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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 febbraio 2019
142.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 45

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI NEL MONDO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Simone BILLI.

  La seduta comincia alle 8.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Simone BILLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Sul programma dei lavori del Comitato.

Pag. 46

  Simone BILLI, presidente, facendo seguito a quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del Comitato e in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della III Commissione, nelle riunioni del 6 febbraio scorso, sottolinea innanzitutto la propria personale soddisfazione e gratitudine per il riconoscimento derivante dalla sua elezione per consenso unanime a presidente del Comitato permanente.
  Preannuncia di volere esercitare tale carica in un'ottica di rafforzamento della rappresentanza dei connazionali all'estero e di dialogo aperto e costante con le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, impegnate con grande dedizione sulle tematiche riguardanti le comunità di italiani all'estero e la promozione del Sistema Paese.
  Dando il benvenuto ai colleghi eletti all'estero che sono componenti di Commissioni diverse dalla III Commissione, esprime l'auspicio di potere contare anche sul loro apporto per i lavori futuri.
  Sottolinea, in generale, che il Comitato, come da prassi radicata, avvierà la propria attività inaugurando il dialogo interistituzionale con i sottosegretari agli affari esteri e alla cooperazione internazionale di riferimento, nonché con la Direzione Generale della Farnesina per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie. Rileva che il Comitato sarà chiamato ad interagire proficuamente con gli organismi della rappresentanza all'estero, Consiglio generale degli italiani all'estero e COMITES, impegnati in questo periodo soprattutto nel dibattito su possibili evoluzioni della normativa in tema di voto all'estero. Osserva che si tratta di una questione di evidente interesse condiviso da tutti i gruppi e che il Comitato cercherà di seguire nei limiti della proprie competenze.
  Segnala che un ulteriore argomento di notevole interesse riguarda la promozione e l'insegnamento della lingua e cultura italiana nel mondo, cui si connette l'esigenza di promuovere la razionalizzazione e l'efficienza dei cosiddetti enti gestori.
  Alla luce delle cifre assai allarmanti sugli espatri dei cittadini italiani verso l'estero, evidenzia che il Comitato potrà dedicare un'attività di monitoraggio alla normativa vigente in tema di incentivi al cosiddetto «rientro dei cervelli».
  Tra gli ulteriori temi di interesse ai fini della futura attività del Comitato segnala il miglioramento della qualità comunicativa tra Pubblica Amministrazione e iscritti all'AIRE; il riconoscimento reciproco dei titoli e delle esperienze professionali maturate all'estero e in Italia; il potenziamento della rete consolare, anche nella prospettiva di apertura di nuove sedi; la tutela del patrimonio immobiliare all'estero e la promozione del made in Italy.

  Elisa SIRAGUSA (M5S), in vista del rinnovo del Consiglio generale degli italiani all'estero e dei COMITES, previsto per l'anno prossimo, evidenzia l'opportunità di avviare la riflessione sulla riforma di tali organismi, al fine di renderli più adeguati alle esigenze delle comunità degli italiani all'estero.

  Simone BILLI, presidente, ringrazia la collega, che è peraltro vicepresidente del Comitato, per lo spunto e coglie l'occasione per rivolgere un saluto al collega Delmastro Delle Vedove, che ricopre la carica di segretario del Comitato.
  Non essendovi altri interventi, dichiara quindi concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 8.40.

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI NEL MONDO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Simone BILLI.

Audizione dell'avvocata Cecilia Gozzoli, rappresentante del «Gruppo Controesodo», sugli adempimenti amministrativi per i connazionali residenti nel Regno Unito durante il negoziato sulla Brexit.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.45 alle 9.55.

Pag. 47

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza del vicepresidente Paolo GRIMOLDI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sulle dinamiche del commercio internazionale e l'interesse nazionale.
Audizione del presidente dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, dottor Carlo Ferro.
(Svolgimento e conclusione).

  Paolo GRIMOLDI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Carlo FERRO, presidente dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, Ivan SCALFAROTTO (PD), Andrea COLLETTI (M5S), Simona SURIANO (M5S) e Paolo GRIMOLDI, presidente.

  Carlo FERRO, presidente dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, e Roberto LUONGO, direttore generale dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, replicano ai quesiti posti e forniscono ulteriori precisazioni.

  Paolo GRIMOLDI, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.05.

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro.
(COM(2018)800 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019.
(Doc. LXXXVI n. 2).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata.
(14518/18).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 7 febbraio scorso.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore, onorevole Di San Martino Lorenzato di Ivrea, ha presentato una proposta di relazione favorevole con osservazioni rispetto alla quale il collega Fassino ha preannunciato la presentazione di proposte di riformulazione.
  Avverte, quindi, che per sopravvenuti impedimenti il relatore ha rassegnato le proprie dimissioni e sarà sostituito dall'onorevole Coin per il seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo.

  Piero FASSINO (PD), procede ad illustrare le proposte di riformulazione, che sono tutte riferite alle osservazioni apposte alla relazione favorevole formulata dal relatore. Pag. 48
  Per quanto riguarda la prima osservazione, propone di sostituire le parole: «si valuti l'opportunità di legare l'impegno a favore dell'allargamento per i Balcani occidentali ad una attenta valutazione dell'effettivo raggiungimento dei parametri» con le seguenti: «confermando l'impegno a favore dell'allargamento per i Balcani occidentali, si sollecitino i Paesi interessati ad un concreto e effettivo impegno al raggiungimento dei parametri». Tale riformulazione è motivata dall'esigenza di scongiurare ogni percezione di passi indietro rispetto all'impegno continuativo del Governo italiano per l'integrazione europea dei Balcani occidentali, impegno che ha sempre contraddistinto il nostro Paese al di là delle maggioranze politiche e di cui si potrebbe iniziare a dubitare in presenza di una formulazione del parere improntata ad un approccio condizionale.
  Con riferimento alla seconda osservazione, propone di sostituire le parole: «vada al di là dello strumento delle sanzioni» con le seguenti: «non si esaurisca soltanto nello strumento delle sanzioni», al fine di sottolineare che il regime sanzionatorio nei riguardi della Russia costituisce solo uno degli strumenti di pressione politica, non l'unico. A tal proposito, nel sottolineare di avere sempre sostenuto il rilancio del dialogo con Mosca, segnala che la sua formulazione valorizzerebbe il ricorso ad un ventaglio più ampio di leve di politica estera senza creare ambiguità sul delicato terreno delle sanzioni.
  Riguardo alla terza osservazione, suggerisce di sostituire le parole: «che hanno perso prestigio e credito negli anni a causa di poca incisività ed eccessive dimensioni» con le seguenti: «rafforzandone gli strumenti e migliorandone il funzionamento», al fine di evidenziare che il prestigio delle Agenzie delle Nazioni Unite non è in discussione, ma che occorre rafforzarle, come peraltro auspicato dallo stesso Segretario Generale dell'ONU in occasione dell'ultima sessione dell'Assemblea Generale.
  Quanto alla quarta osservazione, dopo le parole: «approcci collaborativi», propone di inserire l'inciso «, per ottenere la riforma del Regolamento di Dublino e l'effettiva applicazione dei programmi di redistribuzione dei profughi predisposto dalla Commissione europea» e di sopprimere le parole: «considerando però che l'Italia, attraverso un voto parlamentare, ha rinviato la decisione in merito all'adesione al Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration, in seguito ad una ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata». La proposta di riformulazione si spiega con l'esigenza di riaffermare l'interesse italiano a introdurre l'obbligo, tra i partner europei, nella redistribuzione dell'onere di accoglienza dei migranti, come d'altra parte richiesto dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in diverse sedi europee, e, contestualmente, rimuovere il riferimento al Global Compact, considerato ultroneo in un ambito europeo.
  Rispetto alla sesta osservazione, propone di sostituire le parole: «anteporre sempre gli interessi del nostro Paese» con le seguenti: «promuovendo tutte le iniziative utili alla tutela degli interessi del nostro Paese», al fine di precisare che la tutela dell'interesse nazionale non deve essere contrapposta al complesso delle relazioni internazionali, ma deve essere sempre inquadrata all'interno di questa cornice.

  Laura BOLDRINI (LeU), esprimendo apprezzamento per le proposte di riformulazione avanzate dall'onorevole Fassino che, se accolte, renderebbero il testo del tutto condivisibile, sottolinea che la proposta originaria del collega Di San Martino Lorenzato di Ivrea denota una evidente sgrammaticatura istituzionale con particolare riferimento alla sesta osservazione, che sembra subordinare la cooperazione in sede internazionale alla tutela degli interessi particolari dell'Italia. Sottolinea, inoltre, che il Programma di lavoro della Commissione europea illustra la ripresa economica in atto nel continente in termini entusiastici, del tutto incomprensibili alla luce della fase recessiva che vive il nostro Paese. È altresì deprecabile, a suo avviso, il mancato riferimento agli esiti del Pag. 49Vertice di Goteborg del 2017 sulla dimensione sociale dell'UE e ai progressi compiuti dall'Unione nel settore del pilastro dei diritti sociali, come testimoniano l'elevato livello dei tassi disoccupazione e l'assenza di strumenti europei di protezione sociale. Ritiene, al contrario, condivisibile l'apprezzamento della Commissione europea per i risultati ottenuti in settori come il mercato unico digitale e l'armonizzazione fiscale. Riguardo alla Relazione programmatica del Governo, evidenzia che si tratta di un mero esercizio burocratico, privo di qualsiasi visione prospettica: a suo avviso, per salvare l'UE occorre cambiarla radicalmente, avviando il percorso verso gli «Stati Uniti d'Europa» mentre non trova alcun riferimento a temi come il Fiscal Compact. Rileva che il Governo, al contrario, non ha inserito nella Relazione alcuna proposta realmente innovativa in tema di decarbonizzazione dei processi produttivi, web tax, scorporo degli investimenti dal Patto di stabilità e crescita, introduzione di un sussidio di disoccupazione europeo. Sottolinea, inoltre, l'evidente contraddizione tra l'impegno del Governo, espresso nella Relazione, a sostenere la necessità di forme di redistribuzione obbligatorie dei richiedenti asilo, e le conclusioni del Consiglio europeo del giugno scorso che, con l'assenso dell'Italia, si è limitato ad introdurre un meccanismo volontario di redistribuzione. Quanto al Programma di diciotto mesi ritiene singolare il riferimento ad una presunta ripresa economica che avrebbe raggiunto ogni Stato membro, laddove i dati dell'ISTAT dicono ben altro.
  In conclusione, valuta negativamente i provvedimenti in esame, che rappresentano un esercizio sterile e fuorviante rispetto alla realtà del Paese.

  Dimitri COIN (Lega), relatore, chiede una breve sospensione della seduta per valutare le proposte di riformulazione del collega Fassino.

  La Commissione concorda.

  La seduta, sospesa alle 15.25, è ripresa alle 15.40.

  Dimitri COIN (Lega), relatore, con riferimento alla riformulazione proposta dal collega Fassino alla prima osservazione, esprime una valutazione contraria. Riguardo alla seconda osservazione, propone di sostituire le parole: «non si esaurisca soltanto nello strumento delle sanzioni» con le parole: «che superi progressivamente il meccanismo delle sanzioni», ritenendo che tale formulazione si collochi ad un punto intermedio tra il testo originario e quanto richiesto dal collega.
  Rispetto alla terza osservazione, accetta la riformulazione a condizione di sopprimere le parole: «rafforzandone gli strumenti».
  Riguardo alla quarta osservazione, accetta la riformulazione concernente la soppressione del riferimento al Global Compact ma propone a sua volta di sopprimere l'inciso «per ottenere la riforma del Regolamento di Dublino».
  Infine, accetta la riformulazione della sesta osservazione.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO si associa alle valutazioni del relatore.

  Piero FASSINO (PD), ringraziando il collega Coin, accoglie la proposta di ulteriore riformulazione della terza osservazione, concernente le Agenzie dell'ONU. Esprime, invece, perplessità sul mancato accoglimento da parte del relatore della proposta di riformulazione relativa all'osservazione sui Balcani occidentali. Al riguardo, ricordando che l'Italia, a fronte delle riserve poste da altri partner europei, esercita da sempre un ruolo di leadership nel processo di allargamento ai Balcani occidentali, anche alla luce della presidenza di turno dell'Iniziativa Centroeuropea, prospetta il rischio che la formulazione proposta dal relatore sia percepita dai Paesi balcanici come un passo indietro rispetto alla nostra linea tradizionale.
  Riguardo alla seconda osservazione, chiede di inserire, dopo le parole «che superi progressivamente lo strumento delle sanzioni» un inciso «d'intesa con l'Unione europea», per ribadire che ogni Pag. 50decisione verrà assunta non unilateralmente, ma di comune accordo con i partner europei.
  Esprime, infine, forti perplessità sulla decisione di non accettare l'inserimento del riferimento alla riforma del regolamento di Dublino, dovendo evidenziare che in tal modo emergerebbe per la prima volta in una sede istituzionale l'intenzione del Governo di abbandonare l'obiettivo di modificare la disciplina europea sui richiedenti asilo, che aveva invece costituito uno dei capisaldi dell'azione del «Governo del cambiamento» sin dal discorso di insediamento del Presidente Conte. Ritiene tutto ciò un grave errore politico considerato che il nostro Paese non dovrebbe subire la decisione di altri Stati membri in materia di immigrazione.

  Laura BOLDRINI (LeU), segnalando di attendere risposte puntuali ai quesiti posti al rappresentante del Governo, suggerisce di inserire alla seconda osservazione, dopo la parola «sanzioni» un ulteriore inciso «nel rispetto degli Accordi di Minsk». Sottolinea che, invece, dal suo punto di vista, la rimozione del riferimento alla riforma del regolamento di Dublino non desta stupore, dal momento che il Governo ha ormai accettato il principio della volontarietà nella redistribuzione dei richiedenti asilo e, inoltre, i gruppi del Movimento 5 stelle e della Lega del Parlamento europeo, rispettivamente, hanno votato contro e si sono astenuti sulla proposta di modifica.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO, rispondendo all'onorevole Fassino, sottolinea che inserire l'inciso «d'intesa con l'Unione europea» nella seconda osservazione sarebbe ultroneo dal momento che ogni decisione sulle sanzioni nei confronti della Russia è stata assunta e sarebbe in futuro assunta di concerto con i partner europei. Occorre invece rimarcare che in politica estera le sanzioni sono uno strumento e non un fine ed è conforme alla linea del Governo mantenere una formulazione che dia risalto al percorso per il relativo superamento. Riguardo alla riforma del regolamento di Dublino, evidenzia che la disciplina riguarda solo i richiedenti asilo e non anche i migranti economici, mentre l'intenzione del Governo è di proseguire in sede europea il dibattito sul fenomeno migratorio nel suo complesso, che miri a responsabilizzare tutti i Paesi e che conduca ad un superamento della logica minimalista del regolamento di Dublino. Quanto al tema dei Balcani occidentali, la linea del Governo è nel senso di sostenere l'allargamento dell'Unione europea solo in presenza di una reale condivisione di valori e prospettive per scongiurare errori fatti in passato.

  Piero FASSINO (PD), osserva che i negoziati per l'allargamento sono vincolati dal rispetto di rigorosi criteri politici da parte dei Paesi che chiedono l'adesione.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO precisa che i temi più politici come quelli relativi alla gestione del fenomeno migratorio o alla politica estera non sono ancorati a parametri oggettivi di valutazione. Replicando all'onorevole Boldrini, sottolinea che l'Italia esercita un ruolo di leadership nelle politiche di protezione dell'ambiente e lotta contro i cambiamenti climatici, promuovendo la decarbonizzazione, le energie rinnovabili e l'economia circolare. Nel complesso ritiene che i documenti in titolo racchiudano tutte le tematiche evocate nel corso del dibattito e possano essere considerati esaustivi.

  Laura BOLDRINI (LeU), ritiene mistificatorio sostenere che si vuole armonizzare la politica migratoria dell'Unione dal momento che l'UE ha una competenza specifica solo per disciplinare le procedure di asilo, mentre gli altri profili dell'immigrazione rimangono di competenza dei singoli Stati membri. Ribadisce che sono inaccettabili le espressioni usate dalla Commissione europea per enfatizzare la presunta ripresa economica e altrettanto incomprensibili le carenze sul piano dell'analisi della situazione sociale.

  Piero FASSINO (PD), propone come ulteriore riformulazione alla prima osservazione Pag. 51di sostituire l'espressione «confermando l'impegno a favore dell'allargamento per i Balcani occidentali, si sollecitino i Paesi interessati ad un concreto e effettivo impegno al raggiungimento dei parametri» con l'espressione «confermando l'impegno a favore dell'allargamento per i Balcani occidentali, si verifichi il concreto ed effettivo impegno al raggiungimento dei parametri». Con riferimento alla seconda osservazione, rileva che alla luce della seduta di ieri del Parlamento europeo, in cui il Presidente Conte è stato accusato, in maniera eccessiva e sbagliata, di essere subalterno alla Russia, sarebbe utile inserire l'inciso «d'intesa con l'Unione europea».

  Dimitri COIN (Lega), relatore, dichiara di non accogliere l'inserimento dell'inciso «d'intesa con l'Unione europea».

  Piero FASSINO (PD), in vista della deliberazione sulla proposta di relazione favorevole con osservazioni, come da ultimo riformulata dal relatore, preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo, oltre che sulla premessa, sulle osservazioni con l'eccezione della seconda osservazione, su cui preannuncia un voto di astensione, e sulla quarta osservazione, su cui l'orientamento del gruppo è contrario.

  Laura BOLDRINI (LeU), a sua volta, in vista della deliberazione sulla proposta di relazione favorevole con osservazioni, come da ultimo riformulata dal relatore, preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo sulla premessa, nonché sulla terza e sulla sesta osservazione. Segnala che l'orientamento del gruppo è contrario sulla prima e sulla quarta osservazione mentre sulla seconda e sulla quinta osservazione preannuncia un voto di astensione.

  La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole con osservazioni, come riformulata dal relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 16.05.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009.
C. 1394 Governo.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione in materia di difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Niger, fatto a Roma il 26 settembre 2017.
C. 1468 Governo.

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di Note per la proroga dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Libano del 21 giugno 2004, fatto a Beirut il 25 luglio e il 16 settembre 2016.
C. 1469 Governo.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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