto rifiuti diversi da quelli che venivano dichiarati e soprattutto uscendo dall'impianto più scarti che rifiuti trattati.
  Nel ribadire la criticità dei rifiuti presenti in quella zona, non ritiene opportuno che i camion continuino ad entrare nel sito. Sottolinea inoltre che nessuna informazione è stata resa ai cittadini, a meno di una circolare arrivata dal Comune di Roma una settimana dopo l'incendio che invitava la popolazione a non far giocare i bambini nei parchi giochi adiacenti alla zona, parchi giochi peraltro già impraticabili per altri motivi.
  Esprime pertanto una grave preoccupazione per lo stato di salute dei luoghi e delle persone. Invita quindi il Ministero dell'ambiente a svolgere una importante campagna di informazione e a verificare dove andranno quei rifiuti speciali e come saranno trasferiti. È in gioco infatti la credibilità delle istituzioni, essendo difficile conquistare la disponibilità dei cittadini a ad effettuare la raccolta differenziata in tali condizioni. Giudica necessario che vengano date risposte ai cittadini in modo unitario, essendo l'impianto di trattamento meccanico biologico di via Salaria un simbolo per l'intero Paese, la cui situazione va risolta, anche al fine di recuperare la giusta credibilità rispetto al più ampio tema dell'economia circolare che si impone al sistema paese.

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  Marco SILVESTRONI (FdI), replicando, si associa alle considerazioni svolte dalla collega Muroni. Ritiene la risposta del sottosegretario sulla riqualificazione del sito non sufficiente. Occorre infatti una bonifica integrale dell'area e auspica che il Ministero possa coadiuvare il Comune di Roma Capitale affinché l'area venga effettivamente riqualificata, dando una risposta più concreta riguardo agli effetti ambientali conseguenti all'incendio.

5-01232 Mazzetti: Ripristino dell'invaso acquifero del lago Fiorenzo in Toscana.

  Erica MAZZETTI (FI), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando gli ingenti danni originati dalla scomparsa in sole tre ore del lago Fiorenzo dal punto di vista ambientale, turistico e di prevenzione degli incendi, essendo il lago ubicato in una zona ad alta densità boschiva. Fa presente che tutte le istituzioni e le parti politiche avevano evidenziato la necessità di un intervento di manutenzione, e a seguito di un rimpallo di competenze tra le varie istituzioni, la regione Toscana si era impegnata per finanziare le spese di progettazione dell'intervento.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Erica MAZZETTI (FI), poiché si evince dalla risposta del sottosegretario che la regione Toscana ad oggi non ha avanzato alcuna richiesta specifica al Ministero competente, si farà carico di fare presente alla regione Toscana la necessità di un suo intervento al fine di poter accedere ai contributi previsti. Ritiene opportuno conoscere i tempi e i modi dell'intervento, che, in ragione della normativa antisismica e idraulica, si configura come un intervento di grandi dimensioni dal punto di vista finanziario, dovendosi impegnare risorse per oltre 1 milione di euro.

5-01233 Ilaria Fontana: Tempi per la messa in funzione dell'impianto di depurazione delle acque reflue sito ad Anagni (FR).

  Ilaria FONTANA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando come l'agglomerato di Anagni, in provincia di Frosinone, rientri nelle due procedure di infrazione Ue 2014/2059 e 2017/2018 per mancata depurazione delle acque reflue. Il depuratore è da sempre rimasto inattivo e se ne attende la messa in esercizio ormai da decenni. Oltre all'impianto emergono perplessità anche sulle capacità della rete fognaria circostante: la regione Lazio, con una nota del 9 agosto 2016, comunicava infatti che era prevista la realizzazione di fognature collegamento di tutto l'agglomerato presso il depuratore stesso, ma questo non sembra essere ancora avvenuto. Nel mese di marzo 2018, la regione Lazio il consorzio oasi di Frosinone dichiaravano di essere in procinto di operare il collaudo operativo la messa in funzione del depuratore di Anagni, unico depuratore industriale del tratto nord del corso del fiume Sacco, con termini previsti entro la fine del 2018, ma ad oggi è ancora tutto fermo.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Ilaria FONTANA (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario soprattutto per la verità nella risposta, elemento importante per i cittadini, dopo tanti anni di programmi e di false promesse e per aver illustrato il cammino che permetterà all'Italia di uscire dalle procedure di infrazione. Ritiene davvero sconcertante che malgrado le due procedure di infrazione e i finanziamenti milionari erogati dallo Stato, i quali si aggiungono i 2,5 milioni da tariffa, la regione Lazio il consorzio oasi della provincia di Frosinone non sono stati in grado di mettere in funzione il depuratore di Anagni, ribadì che ribadisce essere l'unico depuratore della parte nord della provincia di Frosinone capace di far fronte ai reflui industriali del fiume Sacco. Pag. 53La data del 2021 citata nella risposta resa dal sottosegretario induce a pensare che poco sia stato fatto fino a questo momento dalla regione Lazio e della presidenza del consorzio oasi, probabilmente più attenti a ragioni di tipo politico che alla tutela del territorio già fortemente compromesso a livello ambientale.

5-01234 Lucchini: Verifica del rispetto dei requisiti ambientali per l'impianto industriale della Color Glass Spa di Città di Castello.

  Riccardo Augusto MARCHETTI (Lega), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Riccardo Augusto MARCHETTI (Lega), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta all'interrogazione, che affronta un problema molto sentito dalla comunità locale, essendoci asili, scuole elementari e scuole medie in prossimità dell'impianto industriale. Fa presente che fino a poco tempo fa l'aria era irrespirabile e uno studio dell'Università degli Studi di Perugia sulle emissioni vaporifere rileva la probabile presenza di diossina e la presenza di un certo numero di sostanze pericolose per la salute umana. L'impianto presenta peraltro abusi edilizi ed è pertanto incredibile che un edificio del genere possa continuare a stare nel centro abitato. Chiede al rappresentante del Governo una intensificazione dei controlli da parte del Ministero dell'ambiente, non ritenendo professionale il lavoro effettuato dall'arpa umbra e alla luce delle mancate risposte date dagli amministratori locali, sottolineando la necessità che il «governo del cambiamento» apporti un reale cambiamento a favore delle comunità locali.

5-01235 Pellicani: Completamento delle opere di marginamento delle macroisole nel porto di Marghera.

  Nicola PELLICANI (PD), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, sottolinea che le risorse derivano dai risarcimenti pagati dalle aziende che hanno inquinato, sulla base del principio europeo «chi inquina paga». Sulla base di una recente sentenza della Corte di cassazione è stato stabilito che le aziende non possono essere più chiamate a pagare per inquinamenti prodotti da altri ed essendo cambiata la proprietà delle aziende in questi anni, non ci sono più risorse disponibili da parte dei privati. Pertanto è stato assunto un impegno già dal precedente Governo nell'ambito del patto per Venezia del 2016 a stanziare 72 milioni e a reperire gli ulteriori 178 milioni di euro mancanti per la conclusione dell'opera. Evidenzia inoltre che in caso l'opera non venisse conclusa, sarebbero vanificati gli interventi operati con le risorse già spese, pari ad 1 miliardo di euro. Ricorda infine che il Ministro Costa aveva assicurato la massima attenzione sulla questione riportata dall'interrogazione a sua prima firma, ma constata come ad oggi non siano ancora state reperite le risorse necessarie per il completamento dell'intervento.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Nicola PELLICANI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario delle informazioni rese nella risposta, ma ritiene che sia necessaria da parte del Governo una più forte garanzia riguardo al completamento dell'intervento, da operarsi peraltro nel tratto più complicato. Auspica pertanto che si giunga rapidamente al completamento dell'opera, prodromico alle bonifiche previste, rispetto alle quali Venezia, rientrando nelle aree complesse, ha ricevuto un recente stanziamento pari a 26,5 milioni di euro, che, con effetto moltiplicatore, permetterà interventi per alcune Pag. 54centinaia di milioni di euro nell'area di Marghera.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 17 gennaio 2019.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 15.10 alle 15.30.

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